Le liste degli emigranti aventi diritto di voto mai aggiornate da 15 anni. E così aumenta la possibilità di un risultato falsato

(iltempo.it) – Il voto degli italiani all’Estero continua a essere un’enorme incognita. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le denunce di presunti brogli, con plichi di schede mai consegnate, altre consegnate in blocco a un solo elettore, altre stampate con errori. E poi ancora candidati pubblicizzati su Internet con il partito sbagliato (per svantaggiarli) e, infine, un grande classico: il gran numero di elettori scomparsi da anni che ancora risultano negli elenchi del ministero.
A raccontare una miriade di casi relativi a quest’ultima fattispecie è Il Giornale. “Negli elenchi degli aventi diritto al voto – si legge – ci sono persone morte quindici anni fa, come Antonino Guzzo, che viveva a Westchester, in Illinois. Ma cos’ è? Uno scherzo? Mio marito Vito Rosario Buccheri è morto il 20 febbraio 2020, due anni fa. Verificate i vostri dati e non contattatemi più, si è sentito rispondere Andrea Di Giuseppe dalla vedova di un altro nostro connazionale che il capolista Fdi alla Camera per la circoscrizione Nord-Centro America aveva provato a contattare il suo elettore al 1403 Country Road di un paese della periferia di New York”.
Ma i casi sono tantissimi: “Pasquale Trapani che abitava a Manhattan, al 1567 di Park Avenue – racconta ancora Il Giornale – è morto 12 anni fa, dicono i parenti al comitato elettorale. Vittorio Pompeo Giovanni di East Haven in Connecticut, classe 1937, è morto nel 2009. Please, stop this, dicono i figli. Come se la telefonata fosse una macabra speculazione. Anche gli eredi di Giuseppe Ergastolo non la prendono bene, limitandosi a girare l’obituary pubblicato dal Chicago Tribune”.
Gli elenchi nelle mani del ministero, insomma, sarebbero datati. E l’aspetto più preoccupante è che il grosso delle denunce riguarda gli Stati Uniti, uno dei Paesi con i quali l’Italia ha maggiori relazioni e collegamenti. Cosa accade nel Sudamerica?
No, per fortuna tutti vivi e votanti, a casa.
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L’Italia è uno dei pochi Paesi che accetta cittadinanze…plurime.
Ad esempio Elly Schlein è una ” …politica italiana con cittadinanza statunitense e svizzera” ( meglio abbondare, non si sa mai…).
Però quando l’Austria propone di dare la cittadinanza austriaca agli altoatesini residenti in Sudtirolo e figli di Austriaci, esattamente come l’Italia ha fatto con gli Sloveni, apriti cielo.
In Germania i figli degli immigrati nati in loco mantengono la cittadinanza dei genitori fino ai 18 anni, poi possono scegliere, con un atto volontario, di diventare tedeschi ( niente jus soli ne jus culturae).
Ma possono avere una cittadinanza sola, non tre: se tedeschi vogliono essere che solo tedeschi siano. Oppure scelgano di mantenere la cittadinanza dei genitori ( ad es. molti Cinesi lo fanno).
Mi pare il minimo sindacale.
Ma noi siamo ” migliori” e abbondiamo…
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