La “frase shock” di Beppe Grillo fa emergere i simili anche in partiti diversi: cronaca di una calunnia collettiva.

(di Giulio Cavalli – lanotiziagiornale.it) – Da quasi due giorni se qualcuno leggesse la stampa Italiana potrebbe credere che un comico (a cui è capitato di dire cose profondamente sbagliate) abbia inneggiato alla lotta armata dal palco della manifestazione organizzata dal partito che ha fondato. Se uno leggesse i social e i commenti di illustri editorialisti orfani da pochi giorni del loro padrone sarebbe indotto a credere che in Italia, da qualche ora, sia in atto la ricomposizione delle Brigate Rosse, per di più alla luce del sole, per di più con una catena di comando venuta allo scoperto ancor prima di cominciare a delinquere.
La frase choc di Grillo, pronunciata a proposito di un cittadino multato per avere preso l’iniziativa di riparare una buca sotto casa, è questa: “Volete il leader? Ma siate i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza, mettete il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti, mettete a posto marciapiedi, aiuole, tombini. Fate il lavoro e scappate. Reagite cazzo!”.
I fascisti che non vedono il fascismo perché ci dicono che sia morto hanno parlato di “parole
sconcertanti che evocano pagine drammatiche della storia del nostro Paese”. Ci sta. Sono
talmente fessi che non vedono l’ora di tornare allo scontro, unico loro modo di sentirsi politicamente vivi.
Il Terzo polo ha lucrato sul falso. La minoranza del PD, i cosiddetti riformisti, hanno ripetuto le stesse identiche parole della destra per indebolire la loro segretaria Schlein. È accaduto un piccolo miracolo: si sono riconosciuti uguali dei tonti che militano in partiti diversi. Ora non gli resta che unirsi, uscendo dall’ipocrisia.
Io lo shock lo avuto invece quando Grillo ha definito grillini Draghi e Cingolani entrando nel loro governo.
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Condivido….!!!!
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Quella sì che è stata la “putta che è nata” di Grillo. (Rimuovere “che è” e gli spazi)
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Solo così Grillo poteva tornare ad essere rivoluzionario.
A sua insaputa.
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Cesare condivido stesso pensiero che ho avuto anch’io.
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Scusate, nella concitazione ho sbagliatto l’ausiliare ( l’ho avuto) per assonanza fonica fusa a distrazione.
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Io l’avevo letta come una boutade… forse perché lo conoscevo più come comico che come politico, avendolo seguito nei suoi spettacoli.
Ci vedevo molta ironia… e infatti più che ironico non poteva essere, visti i risultati…
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Mi riferivo al post di Cesare
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E una volta di più ci rendiamo conto della pochezza della classe politica che ci governa e non.. dei cosiddetti giornalisti che scrivono e divulgano stupidaggini, travisando e screditando, non da ora ma da sempre!! Un Paese allo sbando in mano a stolti!
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“Anna Greco
Ieri alle 13:45
La frase era: “Mettete il passamontagna e sistemate le aiuole e i marciapiedi di notte, poi scappate”.
Una battuta, nello stile di Grillo, quello che chiamò Craxi l’ elettricista di Berlusconi ( perché i suoi decreti riaccendevano le reti del Cavaliere quando i pretori le oscuravano in virtù delle norme all’epoca vigenti)
Ma anche a chi ha appena superato il livello minimo di alfabetizzazione funzionale appare chiaro che il termine ” passamontagna” è di per sé neutro, ed è il contesto che ne definisce la valenza. Cosi per il termine ” brigate”, che se sono di cittadinanza significano attivismo civico, se partigiane significano Resistenza, se Rosse evocano gli anni del terrorismo
Evidentemente i giornalisti, Concita Di Gregorio e Massimo Franco in testa, il Ministro della Giustizia (nonché della riforma di questa in onore del pregiudicato Berlusconi), politici della maggioranza ma anche del Pd nonché il solito Calenda, si trovano al di sotto di quel livello
Oppure sono in malafede.
Oppure semplicemente rosicano
Rosicano perché la manifestazione di ieri è stata riuscitissima, ha visto passione e partecipazione, due ingredienti che scarseggiano da tempo, ha mostrato la capacità del Movimento di mobilitare chi nelle politiche del governo non si riconosce, di dar voce alla sofferenza del Paese.
Dal palco non hanno parlato solo Conte, Grillo e altri esponenti del movimento, ma anche ex percettori di reddito, e per la prima volta rappresentanti di mondi associazionistici come Arci, Acli, Rete Numeri Pari, Forum Disuguaglianze etc.
Il dato politico più importante ieri è stato proprio questo allargamento o se preferite rimescolamento, e l’ apprezzamento e la condivisione di importanti politici dell’opposizione, come Schlein e Fratoianni, di temi quali il lavoro, il salario minimo, il reddito di cittadinanza.
Registriamo che c’è un intreccio di interessi, dalla politica al mondo dell’informazione, che preferisce tenersi i fascisti al governo, e perciò un’ opposizione debole e divisa, invece di prendere atto del ruolo determinante e positivo che possono avere, anzi hanno, Giuseppe Conte e il MoVimento 5 Stelle
Continuano questi ad essere visti come estranei e pericolosi al sistema, e per questo si tace sui loro successi, si amplificano le difficoltà, si agitano ridicolmente fantasmi di violenza e terrorismo parlando di una piazza che invece ridondava di cartelli con le immagini di Falcone e Borsellino.
“Come sempre nelle manifestazioni dei 5s, si tratta proprio di “gente”, persone normali. Quelle che puoi trovare in chiesa la domenica, al centro commerciale, magari quelle tre famiglie più collaborative e propositive alla tua riunione di condominio, il negoziante che ama fare un ragionamento in più, arrabbiato ma non livoroso o violento, distrutto dalle tasse ma non desideroso di soluzioni personali antisociali, la maestra appassionata ma preoccupata, il cugino che la domenica esce in bici con un gruppo, la collega che fa il gruppo di acquisto equo-solidale in ufficio, il precario senza storie o possibilità di militanza alternativa. Un popolo di gente. Rispetto ad altre manifestazioni di altre forze politiche, un popolo di gente anche giovane”(Andrea Masala)
Gente che è andata lì perché ha sentito di dover rompere questo muro di ostracismo, gente arrivata da tutt’ Italia con i pullman ma anche con i treni, a proprie spese, gente come me anche con una storia e un sentire di sinistra, perché quella era la piazza politica che più di tutte, piaccia o non piaccia, a tutt’ oggi ha portato temi di sinistra. E con Moni Ovadia ha gridato senza tentennamenti e con chiarezza NO alle armi e alla guerra.
Che se ne facciano una ragione, lor signori e tromboni che con spregio del ridicolo e con effetti più comici di quelli realizzati dal comico Grillo paventano il ritorno agli anni di piombo.
Il pericolo è nella loro continua indecente propaganda bellica, non nella piazza di ieri che sventolava tante bandiere della Pace.
E se ne facciano una ragione anche compagne e compagni di battaglie politiche e sindacali che continuano ad arricciare il naso, e a mostrare sussiego o sospetto.
Ieri, con me, c’ era anche molta sinistra.
Non siete le esclusive vestali della sinistra.
Anzi alla sinistra finora ha fatto molto male, rischiando finanche di ucciderla, la supponenza di chi doveva rappresentarla, la sordità alle richieste di aiuto di quella parte del Paese con meno strumenti,
la fascinazione o anche solo la tolleranza per le agende dei banchieri, l’ambiguità sulla vicenda ucraina, l’ incapacità di superare schemi anacronistici e autoreferenziali.”
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Tonti?
Nahh, questi sono dei volponi stramaledetti.
Che grillo abbia inneggiato alle BR non ci crede nessuno di loro, non sono tonti: sono mostri, è diverso. Anzi, nemmeno mostri, sono i servi dei mostri, e fanno mostruosità senza nemmeno averle pensate loro, perchè c’è qualcuno che le pensa per loro e loro eseguono, incapaci di provare empatia per il popolo, loro nemico.
Sono squallidi … grotteschi … talmente schifosi da risultare davvero mostri.
Ora però la frase verrà rilanciata a reti unificate e il telecittadino medio si berrà la versione distorta e si preoccuperà del pericolo del brigatismo grillino, e si distrarrà dalla realtà e dai veri nemici del paese: la classe politica attuale. Mostri furbi, non tonti.
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Avrei preferito che Grillo non fosse venuto alla manifestazione ma non per quella battuta che in realtà ha fatto imbestialire la parte più rertrogada dei politicanti da strapazzo del Pd, tipo quello che se n’è andato sbattendo la porta (WOW, uno in meno! Spero anche altri). Ma per quello che non ha detto. Intanto se voleva far ridere veramente avrebbe dovuto citare la malanima volata all’inferno. Invece non ha detto niente di utile contrariamente a Moni Ovadia (che Iddio lo protegga!). In ogni caso la sua presenza alle manifestazioni non è da augurarsela, perché rappresenta un condizionamento nocivo per Conte. Infatti sappiamo per certo che mira a un’alleanza senza se e senza ma con il Pd che peraltro non lo vuole. Così come aveva insistito, purtroppo riuscendoci, perché il M5S entrasse nel governo Draghi, mossa politica da ignoranza sublime che non ha certo giovato elettoralmente (senza Conte oggi il partito si troverebbe con una sola cifra percentuale). E poi a quale titolo mette becco nelle cose del MoV?? E’ il garante? E dde cché? Ma non diciamo sciocchezze! Riceve 300mila euro all’anno per l’affitto del simbolo, e questo dovrebbe tacitarlo del tutto senza aprire bocca! Soffre di noia a Sant’Ilario? Si trovi un hobby intelligente, oppure si inventi uno spettacolo dal momento che è il suo lavoro. Sarebbe anche un modo per non pensare troppo ai guai giudiziari del figlio. Insomma, la smetta del tutto di rompere gli zebedei, se vuole che gli astenuti si sveglino dal letargo volontario.
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Senza passamontagna non puoi riparare una buca o una panchina,
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Sicuro, visto il precedente. Ma anche senza pannolone.
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https://youtu.be/u6MyLqdiBBM.. eccolo su YouTube.. 🤭
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Io il passamontagna me lo metto volentieri insieme a una mazza da baseball, per incontrare di notte l’insetto TRADITORE di Genova.
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Il primo traditore ce l’hai in mezzo alle orecchie, spero gli riserverai lo stesso trattamento.
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Grillo sta mettendo in ridicolo la quasi totalità della stampa italiana. Quest’uomo ha i suoi bravi difetti ma è un fottuto genio: ha pubblicato un nuovo video cercando di fare credere che tutto il polverone creato va sminuito, e i tordi dei giornali urlano al passo indietro/retromarcia (in realtà mena tutti per il naso).
Ma non è questo che deve fare riflettere, bensì la opinione che i giornalai hanno degli utenti: probabilmente hanno indizi sufficienti per ritenere che chi compra un giornale è un rimbambito totale.
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So che tutto ciò è puro masochismo, ma se avete tempo leggetevi l’editoriale di Sallusti su Grillo e le sue brigate di settantacinquenni. Giusto per avere conferma della malafede e stupidità del “giornalista” in questione:
“Il solo nome evoca scenari sinistri, sinistri in tutti i sensi: “Brigate del reddito di cittadinanza”. L’idea è di Beppe Grillo, che con la scusa di recuperare ai lavori socialmente utili i percettori di reddito prova a stabilizzare al servizio del movimento oltre tre milioni di italiani oggi privi di occupazione. «Brigatisti di Cittadinanza – ha scritto ieri sul suo blog- abbiamo bisogno di voi! Abbiamo bisogno della vostra abilità e della vostra partecipazione!». E ha chiuso provocatoriamente: «L’iniziativa delle Brigate di Cittadinanza giova gravemente alla Comunità. Autorizzazione ministeriale non richiesta».
Va bene tutto, ma questa cosa potrebbe prefigurare una sorta di esercito privato da usare politicamente come una clava «anche fuori delle autorizzazioni ministeriali», in altre parole fuori dalla legge. A me sembra che aldilà delle reali intenzioni del comico capopopolo, sempre difficili da interpretare, qui si sta scherzando con il fuoco, non a caso all’indomani della perdita di ruoli di governo da parte dei Cinque Stelle. Provare a mantenere il consenso aizzando la gente, incendiare il paese con le piazze non è un bel modo di ricominciare a fare opposizione dopo cinque anni passati, con risultati più che modesti, nelle stanze dei bottoni. Anche perché la tensione sociale, tra caro bollette e caro vita, sta raggiungendo di suo – con più di qualche ragione – livelli di allarme rosso. Non vorremo cioè assistere a un film già visto: ogni volta che il centrodestra sale al governo chissà perché le piazze improvvisamente si scaldano e non certo di motu proprio bensì stimolate e a volte pure organizzate dalla sinistra in tutte le sue articolazioni, sia partitiche che sindacali.
Va bene la politica, per carità non siamo veriginelle, ma in questo contesto di crisi reale e internazionale sarebbe davvero una minaccia non a Giorgia Meloni o a Matteo Salvini ma al paese intero che mai come oggi ha viceversa bisogno di una guida stabile e di nervi saldi. So che le prefetture sono in stato di massima allerta, è ovvio che la crisi non è imputabile a chi ancora deve iniziare a governare. Chi ha la testa la usi. Già, ma a sinistra e dalle parti di Grillo di testa ne avranno? I primi passi da sconfitti elettorali non lasciano ben sperare”.
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Passamontagna? Per dirla tutta, durante l’agguato di via fani i brigatisti erano vestiti da avieri (per farsi riconoscere dal professionista infiltrato, checchè ne dica il pur bravo Barbero)
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