Se c’è una cosa davvero straordinaria di Antonio Tajani, oltre alla carriera che avrà stupito anche i più speranzosi tra i suoi parenti, è che il suo ottimismo della volontà non risulta essere mai stato sfiorato da una qualche forma di pessimismo […]

(di Marco Palombi – Il Fatto Quotidiano) – Se c’è una cosa davvero straordinaria di Antonio Tajani, oltre alla carriera che avrà stupito anche i più speranzosi tra i suoi parenti, è che il suo ottimismo della volontà non risulta essere mai stato sfiorato da una qualche forma di pessimismo della ragione. Ieri mattina, per dire, il nostro era ad Abu Dhabi, ridente emirato dal quale ha sentito il bisogno di dichiarare che “Forza Italia è favorevole alla conferma di Claudio Descalzi come amministratore delegato dell’Eni”. Tanto più, ha voluto aggiungere, che “Berlusconi ne dà un giudizio molto positivo, si sono parlati più volte”. Quanto a lui ritiene, più modestamente, che “Descalzi ha fatto sempre bene gli interessi dell’Italia”. Posizione legittima, certo ponderata, nonché mediaticamente interessante nel momento in cui la Lega, per elemosinare la presidenza dell’Enel, ha fatto finta di tirare in ballo pure la poltrona numero uno di Eni, che in realtà non è, né può essere, in discussione. Insomma, tutto bene, bravo Tajani, però ci corre l’obbligo di sottolineare l’innovazione nei meccanismi del potere: a nostra memoria, infatti, è la prima volta che il ministro degli Esteri falso conferma quello vero.