L’Ance contro il divieto di acquisto dei crediti per le amministrazioni: “Così migliaia di imprese senza liquidità”. Appello M5s: “Fermate la norma”

Superbonus, stop totale del governo a sconto in fattura e cessione del credito. Allarme Ance: "Così il governo affossa imprese e famiglie"

(repubblica.it) – MILANO –  Il governo vara una massiccia restrizione ai bonus edilizi. Il decreto legge appena approvato dal consiglio dei ministri prevede infatti uno stop totale alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i nuovi interventi. Dall’entrata in vigore del decreto, per i vari interventi edilizi (dalle ristrutturazioni all’efficienza energetica, dalle facciate alle colonnine) “non è consentito l’utilizzo” delle due opzioni previste al posto delle detrazioni fiscali, ovvero cessione e sconto, con l’eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila.

Uno stop netto che si aggiunge a quello già ventilato nelle ultime ore e relativo alla sola cessione dei crediti alle amministrazioni e che ha acceso le preoccupazioni del mondo delle imprese. “Se il governo blocca l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici che si stanno facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale, migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie”, ha detto la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio.  Per l’Ance, senza una soluzione immediata sarà “tracollo”: “Così il governo affossa famiglie e imprese”, denuncia.

Una notizia, quella della norma in arrivo, che ha colto di sorpresa tutto il sistema Ance già in allarme per il protrarsi di una situazione di stallo che sta mettendo in ginocchio l’economia di interi territori visto il coinvolgimento di tutta la filiera dell’edilizia motore insostituibile del mercato interno. “Senza un segnale immediato da parte del Governo su una soluzione concreta e strutturale per sbloccare i crediti rischiamo una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperati. Abbiamo il dovere di dare risposte e di individuare una soluzione. Come Ance ci siamo già fatti carico insieme ad Abi di individuare un’efficace via d’uscita compatibile anche con la recente pronuncia di Eurostat. Dobbiamo intervenire: non c’è più tempo”, ha detto la Brancaccio.

Patuanelli (M5s): “Fermate la norma”

Intanto dal Parlamento si leva la voce dell’ex ministro ed esponente M5s Stefano Patuanelli: “Faccio un appello a CDM in corso ai ministri di Forza Italia: fermate il vostro governo. Così condannate a morte migliaia di imprese, volutamente, andando contro anche alle associazioni di categoria e ai lavoratori”, ha scritto su Facebook.