“Bollette di guerra”, titola Repubblica; “Bollette alle stelle”, il Corriere; “Bollette pazze”, La Stampa; “Economia di guerra”, Il Foglio. Sono i giornali sui quali per tutta la campagna elettorale è andato in scena il dramma in due atti: viva la guerra […]

(DI DANIELA RANIERI – Il Fatto Quotidiano) – “Bollette di guerra”, titola Repubblica; “Bollette alle stelle”, il Corriere; “Bollette pazze”, La Stampa; “Economia di guerra”, Il Foglio. Sono i giornali sui quali per tutta la campagna elettorale è andato in scena il dramma in due atti: viva la guerra, abbasso il Reddito di cittadinanza! Editoriali di atlantisti fanatici si sono alternati a elzeviri a firma di ricchi commentatori col culo al caldo avvelenati contro il Rdc, pieni di odio di classe e di sfottò per Conte, accusato da Renzi di “voto di scambio” (un reato di tipo mafioso punibile con la reclusione da 10 a 15 anni).
Quale idea migliore, con le bollette da tempo di guerra, che togliere il pane di bocca a 3,9 milioni di persone (1,3 milioni di nuclei famigliari) raggiunte dal Rdc, come promette di fare Meloni con l’aiuto dei servi sciocchi che le si accoderanno?
Sia chiaro: Meloni (che a ridosso del voto ha furbamente smesso di chiamarlo “metadone”, infatti FdI resta il partito più votato dalle persone in difficoltà economiche) e l’amico di Bin Salman, che lo chiama “reddito di criminalità”, sono solo le avanguardie dell’operazione di messa al bando del Rdc. Dietro, c’è tutto un mondo diciamo culturale impegnato a far credere agli italiani che se non se la passano bene la colpa non è di una classe politica inetta e corrotta, di una cronica iniquità delle risorse, di un’evasione fiscale da 99,5 miliardi – per lo più perpetrata da industriali, ricconi con lo yacht, furbi con un piede nei paradisi fiscali, tra i quali molti di quegli stessi politici che fanno le leggi per auto-condonarsi – ma di chi prende dallo Stato 546 euro (in media) al mese perché non ha lavoro, magari per il motivo che è inabile, o malato, o minorenne.
Dopo il voto, il plotone d’esecuzione non si è affatto placato: livido per la rimonta del M5S al sud, ha continuato a sparare contro il Rdc e coloro che lo percepiscono, ritratti come fannulloni e parassiti (notevole la sfilza di interviste empatiche ai ristoratori schiavisti che non trovano personale). Per anni si è accusato il popolo di votare “con la pancia”, in modo irrazionale e obbedendo agli impulsi sottocorticali comandati dalla Tv; quando questo popolo vota per chi si impegna a tutelare i suoi interessi, allora il voto è truccato, non democratico.
Non è voto di scambio, invece, promettere la flat tax, il taglio del cuneo fiscale, gli aiuti alle imprese: i ricchi votano in coscienza e filosoficamente, visto che non devono pensare alla sopravvivenza. Non fu voto di scambio quando Renzi, pochi giorni prima delle Europee del 2014, mise 80 euro in busta paga al ceto medio (e promise mancette a categorie varie, anche ai 18enni figli di miliardari), usando soldi pubblici per farsi campagna elettorale. Il Rdc è costato 19,8 miliardi in tre anni e ha salvato 1 milione di persone (su 5,6 milioni totali) dalla povertà assoluta (Istat). Il Jobs Act è costato 20 miliardi in sgravi fiscali alle imprese per i contratti a tutele crescenti, che non hanno spostato di un centimetro l’occupazione stabile.
Un parlamentare di Iv appena rieletto col Rosatellum, certo Marattin, che è anche economista, ha pubblicato un grafico farlocco per dimostrare che nelle regioni con più percettori di Rdc il M5S ha preso più voti. Il grafico, metodologicamente sballato, ha provocato le scuse beffarde del professore di econometria di Marattin e molta ilarità su Twitter, ciò che non ha impedito a qualche giornale di rilanciarlo. Il coro è unanime: chi percepisce il Rdc avrebbe dovuto votare per chi prometteva di toglierglielo. Magari per il Pd, che votò contro.
La verità è che i media padronali, sedicenti progressisti o liberali coi soldi pubblici, vedono più di buon occhio FdI che il M5S. Per Meloni e i suoi cecchini anti-Rcd (compresa sua mamma: tenete d’occhio la costruzione del personaggio) hanno solo parole di miele. Come per Renzi, rientrato in Parlamento grazie al passaggio di Calenda, che si è già messo a disposizione per cambiare la Costituzione secondo i desiderata dei postfascisti. Che il Rdc disincentivi al lavoro è poi la preoccupazione precipua di gente che non ha mai lavorato, vedi Salvini (a cui consigliamo di verificare i requisiti per accedervi). Calenda, il principino delle Ztl che però ha perso anche nelle Ztl, disse che Berlinguer sarebbe “inorridito” davanti a un sussidio superiore a un reddito da lavoro, perciò teorizzava che il Rdc dovesse essere abbassato, non che venissero alzati i salari, per non fare concorrenza sleale alle imprese.
Tutto il razzismo e il classismo di questi miracolati si riassume in ciò: i ricchi votano per chi fa i loro interessi; i poveri devono votare per chi fa gli interessi dei ricchi, altrimenti è populismo e voto di scambio. Adesso, con le bollette alle stelle, è il momento di aumentare le spese militari, inasprire le sanzioni alla Russia e accopparli per bene, questi poveri, lasciarli al buio e farli deperire, altrimenti alla prossima tornata votano per Conte.
Articolo magistrale e coraggioso che fa male ai padroni del vapore. Occhio Ranieri a breve ti servirà la scorta. A questi signori non piace la critica.
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Concordo. Inoltre, a questi signori non interessa niente oltre il loro ombelico.
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Secondo me, i voti M5S al Sud sono quelli di chi si è rotto le …scatole di mafiosi e delinquenti.
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Infatti, poco tempo fa, non ricordo su quale sito/giornale mostrato da Toninelli su “controinformazione” YouTube, veniva riportata l’intercettazione di alcuni mafiosi che si lamentavano del RdC: toglie loro la manovalanza!! Lo ha sottolineato qualcuno? Carta per uova o talk-show o tg-propaganda?
Che schifo!
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Non è neanche del tutto vero perché alle regionali hanno votato Schifani e il M5S ha preso la metà deti voti presi alle politiche, come mai?
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C’è anche un’altra contrapposizione, scherzosa, alle due Italie a confronto di Marattin, che mostra come la parte d’Italia che consuma più cocaina sono le stesse in cui Azione e Italia Viva hanno avuto più voti
Tra l’altro, ditelo a Marattin che nel 2018, quando il 33,6 % degli elettori votò M5S, il reddito minimo nemmeno c’era.
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Marattin. Mah.
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Va pur sempre ricordato che in Sicilia hanno avuto lo stomaco di eleggere Schifani
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Hai ragione, ma credi siano stati i percettori del RdC? Che, tra l’altro, per me è ancora troppo misero e dato a troppe poche persone…..
Va aggiustato? Ok. Ma vanno denunciati anche tutti coloro che hanno ostacolato la sua iniziale progettualità: riformare i centri per l’impiego. Invece, soldi stanziati a ciò non utilizzati dalle regioni, competenti, e soprattutto di destra…..
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Tra l’altro, non tutti i percettori “possono lavorare”. Che vogliono fare? Mandarli al macero?
Non so davvero cosa abbiano in testa tutti coloro che si lamentano del RdC. Vorrei vedere loro in situazioni così drammatiche. Ed ora aggiungiamo, dopo la pandemia, la guerra, che forse arriverà proprio qui, le speculazioni, le bollette, l’inflazione e chi più ne ha, più ne metta.
Non vedo l’ora di vedere le ricette della draghiana ex finta opposizione…..
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In Sicilia la situazione è gravissima, è come se ci fosse stato un golpe che ha rimesso al potere la stessa classe “digerente” (si non è un errore, proprio digerente, perché si è mangiata e ha digerito tutte le risorse dell’isola) di 30 anni fa.
Non si spiega come sia stato possibile che li abbiano votati ancora.
Eppure, se chiedi in giro, nessuno dice di averlo fatto.
Qualcosa non torna.
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Articolo fantastico, andrebbe letto e riletto in tutti i telegiornali per almeno una settimana.
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Marattin è anche professore universitario il che la dice lunga. Il suo menotre lo ha sbeffeggiato….si sarà pentito di avergli fatto portare la borsa
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Meravigliosa Ranieri, hai scritto un articolo da Pulitzer, dipingendo il quadro perfetto di questa classe politica degenere e dei media a loro asserviti.
Ti adoro!
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Anail
È una di quelle giornaliste che vorrei nei dibattiti tv per sputtanare i vari sallusti e company. Ma capisco anche che non voglia sporcarsi le mani e mischiarsi a quei giornalai da strapazzo.
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Gucci ha ricevuto uno sconto fiscale di 748 milioni… Pare a 125 Milà redditi di cittadinanza.
E il problema e il RdC in Italia! Certo!
I fascisti hanno sempre mangiato sulla testa dei poveri e continueranno a farlo con la benedizione dei giornaloni e delle lobby che sono ben contente dell’esito elettorale…
Povera Italia
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Grazie a Daniela Ranieri per aver dato voce allo sdegno di tanti e aver sottolineato l’indecente scelta mafiosa della Sicil
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“certo Marattin, che è anche economista”
Ricordate che è quello che con sprezzo del pericolo barra ridicolo in epoca di pandemia andava in ogni tv a dimostrare cheil bomba non aveva MAI ridotto la spesa sanitaria. E lo faceva contestando i grafici istat.
Figuriamoci coi grafici del passante come si diverte.
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“Impulsi sottocorticali comandati dalla TV”…..non solo dalla TV, ma da tutti i media compresi radio, giornali e social, con un meccanismo comunicativo di tipo pubblicitario: messaggio semplice che crea l’ associazione di idee. ….e l’ associazione agisce esclusivamente a livello sottocorticale, primitivo, istintuale, cioè la pancia del cervello che automaticamente accosta rdc a sentiment negativo : percettore del rdc= fannullone= parassita=nemico! Quando questa associazione diventa luogo comune, sono inutili le spiegazioni razionali, perché il giudizio in merito non sarà più possibile, la parola innesca una reazione automatica……..Chi ritiene il Rdc una misura di sostegno giusta e necessaria, non è solo il beneficiario, come si vuol far credere, creando il secondo luogo comune di voto di interesse, che oltretutto sarebbe pure legittimo, ma solo capace di sottrarsi ad un automatismo istintivo indotto che è la modalità della nostra ” informazione”…..a seconda della convenienza cambia l’ oggetto/nemico, ma il meccanismo è lo stesso! Come se ne esce? Perché il potere di persuasione è enorme, incotrastabile solo con parole o spiegazioni……
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Aggiungo che adesso, con un governo presumibilmente a guida Meloni, il bombardamento mediatico si intensificherà visto che lei non ha mai fatto mistero del suo pensiero in merito al sussidio.
Chi prima non lo condivideva ma era costretto a tollerarlo adesso si sentirà legittimato a sparare a zero sul percettore.
Si sentirà più forte e salterà ogni freno inibitorio.
L’odio sociale è destinato ad aumentare.
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Ubaruni,
Giusta osservazione
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Marattin dovrebbe dare pubbliche scuse o dimettersi dopo aver spacciato per scienza un grafico che è un oltraggio alla logica. O è palese malafede (secondo me è così, tipico del personaggio) o palese ignoranza (cosa che richiederebbe la revoca da parlamentare). E poi vanno a cercare gli incompetenti tra i 5 stelle
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Il problema non è Marattin, ma i milioni di italiani che credono ai vari Marattin, senza neppure chiedersi se siano bugiardi o incompetenti………
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Menomale che il Fatto Quotidiano c’è ! Almeno quello cartaceo su cui scrive il giornalista dell presente articolo. Quello online di Gomez, invece, è tutto un fiorire di notizie americanocentriche osannanti le gloriose imprese di Zelenski e i gloriosi combattenti del famoso battaglione prohitler.
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Grazie al Fatto, voce fuori dal coro che esiste…nonostante noi di Infosannio!
Mentre i giornaloni vengo tenuti in vita dai soldi delle nostre tasche (ma in mancanza comunque ci penserebbero i gruppi industriali che li possiedono per precisi obiettivi di manipolazione dell’informazione, proprio come nel caso del RdC), il Fatto vive degli abbonamenti…ed in Infosannio vengono pubblicati regolarmente gli articoli dei giornalisti più importanti del Fatto…gratis.
Questo è un danno per il Fatto, una delle poche, se non l’unica, voce libera che non fa sconti ai poteri politici ed industriali che hanno divorato per i loro interessi le potenzialità di questo paese.
Se un domani non riuscisse a sopravvivere saremmo stati complici della sua fine.
Non so se qui siamo pochi o siamo tanti, ma per chi ha una coscienza politica abbonarsi al Fatto dovrebbe essere un impegno inderogabile.
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Io non ho mai capito perché non tutti i poveri votano chi aiuta i poveri e promuove più welfare.
Io non ho mai capito perché la classe media non vota quasi mai chi aiuta i poveri e più welfare, ma in gran parte vota chi promette di non farli diventare più poveri anche a “costo” di lasciare i ricchi sempre più ricchi e potenti.
Io non ho mai capito perché se i ricchi sono una minoranza, tutti gli altri (diciamo i poveri e la classe media) non riescono a farli tassare di più e a ridistribuire meglio, almeno in welfare, la ricchezza del paese.
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Articolo da sballo della Ranieri (e sai che novità)!
A “sottocorticali” ho avuto l’orgasmìx! 🤗
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