Aeroporti, vigneti, ville, hotel… Lo shopping degli amici di Putin. Argentario e maremma sono affari loro. L’ultima incursione c’è stata all’asta con cui ha comprato una manciata di azioni dal Comune di Scansano, territorio famoso per il Morellino. Il vino però non c’entra. […]

(GIULIO DA SILVA – Il Fatto Quotidiano) – Pluto è atterrato in Maremma. L’ultima incursione c’è stata all’asta con cui ha comprato una manciata di azioni dal Comune di Scansano, territorio famoso per il Morellino. Il vino però non c’entra. Le 712 azioni, pagate 2.050 euro, sono una frazione del capitale di Seam, Società esercizio aeroporto Maremma, che gestisce il traffico civile nell’aeroporto di Grosseto, scalo prevalentemente militare, base degli Eurofighter. L’aeroporto è usato per voli charter e voli privati di ricchi turisti. La Maremma, dopo la Versilia, attrae molti miliardari russi – ora a rischio sanzioni – che comprano ville, soprattutto all’Argentario, tenute agricole per milioni di euro, alberghi. Nel mirino anche stabilimenti balneari, da Punta Ala a Capalbio.

Tra gli acquisti cominciati nel 2014 e fino a novembre del 2018, primo azionista dell’aeroporto di Grosseto è diventato la Ilca, una Srl di Firenze che possiede il 35,26% di Seam. Per capire chi è il proprietario bisogna però volare fino a Cipro. Il 100% della Ilca, infatti, appartiene a una società di Nicosia, la Plutoworld Limited. Da lì si risale fino a Mosca, alla Aeon Infrastructure, il proprietario è Roman Trotsenko, 51 anni, magnate che in Russia controlla 14 aeroporti. La sua ricchezza è stimata da Forbes in 2,3 miliardi di dollari, nella classifica del 2021 era il numero 1.299 tra i più ricchi del pianeta. Sommando le quote hanno una partecipazione più alta di lui gli enti locali, Provincia (25,25%), Regione (7,08%), Camera di commercio (5,43%). Due anni fa, Lupo Rattazzi, figlio di Susanna Agnelli, ha comprato il 20% di Seam da banca Intesa e Popolare di Vicenza. Il presidente è Tommaso Francalanci, indicato da Trotsenko. Secondo il bilancio Ilca l’investimento nella Seam, costato 1,042 milioni, è “strategico e duraturo”. Pur avendo pochi passeggeri (3.297 l’anno scorso), l’aeroporto è un avamposto ideale per i miliardari russi che vogliono occupare la Maremma.

Attraverso Plutoworld, Trotsenko ha comprato anche Torre Civette società agricola Srl, sede a Firenze, che sta investendo per coltivare “semi oleosi” e affitta terreni per produrre vino, ha immobilizzazioni materiali per quasi 14 milioni. Per ora il bilancio è in perdita, con un rosso accumulato di tre milioni dal 2018 al 2020.

Molti oligarchi amici di Vladimir Putin hanno messo le radici all’Argentario.

Tra i primi, German Khan, 60 anni, nato a Kiev, patrimonio stimato da Forbes in 7,7 miliardi, numero 224 nella classifica dei ricchi 2021. Cofondatore di Alfa Eco, che commercia materie prime e di Alfa Bank, la più grande banca privata in Russia, possiede villa Cacciarella, con vista sul Giglio. Costruita da Carlo Feltrinelli, era finita a Stefano Ricucci per 34 milioni. A Khan è costata 18 milioni. L’oligarca di origine ebraica ha donato 50 mila euro al Comune per le panchine sul lungomare di Porto Santo Stefano.

Un’altra villa, con 200 ettari di terreno, è stata acquistata da Arkady Rotenberg, l’insegnante di judo di Putin, comproprietario della più grande società di costruzioni di gasdotti e linee elettriche in Russia, Strojgazmontažsia. Konstantin Nikolaev, 50 anni, ha investito 4 milioni in una tenuta vinicola a Bolgheri. È tra i proprietari di Globaltrans, la più grande società privata di trasporti ferroviari.

Terra di conquista dei miliardari amici del Cremlino è la Sardegna. I fratelli ceceni Musa eMavlit Bazhaev nell’ottobre 2014 hanno comprato il Forte Village di Santa Margherita di Pula da Idea Fimit per 180 milioni. L’anno precedente avevano rilevato la gestione da Mita Resort di Emma Marcegaglia. Hanno accumulato miliardi di dollari con l’estrazione di gas e petrolio e con le miniere di platino.

In Costa Smeralda ci sono almeno 50 ville di russi. Tra questi, Roman Abramovich, proprietario della squadra di calcio inglese Chelsea FC e Alisher Usmanov, il magnate dell’acciaio ed ex manager di Gazprom che è stato proprietario del 30% dell’Arsenal, quota venduta nel 2018 per 700 milioni di dollari: ha un patrimonio secondo Forbes di 15,2 miliardi di dollari, numero 99 tra i Paperoni del pianeta. Ha comprato la villa di Romazzino più di 13 anni fa da Antonio Merloni per circa 30 milioni. Nove anni fa fu avvistato in una festa estiva, in compagnia di Putin e di Silvio Berlusconi. Qualcuno fantasticò: Gazprom vuole comprare il Milan. Usmanov ha donato 500 mila euro alla Regione Sardegna per combattere il Covid.

Ha interessi in Italia Viktor Vekselberg, il barone dell’alluminio, numero 262 nella classifica dei ricchi del 2021, ricchezza stimata da Forbes in 8,9 miliardi di dollari. Nel 2014 con la sua Renova ha comprato Octo Telematics, società di servizi per le assicurazioni auto. La quota si è ridotta al 48,55% nel 2018. A vendere Octo è stato il gruppo di soci guidati dal fondo Charme II di Luca Cordero di Montezemolo. Nel 2015 Vekselberg ha comprato il “Grand Hotel a Villa Feltrinelli” a Gargnano (Brescia) sul lago di Garda, attraverso la Camerlex Holdings Limited di Cipro. Una stanza costa da 1.450 euro a 2.750 a notte, la stagione apre il prossimo 19 aprile. Victor Kharitonin, amico di Abramovich, proprietario di Pharmstandard, ha investito nei vini in Franciacorta.

Elena Loss, nata nel 1962 a Rostov, nel 2020 ha comprato la società termale Sorgente Sant’Elena a Chianciano (Siena) attraverso la società svizzera Elacua Holding Limited. L’anno successivo è arrivata a Latronico (Potenza), con un progetto di turismo termale da 24 milioni. A parte Chianciano, secondo una visura camerale, possiede le società agricole Il Castelletto di Pienza e Miravalle di Chiusi, Miravalle Terme di Chiusi, Russit Srl di Latronico, Pizzica società agricola di Bernalda (Matera). A metà dicembre un tribunale di Mosca ha ordinato il suo arresto perché avrebbe tentato di sfilare illegalmente la società Pharmaservice al senatore Dmitry Savelyev e a Elena Tereshkova, figlia di Valentina, la prima donna andata nello Spazio. Loss è domiciliata a Sarteano (Siena), ma sarebbe fuggita a Londra.