(Alessandro Di Battista) – Draghi ha parlato. O meglio, ha obbedito. La NATO da anni chiedeva l’aumento delle spese militari italiane fino al 2% del Pil e finalmente ha ottenuto il risultato. C’è voluto un Presidente del Consiglio “non-politico”, un tecnico vicino a Wall Street che non si è mai misurato con il consenso. Un ottimo amico di Larry Fink, numero uno di Blackrock, il maxi-fondo di investimento USA che ha azioni su azioni delle principali industrie belliche del pianeta.

C’è voluto un governo che un anno fa ho definito “dell’assembramento” sostenendo che avrebbe ucciso la politica. E così è stato. Un’accozzaglia di partiti al governo tenuti in piedi dal rischio di andare a casa che hanno digerito la qualunque, le riforme salva-ladri, gli avversari del carcere duro per i mafiosi al Dap, i ristori irrisori per le vittime della pandemia economica e sociale, il GP per i lavoratori ed ora pure l’aumento delle spese militari di 13 miliardi di euro all’anno. Più o meno il doppio di quel che investe l’Italia nelle università statali.

Complimenti a chi tace e acconsente, a chi viola il programma elettorale con il quale è stato eletto, a chi si vergogna di dire di essere un parlamentare, a chi va contro l’etica, la Costituzione, il presente.

Nell’era dei migliori è sparita la Politica con la P maiuscola. E’ sparita la lotta alla mafia (ascoltate quel che dice Gratteri). Sono spariti gli imprenditori costretti a chiedere un prestito agli strozzini divenuti fantasmi dei quali nessuno parla. Non si parla più di conflitti di interessi, di accentramento del potere mediatico. Neppure la transizione ecologica è restata di moda. Ora c’è il carbone, ci sono le trivellazioni, ci sono le armi. Armi, armi e ancora armi. Santa guerra per qualcuno. Benvenuta guerra per chi si arricchisce. E la terra piange sangue e lacrime.

Nell’era dei cambiamenti climatici, dei migranti climatici, dei profughi da bombe, l’Italia, il Paese che dovrebbe ripudiare la guerra, aumenta in modo smisurato le proprie spese militari. Lo fa senza alcun dibattito pubblico, lo fa contravvenendo il volere della maggioranza dei cittadini, lo fa mentre Papa Francesco grida allo scandalo senza essere ascoltato.

Lo fa per la pavidità dei politici, per l’assenza di voci di dissenso capaci di ignorare critiche e delegittimazione quotidiane (a me non sapete cosa arriva addosso quando parlo di Nato, Palestina, gruppo Gedi, Elkann e Agnelli, capitalismo finanziario, Blackrock etc ma vado avanti) lo fa anche per via di una pubblica opinione distratta (in parte comprensibilmente visti i drammi che stanno vivendo milioni di italiani) che non comprende che missili in più sono posti letto in meno negli ospedali, asili nido che non si costruiscono, bonifiche che non si fanno, poliziotti e carabinieri non assunti.

La NATO ha parlato ed il governo più “atlantista” della storia si è messo sull’attenti pancia in dentro, petto in fuori, portafoglio gonfio da stipendi faraonici e dignità sparita.