
(Massimo Gramellini – corriere.it) – Dice Salvini che ciascuno deve essere libero di pagare come gli pare, però aggiunge che chi paga il caffè con la carta di credito è un rompipalle.
Quell’uomo contiene moltitudini, ma proviamo a sanare la contraddizione azzardando una sintesi: per lui ciascuno è libero di pagare in contanti e di dare del rompipalle a chi non lo fa.
Ecco, mi rendo conto di essere caduto nella solita trappola: Salvini dà fiato al pensiero dell’avventore medio del bar e chi osa eccepire è un moralista o un fighetto (oltre che un rompipalle). Cerchiamo allora di sottrarci allo schema. Intanto il ministro è poco informato: ormai ci vuole meno tempo per pagare il caffè con la carta di credito, una strisciata e via, mentre la ricerca del denaro nel portafogli, la conta delle monetine e l’attesa per il resto mettono a dura prova la pazienza di chi aspetta in coda. Il rompipalle è diventato chi paga in contanti.
A meno che per Salvini non sia l’uso stesso della carta, quella diavoleria inventata dalle banche, a qualificare il possessore come un provocatore.
In ogni caso certi discorsi sono ancora accettabili da parte di un passante, non di un leader politico che dovrebbe incoraggiare uno strumento di lotta all’evasione e soprattutto riconoscerne l’ineluttabilità.
Quella dei contanti è una battaglia di retroguardia che ormai si combatte quasi esclusivamente da noi. E le retroguardie saranno anche romantiche, ma dopo un po’ diventano soltanto ridicole.
Sotto i 10€ non dovrebbe essere accettata nessun pagamento con una qualsivoglia carta di credito, oppure maggiorare il prezzo del prodotto.
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Com’è sta storia, in Russia non usano le carte di credito?
Parlate tanto per partecipare, senza alcuna cognizione di causa.
Alcune considerazioni:
L’Italia è un paese con alti flussi turistici e viene raccomandato di girare con poco contante, per prevenire i furti.
L’innalzamento del tetto al rifiuto dei pagamenti con Pos, in combinato disposto a quello per l’uso del contante finirà con premiare una specifica, e corposa, fetta di elettorato, quella degli evasori fiscali.
Professionisti con partita iva, medici specialisti, avvocati, artigiani, piccoli commercianti, TASSISTI ed altre categorie di vampiri
I costi delle transizioni con carte, quali?
E di quelli nell’uso del contante ne vogliamo parlare?
Per esempio un supermercato.
Hanno necessità di recarsi in una banca che funga da cambiamonete per dare scorte dei resti.
Conta dell’incassato su una singola cassa con tutte le operazioni di invio alla cassaforte.
Rischio furti da rapine.
Acquisto di una cassaforte dove depositarli.
Operazione di conta e quadratura a fine giornata.
Contratto di servizio con società portavalori per il prelievo e consegna in banca.
TUTTI PASSAGGI CHE HANNO UN COSTO, anche orario del personale che vi si dedica perdendo tempo.
Quindi quello sulle commissioni È UNA GIGANTESCA E PALESE BALLA.
Torno sempre alla solita considerazione, cioè che si sono impadroniti del potere dei cavernicoli bugiardi.
Ecco la fasciocoatta in una sua famosa performance.
Riuscirà a mantenere la promessa o farà la fine del socio, il capitone sciacallo e Baciasalami?
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Si in Burundi. Si faccia un giro in tutti gli altri Paesi normali
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Infatti nei paesi normali sotto i 10€ manco ti cagano ad eccezione degli autogrill
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Ma cosa dici? In scandinavia ad esempio, nella maggior parte degli esercizi DEVI pagare con la carta anche se spendi 1 euro. Informati please
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Eccallá, la ca….ta del sabato!
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Il rompipalle finira` di fare il rompipalle quando le banche in Italia non faranno piu` pagare costi per il proprio conto corrente e permetteranno
l`uso della debit card che ha zero commissioni invece della credt card che e` usura acclamata.
Quando ero bambino rubavano spesso gli specchietti retrovisori alle macchine,poi le case automobilistiche li montavano di serie e i furti finirono,cosi anche per le autoradio.
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a nord dell’Italia, Spagna compresa (si trova al nostro Nord per mentalità), si paga con carta o cell, qualsiasi cosa, anche un pacchetto di chewing gum o chupa chups.
Solo da noi se ne fa una questione ideologica (a ragione) pro o contro evasione.
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Sparendo il contante le banche guadagnano miliardi da ogni transazione, ci sono commissioni che azzerano il guadagno nelle piccole vendite dello stesso negoziante, e i cittadini possono essere controllati e se necessario, bloccati come hanno fatto con i camionisti in Canada ad inizio anno.
Altro che ideologia. Il denaro deve essere di chi lo detiene, non di chi te lo rapina ogni volta che lo usi e se vuole, te lo blocca, come hanno fatto con una giornalista tedesca che ha osato raccontare la verità sulla guerra del Donbass.
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hai spostato l’argomento da possibilità di pagamenti in contanti o con carta con zero spese (ci sono ci sono) a:
cosa?
che il denaro elettronico può essere bloccato,
ma anche i prelievi alla cassa possono esserlo, vedi le varie crisi di liquidità
l’argomento è un “tantino” diverso
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Diciamo che sotto una certa cifra non dovrebbero essere applicate commissioni, una sorta di franchigia a favore dell’esercente (pare che alcune banche già lo fanno), meglio ancora un canone annuo omnicomprensivo di tutto, così si risolverebbe il problema
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Avrei gradito tali articoli dopo l’eliminazione del cashback da parte di Draghi. A memoria l’unico provvedimento (il cashback)degli ultimi 10 anni a dare un piccolo emolumento ai non evasori
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https://tg24.sky.it/economia/2022/12/03/commissioni-pos#03
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Sono a favore dei pagamenti elettronici senza commissione alcuna.
Quanto catso ci vuole fare una leggina di due righe?
È quanto ci vuole fare una leggina che le tasse si pagano nel paese in cui il pagatore ha la residenza fiscale?
Vogliamo finalmente dare un colore ed un odore ai soldi?
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