“Stiamo perdendo la capacità di ragionare” è il titolo del Fatto Quotidiano alle parole di Alessandro Barbero intervistato da Alessandro Di Battista sulla piattaforma digitale Extra. A un certo punto, lo storico nota come in un Paese come il nostro, con forti radici cattoliche, “e dove qualunque cosa dicesse il Papa […]

(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – “Stiamo perdendo la capacità di ragionare” è il titolo del Fatto Quotidiano alle parole di Alessandro Barbero intervistato da Alessandro Di Battista sulla piattaforma digitale Extra. A un certo punto, lo storico nota come in un Paese come il nostro, con forti radici cattoliche, “e dove qualunque cosa dicesse il Papa era l’apertura dei tg”, con questo Papa che parla anche delle responsabilità della Nato nella guerra in Ucraina “non c’è nessuna apertura del telegiornale”. Di Bergoglio, sia pure in altri termini, ha scritto, lunedì sul Foglio, il direttore Claudio Cerasa sotto il titolo: “Papa Francesco e quegli equilibrismi pericolosi di fronte alla guerra”. Un lungo articolo condensato nel sommario: “Le parole del Pontefice contro il riarmo dell’Occidente e contro l’‘abbaiare della Nato’ alimentano i sostenitori dell’equidistanza e regalano alibi agli aggressori dell’Ucraina”. Due posizioni assai diverse sulle parole del Papa il cui punto focale non è la presa d’atto del crimine contro l’umanità perpetrato dall’autocrate di Mosca (contro il quale Francesco si è subito pronunciato con nettezza). Bensì la libertà di esprimere valutazioni e giudizi sulla cecità colposa con la quale l’“Occidente” non ha saputo prevedere e prevenire la violenza putiniana. Oltre che sull’“abbaiare” doloso della Nato ai confini della Russia che ha fornito a Vlad “The Mad” un eccellente alibi per portare morte e distruzione in uno stato sovrano.

Forse Cerasa e i tanti come lui che imperversano da più di novanta giorni, non si rendono conto del danno che hanno inferto al dibattito pubblico con i loro anatemi. Scatenati contro chiunque osasse porre anche delle semplici domande sulle origini e sulle responsabilità, vicine e lontane, del conflitto e sulle conseguenze dell’annunciata, da Joe Biden, guerra a oltranza pur di distruggere Putin. Contro chi cercava “di non perdere la capacità di ragionare” sono state scatenate le più infami liste di proscrizione e le più ridicole accuse di essere al soldo di Mosca (o gli utili idioti del Cremlino). Una intollerabile violenza morale di cui certi paladini dei valori occidentali non riescono a vergognarsi. Anzi, adesso che, purtroppo, il fronte occidentale non sa più che direzione prendere – a cominciare dalla Ue che non riesce a concordare neppure un tetto al prezzo del gas continuando a pagare lo stesso nemico contro cui invia le armi – le retroguardie dell’ipocrisia pelosa se la prendono con il Papa. Neppure nel medioevo più buio studiato da Barbero si era giunti a tanto.