
(Giuseppe Di Maio) – C’è un partito che ha lavorato nell’ombra per sabotare la democrazia; era lo stesso che aveva intralciato lo “Stato liberale” e ritardato il suffragio universale. Con la conquista del Sud, una volontà trasversale nella penisola (ma concentrata nell’Italia nord/occidentale) si adoperò a distruggere lo Stato nel meridione e nei territori occupati e, a sostituirlo con referenti locali avidi e retrogradi, qualche volta persino fuorilegge. Il blocco storico di cui ci parla Gramsci, che aveva consentito il processo unitario, realizzò da allora in poi la sua egemonia ostacolando l’effettiva unità nazionale. Le forze sociali che si scatenarono durante e dopo il primo conflitto mondiale generarono una controffensiva conservatrice che si travestì da rivoluzione popolare. Gli esiti tragici del fascismo e della guerra diedero in seguito al paese un’impalcatura giuridico-istituzionale democratica che culminò col varo della Costituzione. Da qualche decennio il conservatorismo storico si è appoggiato alle forze reazionarie per destabilizzare il sistema e impedirne la modernizzazione.
Questa è la destra nel nostro paese: un’idea contigua alla mafia e alla massoneria, l’idea di uno Stato tardo cinquecentesco col disprezzo dell’emancipazione popolare, che ai diritti preferisce le elemosine. A quest’idea arretrata 50 anni fa fece seguito la logica delle bombe: quando la destra creava pericoli per la pubblica sicurezza candidandosi come l’unica a poterli eliminare. Oggi sbraita mentendo ad un popolo squalificato: sono la sola a poter risolvere i problemi creati da altri. Una dose smisurata di vigliaccheria le consente di straparlare ai molti curandosi dell’interesse dei pochi, poiché il suo progetto è creare la disuguaglianza per accrescere il vantaggio di una classe. Ma come tutti i servi vigliacchi capita che siano i peggiori attori sulla scena, incapaci di fare anche ciò che promettono.
Ora si proclamano democratici, naturalmente nella parte che riguarda la loro vittoria elettorale, poiché di tutte le regole rispettano solo quella dei numeri. Noi siamo nel giusto perché il popolo ci ha votato; questo provvedimento è gradito perché i sondaggi sono favorevoli, e non abbiamo bisogno di ulteriori confronti. In realtà la destra disprezza la democrazia: per essa governare è fare campagna elettorale, siccome le frottole hanno maggiore effetto se cantate dal pulpito del potere. Ma è un canto che vuole un popolo allevato, un cortile, una stalla da cui è bandita la cittadinanza, e il cui muggito le possa procurare immunità, vantaggi e privilegi. Ecco perché, ogni volta che governa, ingaggia una lotta irriducibile con la magistratura, l’unico potere a non dipendere totalmente dai numeri e dalla democrazia.
Parole sante…..!!!!!
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Una fotografia.
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👏🏻👏🏻👏🏻
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Essere CITTADINI, costa fatica, ma si respira aria salubre.
La SCUOLA ,è fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo. Essere critici, informati e appassionati è ESSENZIALE.
G. Di Maio,è sempre un utile piacere leggerla.
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Destra e sinistra stessa roba
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Chi si oppone a questi cosa ha fatto per combatterli? Hanno fatto finta di contrastarli facendo le stesse cose : liberismo sfrenato,privatizzazioni, e in fine berlusconizzazione (Veltroni,Violante, Renzi, Fassino etc…) con annessi Napolitano e trattativa stato mafia.
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Questa destra ci fa fare un Déjà vu di oltre 50 anni. Tutta “l’emancipazione” fatta per staccarsi da questi trogloditi, sembra sia stato un esercizio inutile.Ci porteranno all’età della pietra?C’è veramente da preoccuparsi…Cose dette tempo fa, manco fossi stato Nostradamus.
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Trogloditi per il popolo per loro stessi non mi sembrano per niente indietro anzi corrono i tempi ..
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” a sostituirlo con referenti locali avidi e retrogradi”
……………..cosa che persiste tutt’ora.
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