Tra Russia e Ucraina, Washington ha scelto la stabilità della superpotenza nucleare. Gli eterni nemici barano allo stesso gioco, l’autonomia di Zelensky irrita gli Usa

(LUCIO CARACCIOLO – lastampa.it) – Tra alba e tramonto del 24 giugno, mentre Prigozhin marciava su Mosca, Washington ha dovuto scegliere fra Russia e Ucraina. Ha scelto Russia. Meglio la stabilità della superpotenza nucleare che una guerra civile innescata dal capo del Gruppo Wagner, per cui Kiev entusiasta tifava.
Scelta confermata via Nato l’11 e 12 luglio a Vilnius, dove Biden ha stabilito che Kiev non può aderire al Patto Atlantico finché dura la guerra con Mosca. Con ciò gli Stati Uniti e i loro alleati hanno concesso alla Russia il diritto di veto sull’eventuale ingresso dell’Ucraina nella Nato: basta non fare la pace. Anche un precario cessate-il-fuoco, ovvero una sospensione delle ostilità, non sarebbe sufficiente a emancipare Zelensky da tale vincolo.
Svolta importante, se si considera che il rifiuto di accettare veti esterni contro chi vuole aderire al blocco transatlantico è sacro principio sempre proclamato e ripetuto alla vigilia dell’invasione russa dai suoi 31 membri, Stati Uniti in testa. Biden ha aggiunto di suo vaghe condizioni che riguardano la democratizzazione del paese aggredito e la sua trasformazione in Stato di diritto. Qualifiche non misurabili con metro oggettivo, ma interpretabili ad uso di chi governa il club agognato dagli ucraini. Di qui il rifiuto di offrire una data per l’invito a iev, da Zelensky definito «assurdo». Sicché la questione è alle calende greche.
La divaricazione latente fra Washington e Kiev è ormai palese. Biden e Zelensky hanno affrontato la guerra su basi strategiche diverse. L’America non vuole né ha mai voluto combattere direttamente la Russia. L’Ucraina sì, per legittima difesa. Americani e russi sono vecchi avversari che si capiscono e rispettano da quasi un secolo. Non si sono mai fatti la guerra calda e lo considerano un punto d’onore. Quella fredda era la faccia scura di un ordine basato sulle regole infranto dal suicidio sovietico, che sconcertò Washington, quasi si sentisse tradita. I colpi indiretti erano e restano ammessi, sotto la soglia nucleare. Abituati a studiarsi fino alla noia, i cari nemici continuano a pungersi con stoccate clandestine, sofisticate, codificate. Mai definitive. Barano allo stesso gioco. E se ne compiacciono.
Americani e ucraini non sono alleati. Si conoscono poco e male. La Cia è più informata su strutture e intenzioni del potere russo di quanto lo sia sulle ucraine. Zelensky non controlla alcune fazioni interne, militari e spionistiche. Ma ne condivide la frustrazione per l’asserita disonestà di americani e associati, che tuttora gli sbarrano la porta della Nato dopo averne fatto la bandiera di guerra. Come se avesse tardivamente scoperto d’essere finito in una guerra per procura, canone degli scontri russo (sovietico) – americani da quando mondo è mondo.
Il presidente ucraino si sorprende delle velenose frecciate che gli arrivano sottobanco dagli Stati Uniti e molto se ne irrita. Washington fa sapere che Kiev ha ripetutamente infranto l’intesa informale stabilita già a fine 2021 dall’intelligence americana con futuri aggressori e aggrediti, su separati tavoli: la Russia si impegnava a non portare lo scontro oltre l’Ucraina e a non impiegare la Bomba, in cambio della promessa americana di non attaccarla né rovesciarne il regime (di qui la battuta di Biden sulla «minor incursion» concessa a Putin); Kiev incassava favolose forniture di armi e informazioni pregiate da americani e atlantici, ma giurava di risparmiare il territorio russo. Il 24 febbraio 2022 Washington era inoltre pronta a evacuare Zelensky e il suo governo a Leopoli. Dalla testa di ponte della Galizia – il Nord ucraino che Putin considera Polonia – si sarebbe organizzata la resistenza, secondo schemi già fissati dalla Cia negli anni Cinquanta, in piena guerra fredda.
L’intelligence americana considera la promessa ucraina di non attaccare la Federazione Russa violata a ripetizione. Dal sabotaggio di Nord Stream a quello del ponte di Kerč, dagli attentati in Russia all’attacco contro la base di Engels fino al volteggio di droni sul Cremlino. Lista lunga, forse non sempre veritiera, come accade nelle intossicazioni fra servizi. Il caso Prigožin ha convinto la Cia, con l’approvazione di Biden, dell’urgenza di trasmettere a selezionati media l’inquietudine degli Stati Uniti per la spregiudicatezza ucraina. Intesa fuoco “amico” di sbarramento contro i per ora infruttuosi prenegoziati segreti tra Mosca e Washington, dai quali Kiev teme a ragione di essere scavalcata. Il caso Prigozhin ha fatto traboccare il vaso.
Esasperato, a fine giugno il capo delle Forze armate ucraine, generale Zaluzhny, ha confessato al Washington Post di non poterne più di sentirsi ripetere dagli alleati l’avvertimento di risparmiare il territorio russo: «Bene, dovremmo arrenderci?». Osservazione intelligente. Zaluzhny mette gli americani di fronte alle conseguenze dell’eventuale crollo ucraino: sul piano strategico a perdere sarebbero loro.
quindi?
Caracciolo quando scrive per la “busiarda” non sa che pesci pigliare
P.S.
Zaluzhny? è ancora in comando? lo sapevo non più in grado, causa ferite invalidanti.
"Mi piace""Mi piace"
Caracciolo parla di onore… ma quale onore, gli Usa non conoscono affatto il senso dell’onore, in un sistema liberista con gli scrupoli non vai lontano, il punto è molto più semplice, oltre al timore per le testate nucleari senza Putin, c’è il fatto che Biden deve affrontare una difficile campagna elettorale e non può portare sul piatto l’insuccesso in Ucraina di cui anzi deve rendere conto, sembra proprio che stiano studiando il modo di come smarcarsi davanti agli americani. Caracciolo ne fa una scaramuccia tra amici di vecchia data, Russia e Usa, (che si rispettano!) ma sta solo preparando il terreno qui da noi da quello che gli arriva di là dell’oceano. Lo ha detto il prof Orsini dal primo momento, che gli Usa non ci avrebbero pensato due volte ad abbandonare l’Ucraina a se stessa a tempo debito, l’hanno illusa e fomentata e ora cominciano a scaricarle addosso tutte le responsabilità
"Mi piace"Piace a 2 people
“… Scelta confermata via Nato l’11 e 12 luglio a Vilnius, dove Biden ha stabilito che Kiev non può aderire al Patto Atlantico finché dura la guerra con Mosca.”
Mi stupisco dello stupore di Caracciolo.
Non c’è forse una regola che impedisce di far entrare nella Nato un Paese, mentre è in guerra?
Saremmo coinvolti e compartecipi tutti quanti, immediatamente.
Diciamo che la notizia è che gli Usa rispettino UNA regola, fosse anche dettata da loro.
"Mi piace"Piace a 1 persona
ONORE gli USA? Si, per procura.
"Mi piace""Mi piace"
“Chris Hedges – Hanno mentito sull’Afghanistan. Hanno mentito sull’Iraq. E stanno mentendo sull’Ucraina”
E continueranno a mentire perché l’ industria bellica statunitense deve fare profitto e può farlo esclusivamente attraverso la guerra! Quindi la domanda non è dove, perché necessariamente in qualche parte del mondo ci sarà una guerra, ma come sia possibile parlare/credere alla pace continuando a produrre armi, versando poi qualche lacrimuccia per chi muore colpito….
"Mi piace"Piace a 2 people
Io non ho le certezze di Caracciolo. L’escalation e’ sempre piu’ evidente attraverso la fornitura esclusa inizialmente di missili di lunga gittata, intelligence e prossimamente F 16. Gli ucraini continuano ad attacare la Crimea, a torto o a ragione ritunuta dai Russi come propria, e per forza di cose il supporto militare NATO dovra’ aumentare aumentando i rischi di un incidente fatale
"Mi piace"Piace a 1 persona
Gli accordi con Gorbaciov dopo la caduta del muro o quelli di Minsk entrambi non rispettati,per non parlare delle esercitazioni militari Nato in Ucraina e Georgia, Maidan etc…ma di che parla Caracciolo ? Forse sarebbe il caso di evocare la volpe che non arriva all’uva .
"Mi piace""Mi piace"
In estrema sintesi:
Tra i due litiganti,il terzo (l’imbecille) muore…o meglio,fa crepare il suo popolo
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tra non molto “l’mbecille” in villa al Forte e in bermuda a M.na di Pietrasanta al Twiga. E ai sopravissuti Ucraini ? Ci penserà mamma America.
"Mi piace""Mi piace"
Oh, ma vah?! Quindi in sostanza, il vecchio scorreggione si è accorto (diciamo più argutamente che “ammetta”) ADESSO che Zelensky sia un imbĕcillê che a furia di dargli spago si sveglia una mattina e decide di voler fare di testa propria? Gli USA gli hanno insegnato a camminare e adesso il ragazzino maldestro e furbacchione pretende subito di correre da solo?! Mannaggialamisèria!
È ovvio che gli USA e la Russia si conoscano da secoli, ed essenzialmente si rispettino proprio per questo. Non a caso appunto, si son fatti la guerra fredda per talmente tanto di quel tempo, che non sarà certo un bricconcello come il novello (e budello) attore in maglietta militare a far cadere questo antico equilibrio. È meglio star tranquillini, caro l’amico Joe, quando di mezzo ci son le bombe nucelari, eh?! Ma che convenisse far poco casino e a iniziar da Sleepy-Joe, lo san tutti. Tutti meno che Caracciolo: possibile? Mi vien da sorridere pensando alla stampa e TV italiota che ci ha rifilato questa baggianata sin da un anno e mezzo fa a tutto fuoco, quando si accorgerà Zelensky esser un manigoldo e Biden una mezza cartuccia che oggi dice una cosa e domani un’altra perché a furia di allungar le mane luride negli affari altrui, rischia di incasinare l’intero pianeta. O forse, magari, solo perché, come qualcuno scrive sopra, si avvicina la tornata elettorale… Comunque a me vien da sorridere lo stesso: praticamente gli USA ci stan dicendo che con la Russia… “hanno scherzato”. Come se non lo sapesse tutto il mondo, leader d’Europa esclusi, però. 🤦🏻♂️
"Mi piace""Mi piace"
Altro che nostalgia da guerra fredda, gli USA e l’Europa non hanno nemmmeno idea di chi stanno armando e sostenendo economicamente. Loro pensano di potere gestire anche i settori neonazisti che stanno sostenendo Zelenskj. Ma questi sono ingestibili, questi hanno come scopo solo la distruzione dell’umanità intera. È nel loro dna di nazisti, lo sterminio dei russi. Se avessero le armi atomiche le avrebbero già usate. Figuriamoci se avrebbero remore a trascinare il mondo in una guerra nucleare!
"Mi piace"Piace a 1 persona
👏👏👏👏👏👏
"Mi piace""Mi piace"
Zzzzzz ….. elensky è solo un attoruccolo che recita la parte assegnatali, terminato il suo utilizzo cambieranno cartellone e attore ma la regia resterà la stessa.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Dimenticavo,la guerra è tra gli ammeri-cani con il loro barboncino inglese e la Russia, le spese e le macerie tocchraranno agli europei,
Gli ucronazi sono solo carne da macello e le loro sorti non interessano a nessuno, infatti muoiono come mosche.
"Mi piace""Mi piace"
Stasera chiudi le finestre e abbassa le tapparelle che gli ukronazi ti entrano in casa
"Mi piace""Mi piace"
Più facile che tu li abbia già in casa, se non ricordo male la Melona urlatrice sta già predisponendo il sabato fascista con le adunate in piazza e i camerati con damigiane di olio di ricino ad uso e consumo degli itaGGliani.
🇷🇺🇺🇦 Un’interessante osservazione sugli attacchi al ponte di Crimea…
Secondo Vladimir Rogov, sulla base delle informazioni disponibili (che è difficile confermare in questa fase), l’attacco al ponte di Crimea sarebbe stato effettuato utilizzando il veicolo subacqueo autonomo marittimo britannico REMUS 600, dotato di esplosivi aggiuntivi. Il REMUS 600 ha la capacità di operare sott’acqua a profondità fino a 600 metri e può essere facilmente controllato utilizzando un computer portatile.
Si dice che il varo del REMUS 600 sia avvenuto da una nave civile nel Mar Nero.
Il che è interessante perché, come ha sottolineato @infantmilitario, la portacontainer “Joseph Schulte” è arrivata a Odessa nell’ottobre 2022 battente bandiera di Hong Kong.
Attualmente è attraccato al porto petrolifero di Odessa, in particolare al 4° ormeggio di carico designato per il carico di gas e prodotti petroliferi.
Tuttavia, i rapporti indicano una mancanza di infrastrutture per le operazioni di container in quell’area.
Date queste circostanze, alcuni osservatori e analisti hanno ipotizzato che la portacontainer “Joseph Schulte” possa essere stata utilizzata come base galleggiante per operazioni con droni condotte dalla Marina ucraina e dalle forze speciali delle Forze armate dell’Ucraina e della NATO.
https://t.me/DDGeopolitics/73542
"Mi piace""Mi piace"