
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Un doveroso omaggio ai veri esperti e professionisti della politica, che avevano previsto tutto perché non ne sbagliano mai una. Il CONTE MORTO. “Cinquestelle sotto il 10%, anche il Sud boccia Conte” (Messaggero, 14.6). “Perché Letta e Di Maio escluderanno Conte. Come è ormai evidente, la parabola politica di Giuseppe Conte è vicina a concludersi… […]
Le centurie di Nostradamus
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Un doveroso omaggio ai veri esperti e professionisti della politica, che avevano previsto tutto perché non ne sbagliano mai una.
Il CONTE MORTO. “Cinquestelle sotto il 10%, anche il Sud boccia Conte” (Messaggero, 14.6).
“Perché Letta e Di Maio escluderanno Conte. Come è ormai evidente, la parabola politica di Giuseppe Conte è vicina a concludersi… Letta ha bisogno dei 5Stelle… ma devono essere 5S “de-contizzati”, ossia che si sono liberati della guida dell’ex premier, relegandolo ai confini dello schieramento o fuori… La frenesia anti-governativa di Conte rende i 5S marginali e inservibili” (Stefano Folli, Repubblica, 17.5).
“I disastri di Giuseppe Conte. L’irresistibile discesa del leader mai nato nel M5S” (Domani, 28.5).
“Meglio Fico e Di Maio che Conte per i 5Stelle” (Domani, 30.5).
“I 5Stelle pensano all’addio a Conte dopo il nostro editoriale” (Domani, 31.5).
“Da un anno Conte tenta di diventare un leader, e ancora non ha imparato a cosa va incontro chi prova a fare un mestiere che non è il suo” (Sebastiano Messina, Rep, 31.5).
“Ora è certo: Conte non esiste” (Piero Sansonetti, Riformista, 15.6).
“Conte e il M5S sparito” (Rep, 15.6).
“Di Maio se ne va, a Conte restano 4 stelle. Per il tacchino M5S è arrivato Natale” (Alessandro Sallusti, Libero, 17.6).
Un partito di Di Maio? Per i sondaggisti sarebbe il colpo mortale ai 5Stelle” (Messaggero, 18.6).
“Il romanzesco tramonto del M5S” (Messina, Rep, 18.6).
“Un conflitto che certifica il tramonto populista” (Massimo Franco, Corriere, 18.6).
“Antonio Noto, sondaggista: ‘Se andasse via Di Maio sarebbe la fine del M5S’” (Libero, 20.6).
“Il Movimento è finito” (Massimo Cacciari, Dubbio, 22.6).
“Il funerale del grillismo” (Giornale, 22.6).
“Polvere di 5Stelle” (Repubblica, 22.6).
“M5S, il senso di una fine” (Antonio Polito, Corriere, 22.6).
“La solitudine del Fondatore davanti all’abisso del fallimento” (Messina, Rep, 23.6).
“5S, fallimento senza gloria” (Francesco Merlo, Rep, 23.6).
“Quei leader meteora che spariscono nel nulla. Giuseppi teme di finire come Dini, Monti&C.” (Giornale, 23.6).
“Il M5S di Conte diventa una bad company” (Massimiliano Panarari, Stampa, 23.6).
“Più premier che leader: il lungo declino di Conte” (Piero Ignazi, Domani, 24.6).
“Di Maio è furbo e Conte un pirla” (Gianluigi Paragone, Verità, 24.6).
“Il M5S è finito” (Piero Ignazi, Riformista, 24.6). “Il M5S di Conte non arriva al voto” (Vincenzo Spadafora, Messaggero, 25.6).
“Caro Grillo, sciogli questa banda di paraculi” (Marcello Veneziani, Verità, 26.6).
“Dai che ci liberiamo della piaga grillina”, “Ormai è finita, Beppe scrive il necrologio del Movimento” (Libero, 29.6).
“Il prezzo della fine grillina” (Cappellini, Rep, 1.7).
“Ei fu. Siccome grillino” (Diego Bianchi, Venerdì Rep, 1.7).
“Sansonetti: ‘Pronto chi parla? Nessuno. Era Conte’” (Libero, 3.7). “La crisi del partito mai nato. Conte non controlla più il M5S. Tutti guardano a Crippa e D’Incà” (Domani, 19.7).
“L’isolamento dell’avvocato stretto dal duo Raggi-Dibba” (Messaggero, 19.7).
“Giarrusso rivela: Conte non ha alcun potere, è la Taverna che comanda” (Libero, 19.7).
“Il capolavoro del M5S: fa la crisi e ci finisce secco” (Libero, 21.7).
“Il M5S scompare, resta solo Di Battista” (Domani, 21.7).
“Lo zigzag di Conte, l’eterno indecisionista ridotto all’irrilevanza. Ora si ritrova verso le elezioni alla guida di un’Armata Brancaleone” (Sebastiano Messina, Rep, 21.7).
“È davvero l’ora (per il Pd) di mollare questi disperati 5Stelle” (Merlo, Rep, 22.7).
“Gli ‘affossatori’ (di Draghi, ndr) M5S: pochi seggi e sondaggi impietosi” (Corriere, 23.7).
“Conte crolla nei sondaggi” (Rep, 24.7).
“Conte giù nei sondaggi attacca Draghi” (Rep, 24.7).
“Conte pagherà il prezzo più alto per la caduta di Draghi. È uscito completamente stritolato dal braccio di ferro con il premier” (Ernesto Galli della Loggia, Corriere, 1.8).
“Il brand grillino non tira più” (Federico Pizzarotti, Rep, 2.8).
“Conte è stato l’unico beneficiato dalla pandemia, altrimenti mai sarebbe finito a Palazzo Chigi. Fra un po’ inizierà a vendere i filmini di quando andava al G8, come le dive sul viale del tramonto. Propongo da anni una specie di San Patrignano per i celebro-lesi caduti” (Roberto D’Agostino, Stampa, 9.8).
“Raggi, idea di scalare il partito con Dibba” (Rep, 9.8).
“Conte come un nobile decaduto cerca un ruolo” (Corriere, 11.8).
“Grillo commissaria Giuseppi su simbolo e nomi. L’Elevato ha un ‘vaffa’ autunnale pronto. In caso di flop elettorale, si libererà dell’avvocato” (Giornale, 15.8).
“La scelta di rompere con i 5S… può essere sanata solo se il Pd avrà un buon risultato unito a un disastro dei ‘contiani’… Fino al 25 settembre Conte è un avversario a cui vanno sottratti gli elettori con argomenti convincenti. Più il bottino elettorale dei 5S sarà magro, più il Pd avrà modo di tirare i fili dell’opposizione. O di manovrare nei palazzi se ne avrà il destro” (Stefano Folli, Rep, 23.8).
“I guai grillini. Così Conte ha sfasciato tutto: governo, M5S, campo largo” (Giornale, 24.8). “Per Conte l’asticella è il 10%. Raggi è pronta a sfilargli il Movimento” (Messaggero, 24.8).
“Conte è un paternalista da Regno delle Due Sicilie” (Sofia Ventura, Rep, 1.9).
“Volturara, Thailandia. Conte segue l’agenda Bettini” (Foglio, 2.9).
“In 4 anni quel professore con il curriculum quasi vero ha dimostrato che la sua identità consiste nel non avere identità: si adegua ed esibisce quella che, di volta in volta, gli commissionano… Come Arlecchino, ha due padroni: Grillo e Bettini. È la sinistra dove è vero anche il contrario” (Merlo, Rep, 3.9).
“Orfini: ‘Di sinistra? Macché, i 5S non vinceranno da nessuna parte’” (Rep, 3.9).
“Voto a Conte: 3” (Francesco Bei sul suo discorso al Forum di Cernobbio, Rep, 5.9).
“Conte senza voto” (Marco Zatterin, Stampa, 5.9).
“L’abbraccio di Trump soffoca Conte” (Rep, 7.9).
“Ignavo e opportunista” (Merlo, Rep, 6.9).
“Conte sottoscrive l’agenda Putin” (Giornale, 12.9).
“Conte è un progressista della domenica” (Enrico Letta, 10.9).
“I sondaggi sono profezie che quasi mai si avverano. Dubiti dunque di questa resurrezione di Conte. Nessun dubbio invece su di lui, su Conte: ha sempre mentito” (Merlo, Rep, 13.9).
“Ha il talento di dire una cosa che vale l’altra e non pensarne nessuna” (Mattia Feltri, Stampa, 13.9).
“Movimento 5Xylelle” (Foglio, 14.9).
“Conte ha tradito, il M5S non esiste più” (Di Maio, 20.9).
“Mezzo uomo, parla un linguaggio mafioso. Se sarò aggredito, il mandante morale è lui” (Matteo Renzi, 17.9).
“Ha un’aggressività di stampo peronista” (Antonio Polito, Corriere, 20.9).
“Forse oggi Conte caccerà Scarpinato” (Riformista, 23.9).
“Conte non lo voteranno i poveri, ma i poveracci, i ‘neet’, i nullafacenti, gli assistiti professionisti, le zecche, i parassiti, gli scarafaggi, i moscerini: che poi sono la dieta del camaleonte” (Filippo Facci, Libero, 24.9).
LETTA CONTINUA. “Io in questo momento ho gli occhi di tigre, non ho nessuna intenzione di perdere le elezioni” (Enrico Letta, 21.7).
“Questa neonata grande coalizione (Pd-Calenda, ndr) è un altro passo, forse quello definitivo, della Bad Godesberg di Enrico Letta, della scelta definitivamente occidentale ed europea che la sinistra italiana insegue da 50 anni… Solo adesso, nell’estate del 2022, e proprio nelle elezioni più importanti dopo quelle del 1948, la sinistra umiliata, dimessa e bastonata ha rialzato la testa… Non è un’esagerazione: l’agenda Draghi è stata il lampo di Paul Klee sulla politica che produce somiglianze ed è oggi l’abracadabra della nuova coalizione del centrosinistra… Enrico Letta è il papa che dell’altro ‘dolce Enrico’ sta completando il lavoro… con l’ironia del front runner e degli occhi di tigre… Molto più di un accordo elettorale… questa neonata grande coalizione il 25 settembre contenderà il governo del Paese a Meloni” (Francesco Merlo, Rep, 3.8).
“Ora scateniamo la campagna Pd. Quando vedo i sondaggi sono preoccupato fino a un certo punto: abbiamo il ruolo di partito guida, a differenza degli altri” (Letta, Stampa, 8.7).
“Ogni voto a Conte va alla destra” (Letta, Corriere, 10.8).
“Il M5S è sempre più la Lega del Sud. Per noi la loro crescita è positiva: rende contendibili parecchi collegi nel Mezzogiorno” (Letta, Rep, 22.9).
“Bobo è contento per il Pd guarito dal virus dei grillini che ha fatto ammalare la sinistra. Potevamo accorgercene molto prima, l’importante è esserci arrivati. Letta tiene insieme i cocci” (Sergio Staino, Stampa, 7.8).
“Letta rivede la rotta: ‘Ora io contro FdI, il Pd punta al 30%. Noi primo partito” (Rep, 9.8).
“Il duello tra Meloni e Letta, sintesi personalizzata dello scontro bipolare” (Folli, Rep, 12.8).
“Saremo il primo partito” (Letta, 17.8).
“Meloni ha lo svantaggio del sopravvalutato e Letta il vantaggio del sottovalutato” (Merlo, Rep, 24.8).
“Questa scelta ‘O noi o loro’ è fondamentale per far capire la posta in gioco” (Letta, 26.8).
“Pancetta o guanciale? E Letta cavalca la parodia della sua campagna social” (Filippo Ceccarelli, Rep, 27.8). “Enrico e la parodia social-carbonara per tornare al centro della scena” (Panarari, Stampa, 27.8).
“Letta e la sfida del Nord: dai giovani agli indecisi, la rimonta parte da qui’” (Stampa, 2.9).
“E Letta è pronto a schierare anche Sala: ‘In prima linea per la sfida del Nord’” (Messaggero, 3.9).
“La Sicilia è contendibile. Letta: ‘Il vantaggio di Schifani si è ridotto a 6 punti’” (Rep, 6.9).
“Dossier Pd: la strategia della rimonta” (Stampa, 7.9).
“La battaglia decisiva è su 62 seggi. I dem ora credono nella rimonta” (Rep, 7.9).
“Letta punta sul voto utile: ‘Per il pareggio basta il 4%’” (Messaggero, 7.9).
“Letta convince le imprese” (Rep, 10.9).
“La scommessa di Letta sul Sud: partita aperta in decine di seggi” (Corriere, 12.9).
“Il vento è cambiato, la rimonta è possibile” (Dario Franceschini, Rep, 14.9).
“La notizia buona, per Letta, è che più si avvicina il voto più si rafforza il senso della sfida a due tra lui e Giorgia Meloni: difficile che non abbia effetti positivi su entrambe le liste” (Cappellini, Rep, 14.9).
“Letta vede la rimonta” (Stampa, 15.9).
“Lunga vita a Enrico Letta… finché c’è Letta c’è speranza” (Merlo, Rep, 17.9).
“Il tracollo di Salvini cambierà le elezioni e Berlusconi a Nord viene eroso da Calenda” (Letta, 17.9).
“’Vinciamo noi’: il mantra di Letta” (Foglio, 19.9).
“Bari, la sinistra si sente Forrest Gump e cerca il colpaccio” (Rep, 20.9).
“L’orgoglio del Pd. Letta: ‘E ora la rimonta’” (Rep, 24.9).
“Anche se perdo resto segretario” (Letta, Rep, 23.9).
IL TERZO PELO. “C’è un’area al centro, con percentuali forse non irrilevanti, che può offrire al Pd una sponda meno inaffidabile di Conte” (Folli, Rep, 22.7).
“Un Centro europeo per il dopo-Draghi” (Cacciari, Stampa, 23.7).
“Abbiamo tolto a FI la sua parte migliore, Gelmini e Carfagna. Possiamo ripetere il 19% di Roma e battere il sovranismo” (Calenda, Corriere, 1.8).
“Calenda: da soli per frenare la destra. Portiamo via voti a FI e al Senato può uscire fuori un pareggio” (Messaggero, 2.8).
“Pd-Azione, obiettivo 37% per pareggiare al Senato” (Messaggero, 3.8). “È nato un nuovo bipolarismo. Noi abbiamo messo al centro metodo e agenda Draghi” (Mariastella Gelmini, Corriere, 3.8).
“L’accordo Letta-Calenda riequilibra in parte una gara sbilanciata a favore del centrodestra” (Antonio Polito, Corriere, 3.8).
“Il campo del centrosinistra con Calenda somiglia un po’ a un Ulivo senza Prodi” (Folli, Rep, 3.8).
“Calenda aspira all’eredità dei papi laici o forse luterani, Ugo La Malfa, Bruno Visentini, Giovanni Spadolini, la buona amministrazione, il rigore dei conti e il cattivo carattere che è stato una grande risorsa italiana, una specie di lievito del progresso” (Merlo, Rep, 3.8).
“Se per il centrosinistra c’è una strada, non può che passare da qui” (Annalisa Cuzzocrea, Stampa, 3.8).
“Accordo Pd-Azione: il centrosinistra ha evitato il suicidio”, “Il trionfo delle destre non è più così scontato” (Domani, 3.8).
“Da soli noi di Iv possiamo superare il 5%” (Maria Elena Boschi, Messaggero, 4.8).
“Il M5S ha il 10 per cento” (Calenda, Corriere, 8.8).
“Il terzo polo smuove le acque” (Stefano Folli, Rep, 9.8). “Io e Carlo insieme possiamo fare il botto” (Renzi, Stampa, 10.8).
“Sarò io a sottrarre voti a Meloni, prenderò consensi in uscita dal centrodestra, posso mandare FI sotto il 3%” (Calenda, Rep, 9.8).
“Azione come il Sassuolo: una sorpresa. Col 10% freniamo la destra al Senato” (Matteo Richetti, Messaggero, 13.8).
“Terzo Polo argine anti-destra. Maggioranza Ursula con larghe intese che chiedano a Draghi di rimanere” (Calenda, Stampa, 10.8).
“Il Terzo Polo può ambire almeno al 10%, toglieremo voti al centrodestra. Io candidato? Non so ancora dove” (Federico Pizzarotti, che non sarà candidato da nessuna parte, Messaggero, 12.8).
“Siamo noi gli eredi politici di Draghi, ruberemo voti a tutti. Possiamo raggiungere la doppia cifra” (Gelmini, Rep, 12.8).
“Dopo il voto il terzo polo sarà decisivo. Pronti al dialogo con tutti” (Renzi, Messaggero, 25.8).
“Calenda è la prova che il Centro esiste, la stagione di Berlusconi è finita, il machismo dei populisti non digerirà una donna premier” (Elsa Fornero, Stampa, 31.8).
“Debutta la coppia Calenda-Renzi: ‘Noi al 10% e Draghi può tornare. Gelmini: ‘Saremo la sorpresa del voto’” (Corriere, 3.9).
“Servirà un nuovo governo Draghi isolando le estremità di FdI e 5Stelle” (Calenda, Corriere, 21.8).
“No accordi col Pd, sì a un governo di unità nazionale, anche con FdI” (Calenda, 5.9 mattina). “La linea non cambia, stop a populisti e sovranisti” (Calenda, 5.9 sera).
“Il terzo polo supererà FI” (Boschi, Messaggero, 16.9).
“Draghi ha detto stop? Non poteva fare altrimenti, Ma dopo il 25 tutti capiranno che serve l’unità nazionale” (Calenda, Corriere, 17.9).
“Calenda: ‘Puntiamo al 13%’” (Messaggero, 20.9).
“Prenderemo più voti della Lega. E la Meloni non governerà mai” (Calenda, Foglio, 21.9).
“Calenda e Renzi ci credono: ‘Nel 2024 noi primo partito’” (Messaggero, 24.9).
“Calenda: ‘Giorgia, sei pronta? Pure io, ma è meglio Draghi’” (Rep, 24.9).
“Profilo basso e campagna in sordina. La strategia di Renzi per il ‘dopodomani’. L’ex premier studia una svolta ‘alla Pirlo’: arretrare la posizione per contare di più” (Corriere, 29.8).
“La nostra missione è cancellare i 5Stelle” (Calenda, 1.9).
Vasto programma.
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ancora una volta Conte ha rovinato i piani della P2.Hanno fatto di tutto per poter raggiungere i due terzi dei deputati e senatori per poter cambiare poi la COSTITUZIONE senza poi passare per il referendum,che avrebbe inerorabilmente respinto la riforma,e non ci sono riusciti.letta,calenda,renzi non sono degli ingenui sono tutto il contrario. sapevano benissimo quello che facevano,gli ingenui siamo noi.Ma anche questa volta il loro piano è fallito.Chissa’ che si inventeranno per poter togliere l’indipendenza alla Magistratura in futuro,Quello è il loro scopo FARLA FRANCA.
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La cosiddetta prova-provata della commistione (schifosamente tangibile) tra politica e stampa.
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Grazie Raf2
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Er Troco dice: Che palle! A Trava’, abbiamo capito. Sei contento! Pero’ cosi’ ci sfracelli lo scroto.
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Carina questa!
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Non sono un grande fan di Travaglio quando fa il copia-incolla delle vergogne dei giornaloni. Ma questa andrebbe esposta nelle bacheche di tutte le redazioni e e di tutti i partiti. Lo scettro, al solito, va a quella pagliaccio delirante di F. Merlo.
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“Letta vede la rimonta” (Stampa, 15.9).
Peyote?
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Qualcuno protestera’ per questi editoriali di Travaglio… io invece li trovo deliziosi.
Farei il bis sull’edizione di domani ripubblicando esattamente lo stesso editoriale.
E venerdi idem!
Certi giornalai (la stra-stragrande maggioranza) devono quotidianamente leggere le figure di palta che riescono a fare…. quotidianamente…!
Difficile poi cercare un possibile vincitore anche se Merlo…
Beh certo Folli…
E Polito il drito dove lo mettiamo?
E Massimo Franco?
Belin come fai poina dimenticare Sansonetti?
E poi Sallusti…
E poi…
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Grande Franz…!! Belin sei un mito…!!!
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Questo trust di cervelli, nei giorni a venire, produrrà una mole infinita di analisi del voto, con puntuale ricerca dei motivi che hanno condotto alla vittoria una delle due destre.
Nessuno di loro si sognerà di dire che buona parte dei media ha una fetta importante di concorso di colpa.
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ci sarebbe da dire sulla rimonta di Conte, ma preferisco concentrarmi sull’esprimere tutta la mia soddisfazione per l’incornata (per non dire altro che pure suona simile) che hanno preso i due galletti vallespluga che per due mesi ci hanno ammorbati con le loro gradassate quotidiane, in cui prospettavano spropositi, doppie cifre, risultati strabilianti, governi di unità nazionale, draghi draghini draghetti, in cui si immaginavano determinanti, essenziali in un quadro di sfacelo senza una maggioranza, senza un premier, ed eccoli – nei loro sogni – spuntare fuori col loro 10-15% e il loro manipolo di scagnozzi pronti a fare i guastafeste per riportare Draghi a Palazzo Chigi.
ma è storia nota.
il punto è: come siamo arrivati a queste vette oniriche? com’è possibile che ci siamo dovuti sorbire i sogni erotici, completamente folli e irrealizzabili, di due egomaniaci che vivono in un universo tutto loro, in cui si baloccano con l’idea di essere i capi del governo, dello Stato, del mondo e di chissà cos’altro?
la risposta è nella moltitudine di ritagli che ha riportato MT: la colpa è dei giornalastri.
il Quarto Pollo è una colossale montatura, un grande bluff dei giornalastri, che lo hanno pompato ad arte, gli hanno fatto pubblicità e propaganda gratis. dall’inizio della campagna elettorale a questi due organismi unicellulari è stato dato uno spazio, è stata garantita un’attenzione assolutamente spropositata rispetto alle loro reali dimensioni. ricordate i primi tempi della campagna, quando sembrava che il mondo pendesse dalle labbra di Calenda, che le sorti dell’Italia dipendessero dalla sua decisione di allearsi con Tizio o con Caio? pareva il primo partito d’Italia, era un partitucolo del 3%, allora alleato con un altro grande bluff pompatissimo dai media perché piace alla gente che piace, +Europa (che già alle altre elezioni non raggiunse lo sbarramento).
avete visto qualche altro partito minore ottenere lo stesso spazio sui giornaloni, le stesse interviste? Bonelli, Fratoianni, Paragone, De Magistris: li avete visti arrembare quotidianamente le prime pagine dei giornali? assolutamente no.
ma i giornalastri dovevano fare la loro narrazione, dovevano raccontare la solita realtà parallela: il Terzo Polo di centro, la grande novità della politica italiana, un nuovo soggetto in grado di competere alla pari con FdI e PD, mentre i 5S scomparivano, la Lega annaspava (questo è vero, ma ci voleva poco a capirlo), FI si liquefaceva.
e invece non è andata così: i due pollastri del Quarto Pollo sono irrilevanti, possono battere il piedino per terra finché vogliono: anche unendosi con PD e M5S e tutte le frattaglie varie non sono determinanti per un qazzo. il Polo di centro non esiste. era tutta una profezia, ma talmente assurda che non si poteva autoavverare. e infatti non lo ha fatto. per fortuna.
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D’accordo sul ruolo dei giornaloni, ma loro lo sapevano, soprattutto il bomba, a lui serviva solo essere rieletto. Invece il bamba pensava che convincendo i giornalisti della sua grandiosità avrebbe convinto anche gli elettori e un po’ ci è riuscito.
Guarda che loro mica si aspettavano sul serio le due cifre, tutta scena.
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bamba&bomba suona bene!
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Se Calenda avesse avuto la meta’ della campagna denigratoria della stampa e della TV che si e’ tenuta contro Conte, Azione e Italia Viva non sarebbero mai arrivati oltre lo sbarramento del 3%. Peccato. Fuori dal parlamento era il posto piu’ appropriato per i due figuri
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Sono d’accordo con te, tranne con chi si alleeranno i due pollastri, secondo me appoggeranno il governo Meloni.
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Meloni è tante cose e tutte poco carine, ma personalmente non la ritengo anche scema fino al punto di allevarsi una tale serpe in seno, soprattutto se non è affatto necessario.
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Non so se al FQ esista un addetto al marketing. Certo sarebbe un’idea non malvagia vendere bustine con i relativi pensierini/titoli dei giornalacci(oni), 25 cent. cadauna per collezione. Magari per comporre un enorme puzzle da parete.
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Ottima idea!! Mi piace e ne prenoto una vaga nota
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Da mettere sulle bustine dello zucchero!
Scherzi a parte, stavolta erano proprio troppe e ho svolazzato come un’ape di fiore in fiore saltando un po’. Il sig. Francesco Merlo che scrisse su Rep il 3.8 lavora ancora lì? Sì? Be’ allora Rep è proprio diventato un giornale di M.
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Io continuo a non capire il concetto: “quanto fighi siamo noi che ci davano perdenti sotto il 10 e invece siamo perdenti al 15”…
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Meno male che ogni tanto qualcuno lo ricorda …
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👍
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Significa che i 5s, nel loro piccolo, hanno vinto le elezioni. Di piu’, date le circostanze, non si poteva fare. In piu’ hanno posto le basi per diventare il partito egemone a sinistra e hanno buone prospettive di vincere le future elezioni, anche a livello territoriale, ora che hanno cominciato a convincere la societa’ civile tipicamente di sinistra. La strada e’ ancora lunga e dovra’ essere consolidata con future azioni coerenti, ma finalmente hanno un approccio strutturato che puo’ permettergli di superare la aleatorieta’ del passato (territori, coalizioni, posizionamento “culturale” e geografico, etc.). Spingeranno anche il PD a darsi una rinfrescata se non vuole rassegnarsi al declino (anche se li’ la strada sara’ ancora piu’ lunga).
Tutte buone notizie per me.
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Sono d’accordo praticamente su tutto, Mazzuolatore.
Non tanto sul fatto che “gli hanno fatto pubblicità e propaganda “GRATIS””…..
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Detto che la stampa in Italia è del tutto screditata e non vendendo quasi più nulla ha come unico scopo la tutela dei propri editori, ma lo trovo un giochino simpatico e nulla più: qualcuno potrebbe fare lo stesso con quanto scritto da Travaglio per anni su Di Maio, Azzolina, dipinti come onestissimi e capaci..
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Onesti lo sono stati (a parziale eccezione di Di Maio, che ha piazzato diversi suoi amici), quanto alle capacità, Di Maio è stato un buon ministro del lavoro e un discreto ministro degli esteri, mentre il giudizio di Travaglio sull’Azzolina è semplicemente superficiale: non è stata il peggior ministro dell’istruzione, ma ci aspettavamo molto di meglio – soprattutto che non insultasse ripetutamente i precari storici.
Il comportamento di un politico non sempre omogeneo e coerente in ogni fase: qui, in particolare, si critica il loro sciocco opportunismo e la loro miopia.
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Idioti o paraculi?
Propendo per la somma.
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“Ei fu. Siccome grillino” (Diego Bianchi, Venerdì Rep, 1.7).”
Ecco perché, caro(si fa per dire) Zoro, ti sei dilungato su tutte le altre piazze, quelle squallide, con gli elettori moltiplicati al computer, e del comizio finale del m5s hai mostrato solo le immagini di” Conte rockstar”, per perqlare ulteriormente, come già facevi con la camminata (mica quella ridicola di Renzi, quella normale ed elegante di Conte!)…
Scarpinato, De Raho, De Santoli erano antiestetici, rispetto ai due ultracorpi Ollio&Ollio, a B puntellato dai lati per non precipitare di sotto, al vuoto pneumatico della piazza di occhi di tigre impagliata e ai discorsi pregnanti dei galoppini di contorno…
Avevo fatto uno strappo per il dopo elezioni, perché già ti avevo sfanklto da tempo, ma non mi rivedi neanche in figurina a guardare Propaganda: un nome, una garanzia.
Come tutto questo ammasso informe di mentitori seriali, già stramollati per le menzogne sull’UKR.
Trattasi NON di informazione, ma di un gigantesco meccanismo propagandistico al servizio dei padroni del vapore.
Anche no, grazie.
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Siamo diventati un popolo di consumatori da suburbio, omologati verso il basso, in lenta discesa verso l’apatica rassegnazione al peggio.
Non solo i giornali sono andati gradatamente peggiorando come veridicità dell’informazione e assurdità dei commenti critici, secondo livelli da Minculpop fascista, trasformando la stampa libera in libellismo governativo, ma la televisione in particolare è andata costantemente degradando prima sotto il fascino del mercantilismo berlusconiano, poi sotto il vuoto subculturale dei politici al potere.
Un tempo il degrado si misurava nelle periferie degli emarginati urbani, ora possiamo vederne gli effetti smisurati nei messaggi televisivi, sempre più artefatti, squallidi, monopolizzati a senso unico, decontestualizzati e tutti ugualmente schiacciati su una bassezza di valori e sensi quale mai si era vista in Italia.
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ancora è niente.Berlusconi ha rivinto ancora.Come minimo da domani si raddoppierà la pubblicità soprattutto nella Rai.Dalla Rai spariranno le notizie e cancelleranno anche le partite di serie c
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Il problema che con il tempo, sfasciando le istituzioni come giustizia, scuola e stato sociale, i poteri marci e la classe politica serva, con l’ausilio dei media a reti ed edicole unificate, hanno creato un elettorato sempre più tifoso ed incazzato e meno pensante. Quando si forma una proposta politica che viene dal basso e dalla volontà popolare, rappresenta un pericolo per questo sistema del malaffare consolidato, per cui reagisce come abbiamo visto in questi anni con il movimento e la Raggi, attaccandolo in maniera oscena. E se ancora resiste e non viene giù, si tenta di inglobarlo al suo interno.
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Inutile riesame delle sciocchezze che ogni giorno i vari giornali propinano a noi poveri tapini, il sud Italia è era e resterà una problema che la signora Meloni dovrà affrontare con serietà e competenza altrimenti ilM5S sfondera’ tra il 98 e 99 %.
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Inutile lo sarà per lei, per quel che mi riguarda e come è già stato detto sarebbe invece da riproporre per giorni e diffuso ovunque.
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Questo articolo è da incorniciare.
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Elenco sprecato, la percentuale è legata solo al reddito di cittadinanza, motivo per cui, qui al nord ha stravinto FDI
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Omonima, hai abbandonato il Kapitano scemo???
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Paola bl, lascia perdere, la lombardia è la seconda regione in percentuale nella riscossione del RDC, è che lombardia e veneto sono altra cosa, una vergogna.
È stato eletto Nordio, la santanche, la russa, per colpa del Rdc,??? Non scrivere fesserie.
È che a voi piace fare i fin….. hi con il q. Lo altrui, a voi più sono compromessi e impresentabili fanno piacere, a voi interessa solo decidere ( a vostro solo ed esclusivo piacere) sui 209 miliardi.
Cl ne è la dimostrazione
Osannano draghi a rimini, tutti ad applaudire
Che tristezza!!! Berlusconi, renzi e calenda sono stati votati dal 16% degli italiani!!!!!!!
E tu parli di rdc al sud!!!
Saluti
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Abbandonato si, scheda nulla, riporto solo il pensiero della provincia, odiano il reddito di cittadinanza e sono furibondi con Salvini, anche se in Veneto la lega è andata meglio che da altre parti
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La migliore:
“Tutti guardano a Crippa e D’Incà” ”
Makivvesen…
P.s. Menzione d’onore anche per il prof. EGDL
“£“Conte pagherà il prezzo più alto per la caduta di Draghi. È uscito completamente stritolato dal braccio di ferro con il premier””
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Credo che il M5S sia stato sempre intorno al 15% durante questi 4 anni, è questo il suo zoccolo duro.
Questi articoli di questi impresentabili giornalisti, cinici e senza vergogna da oltre 30 anni, sono stati scritti per limitare la percentuale del M5S, puntando sull’astensionismo, sull’inutilità del proprio voto, del tanto è già tutto deciso, tanto sono tutti uguali, tanto una volta al governo si dimenticano delle promesse elettorali, sono dei perdenti, ecc. ecc.
Se tra questi, qualche giornalista avesse scritto e detto che il M5S poteva contendere il primato del pd per l’opposizione al governo di destra, il M5S avrebbe preso qualche voto in più, ma capite bene che ciò è utopia se tutti noi e loro siamo.dipendenti di B.
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Ma si parla molto di togliere il reddito di cittadinanza ma di togliere il contributo statale a questi giornalacci dimodoche queste vrangate di pseudo giornalisti vadano a spalare fango in una nuova bonifica di terreno dove i fascisti si sono dimostrati molto conpetenti a quando? Comunque tra tutti il più vomitevole è senz’altro filippo facci.
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Questo editoriale lo stampo, grazie M. T.
Elzeviristi, no troppo edificante, meglio gazzettieri, in risalto il “filosofo” cialdiniano di Bisceglie, deludente il filosofo -veneziano- DOP a cui credo sia passato a miglior vita il Barbiere.
La domanda che sorge spontanea
è: chi inviterà a 8 1/2, dopo aver letto l’elenco edificante dei gazzettieri, la conduttrice dottoressa sig.ra Educazione Asburgica?
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Salve, sono nuovo di qui. Ho votato Calenda ,e non me ne dispiaccio. Ho tanto voluto bene a Travaglio ,ed ancora gliene voglio. Ho imparato a memoria il suo “La repubblica delle banane.” Pero’, (certo, c’è un però), questo accanimento contro tutti meno i 5 S, mi sembra un tantino esagerato. Peccato che Calenda si sia alleato con il Bomba, l’innominabile insopportabile. Ho votato Calenda perchè io sono stato nei Ministeri ,ossia nella pubblica Amministrazione, ed alla domanda fondamentale : MA QUESTE COSE CHI LE METTE IN PRATICA , CHI LE FA ‘? Ci sarà un responsabile ? ci sarà un Dirigente che deve attuare il Piano ? ci sarà un geometra ,un ingegnere , un perito a cui compete di fare ? Ecco, chi non è mai stato nell’Amministrazione ,non capisce. Calenda è uno dei pochi, (ci sarà stato sicuramente qualcun altro) , che abbia richiamato , perlomeno io l’ho percepito cosi, che per realizzare bisogna FARE !!! sembra una tautologia , ma è cosi . Nel dirlo uno può sembrare presuntuoso, ma è cosi’. Poi bisogna anche saper accendere un compueter , districarsi nel WEB e nei programmi, e NON METTERSI SEMPRE DI TRAVERSO agli obiettivi finali di servizio (al pubblico).Va bene ,basta cosi.Il seguito alla prossima puntata.
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Gentile Jack Russell, nel rispetto delle sue idee, non mi pare che proprio la figura di Calenda possa incarnare le sue legittime aspirazioni. Come definire uno che ha lasciato subito la carica di consigliere a Roma appena eletto, uno che ha lasciato il PD dopo essere stato eletto al parlamento europeo, uno che si è rimangiato l’alleanza con Letta dopo appena due giorni per mettersi con Renzi? Non certo un fulgido esempio della coerenza e correttezza. Cordialità.
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Se ne fai una questione di simpatia o antipatia, è un po’ poco per dispiacersi che il nipote di Comencini si sia alleato con renzi: I due personaggi si assomigliano molto e i loro – per così dire – programmi sono identici.
Apprezzo il fatto che tu abbia presentato le tue idee educatamente, quindi ti rispondo con lo stesso rispetto, però ti chiedo: avere in mente una maggiore efficienza della PA non è altrettanto poco per costruirci un programma?
Senza contare che Carletto, malgrado le sue autocritiche, è ancora uno dei paladini del neoliberismo in Italia, che mira a tagliare i servizi pubblici.
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Jack, procediamo con ordine:
“Ho votato Calenda ,e non me ne dispiaccio”
Infatti chiamasi vergogna, non dispiacere.
“questo accanimento contro tutti meno i 5 S, ”
Eh certo. Hai provato con REpubblica, Corserva, Stampa? Troverai accanimento di tutti contro movimento meno tutti gli altri, destre incluse nel meno. Vedrai che ti soddisfa di più.
“Ecco, chi non è mai stato nell’Amministrazione ,non capisce.”
In quale amministrazione di risulta sia stato Calenda? No, perché Ferrari, dove entra grazie alle amicizie del suo paparino non conta. Come amministratore di condominio ti risulta? A noi no.
P.s.
Benvenuto. Penso avrai vita dura qui, fioccheranno presto gli insulti se difenderai un bambacione del genere. Ma insomma, provaci pure.
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Concordo con Matteo, lo zoccolo duro del M5S è intorno al 15%, ma con possibilità di aumento recuperando gli astenuti, che sono perlopiù ex nostri, non loro, e 18 milioni di astenuti sono tanti, anche solo recuperando 1/3 sono 6 milioni di voti. ……allora c’è da chiedersi quanto la propaganda martellante, denigratoria, falsa, accecante contro il M5S, di cui un esemplare esempio nell’ editoriale di Travaglio, possa influire ed indirizzare la scelta, e se di scelta consapevole e libera si tratti, o piuttosto di assuefazione, ignoranza, rassegnazione…..sembra che il rdc sia l’ unico motivo di apprezzamento per il M5S, si prende cioè lo strumento di sostegno a persone in difficoltà e lo si isola e riduce ad assistenza, senza inserirlo nel contesto più ampio e realistico di una società ingiusta, diseguale, discriminante ed alienante, prodotto di una decennale politica predatoria che vuole una platea sempre più vasta di individui poveri, disperati, rassegnati, arresi allo sfruttamento di merce senza alcun diritto. ..il rdc non è solo aiuto economico, è anche la possibilità psicologica ed intellettuale di passare da oggetto a persona, che senza essere stritolata dalla necessità di sopravvivere, possa esercitare anche una scelta politica, ed è questo il reale motivo del suo contrasto e condanna da parte di quella malapolitica che vive e comanda grazie a milioni di disperati rassegnati! I 7 miliardi del costo del rdc sono una spesa irrisoria rispetto a 120 miliardi di euro annui di evasione fiscale, 60 miliardi di euro di corruzione, 12 miliardi di pensioni d’ oro e privilegi di 100.000 di individui, altri miliardi di vera assistenza all’ editoria farlocca, da vergogna, miliardi di spese militari o per opere pubbliche inutili, ma milioni di persone in una condizione di disagio, sono la garanzia di potere e supremazia per la malapolitica che ne perpetua la condizione sociale come mezzo di non scelta soprattutto politica. …..
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Perché i 7 milioni persi dal mv5s non sono rientrati?
Perché il mv5s capitanato da mr tentenna sancho panza il bradipo non si è distinto per un allontanamento dalla linea suicida dell’atlantismo, dalla linea suicida dell’europeismo, dalla linea suicida delle sanzioni verso la Russia rivelatesi dei veri e propri boomerang che colpiscono noi e dell’insensato invio d’armi all’ucronazisti,
Il rdc gli stipendi le pensioni non potranno in nessun modo far fronte ad un inflazione che in certi casi supera il 40%
Mr tentenna su questi temi è rimasto totalmente vago e silente, anzi ha pure avuto il coraggio di affermare che le sanzioni le ha proposte lui, come dire che la corda per impiccare l’economia italiana l’ha fornita lui stesso.
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““Profilo basso e campagna in sordina. La strategia di Renzi per il ‘dopodomani’. L’ex premier studia una svolta ‘alla Pirlo’: arretrare la posizione per contare di più” (Corriere, 29.8).”
Meli sei tu?
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Memorabile il “compro una vocale” di Travaglio ❤️
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Oddio non mi ricordo.
Ricordamelo
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È nel secondo degli articoli postati da Gatto, quello del 5 settembre:
Il titolo della settimana/6. “La strategia di Renzi per il ‘dopodomani’. L’ex premier studia una svolta ‘alla Pirlo’” (Corriere della sera, 29.8). Compro una vocale.
https://www.leggimarcotravaglio.it/category/ultime/ma-mi-faccia-il-piacere/
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Ah sì, ora ricordo.
Non ho capito che c’entra il sociopatico, ma forse lui c’entra sempre.
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Ha postato tutti gli articoli del lunedì in cui compariva la battuta. Forse ha abbondato un po’ troppo.
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Abbondantis abbondandum (cit.)
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Ah ecco, non avevo visto i commenti e i link del sociopatico, il quale non conosce l’uso del tasto rispondi.
Madonnamia, non ce la faccio!
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Se posso…
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…ma anche:
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oppure:
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Scusate, l’ultimo è un doppione.
Voleva essere questo:
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L’uso del tasto “Rispondi” lo conosco benissimo.
Infatti ho risposto a quello di Pirgo che aveva iniziato il thread specifico, da te sollecitato.
Probabilmente sei tu che non ne capisci l’uso.
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Deriso da tutti,come al solito
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Cosa speri di ottenere, oltre a renderti ridicolo?
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Che tu possa reagire ai perqlamenti di quelli di cultura superiore(jonnyDio ad esempio) con l’aiuto della Loggia.
Se ti metti a studiare già da ora…tra 30 anni potrai farcela
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Inizia a studiare Il prof Red Ronnie.
Ihihihih
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Oltre al fatto che qui non ti si c4g4 nemmeno per perqlarti, cosa sufficiente che farebbe capire a chiunque, anche al più fesso, di starsene buonino, ma credi veramente che esista una cultura superiore (a cosa? de che?) e che questa, inoltre, corrisponda al vostro livello? Io ti avviso: lungi da me il solo pensiero di poter avvicinarmi a delle merd3 come te, che non sfiorerei nemmeno con lo spazzolone per scrostare i c3ssi, ma il prendersi gioco delle cose sacre, non lo si fa mai impunemente. Ti consiglio perciò di desistere, anche se spererei tu la prendessi per l’ennesima stravaganza, dovuta al mio senso di inferiorità, come sono certo di sicuro farai.
Sei uno dei tanti boriosi poveracci moderni, infarciti di nozioni tanto più dannose, quanto più danno l’impressione di essere “superiori”, unici punti di riferimento di esistenze destinate, prima o poi, al fallimento totale.
Adesso continua pure tu: io ti saluto definitivamente. Ciao imb3cill3.
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Giammai le scale non portano e non porteranno più in nessun dove; gatto e serpe si attengono al loro ruolo bilioso. Nessuno mi considererà, ma a nessuno, interessa, me compresa.
Studiare per restare dove si è, è un assioma di un nuovo paradigma imposto dalla brutalità dei casi.
Studiare per caso e per come andrà tanto si passa è un altro epicentro per la genesi di non si sa cosa.
Perché costoro hanno partorito il male pensando di trasformare il dolore in una passeggiata di una fresca domenica d’autunno, o il piacere in un ghigno soave e la serenità in un salto quantico verso il vuoto.
Alle Officine si assemblano bruti. Orsi polari di non ben precisata indole.
Le strade, dai vecchi nomi conosciuti e consueti, vuote di un pieno ibrido , confuso, sciatto e scialbo come le sere invernali.
Oddio. Alla televisione dopo la mezza prima serata si accendono le luci di un mulin rouge, tutto pasta e amatriciana, cacio , pepe, puzza di piedi e aliti bolliti . Il dibattito politico si ferma per un ora e per due ore tutti con qualcosa di sospettosamente sospeso sul baratro dei sensi, gli unici fasti animali che sanno far dimenticare gli sconcertanti ululati al chiarore di una telecamera.
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Che antipatico!
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Scusa eh, grad, ma qui sto tenendo a bada uno che crede gli teniate bordone e devo pure risultare simpatico?
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Ma qui dove?
Pirgo devi tenere a bada?
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Sicuramente quello che vedi tu sul tuo schermo, non è quello che vediamo io e Pirgo.
Oppure hai esagerato col Valdobbiadene.
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Cagliostro, chi ha impedito a 18 milioni di italiani di votare partiti che rappresentavano la linea politica di cui tu imputi la mancanza a Conte? Se il M5S non ha recuperato 7 milioni di voti, questi più altri 10 milioni non sono andati a Italia sovrana e popolare, ad Unione popolare o ad Italexit. ….perché? Mister tentenna ha ottenuto quasi il 16%, mentre gli altri? Secondo il tuo ragionamento avrebbero dovuto fare il botto, tutti 18 milioni a votare. …..e con questo non intendo dire che io non avrei preferito, perché al posto di personaggi impresentabili, capo banda il delinquente abituale che rientra in Senato con l’ arco di trionfo e la poltrona da seconda carica dello Stato, sarebbero andati meglio tutti i candidati dei partiti di cui sopra! Se l’ offerta politica del M5S tentenna, quella sicura non è neppure percepita e considerata. ….i numeri parlano da soli! Allora risulta sterile continuare ad attaccare Conte ed il M5S, quando l’ alternativa politica fattibile si riduce al commento sul blog, mentre gli elettori si astengono pur potendo votare altro rispetto al M5S! Fra una possibilità ed il nulla, se permetti , io mi aggrappo a quella possibilità, anche se tentenna, in attesa che gli intelligenti, sicuri e coraggiosi si decidano ad incidere con l’ unico strumento ancora utilizzabile, il voto, fino a quando ci sarà concesso. ….
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Nostradamus o no,comunque il risultato ottenuto è che Meloni è presidente del consiglio e Schifani presidente della regione Sicilia,non vedo cosa ci sia da festeggiare e da prendere in giro gli altri
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