Il blocco occidentale ritiene che lo strumento principale contro Putin siano le sanzioni, che però non stanno funzionando: Putin avanza imperterrito. Che cosa possiamo fare? Quando la guerra infuria, occorre avere una scala […]

(ALESSANDRO ORSINI – Il Fatto Quotidiano) – Inizia da oggi a collaborare con “Il Fatto Quotidiano” Alessandro Orsini, direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza internazionale.
Il blocco occidentale ritiene che lo strumento principale contro Putin siano le sanzioni, che però non stanno funzionando: Putin avanza imperterrito. Che cosa possiamo fare? Quando la guerra infuria, occorre avere una scala di priorità di breve periodo, rinunciando all’idea di ottenere tutto e subito. Ecco la nostra proposta: vincolare l’inasprimento delle sanzioni al numero di bambini uccisi da Putin, piuttosto che all’andamento complessivo della guerra russa. Per ogni bambino ucciso, nuove sanzioni.
Per capire il senso di questa proposta, occorre studiare il modo in cui l’Onu ha utilizzato le sanzioni per ridurre i morti tra i bambini yemeniti. All’inizio della campagna militare in Yemen (2015), i piloti sauditi sganciavano bombe all’impazzata, che colpivano un gran numero di obiettivi civili. Dopo essere stata inserita nella lista nera dell’Onu per il numero di bambini uccisi, l’Arabia Saudita istituì il Joint Incidents Assessment Team (Jlat), un organismo che ha il compito di investigare sugli incidenti e sulle accuse di violazioni del diritto internazionale da parte della coalizione saudita stessa. Come si legge sul sito del governo saudita, il Jlat ha il compito di preparare un report per ogni singolo caso, inclusi i fatti, le circostanze che circondano ogni incidente, lo sfondo, la sequenza degli eventi, le lezioni apprese, le raccomandazioni e le azioni future da intraprendere per evitare nuove vittime civili. Grazie al Jlat, i piloti sauditi sono stati costretti a lanciare i loro missili in modo meno scriteriato, provocando un crollo nel numero dei bambini uccisi sotto le bombe.
Risultato: nel giugno 2020, l’Onu ha rimosso l’Arabia Saudita dalla lista dei Paesi accusati di crimini contro i bambini, in cui era stata inserita il 20 aprile 2016. Siccome i bambini vivono a casa con i genitori e nelle scuole elementari, i piloti sauditi hanno dovuto prestare maggiore attenzione a tutti i luoghi civili in generale. E così l’uso delle sanzioni per difendere i bambini yemeniti ha provocato, almeno fino al 2020, un’attenuazione complessiva delle devastazioni.
Ovviamente la guerra in Yemen continua a infuriare e i dati riportati sopra non devono distogliere la nostra attenzione dalla sofferenza che dilania quel Paese disperato. Tuttavia la disperazione non deve smettere di farci ragionare sul modo in cui salvare i bambini ucraini e i civili in generale. Impiegare il nostro tempo per inventare soluzioni con cui salvare i bambini ucraini è più che mai necessario dopo la decisione dell’Unione Europea di fornire all’Ucraina armi sempre più letali. Le conseguenze prevedibili di una simile scelta sono, infatti, tre.
In primo luogo, è lecito aspettarsi una crescita delle morti tra i civili. Armando la popolazione ucraina, i soldati di Putin troveranno più difficile distinguere i civili dai militari. C’è di più: dopo avere fatto strage di bambini, Putin potrà attribuire l’uccisione dei civili al blocco occidentale, affermando che i suoi soldati non riescono più a distinguere le caserme dai teatri perché i combattenti sono dappertutto. In secondo luogo, è questione di statistica: se vengono esplosi diecimila colpi di mitragliatore per le strade di Kiev, anziché cento, le probabilità che una pallottola colpisca un bambino aumentano necessariamente e la guerra in Siria lo conferma. In terzo luogo, la crescita esponenziale delle esplosioni comporterà anche una crescita delle probabilità che la guerra si internazionalizzi, coinvolgendo i Paesi della Nato. Nel caso in cui Putin, sottomesso e umiliato, sia colto da disperazione, potrebbe valutare la possibilità di bombardare gli Stati che fanno da corridoio alle armi destinate all’Ucraina per indurli a rinunciare. Manco a dirlo: i Paesi che confinano con l’Ucraina, tolta la Moldavia e la Bielorussia, sono nella Nato, vale a dire Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia.
Nessuno mette in dubbio la legittimità dei Parlamenti europei di prendere decisioni sulla guerra in Ucraina. Ciò che stupisce è che quegli stessi parlamenti non informino i cittadini sulle conseguenze che l’invio delle armi potrebbe avere nel futuro. Stupisce anche che vi siano così tanti partiti politici che rifiutano categoricamente di interrogarsi sulle tragiche eventualità collegate alla sirianizzazione della guerra in Ucraina. Auguste Comte diceva che il compito più importante della scienza è la previsione razionale, che consente il dominio sulla natura da cui dipende il progresso dell’umanità. Molto di ciò che accadrà in Ucraina è prevedibile.
Grazie Raf2
Grande Marco.
Gianni
"Mi piace""Mi piace"
Alessandro Orsini mi piace quello che scrive.
"Mi piace""Mi piace"
“potrebbe valutare la possibilità di bombardare gli Stati che fanno da corridoio alle armi destinate
all’Ucraina per indurli a rinunciare.”
ma perché prendersi il disturbo di colpirli prima dell’attraversamento del confine, che li esporrebbe alle ritorsioni
per via di quell’articolo nei patti della Nato sull’attacco ad una delle sue componenti, e non aspettare
che entrino in Ucraina?
il che è una cosa che hanno già detto
se armamenti (nel caso specifico l’argomento erano i sistemi antiaerei S-300)
entrano in Ucraina, diventano legittimi obiettivi delle forze schierate.
il nuovo collaboratore mi pare che sia un altro che scrive per solleticare le paure
"Mi piace""Mi piace"
Un altra zucca senza semi che vuol convincere altre zucche senza semi della bontà delle sue cazzate, braccia strappate all’agricoltura.
"Mi piace""Mi piace"
“… Armando la popolazione ucraina, i soldati di Putin troveranno più difficile distinguere i civili dai militari…”.
Questa mi mancava. Orsini sembra che parli di un videogioco.
Un civile armato non esce di casa per mettersi in fila al panificio.
Un civile armato non se ne sta steso su un letto di ospedale in attesa di partorire.
Un civile armato vuole combattere contro chi ha invaso e bombardato il suo Paese.
"Mi piace""Mi piace"
Bene, tiriamo le somme, adesso si può…gli USA appaiono isolati sullo scacchiere mondiale, l’Arabia Saudita rifiuta le telefonate di Biden e gli Emirati Arabi non vogliono intromissioni di come gestire il loro petrolio. Altri paesi hanno già sperimentato che cosa significhi esportare la democrazia a suon di bombe e gli afghani sono stati lasciati in 3 giorni nelle mani dei talebani Gli unici a dar retta agli USA-NATO siamo noi europei e svolgiamo il nostro compitino con diligenza e disonore e non importa se la nostra costituzione (quella italiana) ripudia la guerra ,tanto noi abbiamo già rinunciato alla nostra sovranità quando siamo entrati nell’EU- Gli usa sono ad un passo dal default con un debito pubblico vertiginoso, ma non possono accettare che la Russia diventi la prima super potenza e allora non resta che rovinarla economicamente.
Le provocazioni raccontate dallo storico Orsini, hanno fatto si che la Russia intervenisse ad invadere l’Ucraina, ed il giorno dopo sono partite le sanzioni…difatti Bruno Le Maire, ministro dell’economia francese, senza mettere tempo in mezzo asserisce ”Faremo crollare l’economia russa”, e giù a mandare armi e armamenti, tanto che l’Ucraina non sa più dove metterle, mentre a Kiev non arrivano aiuti umanitari e non hanno più cibo ne’ acqua potabile.
Del tipo: ”Se non hanno pane che si mangino qualche missile terra-aria…” Aspettiamo ancora una decina di giorni, nel frattempo saranno morte ancora persone e bambini in modo da mettere Putin sotto processo per crimini di guerra e se dovessero essere troppo pochi, i morti, ci penseranno gli ucraini a spacciare le loro bombe per bombe russe…
E’ proprio vero! Nella guerra la prima vittima è la verità e la seconda è la popolazione
"Mi piace"Piace a 3 people
tutto chiaro
"Mi piace""Mi piace"
parole che oggi suonano profetiche di un giornalista con la G maiuscola
"Mi piace"Piace a 1 persona
E molto di quello che accade in Ucraina è anche voluto, oltre che prevedibile.
Non posso pensare che non abbiano nessuno che analizza la situazione e li avverte di quello che succede e succederà, quindi direi che stiamo andando coscientemente in direzione guerra globale, almeno fino ad ora.
"Mi piace""Mi piace"
che bella gente ! Zelenski due volte ostaggio , di questi signori e degli usa dem.
https://europa.today.it/fake-fact/chi-sono-nazisti-ucraini.html
"Mi piace"Piace a 1 persona