All’Istituto De Nicola di Piove di Sacco una docente rischia grosso per aver reso pubblico un atto privato. Nel commento sul social un attacco al ragazzo.

(tag43.it) – Un tema copiato, un 1 in pagella e un post su Facebook. Il caso del giorno si basa su questi tre elementi e ha come protagonisti una professoressa di italiano dell’Istituto De Nicola di Piove di Sacco, in provincia di Padova, e uno studente di vent’anni. L’insegnante, Nora Foggiato, è salita agli onori della cronaca non per aver colto sul fatto il ragazzo ma per il post sul social a lui rivolto.
Il tema copiato e il voto 1
Una vicenda quasi normale, quella tra lo studente e la professoressa, come tante se ne vivono quotidianamente all’interno delle classi delle scuole superiori di tutta Italia. Lui, 20 anni, è in quinto e ha presentato un tema copiato da internet, tra l’altro inserendo volutamente degli errori per mascherare il misfatto. L’insegnante, però, non è caduta nel tranello. Ha rintracciato l’elaborato e lo ha annullato, dando come voto 1 e seguendo una regola dell’istituto. Solo che la professoressa è poi andata su Facebook per commentare l’accaduto. Nonostante l’anonimato, è stato facile per la piccola comunità riconoscere la storia del ragazzo e ora lei rischia molto per aver reso pubblico un atto riservato.

Il post su Facebook
«L’alunno ha 20 anni e frequenta l’ultimo anno», scrive la professoressa, «Tra tre mesi dovrà affrontare l’Esame di Stato e successivamente cercarsi un lavoro. Ebbene: ha copiato un tema svolto da internet. Gli errori di sintassi o grammatica hanno un valore relativo di fronte a un fatto di questa gravità. Non stiamo parlando di un adolescente fragile, ma di un adulto incapace di prendersi delle responsabilità». Il post ha immediatamente generato polemiche e inasprito gli animi. Tanti i genitori che si sono rivolti alla dirigente scolastica Caterina Rigato, non per il voto ma per le parole dure espresse pubblicamente nei confronti del giovane.
Il commento del sindaco Lazzarin: «Sono allibito»
Mentre la preside ha sottolineato che «voti e rapporti tra studenti e insegnanti devono essere discussi e affrontati nell’ambiente scolastico», il sindaco del Comune di Arzergrande, Filippo Lazzarin, è stato più perentorio. «L’ho letto e sono rimasto allibito», ha dichiarato, «i social sono un boomerang e sappiamo i danni che possono provocare. Stigmatizzo l’episodio e mi auguro che la docente capisca di aver commesso un errore». Contattata da vari giornali e radio nazionali, la professoressa non ha voluto commentare la vicenda.
