(Giuseppe Di Maio) – Quando si supera ogni livello di decenza le regole della civiltà non servono più e bisogna passare ad argomenti precivili. La Presidente del Consiglio mente senza pudore su tutta la linea perché ormai è certa che nulla e nessuno le si opporrà. La nuova destra ha trovato più vantaggioso rubare il consenso che estorcerlo con la violenza. Difatti, come la stampa serva si avvale dell’articolo 21 della Costituzione per infangare e distruggere il nemico del padrone, così i partiti della destra opprimono e mistificano in nome della democrazia e della libera opinione. Essa non scrisse la Costituzione, e ora si avvale delle norme fatte da altri per garantire il proprio vantaggio. Tuttavia, pur di assicurare il suo scopo, è ancora capace di truccare la regola fino ad eliminarla, fino alla violenza.

Se il salario degli italiani è addirittura calato da 30 anni a questa parte, se le pensioni italiane incidono sul Pil più di ogni altro paese Ocse confermando spudoratamente l’enorme divario tra i contribuenti, è avvenuto a causa della mutazione dei partiti reazionari e conservatori che hanno imparato a fare incetta di consenso in mezzo a un elettorato polverizzato, incapace di distinguere tra proposte politiche oneste e proposte farlocche. E i partiti reazionari e conservatori hanno sempre governato l’Italia negli ultimi 30 anni, salvo la breve parentesi a 5stelle. La destra ha capito che la disuguaglianza di classe si crea attraverso il lavoro, attraverso la sperequazione tra un salario cattivo e uno eccellente. E odia, dunque, chi attraverso un aiuto di Stato, per quanto provvisorio, potrebbe alleviare una lotta di classe dall’esito scontato. Seguono le politiche sul fisco e sulla giustizia che garantiscono il superamento della regola e la protezione dell’eversore; in ultimo, quelle sulla sanità e sulla scuola, che separano definitivamente la società in due tronconi, di sfruttati e sfruttatori.

Se questo è stato possibile attraverso la democrazia, se persino un regime autoritario avrebbe concesso agli ultimi maggiori garanzie, se le nostre rappresentanze hanno dichiarato guerra nonostante il popolo voglia la pace, allora il dovere degli ultimi è ribellarsi alle false regole. E’ inutile essere civili se le regole della civiltà sono decadute per mancanza di sorveglianza. E’ inutile che Giuseppe Conte esorti gli arrabbiati del Superbonus a più miti invettive contro il governo, ed è inutile scendere in piazza a sbandierare il generico pacifismo quando sappiamo che il solo nemico della pace è l’America con la sua NATO. Poiché può anche essere che il governo ci cancelli il welfare, ci neghi un salario minimo, alteri le leggi sul mercato del lavoro, le norme sulla giustizia, distrugga progressività fiscale, e mandi carri armati in Ucraina per il nostro bene, ma non può dire che questa è la sua libera opinione. Ce la deve spiegare per bene, e deve farcela capire; altrimenti la sua opinione è violenza, e di fronte alla violenza non si può tacere.