
(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Il battaglione (dal divano di casa) che espone il petto a noi testardi sostenitori delle sanzioni economiche alla Russia – perché gli embarghi costano e i giornali al servizio del fatturato dei padroni ne negano l’utilità – dovrebbe ascoltare bene l’ultimo discorso di Putin alla nazione.
Come scrive su questo giornale il nostro Paolo Di Mizio, spiegando che tutto si può dire dell’uomo al comando al Cremlino tranne che sia ammattito, lo zar sa perfettamente quello che fa e che dice, e pertanto le sue parole rivelano più di tanti reportage ciò che sta accadendo a Mosca.
Al netto della retorica sulle dissolutezze dell’Occidente, il nazismo e persino la dipendenza da droghe dei governanti ucraini – balle necessarie per giustificare l’operazione militare speciale e tenere alto il morale nel Paese – Putin attacca frontalmente quelli che definisce “mosche da sputare”, riferendosi ai russi contrari alla guerra.
Nel mirino ci sono intellettuali, giornalisti, sportivi, artisti e migliaia di persone che hanno manifestato in strada (dove ci sono stati molti arresti). Finti patrioti – così sono stati definiti – di cui la Russia deve fare pulizia, alla pari degli oligarchi che stanno prendendo le distanze, perché con la guerra rischiano di perdere le loro fortune.
Ora non c’è bisogno di essere acuti analisti per comprendere che un linguaggio con certi toni rivela un allontanamento dei cittadini (in fila ai bancomat e ai supermercati) e della classe dirigente dal loro leader. Dunque è questa la strada da battere, e non certo quella di inviare armi a Kiev, che paghiamo lo stesso e un giorno potrebbero essere pure usate contro di noi.
Pedullà le balle le racconta lei.
1 I nazisti a Kiev sono una triste realtà storica
2 Le “mosche da sputare” sono gli oligarci cioè no fiorellini di campo ma gente che si è arricchita a dismisura senza remore,scrupoli e moralità, che adesso teme di perdere ciò che ha rubato.
3 La propaganda non è esclusiva di Putin visto cosa imperversa sui nostri media “democratici” e che fini fanno i pochi che cercano di opporsi
4 Gli unici a uscirne felici e contenti da questo conflitto sono quelli che lo hanno provocato con cinismo inaudito :gli Usa.
p,s. Studi i seguenti rgomenti :Piazza Maidan,strage di Odessa, guerra nel Donbass e vittime civili etc…
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Gentile Granese, mi affascinano sempre coloro che hanno una gran sicurezza nelle tesi che affermano, e guardano gli altri con una smorfia ci commiserazione dalla cattedra alta un metro, tipo Cacciari. Visto che mi pare di capire che lei abbia pochi dubbi (o forse nessuno?) può rispondere cortesemente a qualche domanda?
1) Perchè tutti i paesi confinanti con la Russia chiedono a stragrandissima maggioranza di entrare a far parte dell’Europa e della Nato?
2) I 15.000 contestatori della guerra russi messi in galera da Putin, sono tutti oligarchi?
3) Le risulta che solo per scrivere quello che lei sta scrivendo su un blog occidentale di internet, in Russia rischierebbe 15 anni di carcere, se le sue tesi risultassero sgradite a Putin?
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E lei che ha certezze. Infinite , le stesse sparse dai salotti TV. Io conosco la storia e mi limito a raccontare quello che e’ successo in Ucraina e in tutti quei paesi in cui siamo andati a esportare la nostra democrazia a suon di bombe
.
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Vittio
Cosa ne pensa dei tumulti in Corsica?
Oppure del blocco autotrasportatori in Canada?
O del rifiuto dei caricatori aereoporti Pisa e Porto Genova?
E cosa ne pensa delle zucche senza semi riempite di propaganda come lei?
Incredibile come i servi si prostrano al potere.
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PS vittio
I 15 anni di prigione sono per chi racconta balle come i giornalisti italiani, infatti per non incorrere in sanzioni visto che raccontavano solo fake hanno preferito chiudere le loro dispensatrici di menzogne in Russia
Si informi prima di scadere nel ridicolo.
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Io scrivo su un blog russo e non ho mai ricevuto nessuna censura, lei può dimostrare ciò che afferma? Oppure è solo propaganda spicciola.
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Gliela faccio io una domanda a lei sig.Vittio.
Crede davvero che la libertà di un Paese democratico faccia il paio con la libertà di entrare a far parte di un’organizzazione bellica come la Nato che dossemina di bombe atomiche tutti i suoi territori e guidata da un paese come gli usa, guerrafondaio, aggressivo e che ha una storia di guerra infinite, di bombardamenti con centinaia di morti civili e di interferenze nella vita democratica nei Paesi di tutto il pianeta attraverso l’instaurazione di regimi fascisti come quelli di Pinochet, Videla accompagnati da uccisioni negli stadi, torture e sparizioni di oppositori politici?
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Ec: dissemina, centinaia DI MIGLIAIA di morti civili.
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Io mando quotidianamente una rassegna stampa a un mio amico in Russia,
con discussioni di gruppo anche contrarie.
Nessuna censura
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“Io scrivo su un blog russo e non ho mai ricevuto nessuna censura, …”
Ovvio, i divulgatori del verbo putiniano non avrebbe senso censurarli
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PS vittio
I 15 anni di prigione sono per chi racconta balle come i giornalisti italiani, infatti per non incorrere in sanzioni visto che raccontavano solo fake hanno preferito chiudere le loro dispensatrici di menzogne in Russia
Si informi prima di scadere nel ridicolo.
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Lucapas
Il suo commento dimostra tutta la sua malafede e soprattutto la sua ignoranza, visto che si definisce un giornalista decorato,
Lo dimostra il semplice fatto che attribuisce ad altri i suoi difetti. Si figuri se io mi esimo dal criticare il governo russo, ma altra cosa è raccontare falsità come la sua categoria è uso fare, vedi stampa e vedi giannini.
Si faccia furbo, cominci a conoscere le persone con cui si relaziona.
Mi stia bene,
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Esimio esimersi
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scrivo su un blog russo…..e qui tutto si spiega! A proposito oltre alla zucche senza semi che ti piacciono tanto conosci altro? Io conosco anche quelle senza semi ma piene di merda e a te esce anche dalle orecchie analfabeta
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Aitano il bambolotto poliglotto!
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Parole di estrema Saggezza, per quelli che erano in ricreazione!
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Vorrei proprio vedere se, obbligato ad emigrare ed avendo come sola alternativa gli Stati Uniti o la Russia, quale nazione sceglieresti!
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Snowden non ha avuto dubbi.
e neanche Assange ne avrebbe,
cosa che pure i figli di UAARRG come te dovrebbero comprendere.
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Lei andrebbe negli Usa. L’ho capito e non c’è voluto sforzo. Ma vede ,lei pone i quesiti che facevano i democristiani ai comunisti negli anni 60 e pensa anche di essere originale . Io sono italiano, indipendente, capace di giudizio autonomo , aborro gli stati uniti perché causa di buona parte dei conflitti del pianeta. Non sono per questo costretto a dire o pensare che Putin o Ci siano il bene anzi…ma di sicuro sono Gli Usa ,come una volta la Germania, il male.
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Un male che si allarga sempre più in Italia è l’analfabetismo funzionale aggravato dall’esistenza dei social media.
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Quanto è Vero!
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Putin e il dizionario di guerra: «Denazificare», «moscerini» e le parole dei suoi discorsi
di Marco Imarisio
Nei suoi discorsi l’uomo del Cremlino usa termini che non cambiano mai, sempre pronunciati con espressione inerte e dal valore simbolico. Fin dalla dichiarazione del 21 febbraio
«Cari cittadini russi, cari amici…». Cominciò così, la guerra. Ancora prima delle bombe su Kiev. Con un discorso andato in onda la sera del 21 febbraio, nel quale Vladimir Putin spiegava le ragioni di quel che sarebbe successo a breve. Da quel momento, apparve chiaro che sarebbe stato solo questione di come e quando l’Ucraina sarebbe stata invasa. Quel che nessuno sapeva è che nello stesso giorno era stato registrato anche il messaggio di guerra e trasmesso poi a reti unificate all’alba del 24 febbraio. Da allora, ci siamo dentro. Passiamo le nostre ore a immaginare scenari di pace, a illuderci per ogni spiraglio. Poi arriva lui. Che sia per convocare all’altro capo del suo lunghissimo tavolo gli oligarchi o i capi delle Forze armate, che sia per il settimanale incontro a distanza con i suoi ministri.
Ogni volta fa terra bruciata. Con la stessa espressione inerte. Quasi sempre con le stesse parole, che non cambiano mai, e non lasciano spazio a compromessi o speranze. È arrivato forse il momento di comporre un piccolo dizionario del lessico putiniano di queste ultime tre settimane. Perché ci potrebbe servire anche nel prossimo futuro, purtroppo. E i precedenti fanno pensare che non avrà bisogno di molti aggiornamenti.
SPAZIO SPIRITUALE – Non è la più roboante o la più minacciosa delle sue espressioni, ma è una delle più importanti. E infatti la ripete spesso. Nella sua personalissima interpretazione della storia, la Russia, la Grande Madre Russia, è uno spazio spirituale ingiustamente spezzettato in tanti Stati diversi da Lenin e dalla rivoluzione del 1917. Nel suo saggio del luglio 2021 dal titolo «Sull’unità storica di russi e ucraini», il presidente russo scrive che Russia e Ucraina sono lo stesso spazio storico e spirituale, e il muro che si è innalzato tra loro in questi anni è una disgrazia. Lo spazio spirituale è la password per giungere alla negazione di qualunque identità del popolo ucraino.
DENAZIFICAZIONE – Lo declina in tanti modi diversi, e lo usa sempre. Secondo Putin, l’Ucraina è una nazione governata da nazisti, che attentano alla vita della popolazione filorussa del Donbass, quindi va depurata, denazificata. È un modo per cercare una legittimità storica all’invasione in corso. Nel 2020, la Costituzione russa ha inserito al suo interno un articolo per «proteggere la verità storica», creando una vera e propria dottrina di Stato, che si basa su un patriottismo portato all’estremo, secondo il quale la Russia è l’unica nazione ad avere sconfitto i nazisti, dopo che le debolezze occidentali avevano consentito a Hitler una avanzata inarrestabile. Il concetto di denazificazione non significa la sconfitta di quella ideologia, ma è solo la sconfitta dei nemici della Russia, che per definizione sono tutti nazisti.
BANDA DI DROGATI – Nella cosmogonia di Putin, non esiste insulto peggiore. Neppure «pedik», il termine dispregiativo riservato agli omosessuali che il presidente utilizza spesso. Quando il 25 febbraio, dopo la prima notte di bombardamenti, si rivolge ai militari delle forze armate ucraine invitandoli a prendere il potere, perché «con voi sarebbe più facile trovare un accordo che con questa banda di tossicodipendenti e neonazisti», sta mettendo Volodymyr Zelensky e il governo di Kiev al livello più basso della sua personalissima scala evolutiva. Il disprezzo di Putin per i tossicodipendenti si riflette sui metodi disumani usati nei loro confronti in Russia, dove peraltro l’eroina è una piaga sociale. Il metadone è quasi illegale, e le terapie si ispirano alle cure psichiatriche del primo Novecento.
REGIME BANDERISTA – Putin ripete spesso che Kiev si trova sotto «un regime banderista». È uno degli insulti più comuni che riserva ai governanti ucraini, ripetuto il 25 febbraio, il 3 marzo e altre volte, e uno dei più misconosciuti da noi. Deriva da Stepan Bandera, fondatore dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini, collaborazionista, criminale di guerra, complice del massacro di migliaia di ebrei polacchi e di decine di soldati dell’Armata rossa. A Putin non sfugge certamente il fatto che Bandera fu assassinato nel 1959 a Monaco di Baviera da un agente del KGB russo. Anzi.
DIFESA – Può sembrare sorprendente, per il resto del mondo che lo considera come l’aggressore. Ma è il vocabolo più utilizzato da Putin durante le sue apparizioni pubbliche, almeno così ha stimato il Levada Center, uno dei pochi centri studi indipendenti russi. Perché «giustifica» la cosiddetta operazione militare speciale e tutto quel che ne consegue. Dietro questa parola si cela un punto fondamentale della strategia di Putin. Le minoranze russe fuori dai confini nazionali diventano un pretesto per rivendicare l’unità della nazione. Anche se la guerra del 2014 nel Donbass non è mai stata spiegata a dovere, perché il Cremlino sosteneva di non essere coinvolto, il sottotesto era ben chiaro. Difendere i russi. Anche se nessuno li minaccia. E mantenere così la Russia in uno stato di eccitazione patriottica permanente.
GENOCIDIO – Putin ha definito così quel che secondo lui è accaduto nei territori secessionisti filorussi nell’est dell’Ucraina. Da dicembre, quando l’esercito di Mosca ha cominciato ad ammassarsi ai confini, questa accusa infondata ha risuonato di continuo. Non è una novità. La prima volta che Putin usò questo termine fu nel 2008 per giustificare l’intervento in Georgia al fine di «proteggere dal genocidio» la popolazione russofona dell’Ossezia del Sud. «Andiamo in soccorso dei nostri fratelli». Tale e quale. Nel 2008 e nel 2022.
OCCIDENTE – L’ormai celebre «discorso della vittoria», apparso online per errore la mattina del 27 febbraio, scritto da un giornalista fedelissimo di Putin, quindi quasi un apocrifo, contiene un passaggio illuminante. «Questo è un conflitto tra la Russia e l’Occidente, una risposta all’avanzata dell’atlantismo… la Russia non ha solo lanciato una sfida, ha dimostrato che il dominio occidentale è ormai finito. Cina, India, il mondo islamico e l’Africa, il sud est asiatico, tutti hanno capito grazie a noi che ormai l’epoca della dominazione globale dell’Occidente è terminata». Per Occidente, Putin intende gli Usa, il grande Satana. L’Unione europea non è che una nota a margine, citata solo due volte nell’ultima settimana e sempre accompagnata dal termine «marionetta». Degli Stati Uniti, naturalmente. L’Occidente come un tutt’uno, contenitore di ogni vizio possibile, terra di mollezze e delle «cosiddette libertà di genere», come ha detto mercoledì sera. L’Occidente che vuole trattare, ma intanto trama nell’ombra, crea anti-Russie ai confini, «cercando di mandare in pezzi la nostra società e di distruggere la Russia». Bentornata, guerra fredda.
PULIZIA – Si tratta di un nuovo arrivo. E non riguarda l’Ucraina. Mercoledì sera Putin ha parlato delle necessità di fare pulizia a casa propria, distinguendo i veri patrioti dai bastardi e dai traditori. Ieri mattina il suo fedele portavoce, Dmitrij Peskov, ha rifinito il messaggio. «Molti stanno mostrando la loro essenza: sono traditori. Svaniscono dalle nostre vite. Alcuni lasciano il lavoro, alcuni lasciano il servizio attivo, alcuni lasciano il Paese e si trasferiscono all’estero. Alcuni commettono reati e vengono puniti dai tribunali. È così che la Russia viene purificata». Mosche, etc. I presunti traditori, ovvero coloro che cercano di lasciare la Russia, non sono persone. Vengono definiti come moscerini, da sputare e schiacciare come quando entrano in gola. Si chiama disumanizzazione del nemico. Putin la usa da sempre. Boris Berezosvky, l’oligarca ribelle che fuggì a Londra, dove si suicidò nel 2013, era «un verme», l’imprenditore dissidente Michail Khodorkovsky invece «un agnellino capace solo di belare». Mai esseri umani. Sono nemici, quindi animali o insetti.
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Grazie MarkT, postalo in giro che é pieno di imbottigliati sotto spirito dalla propaganda di Putin ma soprattutto di Lavrov (eccelente nella comunicazione confondi idee), sia mai che qualcuno si svegli
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“Con un discorso andato in onda la sera del 21 febbraio, nel quale Vladimir Putin spiegava le ragioni di quel che sarebbe successo a breve. Da quel momento, apparve chiaro che sarebbe stato solo questione di come e quando l’Ucraina sarebbe stata invasa. Quel che nessuno sapeva è che nello stesso giorno era stato registrato anche il messaggio di guerra e trasmesso poi a reti unificate all’alba del 24 febbraio. ”
GRANDE BUFALA, smentita subito, ma, ovviamente, lasciata correre per convenienza.
Il video è stato analizzato da una società specializzata (seguono fonti), che ha stabilito che il secondo video risale al 24 febbraio notte (ore 3:30 c.)
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1) Perchè tutti i paesi confinanti con la Russia chiedono a stragrandissima maggioranza di entrare a far parte dell’Europa e della Nato?
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Egregio sig. Vittio, i paesi confinanti non “chiedono” di entrare in Europa o nella Nato. Sono in grandissima maggioranza GIA’ ENTRATI. Che poi, tranne i 3 piccoli paesi baltici, anzi 2, non sono neanche confinanti con la Russia. Molti però con l’Ucraina sì. Perché lo hanno fatto? Nemmeno tanto per “adesione” assoluta ai valori occidentali ( si potrebbe discutere tanto di questi valori e sicuramente dimostrare che molti di questi Paesi non sono modelli liberal-democratici) quanto per avversione alla Russia, ai Russi. Putin o non Putin, gli ex Paesi satelliti dell’URSS hanno maturato nei decenni una diffidenza, un timore, associando la “cappa” comunista alla Madre Russia tout court. Poi ovviamente la spinta colonizzatrice, diciamo Geopolitica, che gli USA hanno intrapreso in quelle realtà ( anche a suon di elargizioni economiche e supporti militari, non esenti da fenomeni corruttivi) ha fatto il resto. Ma che gli USA facciano la guerra alla Russia con la strategia della sfera d’influenza, accerchiandola, è evidente da anni. Ma l’Ucraina è altra cosa. Per la Russia certamente. In quanto la popolazione russofona in Ucraina è tanta, la storia della “creazione” dell’Ucraina spiega bene il disagio postumo dei russi ( è il vero Paese confinante e se non restasse paese cuscinetto o neutrale, i Russi si troverebbero il Nemico alle porte). Che la Russia sia stata trattata da Nemico, non da oggi, è cosa nota. E sarebbe accaduto anche se a guidarla non ci fosse stato Putin. Sia chiaro, un Nemico non da bombardare, ma da umiliare e rendere inoffensivo dal punto di vista economico. Esigenza USA. Limitandogli qualunque rapporto con la UE, ostacolandola, favorendo i propri “servizi”. Vedi la questione Gas e fonti energetiche, dove i rapporti già esistenti venivano “contestati” e puntati affinché si scegliessero accordi commerciali con lei. La Geopolitica racconta come si svolgono da anni le Guerre, soprattutto quelle senza sparare un colpo. Poi capita che un Russo non ubriacone, che non è uno stinco di santo, anzi, si ricordi che c’è anche l’opzione Guerra…tradizionale. E rischiamo che finisca molto male.
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.. ma il pacco arriva dopo, e tu ne sai qualcosa!
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Sono con te @Vittio.
È un dialogo tra sordi (cit.)
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quindi sto pedullà dal tono della voce di putin capisce che le sanzioni sono efficaci e bisogna battere questa strada.
Ammazza che intuito.
se tanto mi da tanto allora anch’io ci provo
dalle scoregge di bidet che si può intuire’? che la guerra chimica sta per iniziare ovvio, non bisogna essere degli acuti puzzoni.
e dalla felpetta verde di marcon intuisco che la francia entra in guerra con la russia. non bisogna essere degli acuti stilisti
e dalle pacate analisi di luttwaffe? che i marines isseranno la bandiera americana al più tardi domenica pomeriggio
ma va a ciapà i ratt
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perche’ oltre ad avere spirito di rivalsa se non di vendetta verso la vecchia Urss , sono pagati e corrotti ( come e’ avvenuto con l’ Ucraina ) dal deep state americano nonche’ inglese per poter tenere sotto schiaffo non solo la Russia ma la stessa Europa . Soddisfatto ?
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Questo per quanto riguarda la Nato . In Europa non la vogliono anche diversi paesi europei non la Russia , per la loro disastrata economia che poi dovremmo pagare noi tutti compreso lei caro Vitto .
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Un po’ di ripasso di Storia:
Putin voleva la Russia nella Nato, ma senza fare la coda “con altri paesi che non contano”
04 Novembre, 2021
Vladimir Putin desiderava che la Russia entrasse a far parte della Nato, ma non voleva dover passare attraverso la prevista trafila della candidatura e ritrovarsi «in coda a molti altri paesi che non contano». Lo ha rivelato George Robertson, segretario generale dell’Alleanza atlantica dal 1999 al 2003, rievocando il suo primo incontro nel 2000 con il presidente russo, appena insediato al Cremlino.
Nell’incontro, Putin gli ha chiesto: «Quando ci inviterà a unirci alla Nato?». «Beh, non invitiamo le nazioni a unirsi alla Nato – ha risposto il segretario generale -, fanno domanda per unirsi alla Nato». E Putin: «Non staremo in coda con molti paesi che non contano».
Il presidente russo, ha ricordato il “Guardian” aveva già affrontato questo tema in una conversazione per la BBC con il giornalista e conduttore televisivo David Frost poco prima di essere insediato al Cremlino. Nel colloquio, Putin aveva detto di non escludere l’adesione della Russia alla Nato, ma solo «quando le opinioni della Russia saranno prese in considerazione come quelle di un partner alla pari». E aveva aggiunto: «La Russia fa parte della cultura europea. E non riesco a immaginare il mio paese isolato dall’Europa e da quello che spesso chiamiamo il mondo civilizzato».
Nel corso dei 21 anni finora trascorsi al potere, Putin ha progressivamente cambiato idea. E’ diventato sospettoso dopo l’appoggio europeo alle proteste in piazza in Ucraina nel 2004, e non ha nascosto la sua irritazione per l’ingresso nella Nato di numerosi paesi dell’Europa centrale e orientale che gravitavano nella sfera di influenza sovietica e, in alcuni casi, avevano fatto parte del Patto di Varsavia: Romania, Bulgaria, Slovacchia, Slovenia, Lettonia, Estonia e Lituania sono entrate nell’organizzazione atlantica nel 2004; la Croazia e l’Albania nel 2009. Le sanzioni americane, le polemiche sulla Crimea, gli scontri sui gasdotti non hanno di certo ricreato le condizioni per una adesione.
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Vittio ma ci vuole un genio per dire nè con la nato nè con la russia?
prova con 2+2
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@franco
Tu, testa vuota, prova a dire né con la Russia né con la Nato, ma si con l’Ucraina.
È un po’ più difficile del 2+2, ma ce la puoi fare.
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ne con la nato ne con la russia ne con l’ucraina, mi viene molto meglio, provaci anche tu.
Dai santo, tu che sei un belligerante di quelli belli tosti, ho visto un gruppo di paralitici russi, vai a menarli di brutto brutto brutto
ce la puoi fare
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“ne con la nato ne con la russia ne con l’ucraina..”.
Vabbè, facciamo con la Roma, ok?
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a sto punto preferisco l’ucraina, basta che sia bionda e mucca al punto giusto
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Ma proprio non ci riuscite a proseguire il vostro ragionamento e a trarne le logiche conseguenze? L’Ucraina è un covo di nazisti e gli Stati Uniti sono anni che li riforniscono di armi, ne consegue che sono nazisti pure loro e lo sono anche tutti i paesi alleati. Pertanto la “guerra di Putin” è perfettamente legittima! Abbiate il coraggio di dirlo!
L’intero Mondo è “nazista”, dal momento che perfino la Cina e l’India si sono dissociate dalle posizioni russe, e Putin (essendo lui da solo a rappresentare l’intera Russia, ma questo è un dettaglio) è rimasto l’unico baluardo contro la barbarie!
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Un Assange delli yankee!
Gli Stati Uniti sono stati in guerra il 93% del tempo, dalla loro creazione nel 1776, vale a dire 2 dei 239 anni della loro esistenza
Gli anni di pace sono stati solo 21 dal 1776
Qui sotto è riportata una cronologia anno per anno delle guerre degli Stati Uniti, che rivela qualcosa di molto interessante: dal 1776 gli Stati Uniti sono stati in guerra il 93% del tempo, vale a dire 222 dei 239 anni della loro esistenza
Gli anni di pace sono stati solo 21.
Per mettere questo in prospettiva:
* Nessun presidente degli Stati Uniti è mai stato un Presidente di pace. Tutti i presidenti degli che si sono succeduti sono stati tutti, in un modo o nell’altro, coinvolti almeno in una guerra.
* Gli Stati Uniti non hanno mai passato un intero decennio, senza fare una guerra.
* L’unica volta che gli Stati Uniti sono rimasti 5 anni senza guerra (1935-1940) è stato durante il periodo isolazionista della Grande Depressione.
Timeline per ogni anno delle grandi guerre in cui gli Stati Uniti sono stati coinvolti (1776-2015)
1776 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamagua Guerre, Seconda Guerra Cherokee, Pennamite-
1777 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre, Seconda Guerra Cherokee, Pennamite-
1778 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1779 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1780 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1781 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1782 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1783 – Guerra d’indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1784 – Chickamauga Guerra Guerre Pennamite, Guerra Oconee
1785 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1786 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1787 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1788 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1789 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1790 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1791 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1792 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1793 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1794 – Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1795 – Guerra indiana del Nord-Ovest
1796 – 1800 – Nessuna guerra
1801 – Prima guerra Barbary
1802 – Prima guerra Barbary
1803 – Prima guerra Barbary
1804 – Prima guerra Barbary
1805 – Prima guerra Barbary
1806 – Sabine Expedition
1807 – 1809 – Nessuna guerra
1810 – Stati Uniti occupano West Florida spagnola
1811 – La guerra di Tecumseh
1812 – La guerra di Tecumseh, Guerre Seminole, gli Stati Uniti occupano East Florida spagnola
1813 – La guerra di Tecumseh, Guerra Peoria, Creek War, gli Stati Uniti espandono territorio nel West Florida spagnola
1814 – Creek War, US espansione territorio in Florida, la guerra anti-pirateria
1815 – Guerra del 1812, seconda guerra Barbaresca, guerra anti-pirateria
1816 – Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1817 – Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1818 – Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1819 – Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1820 – Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1821 – la guerra anti-pirateria
1822 – la guerra anti-pirateria
1823 – la guerra anti-pirateria, Guerra Arikara
1824 – la guerra anti-pirateria
1825 – Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1826 – Nessuna guerra
1827 – Guerra Winnebago
1828 – 1830 – Nessuna guerra
1831 – Sac e Fox guerra indiana
1832 – Guerra di Falco Nero
1833 – Guerra indiana Cherokee
1834 – Guerra indiana Cherokee, Pawnee Campagna territorio indiano
1835 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek
1836 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek, Missouri-Iowa Border guerra
1837 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek, Osage Guerra indiana, Guerra Buckshot
1838 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Guerra Buckshot, Heatherly Guerra indiana
1839 – Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole
1840 – Guerre Seminole, Forze Navali USA invadono Isole Figi
1841 – Guerre Seminole, Forze Navali USA invadono McKean Island, Isole Gilbert, e Samoa
1842 – Guerre Seminole
1843 – Le forze americane si scontrano con la Cina, le truppe statunitensi invadono costa africana
1844 – Guerre indiane Texas-
1845 – Guerre indiane Texas-
1846 – Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane
1847 – Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane
1848 – Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse
1849 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, indiano Guerre Southwest, Guerre Navajo
1850 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma,
1851 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, California Guerre indiane
1852 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, California Guerre indiane
1853 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, Guerra Walker, indiano Guerre California
1854 – Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Skirmish entre 1 ° Cavalleria e indiani
1855 – Seminole Guerre, guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Guerra Yakima, Winnas Expedition Guerra Klickitat, Puget War Sound, Rogue River guerre, le forze americane invadono Isole Figi e Uruguay
1856 – Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo,
1857 – Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerra Utah, Conflitto in Nicaragua
1858 – Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerra Mohave, California guerre indiane, Spokane-Coeur d’Alene Guerra-Paloos, Guerra Utah, le forze americane invadono Isole Fiji e Uruguay
Guerre 1859 Texas-indiani, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, California guerre indiane, Pecos Expedition Antelope Hills Expedition, Bear River Expedition, incursione di John Brown, le forze americane lanciano attacchi contro il Paraguay e invadono Messico
1860 – Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California indiana Guerre Guerra Paiute, Kiowa-Comanche guerra
1861 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Campagna Cheyenne
1862 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Guerra Dakota del 1862
1863 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Colorado Guerra, Guerra Goshute
1864 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Colorado Guerra, Guerra Snake
1865 – Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Guerra Colorado, Guerra Snake, Black War Hawk Utah
1866 – Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Skirmish entre 1 ° Cavalleria e indiani, Guerra Snake, Guerra Black Hawk di Utah, Guerra di Nuvola Rossa, Franklin County War, ci invade Messico conflitto con la Cina
1867 – Texas-Guerre Indiane, lunga passeggiata dei Navajo, Apache Guerra Skirmish , Guerra Snake, guerra Black Hawk di Utah, guerra di Nuvola Rossa, guerra Comanche , Franklin County War, le truppe statunitensi occupano il Nicaragua e attaccano Taiwan
1868 – Texas-Guerre Indiane, Long Walk dei Navajo, Apache Guerra Skirmish, Guerra Snake, guerra Black Hawk di Utah, guerra di Nuvola Rossa, guerra Comanche, Battaglia del Washita, Franklin County War
1869 – Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, guerra Comanche , Franklin County War
1870 – Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, Comanche Guerre, Franklin County War
1871 – Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, Comanche Guerre, Franklin County War, Kingsley Cave strage, le forze americane invadono la Corea
1872 – Guerre Texas-indiane, Apache Wars, La guerra di Utah Black Hawk, Comanche Guerre Guerra Modoc, Franklin County War
1873 – Guerre Texas-indiane, Comanche Guerre Guerra Modoc, Guerre Apache, Cypress Hills Massacre, guerra col Messico
1874 – Guerre Texas-indiane, Guerre Guerra Comanche Red River, Mason County Guerra, le forze americane invadono Messico
1875 – Conflitto in Messico, Guerre Texas-indiane, Comanche Guerre, Nevada orientale, Mason County War, Colfax County War, le forze americane invadono Messico
1876 - Guerre indiane, Texas-nero Guerra Hills, Mason County Guerra, le forze americane invadono Messico
1877 – Guerre Texas-indiane, Nero Guerra Hills, Nez Perce Guerra, Guerra Mason County, Lincoln County War, San Elizario Salt guerra, le forze americane invadono Messico
1878 – Paiute conflitto indiano, Guerra Bannock, Guerra Cheyenne, Lincoln County War, le forze americane invadono Messico
1879 – Guerra Cheyenne, Sheepeater Guerra indiana, Bianco Guerra Fiume, le forze americane invadono Messico
1880 – Forze statunitensi invadono Messico
1881 – Forze statunitensi invadono Messico
1882 – Forze statunitensi invadono Messico
1883 – Forze statunitensi invadono Messico
1884 – Forze statunitensi invadono Messico
1885 – Guerre Apache, Orientale Nevada Expedition, Forze invadono Messico
1886 – Guerre Apache, Pleasant Valley Guerra, le forze americane invadono Messico
1887 – Forze statunitensi invadono Messico
1888 – US dimostrazione di forza contro Haiti, Forze invadono Messico
1889 – Forze statunitensi invadono Messico
1890 – Sioux Guerra indiana, Ghost Dance Guerra, Wounded Knee, Forze invadono Messico
1891 – Sioux Guerra indiana, Ghost Dance Guerra, le forze americane invadono Messico
1892 – Johnson County War, le forze americane invadono Messico
1893 – Stati Uniti invadono Messico e Hawaii
1894 – Forze statunitensi invadono Messico
1895 – Le forze americane invadono Messico
1896 – Forze statunitensi invadono Messico
1897 – Nessuna guerra
1898 – Guerra ispano-americana, Battaglia di Leech Lake Chippewa
1899 – Guerra filippino-americana, guerra delle banane
1900 – Guerra filippino-americana
1901 – Guerra filippino-americana
1902 – 1912 – Guerra filippino-americana, guerra delle banane
1913 – Guerra filippino-americana, guerra della banane, guerra Navajo
1914 – Guerra delle banane, Stati Uniti invadono Messico
1915 – Guerra delle banane, invasione del Messico Messico, guerra Paiute
1916 – Guerra delle banane, Stati Uniti invadno Messico
1917 – Guerre delle banane, prima guerra mondiale
1918 – Guerre della banana, la prima guerra mondiale
1919 – Guerra delle banane, Stati Uniti invadono il Messico
1920 – 1934 – Guerre delle banane
1935 – 1940 – Nessuna guerra
1941 – 1945 – Seconda guerra mondiale
1946 – USA occupano Filippine e Corea del Sud
1947 – le forze di terra americana in Grecia nella guerra civile
1948 – 1949 – Nessuna guerra
1950 – 1953 – Guerra di Corea
1954 – Guerra in Guatemala
1955 – 1958 – guerra del Vietnam
1959 – guerra del Vietnam: Conflitto in Haiti
1960 – guerra del Vietnam
1961 – 1964 – guerra del Vietnam
1965 – Guerra del Vietnam, occupazione americana della Repubblica Dominicana
1966 – Guerra del Vietnam, l’occupazione americana della Repubblica Dominicana
1967 – 1975 guerra del Vietnam
1976 – 1978 – nessuna guerra
1979 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan)
1980 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan)
1981 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), primo incidente del Golfo della Sirte
1982 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), Conflitto in Libano
1983 – Guerra Fredda (invasione di Grenada, guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), Conflitto in Libano
1984 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), Conflitto in Golfo Persico
1985 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua)
1986 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua)
1987 – Conflitto in Golfo Persico
1988 – Conflitto in Golfo Persico, l’occupazione americana di Panama
1989 – Seconda Golfo della Sirte incidente, l’occupazione americana di Panama conflitto nelle Filippine
1990 – Prima guerra del Golfo, occupazione americana di Panama
1991 – Prima guerra del Golfo
1992 – Conflitto in Iraq
1993 – Conflitto in Iraq
1994 – Conflitto in Iraq, Stati Uniti invadono Haiti
1995 – Conflitto in Iraq, Haiti, bombardamenti NATO della Bosnia-Erzegovina
1996 – Conflitto in Iraq
1997 – Nessuna guerra
1998 – Bombardamento di Iraq, Afghanistan e missili contro il Sudan
1999 – Guerra del Kosovo
2000 – nessuna guerra
2001 – Guerra in Afghanistan
2002 – Guerra in Afghanistan e Yemen
2003 – Guerra in Afghanistan e in Iraq
2004 – 2006 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Yemen
2007 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen
2008 – 2010 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Yemen
2011 – Guerra al Terrore in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen; Conflitto in Libia (libica guerra civile)
2011 – 2015 – Guerra in Afghanistan, Iraq. Guerra civile in Ucraina e Siria
Nella maggior parte di queste guerre, gli Stati Uniti erano all’offensiva, in alcune sulla difensiva ma abbiamo tralasciato tutte le operazioni segrete della CIA con rivolte, ribaltamento di regimi e altri atti che potrebbero essere considerati atti di guerra.
Il 95% delle operazioni militari lanciate dalla fine della seconda guerra mondiale, sono state degli Stati Uniti, la cui spesa militare è maggiore di quella di tutte le altre nazioni del mondo messe insieme. Nessuna meraviglia quindi che il mondo pensi che gli Stati Uniti sono la prima minaccia del mondo per la pace.
Eppure ci sono ancora alcuni nord americani (più di quello che sembra) che fanno ancora la domanda: “Perché tutte queste persone nel mondo ci odiano?” E la risposta della propaganda USA è sempre, invariabilmente, la stessa “…perché sono gelosi di noi, della nostra libertà, della nostra grandezza. Gelosi della nostra cultura…”
Ecco, soprattutto della loro cultura e del loro squisito modo di rapportarsi col prossimo.
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Enrico Berlinguer:
Mi sento più sicuro nel Patto Atlantico
(dall’intervista a Giampaolo Pansa, Corriere della Sera, giugno 1976)
Io penso che, non appartenendo l’Italia al Patto di Varsavia, da questo punto di vista c’è l’assoluta certezza che possiamo procedere lungo la via italiana al socialismo senza alcun condizionamento. Ma questo non vuol dire che nel blocco occidentale non esistano problemi: tanto è vero che noi ci vediamo costretti a rivendicare all’interno del Patto Atlantico, patto che pur non mettiamo in discussione, il diritto dell’Italia di decidere in modo autonomo del proprio destino.
Insomma, il Patto Atlantico può essere anche uno scudo utile per costruire il socialismo nella libertà…
Io voglio che l’Italia non esca dal Patto Atlantico «anche» per questo, e non solo perché la nostra uscita sconvolgerebbe l’equilibrio internazionale. Mi sento più sicuro stando di qua, ma vedo che anche di qua ci sono seri tentativi per limitare la nostra autonomia.
Comunque, lei non crede che il socialismo nella libertà sia più realizzabile nel sistema occidentale che in quello orientale?
Sì, certo, il sistema occidentale offre meno vincoli. Però stia attento. Di là, all’Est, forse, vorrebbero che noi costruissimo il socialismo come piace a loro. Ma di qua, all’Ovest, alcuni non vorrebbero neppure lasciarci cominciare a farlo, anche nella libertà.
Questo lo diceva ENRICO BERLINGUER, segretario del PCI nel 1976, subito dopo la guerra nel Vietnam e all’inizio della Guerra Fredda.
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Quando l’ultima parola è l’epilogo di un ragionamento complessivo!
https://fb.watch/bQelURdXH9/
!
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Vorrei proprio vedere se, obbligato ad emigrare ed avendo come sola alternativa gli Stati Uniti o la Russia, quale nazione sceglieresti!
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PERPIETA’
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Vorrei proprio vedere se qualcuno obbligato a risponderti avendo come sola alternativa un “va a dar via el cul” o un “bravo ciccino”, quale sceglierebbe:
UAAARRRRGHHHHH: un nome, una garanzia!
Ah ah ah!
Poveraccio…
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Sconcertante, Tony.
Secondo me non si sanno proprio immaginare in pace…negli anni senza guerre, probabilmente si guardavano intorno per decidere chi attaccare.
Non gli perdono, soprattutto, il sistematico genocidio dei nativi, che continua tuttora in modi più subdoli.
Consiglio la lettura di “Seppellite il mio cuore a wounded knee” Di Dee Brown, per capire come la storia sia stata sempre manipolata a suo vantaggio da questo “grande” Paese libero, pacifico e democratico.
“Ecco, soprattutto della loro cultura e del loro squisito modo di rapportarsi col prossimo”
La tua frase finale mette in evidenza due punti chiave della loro psicologia: la cultura e il rapporto col prossimo.
Prevaricano per mancanza di vera cultura.
La loro consiste nel soffocare quella altrui ed ergersi a paladini di valori democratici che si attribuiscono da soli e che impongono con la forza, contraddicendone lo stesso significato.
Sleali, falsi e manipolatori della realtà sino al midollo, fanno, immancabilmente, degli altri i mostri e di se stessi gli eroi.
E sanno insegnare il metodo ad altri paesi, a quanto pare…
Eh, ma quello altrui è sempre un “evidente destino” (cit) di loro vittime!
In un modo o nell’altro… sia fisico che culturale.
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“Seppellite il mio cuore a Wounded Knee”, di Dee Brown:
“1860-1890: è il trentennio della «soluzione finale» del problema indiano, con la distruzione della cultura e della civiltà dei pellerossa. In questo periodo nascono tutti i grandi miti del West, un’epopea a esclusivo beneficio degli uomini bianchi. I racconti dei commercianti di pellicce, dei missionari, dei cercatori d’oro, delle Giacche Blu, degli avventurieri, dei costruttori di ferrovie e di città stendono una fitta coltre che nasconde la versione indiana sulla conquista del West. I pellerossa costituivano l’antistoria, l’ostacolo al trionfo della nuova civiltà; per di più non sapevano scrivere nella lingua dei bianchi. Eppure la loro fievole voce non è andata perduta del tutto: alcuni ricordi hanno resistito al tempo in virtù della tradizione orale o per mezzo delle pittografie; dai verbali degli incontri ufficiali è possibile desumere illuminanti testimonianze; nelle rarissime interviste raccolte da giornalisti sono reperibili suggestive ricostruzioni di celebri e sanguinosi avvenimenti; e da sperdute pubblicazioni dell’epoca l’opinione dei pellerossa è potuta giungere fino a noi. Dee Brown ha raccolto queste fonti, le ha sottoposte a un esame critico, ha steso la narrazione. Per la prima volta, attraverso il suo lavoro di storico, a parlare sono i pellerossa, dai grandi capi agli oscuri guerrieri, che narrano come venne distrutto un popolo e il mondo in cui viveva.”
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la testa del serpente
https://rumble.com/vxob37-former-australian-special-forces-commander-riccardo-bosi-on-ukraine.-.html
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Nè con la Russia, nè con la Nato; nè con lo stato, nè con le br; nè coi vax, nè coi no-vax; nè al mare, nè alla montagna; nè con gli eterosessuali, nè con gli omosessuali; nè con dio, nè con gli atei; nè coi grassi, nè coi magri; nè con le bionde, nè con le brune; nè col tic, nè col tac; nè con Cristo, nè con Barabba; nè con la zuppa, nè col panbagnato; nè col culo nè con la camicia; nè col sole, nè con la pioggia; nè col dritto, nè con lo storto…… tanto i missili vanno in testa agli ucraini! A me che me frega?
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perche’ i missili che andavano in testa ai russi del Donbass cos’erano coriandoli ?
Io ti ho voluto dare una spiegazione seria , e non puoi essere d’accordo , tu la stai buttando in caciara . Se nulla sai della storia , non credi sia meglio tacere ?
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Seria….. Ma vattenn! Tu e tutti i tuoi amici Putini…………. GUERRAFONDAI!!!
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E’ la posizione della Svizzera… purtroppo noi non siamo svizzeri e comunque loro dispongono di rifugi antiatomici, tutti i loro ponti sono minati, ogni svizzero dispone delle armi che ha utilizzato durante il servizio militare e (soprattutto) la loro economia è decisamente più solida della nostra!
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Grande America se hai soldi, altrimenti finisci così.
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Oppure questi
Chissà se sono contenti dell’America
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Scusa vittio , ho sbagliato , mi son fatto prendere
https://aforismi.it/oscar-wilde/mai-discutere-con-un-idiota-ti-trascina-al-suo-livello-e-ti-batte-con-lesperienza/#:~:text=Oscar%20Wilde%20%2D%20Mai%20discutere%20con,%2D%20Aforismi.it
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Per le blatte del blog, tra le quali annoveriamo anche la niùentri Tracia, che tanto ha insistito per farne parte (e noi concediamo sempre il dovuto a chi tanto si impegna per la causa…), postiamo il solito pippone complottista che descrive alla perfezione la situazione attuale e prossima ventura.
Ricordiamo che a deridere i complottisti erano gli stessi che adesso Napalm51 scànsate, quelli che ritenevano orwelliane fantasie malate ciò che abbiamo, ahinoi, dovuto assaporare e consatare tutti di persona, chi per necessità chi per convinzione, ma tutti comunque MARCHIATI&FELICI.
E la cosa non si creda finisca con l’allungamento della catena previsto, a quanto pare, per il primo di Aprile e per il primo Maggio: tutto l’imponente armamentario messo in atto, non è certo stato programmato per essere cestinato alla fine dell’emergenza, ma per essere parte integrante della vita prossima futura di miliardi di automi blatte UAAAARRRRGHHHHH (cit.)!
«Da Covid 19 a Putin 22
Chiunque sia in grado di collegare gli eventi in un quadro che non sia solo il riflesso incoerente di uno specchio rotto ha ormai molti indizi per ritenere che la guerra ucraina sia stata deliberatamente voluta dai poteri occidentali come booster sociale dopo la pandemia: l’effetto che questo conflitto produce colpisce in maniera drammatica i ceti popolari e quelli medi già falcidiati dalle misure anticovid continuandone ed estendendone la logica. Le sanzioni formulate verso uno dei maggiori produttori mondali di materie prime e di cibo, sta già provocando un’interruzione senza precedenti delle catene di approvvigionamento globali che già si erano affacciate durante la pandemia , esacerbando la carenza di carburante, il costo dell’energia, dei generi alimentari e tecnologici, inducendo livelli cronici di inflazione. Così negli anni a venire la combinazione di crescita inesistente e inflazione incontrollata costringerà la popolazione a contratti di lavoro a bassissimo salario o/e estremamente precari con un aumento esponenziale di controllo, di compressione delle libertà, compensate da elemosine sociali sotto forma di redditi di cittadinanza che se permetteranno la mera sopravvivenza nella decrescita infelice, toglieranno qualsiasi peso politico alle persone. Insomma è un altro pezzo di quel medioevo prossimo venturo profetizzato nel reset.
Non si tratta più di ipotesi, tanto per abbandonare la neo lingua della disinformazione e i suoi stantii tentativi di ridurre ogni ragione a complottismo e ogni assenza di pensiero a verità , ma di cose evidenti perché il conflitto ucraino è stato esplicitamente voluto e provocato: si pensi solo al continuo invio di armi a Kiev di fronte alla richiesta russa di uno status neutrale dell’Ucraina, la sua smilitarizzazione, l’autonomia della Crimea e delle repubbliche del Donbass così come chiesta dalle popolazioni di quelle aree. Allora qual è la strategia della Nato che ha indotto il comico – tragico Zelensky a provocare fino all’estremo Mosca anche con il ricatto nucleare? Di sicuro l’azione russa ha costretto l’amministrazione americana per bocca di Victoria Nuland a confermare l’esistenza di laboratori per la guerra biologica nel territorio ucraino, cosa sempre fermamente negata e anche i loro legami con Big Pharma, con l’Oms e il famoso guadagno di funzione da cui sarebbe nato il coronavirus. E’ anche possibile che ci sia un legame specifico tra le due cose, ma in ogni caso tutto questo rivela la correlazione tra le varie agende del potere imperiale la cui sorte è ormai legata ad una continua espansione della base monetaria e dunque di un indebitamento senza fine, degli stati, delle famiglie, dell’economia reale . E per superare questa profonda crisi del capitalismo nella sua fase finanziaria terminale, l’emergenza di ogni tipo è assolutamente vitale: in questo senso Putin e il Covid svolgono la stessa funzione, vale a dire quella di permettere la continuazione della gigantesca creazione di denaro con la quale si stimolano i mercati e si uccide l’economia oltre che la democrazia, ormai considerata un ferrovecchio di cui liberarsi al più presto. Prima la paura della malattia e quando questa è diminuita e la narrazione è diventata ridicola e ha messo in luce senza equivoci i suoi intenti autoritari, ecco il richiamo alla guerra che spezza qualsiasi tentativo di un ritorno alla normalità.
Nel casinò planetario della finanza, il venire meno di una fabbricazione continua di denaro porterebbe a un crollo rapidissimo del sistema e dunque la sopravvivenza dell’ elite di comando dipende ormai esclusivamente dalla capacità di mantenere il mondo sull’orlo di una qualche catastrofe, cosa che oltretutto aumenta anche il suo potere: chi dice che Putin è pazzo non si accorge di essere gestito da una classe psicotica e sociopatica e non vede come dal Covid 19 si è arrivati al Putin 22, come dice il professor Fabio Vighi in un articolo sul Philosophical Salon quasi senza soluzione di continuità e con un tempismo che raramente potrebbe essere generato da eventi casuali. Il che ovviamente non significa che il sistema di controlli instaurato con la pandemia verrà smantellato: anzi ad ogni inverno con l’arrivo del raffreddore e dell’influenza esso sarà ribadito, a meno di insurrezioni peraltro improbabili proprio a causa dei sistemi di controllo instaurati come parte del neo totalitarismo. La scarsità di lavoro e la rapina di dignità delle persone, l’impoverimento della società, l’assenza di futuro verrà in qualche modo giustificato dall’intento di “salvare il pianeta” altro costrutto ideologico, interpretato in chiave maltusiana che renderà la schiavitù la “cosa giusta” da sopportare e un altro dovere civico di cui i più idioti si fregeranno. L’unica fortuna che rimane a persone la cui cultura si esaurisce nella facoltà desiderante è che esiste un mondo altro che non vuole essere trascinato su questa strada, un mondo che rappresenta peraltro la stragrande parte dell’umanità. Anzi a ben vedere ormai l’unica.».
Ci vedremo tra qualche annetto (ma che dico: mesetto!) e vedremo se tutto questo sarà da annoverare al presunto terrapiattismo o all’ennesima distopia tradotta in miserabile realtà dall’imbecillità di gregge, come tutte quelle che abbiamo dovuto riscontrare finora.
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ciao Gatto , hai letto questo ?
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ATTENZIONE!
Putin ha parlato allo stadio Lužniki.
Il video in esclusiva
https://youtu.be/RA2llcAbsm0
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Questa è l’ammerica dei democratici de noiartri.
Assange è accusato di spionaggio pubblicando informazioni accurate che hanno rivelato i crimini statunitensi in Iraq e Afghanistan. Rischia fino a 175 anni in un dungeon statunitense.
E le zucche senza semi continuano a rumoreggiare
Sarà colpa del vento?
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@Cagliostro
Se Assange sapesse che un tipo come te lo nomina in continuazione, qualunque argomento si affronti, si consegnerebbe spontaneamente all'”ammerica”. Sicuro
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TuttoQuasto
Sicuramente una zucca senza semi come te non lo nomina,
Ora puoi anche andare a prenderlo nel didietro come fai abitualmente,
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ecco chi uccide i civili
https://visionetv.it/diario-di-guerra-ennesima-strage-su-donetsk/
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