
(Laura Silvia Battaglia – tpi.it) – Dove eravate nel gennaio 2016 quando i sauditi bombardavano l’ospedale materno infantile al Sabaeen di Sana’a in Yemen, esattamente la sezione neonatale piena di incubatrici? Dove eravate nel novembre 2016 quando un bombardamento russo sull’ospedale al Quds di Aleppo uccise 27 persone, tra medici e pazienti, e il pediatra Waseem Maaz cercava di salvare i neonati estraendoli dalle incubatrici e portandoli nel bunker tra le lacrime? E se non volete guardare fuori dall’Europa, dove eravate nel 20 luglio del 1993 dove 200 bambini vennero abbandonati in nell’ospedale bosniaco assediato di Drin a Fojnica, in Croazia, dalle truppe croate, mentre il contingente UN a controllo canadese perdeva del tempo prezioso per salvare loro la vita, dove? Potrei continuare quasi all’infinito, ma mi fermo.
A chi lo chiedo? Lo chiedo per primi ai funzionari delle Nazioni Unite. Ad Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite e a tutti coloro che, giustamente, dopo il bombardamento dell’ospedale materno infantile di Mariùpol, in Ucraina, hanno alzato la voce subito, senza tentennamenti, e si sono appellati alla Convenzione di Ginevra per aggiungere la Russia all’elenco degli attori politici e militari macchiatisi di crimini di guerra. Bombardare un ospedale è un crimine di guerra. Bombardare un ospedale materno-infantile lo è ancora di più perché equivale a colpire un obiettivo civile nel suo simbolico e concreto futuro. Dunque, di fronte alla riprovazione internazionale sulla vicenda di Mariupol mi vien da dire: bene. Ma, anche, finalmente. Perché in tutti i casi che ho elencato, non solo le UN e i suoi rappresentanti non si sono sentiti in dovere di agire subito, ma non si sono sentiti in dovere nemmeno di agire, a parte qualche dichiarazione di prammatica. In alcuni casi, dopo anni, come nel caso dello Yemen, hanno addirittura negato le evidenze, nero su bianco, dopo avere scomodato task force di esperti con prove schiaccianti sui tavoli. Perché dovremmo cedere all’idea che le lobby nazionali sono più forti della Convenzione di Ginevra e duecento bambini morti in un colpo solo a causa di un bombardamento saudita non sono sufficienti per farla rispettare? È la geopolitica, bellezza. “Non ci puoi fare niente”: mi dissero a New York, nella sede delle Nazioni Unite, nell’aprile del 2017, quando dopo tre mesi trascorsi in Yemen nel 2016 andando da un ospedale all’altro, raccolsi la prima base di queste prove per poi, dopo cinque anni, avere un pugno di mosche in mano. Ecco dov’ero, se lo voleste chiedere a me.
Dove eravate anche voi, media italiani? Per anni ci avete raccontato che il giornalismo di esteri non interessava ai cittadini, che non era importante per il Paese, che non alzava lo share, che costringeva la casalinga di Voghera a saltare a piè pari le pagine dei giornali a meno che non si scrivesse di Lady Diana. Ci avete detto che non avevate il becco di un quattrino per comprare servizi o foto-reportage dall’estero da fornitori esterni né di inviare i giornalisti di staff a testimoniare la Storia. Adesso, in preda a un’isteria collettiva, avete steso una mano di pece guerresca su ogni palinsesto e programmazione e non sapete dove andare a parare alla ricerca di esperti e di inviati fai da te. Il risultato è lungi dal ritenersi di qualità: siamo circondati, fatte le dovute eccezioni, da narrazioni narcisistiche, faccione da selfie, racconti schiacciati sulla contingenza della diretta h24, sulla descrizione del primo ed ennesimo povero profugo che passa, senza contesto e senza prospettiva storica e geopolitica. Un giornalismo di pancia che, alla lunga, non potrà soddisfare la testa di un pubblico pensante, per quanto venga ritenuto dai direttori di rete un otre da riempire di istinti estremi per aizzare l’arena politica.
Per ultimi lo chiedo a voi, dove eravate. A voi, a noi, adesso svegli da un sonno troppo lungo che ci ha rigenerato mostri, incapaci di sentire chi è appena più lontano, appena più a Sud o a Est di noi, appena più scuro di noi, appena meno ricco o istruito (ma ne siamo proprio sicuri?) di noi. Dopo i primi giorni di empatizzazione con la popolazione ucraina, leggo distinguo motivati da ragioni di vicinanza. “Quel che è più vicino a noi ci tocca di più”. E ancora: “Come non si può non essere solidali nei confronti delle famiglie ucraine le cui donne vivono nel nostro tinello e rimboccano i nostri anziani?” No certo: non si può. Anzi, si deve essere solidali. E non solo solidali: bisogna aiutare, accogliere. Anche qui dico: bene, giusto. Ma dico anche: non benissimo, quando i distinguo vengono fatti per difetto. “Come non essere più solidali, più indignati, più empatici con chi ci sta più vicino?”, molti dicono. E’ quel più davanti alla solidarietà, all’indignazione, all’empatia che mi sconvolge. E’ quel non avere vergogna di mettere in atto quel più, di dargli un valore assoluto perché – cito testualmente da un tweet di Riccardo Chiaberge – “gli ucraini hanno più o meno le nostre abitudini di vita, la tv, il frigorifero, l’auto, il fast food, quindi facciamo meno fatica ad immedesimarci. Chi di voi riesce a immedesimarsi in un bambino yemenita?” Al netto dei pregiudizi alimentati da ignoranza (in Yemen ci sono decine di fast food, tutti hanno l’auto, tv ed elettrodomestici nelle case ci sono dagli anni Settanta) possiamo arrivare a sdoganare così tanto la disumanizzazione del “diverso”, senza vergognarcene almeno un po’? Possiamo ridurre la base della comunicazione empatica all’avere, al possedere? Dunque, sono più simile a un altro essere umano in base a quello che ho o a quello che – io e lui – siamo? Forse che io e il bambino yemenita non abbiamo entrambi una bocca per mangiare, una pancia per digerire ma anche una testa per pensare e un cuore per amare? Non possiamo disumanizzare il diverso, se vogliamo restare umani. Perché il diverso, visto da sotto il tropico del Cancro, prima o poi, come adesso, siamo noi.
Forse, dopo il bombardamento russo sull’ospedale di Mariupol dovremmo utilizzare la nostra sensibilità rinvigorita non per riguardarci l’ombelico ma per aprire una voragine che da questo ombelico arrivi alle arterie e le faccia finalmente pulsare. Perché il mondo ci guarda, ci giudica e, in questo mondo di umani sulla stessa barca in tempesta, prima o poi qualcuno ci chiederà il conto di tutte quelle volte che ci siamo girati dall’altra parte. Ah, un’ultima nota: questa non è una polemica, per chi non l’avesse capito. E’ un grido represso da troppi giorni e che non posso più trattenere. Anche San Giovanni gridava nel deserto e gli dicevano che era pazzo.
A protestare contro chi bombardava gli ospedali in Siria e in Yemen, brutto imbecille.
Ecco dove stavamo.
A protestare contro la scusa delle armi di distruzione di massa che hanno giustificato la guerra in Iraq, brutto figlio di Putin.
Ecco dove stavo io!
Associare chi sostiene il popolo ucraino nella difesa della sua democrazia ai Guerrafondai della guerra in Iraq (tanto per fare uno solo esempio), è da ipocriti o da cerebrolesi (di quelli “fichi” però, che non si fanno buggerare dalla propaganda Nato).
Io non ho cambiato posizione, ed ora sono inorridito da questa ingiustificabile invasione.
Io oggi sto dove stavo ieri, dove sono sempre stato.
Dalla parte dei partigiani che sparavano a fascisti e nazisti.
Tu dove stai oggi?
Ieri protestavi per le invasioni Nato, EU, Usa.
Oggi invece giustifichi un invasore che non ha nemmeno la scusa di esportare la democrazia.
Belli certi titolo, ti risparmiano la lettura dell’articolo.
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PS ancora non si è accorto che in Ucraina il potere è ed èra gestito da una congrega nazista.
Poveretto va compatito.
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Grazie Cagliostro, continua così.
Sei il più grande sostenitore della causa ucraina, tuo malgrado.
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Infatti, mi sa che oltre ad insultare ad ogni frase, hai letto solo il TITOLO, ma l’articolo NON L’HAI LETTO, visto che continui a DarLE (è donna, non uomo, neanche quello hai letto) della filo Putin come a tutti quelli che non la pensano come te.
Tu ragioni per semplificazioni: bianco-nero, buono-cattivo… e parti sempre in quarta ad etichettare e incasellare, al punto che non ti accorgi neanche di star aggredendo il bersaglio sbagliato.
Leggi, va’, non fermarti ai titoli…respirando piano, così magari il sangue al cervello ci arriva bene, non a cascata!
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@Anail
Ho letto solo il titolo, non è una tua scoperta, è una mia affermazione.
Sempre più spesso leggo solo gli incipit, come trovo una frase demenziale abbandono l’articolo…. o il commento.
Il tema non è il mio caratteraccio, io non conto niente, ne sono consapevole.
Lasciatemi delirare come voglio, no?
Se decidere di replicare, però, replicare nel merito, perché spostare l’attenzione sul mio carattere è più scorretto di chi insulta argomentando.
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Era per Andrea ex.
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Andrea,
Senti, il “tuo carattere”, come dici tu, è quello che ti fa sbraitare e sproloquiare senza senso contro articoli (anzi contro chi li ha prodotti) che non necessariamente dicono quello che tu credi.
Che cosa ci sarebbe mai da “entrare nel merito”, se stai parlando a vanvera?
Non hai ancora notato che spesso i titoli sono fuorvianti? Non credo che siano scritti dagli autori degli articoli… quindi, non ti conviene fare come i lettori dei giornali spazzatura (quasi tutti, ormai) che leggono SOLO i TITOLI, per infogarsi sulle loro “opinioni” MONTATE e PRECOSTITUITE e sfogare inutilmente la loro rabbia repressa.
Ci sono tanti muri in giro, per sbattere la testa(perché a questo corrispondono certi commenti esagitati e fuori bersaglio), a che cosa ti serve, se non, alla fine, ad essere “saltato”?
Qui si dovrebbe criticare gli articoli, ragionarci sopra (sembro Zaia😆), scambiare opinioni, polemizzare anche, perché no…ma partendo almeno dal MERITO che tanto invochi nei confronti dei tuoi post, non inventandoselo, il “merito” e INSULTANDO il giornalista (e chi concorda) per qualcosa che NON ha neanche scritto.
Ps “Ho letto solo il titolo, non è una tua scoperta, è una mia affermazione.”
Appunto per questo ho esordito con: “Infatti…”
Nel senso che SI VEDEVA: si sarebbe notato anche se non l’avessi ammesso.
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Le zucche senza semi si agitano al vento emettendo suoni inarticolati, tanto da sembrare dei poveri mentecati.
Ma sicuramente lo sono.
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chissà se laura silvia ha capito che si ha a che fare con naziliberisti e fasciocapitalisti a cui non frega nulla degli umani ammenoche non si tratta di loro e dei loro avidi e predatori affari (come apertamente dichiarato dal ministro per la transizione…)!!!
se non si comprende che la radice dell’ingiustizia affonda nel terreno del nazismo e che occorre estirparla prima che tutto crolla, o si é complici o in malafede!
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Io non ricordo dove fossi fisicamente, ma ricordo che mi indignavo profondamente e protestavo, esattamente come faccio adesso e come ho fatto per i bombardamenti in Libano, in Palestina, in Iraq, in Afghanistan e in ex-Jugoslavia. E ora giro la domanda: voi che vi indignavate quando si bombardavano gli ospedali in Siria e in Yemen, dove siete ora? Gli ucraini e i giovani soldati russi mandati a combattere contro i loro fratelli e a morire sono vittime meno nobili? Oppure state dalla parte di un sanguinario dittatore?
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Pesce boccalone: gli ospedali non contengono sempre e necessariamente malati, come le scatole craniche non sono sempre la sede del cervello.
La domanda dell’articolo, EVIDENTEMENTE, non è rivolta né a te né al bucamuri, indignati a babbo morto e, a quanto pare, gli unici a protestare all’epoca per gli ospedali in Siria e in Yemen, quelli sì facenti funzione di nosocomio e non di rifugio nazista.
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Gatto sei proprio un coglione. Stavolta lo dico: innanzitutto perché non prendi nemmeno in considerazione di essere tu il boccalone. Poi sei anche un presuntuoso pretendendo di sapere cosa facevo ioall’epoca degli ospedali in Siria e in Yemen. Poiché però nessuno è sempre completamente in torto, ti devo dar ragione quando descrivi così con precisione la tua vuota scatola cranica.
Mi fa ol
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Poveraccio: sai che cazzo mi frega di cosa facevi all’epoca? Indovina…
Non vale certo la pena parlare con uno che, credendo di smontare e ridicolizzare il titolo dell’articolo, fa sapere al mondo che lui all’epoca faceva questo e quello insieme a exandrea (👏👏👏 nessuno lo mette in dubbio, ma può fregare un cazzo a qualcuno, pirla?), quando è evidente che, proprio per ciò, non fa altro che convalidarlo invece, perché tu, non contando un cazzo di niente, non puoi certo essere rappresentativo che di ‘sta minchia. La pena invece vale insultarvi, almeno si mette un po’ di pepe ai vostri noiosissimi e inutili panegirici democratic-flilantropici: stessa cosa che facevate con la psicopandeminchia…
PS: l’unica cosa che approvo del tuo sermoncino è che hai provato a insultare, almeno hai dato l’impressione di non essere completamente fatto di plastica!
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Lo stesso discorso potrebbe essere fatto sui migranti provenienti dall’Africa. Nessuno che parli di autodeterminazione di questi popoli. Gli “accogliamo’ e poi li lasciamo alla merce della mala del caporalato a farsi sfruttare per pochi euro a fare le prostitute per strada. Deprediamo le loro terre, facciamo scoppiare guerre, mettiamo governi fantocci con politici corrotti e spietati. Abbandonare i propri cari e sempre un dramma, e se si dicono queste cose passi per un razzista, per un egoista.
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Verissimo.
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Ras, non credo che si rivolgesse a noi, ma a giornalisti e, soprattutto, potenti.
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Certo, però chi fa quelle domande merita di ricevere la stessa girata: la maggior parte si rivela “pro invasione” e più fascista dei fascisti. Non lo fanno per sancire l’importanza delle vite perse qualche anno fa, ma per diminuire l’importanza delle vite perse adesso. E io quando penso alle vite perse non mi riferiscono solo alle vittime innocenti delle invasioni, mi riferisco anche ai ragazzi russi mandati a combattere una guerra assurda.
https://www.youtube.com/watch?v=N5_vcVq_vSE
Vero è che molte testate anni fa se ne sbattevano altamente.
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E dove si trova lo Yemen ? E la Siria ?Boh. Invece, l’ucraina la consciamo tutti . Fa la badante a un signore ottantenne del primo piano, anche se viene dal Donbass e parla russo. Ma chi vuoi che ci faccia caso.
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Qualcuno continua a tirare in ballo i partigiani che sparavano ai fascisti e nazisti, dimenticando che la Costituzione nata da quella resistenza antifascista recita ” l’ Italia ripudia la guerra” e che l’ Anpi ha condannato l’ aggressione di Putin e nello stesso tempo l’ espansione della Nato ad est, che Mosca avrebbe visto come una minaccia. ….una posizione molto più vicina alla mia che alla sua, ed io non mi permetto di tirare in ballo persone che hanno dimostrato valore e coraggio molto superiori ai miei ed ai suoi, con similitudini storiche di comodo! Non credo poi che qualcuno con villa al mare da 4 milioni di euro , società offshore, capitali evasi ed intrallazzi con varie società, abbia nulla da spartire con i partigiani italiani e neppure con quelli cecoslovacchi, i primi a costruire una resistenza armata contro Hitler, anni prima di noi! Che l’ Ucraina sia stata devastata da 7 anni da un conflitto ad opera di battaglioni neonazisti colpevoli di ogni sorta di violenza, è un dato di fatto, che i neonazisti siano stati tollerati dal governo ucraino e poi affiancati all’ esercito regolare, altrettanto, quindi prima di parlare di fascisti e nazisti bisognerebbe conoscere come stanno realmente le cose, altrimenti finiamo come in Italia dove, dopo 20 anni di sostegno al fascismo, a fine guerra erano tutti antifascisti!
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FINALMENTE!!! scuuubbbbbbb il quotidiano il tempo finalmente la causa della guerra.
Si tratta di rabbia da steroidi che Putin assume per curarsi il cancro.
Malattia che purtroppo affligge al cervello tutti i giornalisti “de il tempo”
di fronte a questo scubbbbb non posso che scrivere: ma andate a ca ca re
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Qualche domanda: ma perché il cattivo Putin non rade al suolo l’ucraina pur avendo i mezzi per farlo?
Perché il cattivo Putin permette agli ucronazisti di nascondersi negli ospedali nelle scuole nei palazzi?
E poi perché il cattivo Putin giornalmente lascia aperti corridoi per permettere ai civili di lasciare i paesi e città dove i coraggiosissimi ucronazisti si sono trincerati facendosi scudo della popolazione civile,
Non ha proprio appreso niente dai democraticissimi US e nato che hanno sistematicamente raso al suolo intere città sterminando decine di migliaia di civili
Proprio stupido questo putin che cerca di non colpire i civili.
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Concordo. Hai persino tralasciato l’uso di armi chimiche in Iraq da parte dei “buoni”. O i contractors che scannavano famiglie innocenti. Per fortuna abbiamo gente come sto ex di stokazzo che ci insegna il vangelo del perfetto atlantista. Leggere le tue stronzate, Ex, mi fa capire che razza di imbecilli sono una larga fetta di italiani. Ora vai pure a farti un buffet con il generale Letta (che manco ha fatto il militare, come immagino pure tu)
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Il Mondo nel quale viviamo è “brutto, sporco e cattivo”. In questo Mondo Esistono due “blocchi” (brutti, sporchi e cattivi), quello Russo-Cinese e quello Americano-Europeo, noi apparteniamo (che ci piaccia o meno) a quest’ultimo.
Inoltre vi sono dei piccoli “dittatori sanguinari” che stanno nel primo gruppo e altri che stanno nel secondo. Per inciso gli unici che si son beccati le uniche bombe atomiche mai sganciate stanno nel nostro blocco, a fianco di chi le ha sganciate. Qualunque altra considerazione è semplice “ARIA FRITTA”!!!
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Dove eravate quando Saddam gasava i curdi? Quando Milosevic bombardava kosovari e bosniaci? Quando Assad massacrava il suo stesso popolo con il sostegno del killer del Cremlino? Quando Erdogan distruggeva Kobane? Quando i tagliagole sgozzavano gli yazidi? Quando Bolsonaro fa piazza pulita degli indios? Quando Xijinping faceva genocidi in Tibet e nello Xinjang e dove sarete quando si prenderà Taiwan?!?
Evidentemente, c’è sempre qualcuno che è più diverso di qualcun altro.
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Veramente ha gassato i curdi con il poco rimasto dopo la guerra con l’Iran.
Abbi il coraggio di dire chi glielo vendeva.
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Il killer americano. Non ci vuole molto ad avere coraggio, quando si è liberi dalle ideologie
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2014
Trascrizione: “È perfettamente semplice. Devi uccidere 1,5 milioni di persone nel Donbass”
Bogdan Boutkevitch : Ok, mi chiedi “Come può essere successo?” Ebbene, succede perché il Donbass, in generale, non è semplicemente una regione in una condizione molto depressa, ha un intero numero di problemi, il più grande dei quali è che è gravemente sovrappopolato con persone a cui nessuno può servirsi. Credimi, so perfettamente quello che sto dicendo.
Se prendiamo ad esempio solo l’oblast di Donetsk, ci sono circa 4 milioni di abitanti, di cui almeno 1,5 milioni superflui. Questo è quello che voglio dire: non abbiamo bisogno di [cercare di] “capire” il Donbass, dobbiamo capire gli interessi nazionali ucraini.
Il Donbass deve essere sfruttato come una risorsa, e lo è. Non pretendo di avere una ricetta rapida per una soluzione, ma la cosa più importante da fare – non importa quanto possa sembrare crudele – è che c’è una certa categoria di persone che deve essere sterminata.
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Che simpaticone questo “democratico” ucraino: ma “Mentina” non aveva detto che in Ucraina non esistono nazirazzisti e che è un popolo di figli dei fiori “Peace&Love”?
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Pure in Italia abbiamo tanti fascisti e nazisti, questo potrebbe giustificare l’aggressione di Putin all’Italia?
Liberarla da nazisti e ‘mbriaconi potrebbe essere una ragione valida per invaderci?
Spero almeno che ci liberi dal Vaticano, magra consolazione però.
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“Pure in Italia abbiamo tanti fascisti e nazisti, questo potrebbe giustificare l’aggressione di Putin all’Italia?”:
non di Putin, ma dal Primus inter pares Svissero, se i nazistelli a loro insaputa come te fossero addestrati da mamma NATO per mettere a repentaglio la neutralità del Paese confinante.
Adesso vai pure a ca6ar3, non necessariamente sulle ortiche, ma dove ti viene meglio…
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e.c.: DEL Primus inter pares Svissero
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Ex, ma che paragoni fai?
Non è che in Ucraina “hanno” tanti fascisti e nazisti, che fanno folklore e aizzano sottobanco alcuni partiti, come qui da noi (posto che dovrebbero comunque essere sciolti).
In Ucraina sono UFFICIALMENTE aggregati alle loro forze militari e usati scientemente per fare i massacri di cui sopra, quando non sono facenti parte del governo, come ministri etc.
Non hai letto NEANCHE il post di Tracia, prima di scrivere?
Ti linkerei l’articolo della Stampa del 2014 che stava girando qui su Infosannio, se non l’avessero OSCURATO, per non farci sapere ORA ciò che, a suo tempo, si POTEVA SAPERE.
Adesso non conviene più: va contro la vulgata mainstream.
Anche se l’avevano scritto loro stessi!
Ma il nostro è un paese democratico. Noi silenziamo i canali russi “perché tanto dicono solo menzogne” (così possiamo sostenere meglio le nostre), escludiamo i gatti russi dalle competizioni e dalle mostre, discriminato scrittori e sportivi… e già partono le aggressioni razziste, prima solo appannaggio di neri e gay, verso chiunque abbia qualche ascendenza russa.
Come siamo buoni noi. E boccaloni.
Le due cose, mi sa, vanno di pari passo.
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Ec discriminiamo, non discriminato.
Oddio… discriminiAMO, non discrimiNATO🤔😆
Ps oh, questa cz di tastiera Microsoft, ammmerecana, che vuole scrivere ‘Nato’ invece che ‘amo’, mi ha costretto a correggere più volte anche la correzione
Ps del Ps ovviamente scherzo (Nota per gli scemi del villaggio…ci sono, ci sono.)
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«Zelensky, il vero nemico dell’Ucraina
Difficile capire nella stampa italiana dove corra precisamente il confine tra stupidità e malafede, magari acuita da un’abbondante dose di ignoranza o di perversione intellettuale, basta semplicemente far riferimento a quei pezzi che adesso rivalutano ed “eroizzano” Zelensky, quando invece è proprio lui che ha portato la situazione all’estremo limite. Lasciamo perdere le sue esibizioni musicali a suon di pene, lasciamo perdere il fatto che un popolo disorientato lo abbia votato perché faceva il presidente in una serie televisiva e che la sua ascesa sia dovuto alla sponsorizzazione di un oligarca senza scrupoli come Igor Kolomojskyj, tra l’altro cittadino israeliano, lasciamo persino perdere il fatto che egli sia stato il candidato ideale per l’occidente vista la sua totale incapacità di governo anche nelle rare occasioni in cui non è ubriaco o fatto: la cosa oggettiva è che egli era stato eletto nel 2019 con numeri bulgari con la promessa esplicita di allentare le tensioni con la Russia e risolvere la crisi nelle repubbliche separatiste nell’Ucraina orientale secondo quanto stabilito dagli accordi di Minsk, ma non ha fatto alcun tentativo di mantenere la parola data su nessuna delle due questioni. Invece, ha notevolmente esacerbato la crisi interna dell’Ucraina provocando incessantemente la Russia.
Ora capisco che un politico che non rispetta le promesse possa apparire un beniamino di certa informazione che continuamente tradisce se stessa e che dunque si compiace dell’ infedeltà altrui: ma celebrare il coraggio e la saggezza di questo patetico e deprecabile guitto o celebrarlo per un inesistente coraggio personale , è davvero troppo. Posso capire che un burattino appaia simpatico ai burattini dei giornali , ma la realtà è che il rifiuto di Minsk da parte di Zelensky è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I funzionari russi avevano lavorato per 8 anni a Minsk per elaborare termini che sarebbero stati accettabili da tutte le parti. Poi, all’undicesima ora, ha ha fatto saltare tutto ? Chi gli ha detto a di annullare l’accordo? Il crack di cui fa uso giornaliero o Washington, cosa che per la verità non è poi così differente? Se adesso andremo incontro a una crisi tremenda lo dobbiamo in parte proprio proprio a lui in quanto parte vitale di un meccano destinato a mettere l’Europa contro la Russia. Perché Zelensky dispiegò 60.000 soldati armati di tutto punto nell’area appena oltre la linea di contatto nell’Ucraina orientale dove potevano lanciare proiettili mortali nelle città e nei villaggi dei russi etnici che vivevano nel Donbass? Chiaramente, il messaggio inviato alla gente era che un’invasione era imminente e che avrebbero dovuto fuggire immediatamente dalle loro case o rifugiarsi nelle loro cantine. Quale obiettivo sperava di raggiungere costringendo queste persone a rinchiudersi nelle loro case temendo per la propria vita? E quale messaggio intendeva inviare a Mosca i cui leader guardavano a questi sviluppi con assoluto orrore?
Questo guitto sapeva che Putin aveva ripetutamente affermato che l’adesione dell’Ucraina alla Nato era una “linea rossa” per la Russia? Sapeva che Putin ha ripetuto la stessa cosa dal 2014? Sapeva che Putin ha avvertito che se l’Ucraina si fosse adoperata per entrare a far parte della Nato, la Russia sarebbe stata costretta ad adottare misure “tecniche-militari” per garantire la propria sicurezza? Sì, sapeva tutto questo e nonostante ciò è arrivato persino a esprimere pubblicamente il suo interesse per lo sviluppo di armi nucleari, cosa che per la Russia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tutto questo va inserito in un contesto nel quale sia Zelensky, sia chi tira i suoi fili sanno benissimo che l’Ucraina avrebbe perso la guerra, cosa che in realtà è già avvenuta e solo i giornali occidentali sono così stupidi o così servi da non essersene accorti assieme a certi primi ministri olografati dal potere finanziario . Certo Putin non ha nessuna voglia di avere molti morti tra i suoi soldati e magari molti tra i civili ucraini e russi e dunque stringe il cappio lentamente attorno alla formazioni naziste che sperano di resistere nelle città facendo degli abitanti il proprio ostaggio. Ma questo appare in occidente dove c’è una continua creazione di realtà inesistente, come una sorta di difficoltà da parte di Mosca , mentre di fatto l’esercito ucraino non esiste più. Basterebbe semplicemente ascoltare le parole del colonnello Douglas Mac Gregor fino a meno di un anno fa consulente senior del ministero della difesa per capire meglio: “Abbiamo visto un movimento metodico molto lento delle forze russe che entrano in Ucraina…. Si sono mosse lentamente e con cautela e hanno cercato di ridurre le vittime tra la popolazione civile, cercando di dare alle forze ucraine l’opportunità di arrendersi. È finita. E nella fase in cui ci troviamo ora, le forze russe hanno manovrano per accerchiare e circondare le superstiti forze ucraine e distruggerle.”
A questo punto appare chiaramente chi è davvero Zelensky. Perché non ha negoziato con Putin quando ne ha avuto la possibilità? Perché non ha ritirato le sue 60.000 truppe da est? Perché non ha fermato le spedizioni di armi di Washington? Perché non ha attuato il Trattato di Minsk? Perché non ha rifiutato l’offerta di adesione della Nato? Non è difficile rispondere a queste domande: ha agito su ordine di Washington sin dall’inizio e sapeva perfettamente cosa sarebbe accaduto e quante vite avrebbe sacrificato per le mire statunitensi. Sapeva benissimo che avrebbe inflitto ferite incalcolabili alla sua stessa gente senza alcun motivo e ancor peggio che avrebbe spianato la strada alla dissoluzione dell’Ucraina stessa.
Potremmo domandarci come fa un uomo così a vivere con se stesso. Ma ancor più come fanno a vivere con se stessi i miserabili che adesso lo esaltano.».
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Io invece vorrei chiederlo proprio alla curiosissima Laura Silvia Battaglia, dove stracazzo era nel gennaio 2016 quando i sauditi bombardavano l’ospedale materno infantile al Sabaeen di Sana’a in Yemen, esattamente la sezione neonatale piena di incubatrici, dato che a Google non risulta un suo solo scritto nel quale l’episodio venga anche solo menzionato, né dell’epoca (durante la quale svolgeva l’incarico di corrispondente dallo Yemen per conto di diverse testate) né successivo (ovviamente, ad eccezione di questo).
Se, come pare, lei per prima ha aspettato solo ora per tirare fuori l’episodio, a che titolo si permette di chiedere conto a chicchessia di un comportamento del tutto analogo al suo?
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Sì, bravo, bravissimo, ma la domanda resta intonsa: Di Mario arrubba o non arrubba?
PS: ma voi fini analisti de ‘sto cazzo, perché il titolo dell’articolo e relativo svolgimento lo prendete sempre sul personale? Come dicevo al pesce boccalone, alias Rassegnato1962, voi contate meno di un cazzo e quello che facevate all’epoca, come quello che all’epoca faceva Laura Silvia Battaglia (magari ha avuto un mese di cagotto fulmiante e l’articolo non ha potuto scriverlo sull’ospedale infantile al Sabaeen di Sana’a in Yemen), non cale a anima viva e non cambia di una virgola il contenuto dello scritto, perché questo è stato ed è l’andazzo generale sulla questione: democratici a random!
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E dimmi, dov’è che avrei detto ciò che io (che conto meno di un cazzo, esattamente come te) facevo e/o pensavo all’epoca?
Ho semplicemente voluto puntualizzare la doppia morale di chi accusa altri di un comportamento che è stata la prima ad aver attuato (con l’aggravante che, nel caso dell’autrice dell’articolo, data la sua professione, sarebbe stato suo preciso dovere riferirne), del resto non mi può fregar di meno.
Ad ogni modo la domanda era per Laura Silvia Battaglia, sei per caso (anche) il suo avvocato? Ormai hai più clienti non paganti di uno studio associato. Qualora lo fossi, pregasi smentire con un link quanto da me affermato, oppure astenersi dallo sparare minchiate “a random”.
Certo che, se il livello delle tue arringhe difensive è quello, mi sa che la diarrea ce l’hai nel cervello.
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Non ho voglia di sbattermi a spiegarti gli antecedenti (mi sembrava comunque di essere stato sufficientemente chiaro anche per uno che non capisce tanto le cose al volo come te…), ma tu vieni qui “a cazzom” a Natale e a Pasqua e pretendi che il continuum spazio-temporale si peghi alle tue fregole?
Ma la questione importante resta: Di Mario arrubba o non arrubba?
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Pronto? Pronto, Mc Fly?
“del resto non mi può fregar di meno”
Buona Pasqua.
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Brava Alessandra, sei sempre la migliore!
Precisa, puntuale, intelligente, equilibrata!
Non come certi che usano questa piattaforma di commenti solo per insultare e offendere, e spesso senza nemmeno leggere l’articolo in questione ma solo per eccesso di bile, dando di sé stessi la prova del peggio possibile.
Ma prendessero della Colestiramina senza avvelenarci col loro vomito!
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Non solo, e le armi fornite dall’Italia agli arabi del nuovo rinascimento renziano?
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