Al Parlamento Ue il gruppo dem si divide sul provvedimento Asap. Che velocizza l’invio di munizioni a Kiev. Ma la maggioranza vota a favore. Nonostante la contrarietà di Elly Schlein. Il bombardamento interno contro la segretaria è iniziato

(Luca Telese – tpi.it) – È iniziata ufficialmente, con una dissociazione clamorosa nei gruppi parlamentari dell’Europarlamento, la guerriglia nel Partito democratico contro Elly Schlein. È iniziata mentre la segreteria era sotto botta per il brutto risultato incassato nelle elezioni amministrative, sotto il fuoco convergente e incrociato di media e critici interni: un solo grande centro vinto nei ballottaggi (Vicenza), per una sconfitta dettata, quasi del tutto, dalle difficili eredità e dalle candidature decise dalle gestioni dei leader del passato.
Ma la guerriglia contro la segretaria, guarda caso non è iniziata su questi verdetti delle municipali o su un qualche tema di polemica interna. È partita dall’Europa, con una manovra concentrica messa in atto nei minimi dettagli, su uno dei temi che in teoria più di ogni altra cosa dovrebbero caratterizzare la nuova segreteria: la Pace.
I fatti sono pubblici, e apparentemente noti, ma molte sono state le interpretazioni infondate che hanno confuso le acque. Per questo è decisivo il retroscena che spiega cosa sta accadendo a via del Nazareno, e – soprattutto – perché stia accendendo proprio ora.
Il punto di caduta delle tante tensioni nei diversi gruppi “frondisti” che per i motivi più diversi combattono sottocoperta il nuovo corso del Pd è stato il voto su una risoluzione di enorme valore simbolico, ma anche carica di implicazioni pratiche: si tratta della cosiddetta “Asap” a cui in teoria, se avesse seguito le indicazioni della sua segretaria, il gruppo del Pd a Strasburgo avrebbe dovuto opporre un semplice No. Invece la presa di posizione pubblica della Schlein è stata interpretata dagli interessati nel senso esattamente opposto: ovvero come un pronunciamento a favore del provvedimento.
“Asap” è un acronimo che riassume la definizione inglese del testo “Act in Support of Ammunition Production”: ovvero il via libera per tutti i Paesi membri all’acquisto di armi e munizioni da inviare in Ucraina.
Proprio sul tema più importante di questa risoluzione la Schlein aveva detto: «È inammissibile usare quei fondi per armi e munizioni». Parole difficilmente equivocabili. Invece, la maggioranza dell’eurogruppo del Pd, anche dopo questa presa di posizione, votava a favore dell’Asap, producendo la prima conta interna pubblica, la prima clamorosa spaccatura tra gli eurodeputati delle diverse anime dem, e la prima messa in mora delle vincitrice delle primarie.
Ad essere messi in minoranza a Strasburgo, infatti, sono stati gli uomini e le donne più vicini alla leader del Pd. Risultato: un compatto voto contrario alla risoluzione dei parlamentari del M5S e di Sinistra Italiana, con cui la linea tracciata dalla Schlein era in sintonia.
E uno scrutinio che, invece, vedeva gli eletti del Pd dividersi addirittura in tre, con queste proporzioni: dieci voti a favore della risoluzione sulle armi, quattro eurodeputati astenuti, e un solo contrario, l’indipendente (ora vicino all’Alleanza Sinistra Verdi) Massimiliano Smeriglio.
A TPI Smeriglio spiega le ragioni del suo No, con una analisi che riguarda tutta l’Europa: «É caduta l’ultima diga, adesso usare fondi sociali per comprare armi diventerà un automatismo». Già. Perché la forza di Asap è quella di creare una sorta di corsia preferenziale che risolve ogni problema: tutto quello che era teoricamente destinato a infrastrutture, asili, scuole, progetti sociali e opere di qualsiasi tipo dei fondi coesione e del Pnrr (soldi, che – come sappiamo – in maggior parte sono ottenuti a debito!) può essere spostato, per direttissima, sul bilancio di spesa degli armamenti da spedire in Ucraina. Una mossa spregiudicata e sorprendente, giustificata con l’incombere dell’annunciata offensiva d’estate di Kiev nel Donbass, che crea per i sorvegliatissimi eurobilanci un precedente da “economia di guerra”.
Altro paradosso: la stessa Europa che ostinatamente nega qualsiasi deroga al Patto di Stabilità (soprattutto per le spese sociali) consente ora a tutti i Paesi europei di rifornire i loro arsenali e metterli a disposizione per le commesse belliche all’Ucraina.
In sostanza si crea un capitolato di spesa militare parallelo per le armi, che produce Pil, e che diventa addirittura “concorrenziale” con le spese civili, e i loro più lenti iter procedurali nelle procedure di spesa della macchina dello Stato.
Ma questo circuito di forniture belliche a pioggia sta già creando effetti o conseguenze grottesche, come quelle che si sono verificati nella regione di Belgorod, la settimana scorsa, solo poche ore dopo il primo Sì (il voto definitivo, che ormai è solo una formalità, si terrà a luglio) ad Asap: domenica scorsa, di notte, a Belgorod, commandos della cosiddetta “Legione”, formazione zarista e neonazista affiliata all’esercito ucraino, hanno attaccato il territorio russo usando fucili e munizioni di provenienza belga.
Il che ha prodotto una vibrante nota di protesta, non delle Acli o dei francescani di Assisi, ma dallo stesso ministro della Difesa belga, Ludivine Dedonder, che aveva autorizzato quell’invio di armi al fronte sotto la rassicurazione che mai sarebbero state usate, se non nel territorio ucraino. Di questi tempi, tuttavia, ogni garanzia si dissolve come neve al sole.
Ma torniamo alla manovra che ha prodotto il voto. Un fuoco preparatorio di dichiarazioni in cui si distinguono per attivismo Lia Quartapelle e l’ex ministro Lorenzo Guerini, dipinge il Sì alla risoluzione come necessario e ineluttabile, pena l’isolamento da ogni alleanza europea.
Molti degli eletti del Pd a Strasburgo sono ex renziani, ovviamente favorevoli al Sì, fra cui svettano l’ex popolare Patrizia Toia e l’ex candidata renziana in Veneto Alessandra Moretti. che il giorno del voto stupiscono tutti due volte: prima con il clamoroso via libera durante il voto in aula, poi con un altrettanto clamoroso (e precipitoso) comunicato di rettifica alle agenzie. Le due eurodeputate, spiegano, si sono sbagliate a votare: «Il nostro è stato solo un nero errore tecnico» (sic).
La Schlein queste figure le conosce bene e se le è ritrovate lì, come eredità delle precedenti segreterie. Ma non può del tutto ignorarne il peso. A questo orientamento si aggiunge il muro di tutti i partiti socialisti, favorevoli ad Asap, che pesa moltissimo sulla delegazione italiana.
Il funambolico capogruppo Brando Benifei, bonacciniano, alla fine della partita, risulterà decisivo: spezzino, ex orlandiano della sinistra interna, poi zingarettiano in maggioranza durante la segreteria di Zingaretti, ha sostenuto il governatore Bonaccini alle primarie.
Alla vigilia del voto la neo-segretaria, al contrario dei colleghi di Camera e Senato, decapitati, lo riconferma nel suo ruolo. Il lavoro di Benifei risulterà decisivo per ridurre la posizione della segretaria a una petizione di principio e traghetterà il gruppo verso il voto favorevole.
La ciliegina sulla torta, però, è l’ultima sorpresa. Attesa al gruppo per la discussione decisiva, la Schlein rinuncia al suo viaggio dopo la sconfitta nei ballottaggi.
A Roma la critica anche un ex leader del Ppi come Pierluigi Castagnetti, e i dissensi su Asap si aggiungono ai malumori per lo scarso attivismo durante l’alluvione in Romagna.
Elly decide di restare nella capitale per presidiare il Nazareno. Ed è la mossa fatale: al contatto diretto supplisce con una flebile diretta streaming nella riunione del gruppo. Spera ancora che gli eurodeputati possano convergere sull’astensione, prende una posizione molto netta contro l’Asap, ma è vero che, per i motivi appena ricordati, non dà un’indicazione di voto esplicita sulla risoluzione.
La segreteria registra un videomessaggio pubblico di sei minuti in cui si parla della sconfitta – «Siamo qui per restare» – e si parla esplicitamente anche di Asap con le parole di condanna che abbiamo già ricordato. Ma è troppo tardi.
Per limitare i danni, gli eurodeputati fedeli alla Schlein, fra cui la più vicina di tutti, Camilla Loreti (eletta in Italia centrale con il supporto di Zingaretti, fedelissima del nuovo corso, erede di David Sassoli), provano a fare massa sull’astensione.
La Laureti è parte della segreteria e volto del nuovo gruppo dirigente: e come lei si astengono anche Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, e il cattolico Achille Variati. L’ultimo è l’ex direttore della Dia Franco Roberti, magistrato antimafia. L’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, contrario al testo, alla fine non ha partecipato al voto. Per la Schlein è un risultato deludente: è vero che non si rompe il cordone ombelicale con i socialisti europei, ma la sua posizione appare minoritaria. Coloro che si sono astenuti sono figure – in un modo o nell’altro – “indipendenti”.
Le primarie che solo il 26 febbraio l’avevano incoronata sembrano lontane. E in queste ore sulla sua testa aleggiano diversi malumori: quelli degli oppositori sconfitti, quelli dei troncati, quelli dei cattolici che non accettano le sue posizioni a favore della gravidanza per altri e delle famiglie arcobaleno, quelli di chi considera illegittima la sua elezione, segnata da una sconfitta di misura fra gli iscritti e un trionfo fra gli elettori. L’isolamento nel circolo allargato degli ottimati dem è palpabile. Lo stesso cerchio che si strinse intorno a Zingaretti sta stringendo di assedio la segretaria del Pd.
Quindi gli astenuti, per vari motivi (errore, cattolicesimo ecc) , si sono espressi così perché non avevano capito le indicazioni della segretaria e sono tutt’ora privi di telefono?
Per la cronaca: il cattolico variati era sindaco di Vicenza e moretti la sua vice.
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Poldo, era già tutto calcolato
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Sì, Poldo, ce l’aveva lui il Calcolatore del Tutto 😄
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Nel Pd si sono sviluppati troppi germi resistenti: ora è un caso evidente di resistenza agli “antibiotici”.
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È il PD il virus.
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L’antibiotico resistenza riguarda i batteri.
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La Segretaria è contraria perchè sa benissimo che la cosa passerà comunque e la sua contrarietà gratuita le procura “qualcosa di sinistra”.
Mi piacerebbe vedere cosa succederebbe se dal suo voto e quello dei “suoi” dipendesse l’ invio di armi o memo.
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Basta guardare la sua storia x vedere che è sempre stata di sinistra, tant’è che l’hanno votata gli elettori e i residuati di sx del Pd, non certo i dinosauri.
Se fosse stata come dici tu, che però fai questo ragionamento PER TUTTI, esclusa te, ovvio, il resto del partito non reagirebbe così.
Addirittura se n’è ANDATO Marcucci (non ci avrei mai sperato).
Il tuo cinismo e la tua sfiducia totale in tutto il resto del mondo, specie verso le donne, mi lasciano basita ogni volta.
Ma come fai ad avere sempre tutto questo GELO?
È un continuo, mamma mia…sono sempre tutti marci e calcolatori e “non sarebbero lì, se non fossero così”… ma tu sei la dritta che li sgama e ci svela la verità!
Che tristezza, che desolazione il mondo visto coi tuoi occhi.
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Forse ha qualche annetto più di te e vede il mondo con gli occhi dell’ esperienza.
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O forse il 99.999% di quel che punzona tende a ad avere l’insipienza del tofu.
Proprio quel che ci vuole per certi buongustai.
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Ti sbagli di grosso, Seve.
Ho 68 anni e credo proprio che lei abbia almeno 10 anni di meno.
Non è questione di età, né di esperienze, che, anzi, dovrebbero insegnare, come hanno fatto con me, che pure ne ho avuto di veramente pesanti, la COMPRENSIONE verso le altre persone, che spesso,, QUI, viene scambiata per difesa ad oltranza o vicinanza politica, mentre è solo la conseguenza dell’ immedesimarmi negli altri, la tenerezza verso i giovani, la solidarietà verso le donne in difficoltà.
È anche questione di carattere, di saper mantenere la fanciullezza nel cuore, che non è ingenuità, ma la capacità di vedere e CERCARE ancora il bene che c’è negli altri.
Vedendo il mondo e le altre persone sempre con gli occhiali neri del cinismo e della sfiducia, ci si indurisce e raffredda il cuore… allora sì che si è vecchi, anche a 20 anni!
Ti assicuro che non sarò così neanche a 100 annii…e forse è la mia unica certezza.
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Gentile @Anail, lei va sempre sul personale, cosa che io mai faccio anche perchè non saprei proprio cosa dire: ogni parere è lecito ciascuno ha il diritto/dovere di esprimere ciò che pensa, il psicologismo d’ accatto lo lascio ad altri e non mi interessa affatto se qualcuno è £gelo” e qualcun altro è “fuoco”. mi interessano i pensieri da scambiarsi per quanto possibile in libertà e senza essere immewdiatamente giudicati.
Detto questo la mia esperienza personale ( personale, ripeto), mi induce a diffidare di chi – soprattutto nel pubblico , cioè dove i “risultati ” ottenuti non sono misurabili o non interessano granchè, e contano di più le sudditanze, le amicizie mediatiche e le convenienze di chi “conta” e ti sposorizza per i propri fini, per lo più non dichiarati in caso della politica – occupa posizioni apicali, ben pagate e di potere.
Che ci vuole fare, la vita mi ha insegnato questo. Le persone intelligenti e colte difficilmente hanno successo e per lo più non lo cercano, soprattutto in politica: ben sanno a quali compromessi occorre sottostare anche per diventare Sindaco di un paesello.
Ho visto un paio di volte la Schlein “dal vivo” e non mi ha fatto una buona impressione. Ripetitiva, gesticolante, monotona, molto piena di sè.
Cerco sempre di farmi un’ idea delle persone de visu perchè il linguaggio del corpo dice molto, e sono più “naturali” che in TV, dove la regia la fa da padrona con le inquadrature ed i tempi, e le domande sono per lo più concordate, monitorate dai vari “padroni di casa” oppure dai soliti opinionisti invitati dai quali sai già cosa ti devi aspettare. E al di fuori dell’ inquadratura c’è sempre uno o più “suggeritore” in caso di “bisogno” ( spesso guardano fuori camera, se avete notato).
Sì, sono convinta che, nei posti di potere, gli individui “eletti” siano lì perchè “sono così”, cioè rappresentano, con convinzione o obtorto collo, gli interessi di chi li ha portati fin lassù. Chi li ha sponsorizzati, chi li ha reiteratamente mostrati in TV ( magari con toni entusiastici) o ne ha parlato , sdraiato a tappetino, sui giornali di Cairo, di Agnelli, o Berlusconi.
Sono sempre e solo portatori di interessi: dal presidente della Repubblica al Sindaco di Ravenna.
Così la penso.
Ed in quanto alle donne, non ho mai pensato che “donna è meglio”, per questo cerco di ridimensionare ogni agiografia. Personalmente ( ripeto per l’ ennesima volta che preferisco giudicare per “percezione” personale e non per propaganda mediatica) mi sono sempre trovata meglio , nel lavoro, con gli uomini piuttosto che con le donne: meno rancoroosi, meno falsi, meno gelosi ( parlo del lavoro ma non solo).
E per l’ ennesima volta ripeto che mi piacerebbe che le persone non venissero giudicate per il sesso ( le quote di genere sono una cavolata pazzesca) ma per competenza ed onestà. Sarebbe il caso di non sapere neppure il genere nè l’ età quando si elegge qualcuno.
Non penso proprio che una soocietà “matriarcale” sarebbe peggio di una “patriarcale”: ho visto donne ( tante) che non uccidono ma riducono i loro compagni a degli zonmbie a forza di ricatti morali e gelosie inesistenti. Persone piene di idee e di intraprendenza ridotte a scendiletti.
Ovviamente c’è anche il contrario: pari siamo, in quanto a nefandezze , crudeltà, eroismo, generosità. E’ sempre la singola persona che fa la differenza.
Io non voglio giudicare nè indottrinare alcuno: mi limito ad esprimere il mio parere nei confronti di personaggi pubblici che a vario titolo cercano visibilità, pubblicità e consenso.
Se lei poi intende il Mondo come un giardino d’ infanzia, i miei studi e le mie esperienze mi dicono l’ esatto contrario. porti pazienza.
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👍
😂
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Se ti fosse interessato davvero risponderle l’avresti fatto: direttamente. E invece hai furbescamente schiaffato i tuoi “studi” e le tue “esperienze” (altro del tuo tofu) @Anail in coda per i cavoli suoi.
Alla facciaccia del “Mondo come un giardino d’infanzia”! Chapeau 😂👎
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Carolina-Badessa= 3-0
Scagnozzo: sempre perdente
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“Badessa” lo va a dire a sua sorella.
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Scommettiamo che la Badessa scriverà: “IL psicologismo”? 😱 … Guarda, mi sono fermata lì, inutile proseguire 👏👏👏👏
Fa sempre così, quando non ce la fa, passa alla versione Manza.
PS: anche tu, però, non potevi metterlo alla fine IL strafalcione?
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👏👏👏👏👏👏👏👏
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Lei, caro signore, è un individuo repellente.
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Sottoscrivo! 😄
P.s. ai falliti massonegazzari da tempo si è arroventato l’anello di cipolla. In posteriore 😄
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“Manza” lo dice a sua sorella
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Quanti belli scagnozzetti c’ha la Manza: ma è tutto aggràtise o qualche piccio la tirchiona lo sgancia?
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Le ripeto: “Manza” lo dice a sua sorella
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Bbravo. E tirchiona e manza e vacca jo dice a quella povera sventurata de ‘su nonna.
Birlo.
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La clinica dove ti tengono ti permette sempre di fuggire, bidelletto. La cosa è alquanto sospetta 😄
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Burloporko m¢rdoso. Rimarrai solo tutta la vita, e forse è meglio così.
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Non ha capito, caro dottore, che Manza è la versione femminile di Manzi, il famoso Maestro. Non volevo affato essere offensivo, si calmi dottore, non se la prenda così, siamo tra amici…
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Vada a sciacquarsi la boccaccia invece di insultare la gente. Nel frattempo “Manza” lo va a dire a sua sorella.
Di “amici” come lei ne posso fare tranquillamente a meno.
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IDAAAAAAAAAAAAAAAAA, c’è un signore qui che insiste perché ti dica Manza: ti offendi se proseguo?, Ah, no? Bene: ‘A MANZAAAAAA!
Ah ah ah! Contento scagnozetto?
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Primo, lei è chiaramente afflitto da malattie mentali.
Secondo, “Manza” lo dice a sua sorella.
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Mi scusi, Tetraktis, è per caso parente di “Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate? Un fiorino!”?
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Che ridere.
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Da paura!
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Pijate na pasticchetta, ‘nfame. Anzi fàtte ‘na bella supposta, come ar solito.
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Fuggo via impaurito da vero vigliacco: e come non si potrebbe… Agli Uomini della Manza non si può tener testa. Incutono veramente paura: terror panicus!
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Manza dillo a chi ti generò, poraccia.
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I miei STUDI e le mie ESPERIENZE, invece, mi dicono, nonostante tutto, che NON POSSO PENSARE che tutto il mondo sia una m. e io il meglio possibile, come sembri ripetere sempre tu ad ogni post.
Ma chi credi di essere?
Io giudico quello che scrivi, perché NON FAI CHE GIUDICARE dall’alto della tua minima “distruttiva” esperienza sul lavoro, non fai che essere velenosa con qualsiasi donna, perché hai avuto una ridicola esperienzetta da 4 soldi con una che ti ha fregato sul posto di lavoro… e, per questa sciocchezza, fai la donna di mondo?
Ma ne vuoi sentire di esperienze VERAMENTE PESANTI fin da bambina?
Sai cos’è, visto che “vado sul personale” (come se tu invece non tagliassi pelle e ossa a persone che neanche conosci, solo perché sono dove forse vorresti essere tu), quando giudico solo le tue pallosissime, reiterate, solite e banalissime stangate su chiunque… tranne quelli evidentemente destron2i, che invece difendi da tutti noi….
Sai cos’è che dicevo?
Che la vita ti ha insegnato solo ad essere ARIDA, a vedere solo nemici e ad ammantare le tue invidie da “analisi del linguaggio del corpo”, che NON conosci, mettendo A TUTTI, indistintamente, le tue etichette, tranne stranamente a questi destron2i di m., sostenuta infatti da quei 2 serpenti velenosi qui sotto, che accorrono subito appena sentono odore di sangue (possibilmente di sinistra).
Vi meritate.
E, sinceramente, non vi invidio affatto.
Potete avere tutte le fortune del mondo, che magari io NON ho, ma non vi servono ad imparare NULLA, solo a vedere il male, che probabilmente è solo il vostro riflesso, che vedete negli altri.
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Carolina livello superiore,badessa e suoi scagnozzi piccoli piccoli
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Dipende dalla direzione in cui guardi.
Tu e l’altro verme siete abituati a guardare verso il basso, nella melma in cui sguazzate.
Quella è la vostra dimensione, non potete neanche ambire ad alzare lo sguardo e ogni marciume vi sembra oro.
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“L’Odio del Bidelletto”
Dovrebbero farne un film! 😄
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Il mondo della badessa è il chiostro del convento,più in là non ci arriva,Carolina conosce il mondo grazie alla sua cultura.Gli scagnozzi conoscono le fogne
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Nella fogna ci sguazza lei. E bene, anche.
“Badessa” lo dice a sua sorella.
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Sorcio doppio. Nella fogna c’hai indirizzo, bucaiola delle lettere e ccampanello.
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Daje Badessa, così mi piaci: ca22uta!
PS: i tuoi due, tre scagnozzi anno… ‘azz, hanno (maledetta primavera) iniziato a menare il torrone anche a @unoerre, no, dico, unoerre: sei contenta?
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“Badessa” lo dice a sua sorella.
Lei è davvero duro di comprendonio.
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Sor-cio!
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“Badessa” lo dica a sua sorella. “Scagnozzi” ai suoi sfortunatissimi fratelli, se ne ha.
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“Badessa” lo dice a sua sorella. E anche a sua madre, già che c’è.
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Ma va a pijartelo inter cul0, ‘a ‘mbescille d’un tetrisplegico!
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Vada a farselo piantare lei nel buconero vastissimo del suo immenso sedere, rifiuto umano e idiotah.
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Bidelletto onanista e skifoso! 😄
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Sorcio.
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Piveraccio. Come se tu capissi anche solo di poco il senso delle parole “livello superiore”. Sei nella fogna direttamente sotto il water, per te questi sono concetti irraggiungibili, servo.
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Il PD è un partito fatiscente, che andrebbe sciolto (Bindi dixit).
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Peggio: il PD non è mai esistito. È solo una (brutta) illusione ottica! Mixi dixi.
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Solo una boutade elettorale, essendo il loro voto ininfluente e non volendo lasciare l’iniziativa a mr tentenna,
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Tu e le tue solite scempiaggini.
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Tranquilli, ragazzi.
“Ognuno vada dove vuole andare/ ognuno invecchi come gli pare…”
Sarebbe meglio dire “come può”.
Inutile sbranarci tra noi.
Non siamo personaggi pubblici, non cerchiamo voti nè consenso, non contiamo alcunchè.
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