(Massimo Gramellini – corriere.it) – Nel dramma della guerra, spicca l’incredibile traiettoria di Volodymyr Zelensky, l’uomo che in sette anni è passato da un set a un bunker senza mai smettere di essere il Presidente: prima per finta e poi sul serio, in un crescendo che dal comico è passato al drammatico e adesso sfiora addirittura l’epico.
Per chi ancora non lo sapesse, nel 2015 la televisione ucraina trasmise una serie intitolata «Servitore del popolo», dove l’attore Volodymyr Zelensky interpretava la parte di un Presidente onesto e astuto. Nauseati dai politici professionisti, i telespettatori si immedesimarono a tal punto nel personaggio da volerlo sottrarre alla finzione. Non potendo consegnargli direttamente il potere, lo diedero all’attore che lo incarnava.
Il paragone con Grillo regge fino a un certo punto. Anche il comico ligure ha fondato un partito che sventolava la bandiera dell’onestà, ma è rimasto fuori dalle istituzioni, mentre Zelensky è diventato il ruolo che aveva recitato, in una sovrapposizione senza precedenti nella storia della politica, dello spettacolo e dello spettacolo della politica.
A movimentare la trama è poi intervenuto uno sceneggiatore non ingaggiato dalla produzione, PsychoPutin, che aggredendo la nazione del «Servitore del popolo» ed esortando i militari ucraini ad eliminarlo, lo ha trasformato in una maschera tragica e solitaria nella quale in queste ore è impossibile non specchiarsi. L’attore Zelensky è talmente entrato nella parte che un giorno faranno una serie tv su di lui.
infosannio 
Sto poro gramel lo vedrei bene a scrivere i pensierini amorosi dei Baci Perugina…..non capisco il “masochismo” di infosannio..
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L’hai già visto sul finire del secolo scorso, ai tempi di Cuori allo Specchio, rubrica di posta sentimentale su Specchio, il settimanale de La Stampa. Personalmente, lo ritengo ancora il momento migliore della sua intera carriera giornalistica.
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Zelensky come Leonida?
Comunque la si pensi, finalmente un comico con le palle. Onore a lui.
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Si e’ dimostrato un pallonaro alla grande: di fatto tutti i procedimenti giudiziarii invocati e pronessi hanno fatto un buco nell’acqua, usa la stessa retorica degli altri bastardi ed ha pure lui piazzato amici dappertutto.
MA PERO’!
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Grame come da sua abitudine non ci becca mai. I russi stanno già bussando alla porta, troppo presto per qualsiasi invasione. I generali ucraini hanno già deciso…
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-l’attore Volodymyr Zelensky interpretava la parte di un Presidente onesto e astuto.
Nauseati dai politici professionisti, i telespettatori si immedesimarono a tal punto nel personaggio
da volerlo sottrarre alla finzione.-
a leggerla così parrebbe essere quasi una offesa agli ucraini
dopo avere creduto alla prima maidan, ed aver eletto presidente il biciok usa/ua Juščenko,
lo hanno poi sostituito con uno della fazione opposta, un truce filorusso, sin quando, perennemente delusi,
e nuovamente si sono lasciati imbonire dalla seconda maidan con le promesse di libero scambio,
di cose e persone, con la UE e, non contenti, hanno eletto un cioccolataio (con rispetto sommo per la professione)
che alla fine ha pure arruolato un mariolo georgiano, ex presidente diventato ricercato in patria,
ed entrambi non hanno brillato in nessun campo quindi, nella successiva elezione,
si sono fatti ammaliare da quel bel faccino (sarebbe pure simpatico, ma è entrato in un ruolo scomodo)
lasciando perdere la lustracja, le leggi sulle lingue regionali, ovviamente tutte tranne il russo
che è solo quella di un 30% circa di popolazione
(pensa come godono i sudtirolesi nostrani ad avere noi e non loro come padroni di casa)
non ci fanno una bella figura… e mi dispiace, in fondo sono dei bonaccioni
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Me la rifai mettendoci invece Italia e Berlusconi?
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A questo punto …
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a parte la discutibile ironia del suo discutibile articoletto, Gramellini sembra ignorare che Grillo non può assumere incarichi pubblici per una condanna dopo un incidente stradale con morti di molti anni fa, se non sbaglio
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Sbagli. Grillo per quell’incidente di ormai oltre quarant’anni fa si prese un anno e due mesi, con il beneficio della condizionale e della non iscrizione, ma questo non costituisce in alcun modo un ostacolo all’assunzione di incarichi pubblici, come dovrebbe essere oltremodo evidente dal Parlamento pieno di condannati (spesso con condanne ben peggiori, per lunghezza e soprattutto gravità dei reati commessi) che da decenni ci ritroviamo.
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Un eroe che sfoggia il Wolfsangel sulla bandiera del suo partito… Gramellini faccia il favore, torni alla ciotola delle crocchette.
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Mi chiedo cosa abbia fatto fino ad ora per identificarlo con un “eroe”.
Lo abbiamo visto solo nascosto filmarsi in maglietta.
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