
(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – L’Italia, in mano a una destra impreparata e piena di dilettanti e zarine, non tocca palla. E tranne che togliere due soldi ai più poveri, in cinque mesi non ha combinato nulla.
E per fortuna che la Meloni è una leader autorevole e ascoltata in Europa, come continuano a scrivere a sprezzo del ridicolo buona parte dei giornali nazionali e quasi tutte le tv, compresi i canali Rai, che pensavamo di sovvenzionare col canone per fare informazione e invece mai come oggi sono ridotti a megafono del governo.
Sui migranti, Bruxelles insieme a tutte le altre cancellerie non sta muovendo un dito, mentre in Italia gli sbarchi sono ai massimi di sempre. Giorgia non pervenuta anche sul Pnrr, cioè i 209 miliardi ottenuti da Conte a condizione di rispettare alcuni precisi impegni. La terza rata da 19 miliardi quasi sicuramente non la prenderemo nei tempi previsti, e se non otterremo un rinvio del calendario, non vedremo neppure le rate successive.
Stamattina, invece, sarà votato l’accordo definitivo sulle auto Green, e alla fine dei giochi avranno vinto tutti tranne Roma, bocciata su ogni fronte: dal rinvio dello stop ai motori a benzina e diesel fissato nel 2035 fino all’uso dei biocarburanti, perorato dall’Eni. Ma non finisce qui. La nostra premier tanto brava e capace ieri si è presa l’ennesimo Euroschiaffone, con la bocciatura del prestito ponte fatto nel 2019 dal ministero dell’Economia per salvare l’Alitalia.
Una misura che solo ora viene catalogata come aiuto di Stato, mentre con Conte e Draghi la Commissione aveva chiuso un occhio e a volte anche due. L’Italia, insomma, in mano a una destra impreparata e piena di dilettanti e zarine – dai Donzelli e Lollobrigida alle badanti di Berlusconi – non tocca palla. E tranne che togliere due soldi ai più poveri, in cinque mesi non ha combinato nulla.
Continuerà a prendere schiaffoni europei al ritmo di due a due fino a quando non diventeranno dispari perché persona inadatta al ruolo che ricopre.
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Quando tu hai impostato una carriera politica sull’odio, sul disprezzo del prossimo, quando guadagni consenso creando paure può succedere che, senza più un nemico da abbattere la nemesi venga a presentarti il conto.
Oggi è lei, sempre che se ne fosse accorta, a dover manovrare le leve del potere.
Dopo le infinite menzogne raccontate per arrivare al vertice dovrebbe rendere conto, a chi l’ha sostenuta nelle sue balle, di agire per tentare di migliorargli l’esistenza.
Lei e il socio fancazzista continuano ad attaccare l’opposizione invece di dare risposte. A inventarsi diversivi, come l’attacco frontale ai diritti civili delle minoranze, per mascherare l’inconcludenza nei temi socio-economici.
Sono durati fin troppo.
C’è bisogno di un cambio di passo reale nella politica e con questi primati (Scimmie) ci avviamo alla preistoria cavernicola.
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“Quando tu hai impostato una carriera politica sull’odio, sul disprezzo del prossimo…” detta da lupoalberto è una barzelletta che non fa nemmeno ridere…
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Più che altro una carriera politica impostata sulle chiacchiere e le bugie lunghe come i treni merci .Semplicemente perepe’ quaqqua, quaqqua perepe’.
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