
(Stefano Rossi) – Siamo passati dal Test di Turing a Eliza, da Apple Siri, Amazon Alexia a Google Assistant, sono tutti software capaci di simulare il comportamento umano.
Sono tutti programmi dell’intelligenza artificiale (AI) che permettono la comunicazione tra uomo e macchina.
Alcuni di essi si chiamano chatbot e sono così sofisticati che da un testo è possibile ricavare delle immagini.
ChatGPT è un tipo di chatbot della OpenAI, organizzazione senza scopo di lucro, dove chiunque di noi si può registrare con proprio account o con quello di Google o Microsoft per fare le domande che ci pare.
Qualche buon tempone ha domandato alla ChatGPT di scrivere una poesia su Donald Trump.
L’algoritmo si è rifiutato in quanto, a suo dire, è un argomento controverso non appropriato per il suo standard che è quello di dare risposte neutrali.
Ma alla domanda di scrivere una poesia sul chiacchierato secondogenito del presidente degli Usa, Hunter Biden, l’algoritmo ha fornito una poesia.
“Quindi non giudichiamolo per il suo cognome o per le azioni che lo fanno vergognare, ma per la persona che è oggi, ma dalla persona che è oggi, e dalle lezioni che ha da dire“.
Alla domanda che cosa stiano facendo Donald Trump e Joe Biden, l’algoritmo ha fornito informazioni molto diverse.
“Il presidente Biden annuncia un importante piano infrastrutturale volto a creare posti di lavoro e a rilanciare l’economia”.
“L’ex presidente Trump parla alla conferenza di azione politica conservatrice e ribadisce le false affermazioni di frode elettorale”.
Questo dimostra, se mai ci fosse stato bisogno di una prova del genere, che questi software sono il frutto del lavoro di programmatori abili non solo a crearli ma anche a influenzare la propria creatura artificiale.
Inoltre, alcuni di questi software arricchiscono il proprio sapere attraverso la rete che, come noi, fornisce dati sicuri e tante fake.
Possiamo concludere che siamo alla pari con l’intelligenza artificiale: se si tratta di accendere le luci o la radio o cercare una via, non ci sono problemi, ma se la domanda cade sulla politica, sulla religione o sull’immigrazione o l’economia, le risposte non accontenteranno tutti e non vi sarà certezza sulla loro attendibilità.
davanti alla palese stupidità umana, viene in soccorso l intelligenza artificiale, come conseguenza saranno i cervelli all ammasso, un mucchio di segatura l emoji che li rappresenta
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https://youtu.be/TdVtfo7yQfY
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L’ “intelligenza artificiale” viene assemblata dalla “stupidità” umana.
Occorre quindi stare attenti, c’è il caso di inlooparsi…
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Eh, ma non si scappa. Per costruire l’AI (Artificial Intelligence), serve l’HU (Human Intelligence), che con tutte le sue lacune e mancanze, perdipiù col dolo, costruirà una AI che si porterà dietro tutte le istanze negative, trasferendole dalla prima alla seconda. In sostanza, sarà una AI che farà cagåre esattamente come la HU. Servirebbe l’intelligenza di qualche ET (Extra Terrestrial), ma dove l’andiamo a beccare, un ET che ci consideri anche di striscio anziché scagårci bellamente, dandosela a gambe poiché come umanità facciamo ribrezzo?
La domanda par pregerina, ma è veramente pregna di succo, a ben pensarci. È la risposta che non arriva, eh… 🤷🏼♂️
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