
(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Nemmeno adesso, con le immagini delle atrocità della guerra in Ucraina, USA e Ue riescono ad organizzare una risposta. Anzi, in quelle che potrebbero essere le ultime ore di vita del presidente Zelensky e di migliaia di resistenti, si continua a menare il can per l’aia sulle sanzioni.
Guerra in Ucraina: le sanzioni inutili di Usa e Ue
Tagliare gli scambi commerciali con un Paese che si vuol punire è storicamente il più blando strumento di dissuasione, sempre fallito da Cuba all’Iran, dal Venezuela alla stessa Russia. Eppure Usa ed Ue insistono, anche perché ci sono Stati che non hanno niente da perdere, al contrario dell’Italia, che paga già da anni un prezzo rilevante per i vincoli su Mosca.
USA e Ue non colpiscono Putin dove gli farebbe più male
Si fa poco, invece, lì dove si potrebbe far più male a Putin, congelando sul serio – e non con annunci di facciata – le fortune dei miliardari ingrassati all’ombra del Cremlino, ora sparse in tutto il mondo, a partire da Londra e Montecarlo. E dire che con la loro influenza gli oligarchi possono mettere Putin con le spalle al muro più delle armate di Kiev.
Allo stesso modo non si fa niente per dare un segnale agli altri Paesi minacciati da Putin a non entrare nella Nato – Svezia e Finlandia – o agli Stati baltici di Estonia, Lettonia e Lituania, prossimi in lista d’attesa per seguire nella stessa sorte l’Ucraina.
Non c’è aria di un’azione mirata per portare in salvo Zelensky, o di sostegni logistici alla resistenza. Aspettiamo rassegnati, insomma, che Kiev cada, in attesa che domani la storia si ripeta, senza paura di conseguenze, perché ad ogni aggressione siamo più veloci a voltarci dall’altra parte.
E se in Afghanistan avevamo battuto il record, ora ci siamo pure migliorati.
al bar dei giornalisti, questo va forte, quando le spara…
non le manda certo a dire e sopra tutto suggerisce cosa a cui nessuno, ma proprio nessuno, ha pensato
non gli passa per l’anticamera della forfora che Putin e il suo entourage, se mai avessero avuto beni
in luce all’estero, ora non ci sono più?
non è che c’è un Putin che fa lo stratega militare ed uno, con cui non parla, che fa l’affarista losco.
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Atrocità sono purtroppo intrinseche in tutti i conflitti.quella povera vecchia col viso insanguinato che è diventata l’immagine della spietata occupazione russa piva essere afgana come palestinese come irachena. Basta con i pietismi unilaterali. Alla resa dei conti, in un macabro paragone, ci gioco tutto che i civili morti saranno inferiori a quelli provocati da Israele in una modesta incursione a Gaza, senza movimenti di protesta ne articoli indignati. Le guerre si prevengono eliminando o smussando le diverse posizioni. Se scoppiano, non è mai per colpa di uno solo
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Piva = Poteva, ovviamente
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Pedullà, vai tu a combattere contro Putin e sopratutto, facci sapere quanto vuoi pagare la bolletta elettrica per difendere Kiev.
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