(Dott. Paolo Caruso) – Con l’avvento della destra al governo il Paese sembra si sia cacciato in un vicolo cieco, dove l’indirizzo politico sembra teso esclusivamente alla tutela dei poteri forti, delle lobby, e delle classi economicamente privilegiate, tralasciando in maniera evidente gli interessi dei cittadini. In campo giudiziario le cose non vanno nel senso giusto e agli occhi degli italiani il Ministro della giustizia Carlo Nordio ex magistrato ed ex Procuratore di Venezia si sta rivelando un uomo fazioso, pieno di rivalse, di subalternità ai poteri forti, alle lobby e alla trasversalità dei partiti. Dietro il solito garantismo di facciata si nasconde un progetto più subdolo che tende a destabilizzare il sistema giudiziario italiano già provato dalla “schiforma” Cartabia. Ha gettato così le basi ad un progetto che fu tanto caro alla “Buonanima” e che nel corso della trentennale gestione politica del Paese non riuscì a sviluppare pienamente, neppure con la collaborazione ambigua di certi i “Sinistri”. con viene contestato dai suoi stessi colleghi in merito alla revisione delle intercettazioni. Il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma Nordio che conferma l’abolizione del reato di Abuso d’Ufficio, per lui” reato evanescente”, che già in parte era stato ridimensionato in epoca recente nel governo Conte 2. Si darà così la possibilità ai soliti “furbastri” di farla franca continuando ad agire in maniera criminale alla luce del sole. L’opera demolitiva della “Nordio SPA” inoltre procede con fermezza con una profonda revisione e ridimensionamento dell’utilizzo delle intercettazioni telefoniche, ambientali, direzionali, telematiche fino al trojan. Così questo strumento fondamentale nel contrastare la criminalità, le collusioni e le contiguità mafiose di politici, amministratori infedeli, imprenditori e di insospettabili viene rimesso in discussione. Anche alla stampa sempre sevile al potere sarà messa la museruola con li divieto di dare notizia di fatti criminali di corruzione e i nomi degli stessi autori. I corrotti comunque non dovranno preoccuparsi in quanto saranno informati del fermo nei 5 giorni precedenti l’arresto. Una pura follia istituzionale che trova pesanti critiche nell’Associazione Nazionale Magistrati e trasversalmente in molti parlamentari. Criticare le parole delegittimanti del ministro Nordio  per gli addetti ai lavori è un dovere oltre che un diritto in quanto per la magistratura si tratta di un ritorno al passato e un indebolimento della lotta alla corruzione con un sistema giudiziario troppo indulgente nei confronti dei potenti. Se a questo si aggiunge l’innalzamento della soglia dei contanti e il rischio concreto dell’utilizzo per fini corruttivi e l’abrogazione dell’abuso d’ufficio che spesso è il primum movens per indagini che portano verso la concussione o il peculato si assisterà allora ad un sistema perverso in grado di indebolire ulteriormente la lotta alla corruzione purtroppo molto diffusa nel nostro Paese. Con questo governo di destra c’è l’apoteosi del neoliberismo, il lasciar fare chi vuole fare, senza disturbare il manovratore, mortificando e colpendo i poteri di controllo. Ora che i miliardi del Pnnr aumentano gli appetiti dei poteri criminali e di tanti altri pronti ad approfittare del momento favorevole sembra che lo Stato voglia abbassare il livello di vigilanza. I segnali che arrivano dal governo ci sono tutti e già poco incoraggianti, infatti evasori e corrotti sembrano beneficiare della manovra di bilancio con il condono fiscale, l’innalzamento della soglia del contante a 5000 euro, l’avviso preventivo del fermo giudiziario all’indagato e l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Un vero colpo della banda bassotti alla luce del sole. Si assiste così all’inizio dell’efferato progetto che produrrà la nuova “Schiforma” Nordio tesa a salvaguardare gli interessi dei cosiddetti colletti bianchi. Di contro si assisterà  ad un incremento del disagio sociale e la persecuzione con mano pesante dei reati che esulano dall’ interessare la casta. I latini molto attenti alla giustizia ribadirebbero fermamente che “Dura lex sed lex” e che “Lex aequalis omnibus” in contrasto con  i folli  propositi dell’attuale Guardasigilli.  Ebbene che il governo e Nordio cambino rotta onde evitare sconquassi negli organi giudiziari e insanabili contrapposizioni tra i diversi organi istituzionali.