Ma mi faccia il piacere

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Le volpi e l’uva. “Bakhmut ormai è caduta ma rischia di rivelarsi un inutile trofeo di Putin” (Repubblica, 21.5). “Bakhmut ai russi, ma non possono spostarsi (e Zelensky dice che sono soltanto macerie)” (Corriere della sera, 21.5). E poi era acerba. Chiedo per un amico. “Rifarei tutto. Anche la trattativa con Vito Ciancimino” (gen. Mario […]

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  1. Ma mi faccia il piacere

    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Le volpi e l’uva. “Bakhmut ormai è caduta ma rischia di rivelarsi un inutile trofeo di Putin” (Repubblica, 21.5). “Bakhmut ai russi, ma non possono spostarsi (e Zelensky dice che sono soltanto macerie)” (Corriere della sera, 21.5). E poi era acerba.

    Chiedo per un amico. “Rifarei tutto. Anche la trattativa con Vito Ciancimino” (gen. Mario Mori, ex comandante del Ros, Stampa, 21.5). Ma tipo la trattativa che non è mai esistita?

    Bottura non legit. “In una qualunque azienda, chi si lascia sfuggire una star di quel calibro (Fabio Fazio, ndr) verrebbe licenziato con richieste di danni dagli azionisti. Ma la Rai non è un’azienda, è un lupanare” (Marco Travaglio, Fatto quotidiano, 16.5). “Ieri Marco Travaglio ha attaccato Fabio Fazio, reo di avere mercato fuori dalla Rai, di cui è stato spessissimo ospite per presentare i suoi libri. Pecunia non olet. Almeno lei” (Luca Bottura, Stampa, 18.5). Quindi, oltre a non saper scrivere, non sa neppure leggere.

    Sapevatelo. “Lo sapevate che Marco Travaglio -dal 2020 al settembre del 2022- è stato presente a Otto e mezzo nel 19,67% delle puntate, cioè praticamente una puntata su cinque?” (Riccardo Puglisi, “economista, docente di scienza delle finanze a @unipv, ghisleriano”, Twitter, 16.5). E lui niente. È un bel dramma. E adesso come si fa?

    Nessuna speranza. “A inizio 2024 ci sarà la prima pietra per il Ponte sullo Stretto. E vi assicuro che se tra nove anni, entro il 2032, non sarà ancora pronto, attraverserò lo Stretto a nuoto” (Claudio Durigon, Lega, sottosegretario al Lavoro, Un Giorno da Pecora, Rai Radio1, 19.5). Comunque vada, sarà un disastro.

    BalleRai. “Conte ha dato ordine al suo portabandiera nel Cda Rai di astenersi, risultando determinante, sulla nomina del nuovo ad, Roberto Sergio” (Sebastiano Messina, Espresso, 21.5). Purtroppo l’astensione, nel Cda Rai, equivale a voto contrario. Determinante è stato il Sì della presidente Marinella Soldi. Che però è renziana, dunque non si può dire.

    Mano nella mano/1. “Se questa donna isola l’Italia. La Meloni al G7 mano nella mano con Biden. Siamo tornati centrali, nonostante le previsioni dei gufi…” (Pietro Senaldi, Libero, 21.5). No, ciccio, siamo semplicemente diventati sudditi.

    Mano nella mano/2. “G7, Meloni mostra le foto degli alluvionati (sul suo cellulare, ndr)” (Libero, 20.5). Si vede che gli altri G6 non hanno Internet.

    Sciacalli. “Sott’acqua il modello Pd” (Libero, pagina 1, 18.5). “Gli sciacalli del clima sfilano sui morti” (Libero, pagina 6, 18.5). Tipo Libero.

    Toga Party. “Abuso d’ufficio, parte la battaglia: i 5S vogliono una sfilata di toghe” (Dubbio, 19.5). Molto meglio la solita sfilata di imputati e pregiudicati.

    Er Mejo. “Roberto Saviano: ‘Meloni peggio di Berlusconi’” (Stampa, 21.5). Lui, fra l’altro, era anche un ottimo editore.

    La Cina è vicina. “Un comico fa satira sull’esercito cinese: multa, contratto saltato, rieducazione” (Foglio, 19.5). Quindi perseguitano la satira. Meno male che è solo in Cina.

    Tutto chiaro. “Centrodestra avanti nelle città” (Corriere della sera, 16.5). “La destra avanza, la sinistra resiste” (Stampa, 16.5). “L’onda di destra si è fermata” (Repubblica, 16.5). “Si ferma l’onda della destra” (Unità, 16.5). “Schlein regge l’urto dell’onda nera. Nelle città l’effetto Meloni non c’è” (Domani, 16.5). Senza parole.

    Grasso che lecca. “Ora Bruno Vespa sembra una spanna sopra gli altri” (Aldo Grasso, (Corriere della sera, 20.5). Slurp.

    Il titolo della settimana/1. “Emanuele Filiberto: ‘Avvelenati i miei calciatori’” (Corriere della sera, 16.5). Ha stato Putin.

    Il titolo della settimana/2. “Un cessate il fuoco ora, in Ucraina, sarebbe un premio per l’aggressore” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 20.5). Ottima idea: facciamo massacrare tutti gli ucraini superstiti per punire Putin come si deve.

    Il titolo della settimana/3. “Liberi da Gazprom: il gas russo sostituito da Gnl e Algeri” (Repubblica, 20.5). Finalmente una vera democrazia.

    Il titolo della settimana/4. “Bonaccini: ‘Io ho cementificato? Una bufala’” (Corriere della sera, 20.5). Pure una bufala hai cementificato?

    Il titolo della settimana/5. “La premier rincontra Biden: ‘nessuna pressione’ americana, allineati sul dossier asiatico” (Corriere della sera, 20.5). Non c’è neppure bisogno di premere.

    Il titolo della settimana/6. “Al via il Festival della Giustizia Penale” (Riformista, 20.5). Riformatorio in festa.

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  2. Mi scuso per questo lungo OT che però potrebbe presentare motivo d’interesse per alcuni dei numerosi visitatori di questo blog. Ho ancora riscritto e integrato la “Proposta di Riforma Istituzionale”, configurandola come un vero “progetto operativo”, del quale sarà possibile verificare il riscontro. Se lo consideri valido puoi inviarlo a tutti i tuoi contatti attraverso un’introduzione di questo tipo o analoga (se hai già condiviso una delle precedenti versioni ti consiglio di rispedire questa):
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    Ho ricevuto via mail questa “Incredibile Proposta” ma, dal momento che la ritengo “assolutamente logica” e sufficientemente “realistica”, mi permetto di sottoporla alla tua attenzione.

    Cordiali Saluti, Firma
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    PROPOSTA DI UNA RADICALE RIFORMA ISTITUZIONALE

    Se la “Macchina dello Stato” non funziona (corrotta, perché degenerata in una “Partitocrazia” controllata dalle lobby), è impossibile tentare di ripararla ma è necessario sostituirla con un altro modello.
    L’idea di una “partecipazione diretta” di tutta la collettività alla gestione dello Stato è un’illusione e non sarebbe neppure auspicabile, visto il potere raggiunto dai mezzi di comunicazione (controllati dalle medesime lobby) nel condizionare le opinioni. Senza dimenticare il fatto che il 28% degli italiani rientrerebbero nella categoria degli “analfabeti funzionali”, ovvero di coloro che non sono in possesso delle abilità necessarie a comprendere del tutto e usare le informazioni quotidiane a disposizione. La rappresentanza è pertanto necessaria ma è il modo di realizzarla che necessita di una radicale revisione.
    Il tentativo di cambiare la “Macchina dello Stato” è un progetto oltremodo impegnativo ma razionale, coerente e finalizzato. E’ assolutamente certo che troverebbe la più ampia adesione, sicuramente tra tutti coloro i quali non vanno più a votare nelle consultazioni elettorali e tra chi vi si reca solo per scegliere “il meno peggio”! Il nostro paese è riuscito nel 1946 ad effettuare la transizione dalla Monarchia alla Repubblica e quasi il 90% degli elettori partecipò al referendum istituzionale. Perché non si potrebbe tentare ora il passaggio a quella forma di governo, denominata “Demarchia” (oggetto di pubblicazioni scientifiche che ne dimostrano la validità), in grado di prevenire le degenerazioni nelle quali è incorsa quella attuale?
    Immaginiamo un Parlamento formato da rappresentanti delle diverse categorie sociali, sorteggiati casualmente, ai quali delegare il controllo dell’operato del governo per un solo anno (questo avveniva già nell’antica Grecia, patria della democrazia). Per convincerli ad accettare il mandato si potrebbe proporre un compenso, differenziato, pari al doppio del loro reddito e la garanzia di ritornare a svolgere la precedente attività dopo aver dedicato un breve periodo della loro vita al “servizio” dello Stato. Si tratterebbe di un procedimento analogo alla nomina dei giudici popolari nelle Corti d’Assise. L’evidente riduzione dei costi permetterebbe di accorpare le due camere in un’unica assemblea e anche d’incrementare il numero dei rappresentanti. Immaginiamo poi che questo “reale parlamento” elegga un Presidente, con un mandato a termine che però potrà essere confermato o revocato da ogni nuovo Parlamento. Immaginiamo che questa assemblea, coordinata dal Presidente, non selezioni al suo interno i membri del governo ma tra i migliori professionisti, nei rispettivi campi di competenza, presenti nel paese. Questi ultimi verrebbero “assunti” con dei contratti annuali, rinnovabili in base ai risultati conseguiti (anche il Podestà veniva assunto nei comuni, tra il XII e il XIII secolo, per svolgere le mansioni di governo) e questo dovrebbe rappresentare un notevole incentivo. Avendo questi soggetti raggiunto il vertice nelle rispettive professioni dovranno evidentemente venire allettati con delle retribuzioni adeguate e, incidentalmente, non ci ritroveremo più dei totali incompetenti come ministri. Il governo da loro formato si confronterebbe in Parlamento con i rappresentanti del popolo, spiegando le leggi che intenderebbero proporre e la loro finalità. I parlamentari sarebbero pertanto coinvolti nell’iter dei progetti di legge e non dovrebbero limitarsi a seguire le “indicazioni di voto” del loro partito, perché non esisterebbero più i partiti! I posti chiave nelle aziende controllate dallo Stato verrebbero pertanto assegnati esclusivamente in base alle specifiche competenze, attraverso selezioni di merito, e questo criterio si applicherebbe anche a tutto l’apparato burocratico. Evidentemente si formerebbero delle aggregazioni spontanee sui vari argomenti in discussione ma sarebbero superate le anacronistiche categorie di “destra” e “sinistra ed azzerato l’enorme costo dei “partiti” che dovrebbero rappresentarle.
    Oltre ai partiti, il cancro che ha corrotto il nostro Stato delegittimando le funzioni del Parlamento, scomparirebbe anche la figura del “politico di professione” che spesso non ha mai svolto un “vero lavoro” in vita sua. Si ridurrebbe pertanto drasticamente (forse scomparirebbe del tutto) la possibilità d’influire sulla stesura delle Leggi da parte delle lobby e la “Macchina dello Stato” opererebbe finalmente nell’esclusivo interesse della collettività. Il modello di sviluppo della Società potrebbe spaziare su periodi più lunghi della “prossima consultazione elettorale” perché non si svolgerebbero più delle “elezioni”, sostituite da annuali “estrazioni a sorte” (statisticamente suddivise tra le varie categorie sociali). Sarebbero pertanto “Scienza & Conoscenza” a guidare la formulazione delle Leggi, democraticamente scelte, e di conseguenza l’indirizzo della Società.
    Una simile forma di Governo potrebbe realizzare concretamente gli ideali della Democrazia e diventare un modello per tutta l’Europa e in seguito per il Mondo intero.
    La promozione dell’Assemblea Costituente che dovrà progettare una Nuova Costituzione che sviluppi in dettaglio questo modello di Demarchia, del quale sono state esposte delle semplici “linee guida”, dovrebbe provenire da Movimenti di Opinione sviluppatisi nella Società e non certo nell’attuale Parlamento. La Nuova Costituzione verrebbe successivamente “proposta al Paese” nella forma più adatta, probabilmente attraverso un referendum istituzionale.
    I tentativi sino ad ora esperiti di coinvolgere l’opinione pubblica e dare origine a questi movimenti non hanno però avuto seguito, quanti conoscono anche solo il significato del termine “Demarchia”? La Matematica potrebbe però venire in aiuto, se condividi questa proposta e la rispedisci a tutti i tuoi contatti, si originerà uno sviluppo esponenziale tale da garantirne in breve la massima diffusione. Tutti ricordano la leggenda della ricompensa richiesta dall’inventore degli scacchi “un chicco di riso sulla prima casella, due chicchi sulla seconda e via a raddoppiare fino all’ultima casella…” il risultato, com’è noto, è diciotto miliardi di miliardi. Rendendo la proposta di pubblico dominio diventerà impossibile ignorarla per i tradizionali mezzi di comunicazione e questo favorirà la formazione di quegli auspicati “Movimenti di Opinione”.
    Al fine di verificare l’andamento dello sviluppo esponenziale, a meno delle possibili e inevitabili sovrapposizioni, dovresti segnalare il numero di contatti ai quali hai trasmesso la proposta (solo il numero), inviandolo al seguente indirizzo e-mail: riforma.istituzionale@gmail.com

    Firmato: uno, centomila… cinquantanove milioni

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  3. Aspztto con ansia che qualcuno scriva che anche se Mori ha parlato di trattativa, la sentenza in Cassazione lo ha assolto “per non aver commesso il fatto”, quindi la trattativa è un’invenzione di Travaglio: ho voglia di ridere. Bruna, dove sei?

    Cmq vedrei bene Durigon stesso come ponte sullo Stretto. I legonzi ci facciano un pensierino…

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  4. L’Ucraina vuole espandere massicciamente la sua presenza diplomatica in Africa, Medio Oriente e Asia, collaborando con gli alleati occidentali per ridurre l’influenza politica e i legami economici della Russia in tutto il mondo.
    L’Ucraina intende aprire nuove ambasciate in una ventina di paesi, dal Ghana alla Malesia, nel tentativo di intensificare un più ampio sostegno globale alla sua lotta contro la Russia al di fuori dell’Europa e del Nord America.
    L’iniziativa, annunciata per la prima volta dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a marzo, sta guadagnando slancio nei prossimi mesi e dimostra i piani di Kiev per contrastare le affermazioni della Russia secondo cui la maggior parte del mondo al di fuori della NATO sostiene o è indifferente al conflitto in corso.
    Kuleba, che si è recato in Africa lo scorso ottobre nel tentativo di ridurre l’influenza russa, ha affermato che i suoi sforzi mirano a rendere i paesi filo-ucraini, non anti-russi.

    Per tenere operative (aperte) le ambasciate servono DENARI?
    CHE AXXO PUÒ OFFRIRE LUI AL POSTO DELLA RUSSIA?

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  5. Il grano e l’olio di semi di girasole CONTAMINATI dall’uranio impoverito dei razzi anticarro e dai veleni di esplosivi e combustibili sparsi da entrambi i contendenti in 15 mesi di guerra.

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    • Quelle cose, a dire il vero, le rifilano gia a noi che le strapaghiamo. Ma non vorrai mica impedirgli che ci facciano risparmiare sulla bolletta elettrica se possiamo usare quella bella luce verdolina della pasta per vedere al buio?

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    • Il progetto prevede anche i soggetti come Lilia Pireddu, ovvero… gli “analfabeti funzionali”.

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      • Contestare punto per punto questo “progetto” richiederebbe un trattato. Ho una laurea in Scienze politiche e so di cosa parlo. Purtroppo anche tu rientri nella categoria degli “analfabeti funzionali” con l’ aggravante dell’ esibizionismo.

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      • La “laurea in scienze politiche” è la classica “laurea che non vale un “ca$$o”… ti suggerirei di leggere le pubblicazioni scientifiche sulla Demarchia, ma sicuramente non sei in grado di comprenderle. La mia formazione scientifica è sicuramente superiore alla tua ma non ho certamente tempo da perdere con una buzzurra come te… torna nel tuo nuraghe ad occuparti delle tue pecore!

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      • Ma Lilia, non te ne avere a male, è il Marianaio, alias @Mark Twain che ogni tanto non resiste e sbuca fuori a spezzare il pane della scienzah a noi poveri buzzurri, analfaebeti sfunzionanti.

        Basta “incipriarlo” a dovere il cojone mangiapreti, e tempo un paio di giorni, se ne torna a fare l’uscere (cit.) al Cern, inveendo offeso contro, Infosannio, Dio e i cristiani.

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  6. “Liberi da Gazprom: il gas russo sostituito da Gnl e Algeri” peccato per la repubblichina che l’ ente di stato dell energia algerino, Sonatrach, sia controllato al 49% da Gazprom…

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    • Peccato per i bevitori delle balle sovran-popolari rizziane, ma le cose non stanno affatto così.

      La Sonatrach Petroleum Corporation è totalmente di proprietà algerina, così come tutte le società ad essa collegate.

      Il 49% a cui ti riferisci (e che svela la fonte acchiappaclic a cui ti sei abbeverato per questa buala, che gira dall’anno scorso) è un semplice partenariato Sonatrach-Gazprom per lo sfruttamento di idrocarburi nel territorio di Al Assel, situato nel bacino di Berkine, nel deserto del Sahara, che peraltro deve ancora entrare in produzione.

      https://facta.news/notizia-falsa/2022/07/25/sonatrach-algeria-gazprom-russia/

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      • Peccato caro “Dio<2 ( com 'è caduto in basso il creatore) che ho scritto che è al 49% della Gazprom, Poi comunque quel sito di fat checker ha la stessa credibilità di Topolino caro tonto boccalone…

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  7. “Determinante è stato il Sì della presidente Marinella Soldi. Che però è renziana, dunque non si può dire.”

    Però si può sempre dire
    Ecco il Conte giallonero. Vendetta contro Draghi e dispetti al Pd di Schlein
    Renzi provoca la segretaria Pd: è l’avvocato stampella di Meloni, se ne accorgerà.
    DANIELA PREZIOSI (ex Manifesto ) Domani

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      • Ho portato dei fatti incontrovertibili, ai quali non hai nulla da ribattere e quindi sei passato all’insulto: chi è il leone da tastiera?
        Inoltre non ti ho dato dello psicotico, ne ho solo elencato uno dei tratti tipici: se ti ci sei riconosciuto, non è affar mio.

        Comunque, al posto tuo due domande me le farei: le persone normali non hanno difficoltà ad ammettere di essersi sbagliate, quando l’errore gli viene dimostrato.

        Ti devo salutare perché, in tutta coscienza, non me la sento di infierire ulteriormente (quando c’è di mezzo la salute, non lo trovo più divertente).

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  8. Tra le solite barzellette che ci vengono raccontate per nascondere le verità, la più esilarante è quella della strombazzata assoluzione del generale Mori, spacciata perché non esisteva la trattativa Stato Mafia. Mai visto un reo confesso assolto per non aver commesso il fatto. La terra dei cachi.

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    • senti ciclo, dei tuoi vaneggiamenti psicotici non so cosa farmene ….Fatti vedere da un bravo psichiatra a ne hai molto bisogno. Ti dirò di più : mi fai pena povero troll frustrato ….

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      • Le tue ottime argomentazioni dimostrano inconfutabilmente come Sonatrach sia al 49% di Gazprom.

        Ho sentito dire che è pericoloso contraddire i matti.

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