“È lo slogan pubblicitario per viaggi di gruppo di un’agenzia turistica americana, che dice, come se invitasse ad andare a vedere immediatamente un musical che resterà in programma solo per un paio di giorni: «You better book your trip to Europe soon», perché infatti questa raccomandabile meta di vacanze domani potrebbe essere già scomparsa dalla scena.
Nella storia della pubblicità per viaggi questo slogan rappresenta una première, in quanto si invita già ora alla visita di future rovine che oggi stanno ancora in piedi come edifici; mentre prima, invece, ci si limitava ad invitare ad andare a visitare le odierne rovine di costruzioni antiche”Il mondo dopo l’uomo. Tecnica e violenza
Günther Anders

(UGO ROSA – glistatigenerali.com) – L’allegria demenziale che promana dai media si mescola al cinismo inarrivabile con cui viene elargita l’informazione e, aggiungendovi il grottesco, rende la situazione ancora più sinistra. La parola ipocrisia si mostra in questo caso inadeguata e ne servirebbe una nuova per sondare abissi che quella non è nemmeno in grado di sfiorare. Basta accendere la tv per assistere all’apoteosi della imbecillità spacciata per eroismo e della criminalità contrabbandata per aiuto umanitario, sfogliare un giornale per capire fino a che punto un padrone onnipotente possa indurre i servi perfino all’autolesionismo, dare un’occhiata al web per godersi la fiction in streaming degli ultimi giorni dell’umanità. Le ridanciane kermesse televisive – giochi a premi, scherzi, ricette di cucina, consigli per gli acquisti, gossip e schitarrate – proseguono 24 ore su 24, interrotte di tanto in tanto da un telegiornale che, tra una notizia sulla laboriosa esistenza dei reali d’Inghilterra e un aggiornamento sull’ultima attrice che s’è tagliata le doppie punte “a sostegno di…” ci comunica che siamo sull’orlo di una guerra nucleare che nessuno ha la minima intenzione di fermare perché fermarla non è nell’interesse del padrone che, dall’altra parte dell’oceano, ci guarda benevolo e severo. L’Europa potrebbe essere cancellata dalla faccia del pianeta ma, fino a quando Hollywood rimane al suo posto, il problema non si pone. Si spegne la tv e si va a fare la spesa spendendo il doppio di quello che si spendeva prima acquistando le stesse cose ma non fa niente perchè, sempre in tv, ci hanno spiegato che bisogna fare sacrifici per il signor Zelensky e per i suoi compagnucci di merenda. Quegli eroi infatti non lottano soltanto per la libertà degli ucraini di farsi derubare e affamare da loro ma anche per la libertà del nostro padrone di continuare a fare il padrone e sfruttarci in tutta tranquillità. E la cosa spaventosa è che, oltre ad andare a fare la spesa in un supermercato, non ci è concesso di fare altro che cambiare programma per guardare e sentire le stesse cose, visto che le trasmettono a reti unificate. Oppure andarcene a dormire aspettando che si decida a colpi di missili nucleari e sulla nostra testa chi deve vincere la mano di poker tra un’accolita di criminali che siede nella parte occidentale del tavolo – giocando la sua partita alle spalle di un clown imbecille ma strapagato – e un autocrate non meno criminale che siede nella parte orientale. Sotto il tavolo quella bagascia che chiamano Europa fa i pompini gratis a tutti. Chiunque vinca noi perdiamo. Anzi abbiamo già perso. Ne consegue un’indifferenza diffusa e impressionante che ricorda quella degli zombie che vanno avanti senza sapere dove vanno né perché; fino a quando non finiscono in fondo alla scogliera sfracellati e il mare se li porta. Tanto le cose veramente importanti permangono: cada grandine o missili nucleari la pausa pubblicitaria andrà in onda come da contratto. Già ora la trasmettono tra una bomba e l’altra…ma continueranno a farlo attraverso le ceneri radioattive fino a quando ci sarà un Mentana ad annunciarla in diretta. Dopo si provvederà in loop. L’impassibilità nella quale ci crogioliamo potrebbe trarre in inganno ed essere scambiata per temerarietà. In realtà non ha nulla a che vedere con il coraggio e la cosa peggiore è che non ha nulla a che vedere neanche con quella incoscienza giovanile che può anche fare tenerezza o riuscire affascinante – siamo un popolo di vecchi e l’ardimento adolescenziale se lo sono mangiato le tarme. E’ piuttosto l’ottusa tranquillità del cretino che mentre la nave affonda se la spassa con lo yo-yo. Ma d’altra parte convincersi che questa umanità castrata, inebetita e ridotta a utenza meriti di sopravvivere – per quante attenuanti le si vogliano concedere – è terribilmente difficile…
Chi lo reputa opportuno lo faccia girare:
Emergency – comunicato 9.10.2022 – “Ci hanno detto che l’invio delle armi all’Ucraina era necessario per “permettere agli ucraini di resistere all’avanzata russa e arrivare prima al tavolo dei negoziati”. Poi ci hanno detto che bisognava continuare a fornire armi più sofisticate, perché in questo modo la pace si sarebbe fatta più vicina.
Sono passati più di 7 mesi, sono stati inviati miliardi di dollari in aiuti militari e la guerra non è finita, con oltre 15 mila vittime civili tra morti e feriti e oltre un terzo della popolazione Ucraina che ha dovuto abbandonare la propria casa.
In questi giorni, la Russia ha minacciato con sempre maggiore insistenza l’uso dell’arma atomica. Quella che fino a pochi mesi fa sembrava addirittura impensabile è diventata un’opzione possibile, abbattendo l’unico tabù rimasto finora sulla guerra: il divieto dell’uso delle armi nucleari.
Le conseguenze di questa scelta irresponsabile sarebbero gravissime su una parte dell’umanità – altri morti, altri feriti, altri profughi – e sull’intero ordine mondiale.
Nelle stesse ore, in Ucraina è stato promulgato un decreto che vieta di negoziare con Vladimir Putin. Vietare per decreto di negoziare con Putin significa chiudere ogni possibilità alla diplomazia e decidere di fatto che l’unica strada per la risoluzione del conflitto è quella esclusivamente militare. Il nostro e altri governi europei che stanno sostenendo con armi l’Ucraina condividono questa scelta?
Oggi siamo di fronte a un rischio concreto, universale, terribile. Lo credevamo sepolto per sempre nel passato, lo ritroviamo a poche migliaia di chilometri dalle nostre case, in grado di innescare la fine all’esistenza dell’essere umano sulla terra.
Stiamo perdendo il controllo di questa guerra perché l’unico modo di controllare una guerra è non iniziarla.
Chiediamo al nostro governo di sospendere subito l’invio di armi all’Ucraina e di mettere in atto tutte le azioni che possano portare a un immediato cessate il fuoco.”
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Quando hai finito di strillare i tuoi slogan da hippie su smartphone potresti fare un respiro e capire che “divieto di negoziare con putin” in diplomazia significa “fatelo cadere e sarà pace”. Ma voi avete studiato geostrategia giocando a risiko, e poi vuoi mettere la possibilità di un comunicato roboante contro le “bombatomiche”? La fiera del luogo comune é servita. Emergency non faceva politica una volta, faceva del bene.
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Emergency come al solito fa politica filocomunista invece di occuparsi malati.
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Coriano, ma sei normale?
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C’è sempre uno che sbatte vigorosamente la crapa contro il muro prima di parlare.
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Tu hai maledettamente bisogno di un bravo psichiatra, eventualmente messo a disposizione gratuitamente da Emergency, poi di tornare in prima elementare per iniziare un serio percorso di studio perchè quello che hai fatto non ti è servito a nulla.
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Hai ragione, non hanno mai visto una garza in vita loro. Tu sí che ne sai.
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Ugo Rosa
Non ho parole adatte per esprimere la mia approvazione.
Con Marco Travaglio e pochissimi altri.
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È evidente che l”amministrazione americana (si dice così?) ha usato a sufficienza il pupazzo di Kiev e, ora che sta agendo pericolosamente in proprio, zelenski viene platealmente mollato dalla Cia & c.
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/10/09/ucraina-nyt.-i-servizi-di-kiev-dietro-lattacco-al-ponte-di-kerch_7a0b1950-47fb-4c06-b1a7-3538121b1171.html
Il Nyt aveva già avvisato il pupazzo di Kiev
https://www.rsi.ch/news/mondo/Rivelazioni-al-New-York-Times-un-avvertimento-per-Kiev-15686218.html
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Ugo Rosa, standing ovation 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Sono stati i servizi di intelligence ucraini ad orchestrare l’esplosione al ponte di Kerch in Crimea.
Lo riporta il New York Times citando un funzionario di Kiev.
I servizi di intelligence hanno usato una bomba su un camion che viaggiava sul ponte per condurre l’attacco, spiega il New York Times.
Il Washington Post, citando alcune fonti del governo di Kiev, riferisce che i servizi speciali ucraini sono dietro all’attacco al ponte, di cui nessuno ha ufficialmente comunque rivendicato la paternità.
Un violento incendio ha danneggiato ieri mattina il ponte sullo stretto di Kerch, che collega la Crimea alla Russia. Le fiamme, che hanno coinvolto un deposito di stoccaggio del carburante, secondo Mosca sarebbero state provocate da un camion-bomba. Interrotto il traffico delle auto e quello ferroviario sulla struttura, lunga 19 chilometri, che è stata inaugurata nel 2018 ed è la più lunga d’Europa. Il presidente russo Putin ha istituito una commissione governativa d’inchiesta per fare luce sull’incidente. Un tweet di Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sembra suggerire una responsabilità diretta di Kiev: “Crimea, il ponte, l’inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto”.
“Il ponte di Crimea è stato riaperto al traffico di mezzi leggeri e autobus” dopo l’esplosione che lo ha danneggiato. Lo ha riferito il leader filorusso della Crimea Serghei Aksyonov, citato dalla Tass, precisando che i veicoli in transito vengono ispezionati ai checkpoint. -Ansa-
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sottoscrivo l’articolo di UGO ROSA e quello di Emergency
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Emergency: l’orgoglio di essere italiani. Nel e per il mondo.
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