Le destre sui diritti fanno paura. C’è poco da meravigliarsi se qua e là si è preoccupati per l’Italia con Meloni al governo

(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Se si gira l’Europa tifando per chi comprime i diritti civili, a partire da quel fior di democratico che è il premier ungherese Orbán, c’è poco da meravigliarsi se qua e là si è preoccupati per l’Italia una volta che la Meloni andrà al governo. Un’inquietudine largamente presente anche nel nostro Paese, e che non c’entra nulla col diritto di chi ha vinto le elezioni di provare a governare.
Le prese di posizione contro l’aborto, le famiglie non eterosessuali, i migranti che chiedono la cittadinanza italiana, le persone Lgbt+, per quanto legittime ci trascinano oggettivamente in una visione Medioevale della società, e ci allontanano da una maturazione laica e culturale che è il terreno comune – uno dei pochi – della comunità internazionale a cui per fortuna siamo ancorati, a partire dall’Unione europea. Ciò non toglie, ovviamente, che a Bruxelles combinino un pasticcio dietro l’altro, come dimostra da ultima la vicenda del tetto al prezzo del gas, e sentire ieri la ministra francese Boone che ci mette sotto osservazione è più di una caduta di stile.
Il rispetto e la credibilità però si conquistano con i fatti, e per quanto sia plausibile la protesta delle destre contro quella che è stata definita un’ingerenza nei nostri affari interni, la risposta migliore verrà quando sentiremo meno “sparate”, tipo l’ordine alla Rai di non trasmettere un cartone animato con una famiglia composta da due madri. Perché la sovranità è una cosa seria, ma i diritti conquistati lo sono altrettanto, e questo non dovremmo aver bisogno di farcelo ricordare dall’estero.
Veramente se si osserva la nostra situazione dal punto di vista matematico dei consensi elettorali avremo un capo di governo di un partito che rappresenta il 16% dell’elettorato avendo votato solo il 64% degli aventi diritto. Credo quindi che qualche problema verrà fuori quando si decidesse di mettere in atto tutte le promesse elettorali accolte con entusiasmo da quel 16% ma ignorate dal restante 84%.
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Quei diritti ? Importantissimi. LA PELLE E LA MISERIA DI PIÙ. Temo anche i ” progressisti” difensori dei diritti ma aperti sostenitori dei neonazisti ucraini che di quei diritti se ne fr… altamente ( per definizione). Non c’ è una contraddizione oppure sono il solo a vederla?
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