
(Alessandro Di Battista) – Lo spettacolo che stanno offrendo Renzi e Calenda (“il terzo Pelo superfluo” cit. Travaglio) è penoso, patetico, ridicolo. Un insulto agli elettori (pochi) che si sono fidati di loro. Due politicanti che si insultano (o mandano avanti i loro “sgherri” per insultarsi), litigano via social come ragazzi delle medie, fanno i conti della serva sui soldi dei gruppi parlamentari a rischio in caso di divisione e su quelli già messi (si tratta sempre di soldi pubblici mica di denari loro) nelle campagne elettorali, tra l’altro con risultati piuttosto scarsi. Questa non è politica, è arroganza, turpe posizionamento, interesse. Raramente abbiamo assistito a scene così scadenti. Il bello è che si sono presentati parlando di serietà, di buona politica, attaccando il “populismo”. Balle!
I due si sono sempre stati sulle palle. Andrebbero ricordate le parole di Calenda su Renzi: “Non farò politica con Renzi perché il suo modo di far politica mi fa orrore”. Poi cosa è accaduto? Si sono messi insieme perché uno (Calenda) aveva bisogno di un “partito” già presente in Parlamento (sebbene nato nei palazzi e non votato alle politiche del 2018) per non dover raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni, mentre l’altro (Renzi) aveva bisogno di qualche voto, essendone ormai sprovvisto dopo innumerevoli fallimenti e giravolte, per poter tornare al Senato, avere l’ufficio a Roma centro – magari vicino a qualche ristorantino che serve generose porzioni di cacio e pepe – uno stipendio ragguardevole e privilegi annessi.
Il tutto per esser presentato nei convegni ben retribuiti anche da Stati esteri come “Senatore Matteo Renzi”. Questa è la verità e nulla ha a che vedere con la Politica. Quella nobile. Quella disinteressata. Quella onesta intellettualmente. Il solito, osceno, accordo di palazzo. Tra l’altro è stata la stessa, identica operazione fatta da Di Maio con Tabacci finita ancor più amaramente per il primo.
Mi auguro che i loro elettori (erano pochi ora sono sempre meno) abbiano imparato la lezione.
Ale…che stai a perdere tempo con questi distruttori della “vera Politica”?
Lasciali perdere…parliamo di cose serie!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma poi, che caxxo avranno da ridere?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Eh beh caro Stefano, ti risulta che a parte quello del “politico” abbiano un vero lavoro? Con 15k al mese riderei anche io di gusto alla faccia degli italiani😔
"Mi piace"Piace a 2 people
No ! Non l’hanno capita e non la capiranno mai.
"Mi piace""Mi piace"
Qualcuno (lo prego) spieghi a Giuseppe Conte che il più fedele alleato di questa gente è l’astensionismo.
Il capo del movimento, assieme ai capaci consiglieri, ancora non hanno capito con chi e cosa hanno a che fare. La loro visione minimalista (si accontentano del poco che hanno) è testimoniata dai numeri, che sono impietosi: nessuna crescita, erosione del consenso (dimezzato in cinque anni) e urne sempre più desertificate.
Quando si decideranno ad aprire gli occhi davanti alla potente realtà??
"Mi piace""Mi piace"
Punto 1: non ho votato né Renzi né Calenda
Punto 2: Azione -Italia Viva, a differenza di Ale Di Battista, si sono presentati alle elezioni del 2022. Questi i risultati:
Camera 2 186 669
Senato 2 131 310
Non sono pochissimi due milioni di italiani. Oppure si?
Punto 3: se sono “peli superflui” perché dedicargli editoriali su editoriali. Boh.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Due milioni di voti sono sufficienti per la qualifica di “terzo polo” , tenendo presente che sono due anche i cosiddetti leader e che si sputacchiano a vicenda come teppisti da strada?
Terzo polo fa venire in mente un soggetto politico rilevante davvero, in grado di spostare realmente l’equilibrio da una parte o dall’altra. Capisci dov’è la questione?
"Mi piace""Mi piace"
Lasciamoli perdere: meno se ne parla,e prima scompaiono.
"Mi piace"Piace a 1 persona
siamo italiani ignavi e siamo capaci dei creare questi due e molto altro di osceno
"Mi piace"Piace a 1 persona
È amarissimo doverlo dire e la mi sarei immaginato di farlo, ma finché il Dibba non troverà il suo Gianroberto, sarà lui destinato a restare un pelo superfluo
"Mi piace""Mi piace"
Non esiste un altro casaleggio,il figlio in quanto visione non c’entra nulla col padre,e di battista,che ha un bel seguito,non è un nuovo grillo,i tempi sono cambiati,siamo in un’altra epoca,se di battista non vuole restare un’eterna promessa dovrebbe rientrare nel M5S,insieme a conte sarebbe l’unico possessore di voti al suo interno,quindi sarebbe poi il suo naturale successore alla leadership
"Mi piace"Piace a 1 persona