(Luigi Ippolito – il Corriere della Sera) – Lo spettro dei gilet gialli francesi incombe sull’estate britannica: certo, non siamo alle barricate davanti a Westminster, ma il timore del mondo politico è che ci troviamo all’inizio di una protesta che ricalca quelle che negli anni scorsi hanno messo a ferro e fuoco Parigi e le altre città di Francia.

Perché quello che è successo lunedì è senza precedenti: migliaia di automobili, camion, furgoni e trattori che procedevano incolonnati a passo di lumaca, bloccando strade e autostrade da un capo all’altro della Gran Bretagna. Si trattava di una protesta contro il caro-benzina: il costo del carburante è schizzato alle stelle, complici la crisi energetica globale e la guerra in Ucraina, tanto che ora per fare un pieno occorrono cento sterline (poco meno di 120 euro).

Ma il problema è che il 45 per cento del prezzo del carburante va addebitato alle tasse: e infatti i contestatori chiedono al governo di tagliare le accise per alleviare gli aumenti degli ultimi mesi.

Fra la gente scesa in strada a protestare, c’erano pendolari che raccontavano di aver dovuto rinunciare al posto di lavoro perché non potevano più permettersi la spesa per la benzina necessaria per arrivarci ogni giorno. Le manifestazioni stradali sono state organizzate via Facebook: e la pagina di coordinamento ha raggiunto 57mila contatti. I promotori annunciano che quello di lunedì è stato solo un assaggio: se il governo non farà qualcosa subito, promettono un’estate rovente.

Invece Boris Johnson, per il momento, ha scelto la linea dura: la ministra degli Interni, Priti Patel, che è una tutta legge e ordine, ha esortato la polizia a procedere ad arresti di massa e ha ricordato che grazie a nuove leggi introdotte quest’ anno i blocchi stradali sono puniti con il carcere fino a sei mesi e multe illimitate.

Ma Johnson deve stare attento: il Daily Mail, il popolare tabloid voce dell’Inghilterra profonda, pur deprecando i blocchi stradali ha sostanzialmente dato ragione ai dimostranti e ha ricordato al governo che il dovere dei Conservatori sarebbe quello di tagliare le tasse. Ma finora il governo Johnson ha fatto tutt’ altro, portando la pressione fiscale ai massimi da 70 anni.

È una spirale pericolosa: il carovita sta mordendo nella carne dei cittadini e sta innescando scioperi a catena, dalle ferrovie alle scuole, dalla sanità ai tribunali. L’inflazione, gonfiata anche dalla Brexit, corre oltre il 10 per cento e la Banca d’Inghilterra risponde alzando i tassi, una rovina per i milioni di detentori di mutui. I giornali parlano ormai della Gran Bretagna come del «malato d’Europa»: ed è un malessere che sta sfociando in rabbia aperta.

PROTESTA IN OLANDA CONTRO L’AGENDA 2030, ECCO IL LETAME SPARATO DAVANTI CASA MINISTRO AGRICOLTURA

(AGENZIA VISTA) – Va avanti da giorni la protesta degli agricoltori olandesi contro l’Agenda 2030 e le riduzioni delle emissioni imposte dal Governo. Ecco le immagini del letame sparato dai manifestanti davanti casa del Ministro dell’agricoltura Henk Staghouwer.

PROTESTA AGRICOLTORI OLANDESI CONTRO AGENDA 2030, LA POLIZIA SPARA CONTRO I TRATTORI

(AGENZIA VISTA) – Olanda, 06 luglio 2022 Va avanti da giorni la protesta degli agricoltori olandesi contro l’Agenda 2030 e le riduzioni delle emissioni imposte dal Governo. Lo scontro con le forze dell’ordine si fa via via iù violento, ecco gli agenti di Polizia che sparano contro i mezzi agricoli. 

3. PAESI BASSI: LA POLIZIA APRE IL FUOCO SUGLI AGRICOLTORI CHE PROTESTANO

Guido Da Landriano per scenarieconomici.it) – In Olanda la polizia ha aperto il fuoco contro trattori agricoli dei manifestanti che si muovevano pe le strade. La giustificazione, ovviamente riportata dai giornali filo Rutte, come Telegraaf, è che si è trattato di colpi di intimidazione, ,a l’immagine sopra stante mostra il foro di un proiettile ad altezza della cabina del mezzo agricolo che, solo per fortuna, non ha colpito e ucciso nessuno. Ecco la scena completa, da cui si evince che il trattore non minacciava nessuno e che i poliziotti hanno sparato altezza uomo, per uccidere.

I poliziotti olandesi hanno il grilletto facile e hanno già sparato durante le manifestazioni contro gli obblighi vaccinali, in quel caso ferendo alcuni manifestanti.

Bisogna dire che gli agricoltori olandesi e i loro alleati, provenienti un po’ da tutte le categorie, hanno mostrato un’invidiabile organizzazione e immaginazione. In  un blocco hanno risposto portando un carro armato, uno Sherman,

Ricordiamo che le manifestazioni degli agricoltori sono dovute alla legge, voluta dal governo Rutte, senza nessuna contrattazione con gli agricoltori, per la riduzione delle “Emissioni di azoto” nell’ambiente, che obbligherebbe questi ultimi a ridurre la propria produzione di 1/3, tra l’altro in un momento in cui la sicurezza alimentare mondiale è in pericolo.  probabilmente utilizzato per i film e le rievocazioni storiche.

Sono numerosissimi i centri di distribuzione bloccati dagli agricoltori, che rendono quindi impossibile rifornire i supermercati. Geniale aver accentrato la distribuzione, cosa che permette di mettere in ginocchio un paese bloccando pochi punti centralizzati.

Inoltre, ovviamente, non vengono consegnate derrate fresche. I supermercati iniziano ad avere gli scaffali vuoti. Nonostante questo le notizie sono poco presenti nei media olandesi.