
(Giuseppe Di Maio) – Per quanto gli siano cresciuti intorno i caratteri maschili, il centro del viso è ancora quello di un bambino. Lo stesso bambino reso famoso dal nonno famoso – Enrico Bottini il protagonista raccomandato di De Amicis, interpretato da Calenda il nipote raccomandato di Comencini. E poi ha continuato così, anche fuori del giardino di famiglia. Pare cresciuto, ma dice ancora cose del suo piccolo mondo: questo sì quello no, area progressista sì ma senza il M5S, Lega sì ma di Giorgetti, FdI no. Non si capisce una cazzo di quello che dice, come Peter Sellers che parla di piante e di stagioni; Carletto con tutte le televisioni al seguito diventa uno sfornatore di ricette nuove e grandiose. E giudizi. Renzi è stato il miglior Presidente del Consiglio da De Gasperi. E’ proprio vero che un fesso chiama l’altro.
E non c’è due senza tre. Renzi denuncia i giudici, e Letta vota col centrodestra contro i giudici di Firenze e a favore di Renzi, poiché quando la casta si difende si scopre la vera destra e la vera sinistra. Si scopre il partito che ha vinto le elezioni e il partito che le ha perse pur col 33%. I piddini di dentro e di fuori parlano di coraggio, di ambizione, di terza via, ma che ceppa dicono. La politica che indicano è piena di chiacchiere senza obiettivo. Lo Stato è senza obiettivo, mera espressione di potenza della classe dominante che alleva classi gregarie nell’ignoranza e nell’ottusità. Il timore della diffusione della democrazia che un secolo fa assaliva tutti i proprietari, oggi è completamente sparito. Oggi essi sanno che il popolo diseducato giorno dopo giorno è incapace di avvalersi degli strumenti messi a disposizione dalla politica. Come mai ad esempio il primo decile è padrone di metà del paese, i quattro decili successivi quasi dell’altra metà, e solo scampoli in mano al 50% più povero? E come mai, nonostante la democrazia e il suffragio universale, il Parlamento sembra la fotografia della distribuzione della ricchezza e non della popolazione reale?
L’accozzaglia delle destre, del PD, e dei cespugli diversamente PD, hanno un solo programma: Draghi, il protettore degli interessi privati, delle bande di partito e della realtà della disuguaglianza. La relazione Santoro, Roventini, Guzzardi e Palagi dice che la tassazione per i redditi alti è addirittura regressiva. Dice cioè che il motore ultimo della disuguaglianza è l’iniquo prelievo fiscale. Il primo della classe blatera che non è il momento di prendere ma quello di dare, nascondendo di dire a chi.
Perciò caro Giuseppe Conte, non ci si può alleare col nemico. Ci fai votare un’altra volta il tuo Statuto senza che questa creazione infinita, questo strumento della giustizia popolare sia completo. Il nostro destino è quello di smascherare quelli come Letta, non diventarne alleati per riempire il vuoto che incombe sul Movimento, o per rafforzare l’autorità su quella masnada anarchica e ondivaga dei grillini. Ascoltami: disinfesta il tuo giardino con un programma di giustizia sociale, battiti per una legge elettorale assolutamente proporzionale (con sbarramento ai cespugli di centro) e pretendi che ognuno indichi chiaramente il proprio obiettivo.
Solo così Di Battista e la Lezzi possono diventare dei tuoi e dei nostri. Bisogna ridisegnare tutto il Movimento, sempre con un occhio al passato. Quel passato che ci ha fatto Grandi. G. Mazz.
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“Possiamo parlare di tutte le formule astratte che volete. Vogliamo parlare di campo largo? Per me è una formula astratta, se significa politiche per i cittadini annacquate, io in questo campo largo non ci entra”. Così Giuseppe Conte parlando con i cronisti. “A me interessa parlare di salario minimo, mi interessa sapere chi firmerà questo ddl che è pronto. Mi interessa sapere che come intendiamo la politica e l’etica pubblica, interessa o no? Il contrasto dei privilegi, interessa o no? I politici hanno percorsi preferenziali? Cosa fanno sollevano conflitti di attribuzione, dicono che i Pm hanno violato la Costituzione? Se questo è il campo largo a noi questo non ci interessa…”, ha aggiunto il leader in pectore del Movimento 5 stelle che ha poi aggiunto: “M5s isolato? Siamo col paese”.
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Se avesse usato queste parole, accompagnandosi con Di Battista e non con Di Maio, durante la campagna elettorale municipale del 3 e 4 ottobre 2021 non si sarebbe fatto fottere dal PD Roma e Torino e non sarebbe scomparso dal comune di Milano. Forse comincia sentire dolore dopo tutti gli schiaffoni che i pidini, per mano di Renzi e di Calenda, gli hanno tirato.
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Completamente d’accordo.
Il pariolino presuntuoso blateri pure, io quando lo vedo in TV spengo e me ne vado.
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Io quando lo vedo in tv devo correre al cesso, meglio del gutalax
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Che faccia da s3gaiolo.
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Seve… mi hai fatto esplodere una risata… meno male che non stavo bevendo!
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L’ ho detto io che siamo già a Lombroso…
In fondo le cose ( e le ideologie) di destra oggi si fanno a sinistra . Traffico di schiavi compreso.(Agnelli se ne intendeva).
Più chiaro di così.
Basta gridare al “fascismo” nei confronti di chi non è allineato e cantare “Bella Ciao” ( chi muore giace e chi vive…ne approfitta…) e qualsivoglia cosa è giustificata.
Potenza delle etichette…
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Ma quale sinistra??? Dove la vedi? E poi, allineato con chi?
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Se Conte ascoltasse solo le ultime cose che gli hai consigliato il M5S riconquisterebbe entusiasticamente il mio volto.
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