
(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Per la serie hardcore “A Letta con tutti” ieri il Pd si è concesso a un nuovo partner. Tre giorni fa erano stati sguardi ammiccanti e promesse di campi larghi con Calenda, ventiquattrore dopo è toccato al patto di cemento con Conte e infine è arrivato Renzi con tutto il Centrodestra. Un’ammucchiata, insomma.
L’ex segretario chiedeva di non far acquisire ai magistrati alcuni messaggi WhatsApp su come si spendevano i soldi della Fondazione Open, supportato da Fratelli d’Italia, Lega, berluscones, centristi e neanche a dirlo dai dem, tutti sulla stessa barca quando c’è da salvare uno di loro, meglio ancora se fingendo di farlo per difendere le sacre prerogative dei parlamentari su autorizzazione a procedere e accesso alla corrispondenza. Unici a votare contro, i 5 Stelle e Leu, animati non certo da chissà quali pulsioni giustizialiste, visto che il senatore Renzi gode giustamente di ogni garanzia.
La vicenda, però, ha un innegabile valore politico. Per quante convergenze si cerchino, 5S e Pd sono come l’acqua e l’olio, impossibili da mescolare perché troppo diversi nella composizione chimica su giustizia e potere. In attesa che Conte riprenda la leadership formale del Movimento (quella sostanziale non l’ha mai persa) sarà difficile non tenere conto di queste distanze, anche se qualche alleanza locale può tornare utile alle prossime amministrative.
Uno scenario diverso dalle elezioni politiche, dove correre da soli con la chiara identità dei 5S porterà in dote il sostegno di chi non vuole avere niente a che fare con i giochetti per aiutare Renzi, e l’appoggio di chi ancora spera in un’Italia migliore.
Non è mai troppo tardi per correggersi.
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Il M5S del 2018 era incompatibile con tutti i partiti, ciò non toglie che con un programma condiviso avrebbe potuto governarci, ma in una posizione di forza – anche perché gli altri contraenti hanno combinato ben poco, grazie al cielo.
Quello di adesso è totalmente sfilacciato, “uno Spaniel d’acqua che ha paura dell’acqua”, e solo in parte per responsabilità di Conte.
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Dopo aver governato insieme per gli ultimi 3/4 anni, PD e M5S sono piu’ simili di quanto si creda. Di Maio docet. Si sperava che il M5S influenzasse positivamente il PD ma e’ successo il contrario: l’azione politica si e’ indebolita, si ha paura di dire le cose come stanno e di avanzare proposte politiche, gli obiettivi di breve termine prevalgono, correnti, individualismi, … e Letta ha dato il bacio della morte a qualsiasi allenza.
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Non c’è alcun dubbio, sarà per inesperienza o ingenuità o anche personalismo locale, però nel rapporto Partito Disonesti-5 Stelle è parso sempre che il 33% lo abbia preso il primo. Purtroppo, i serpenti del PD hanno una capacità innata di rimanere a galla in tutte le situazioni, pur offrendo al meglio , il peggio della politica
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Proprio l’altro giorno davano i sondaggi il PD primo partito e i 5s in caduta libera.
Sorge una domanda spontanea: i sondaggi sono fatti tra quattro amici a botteghe oscure o realmente gli italiani sono questi????
Salut
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Sicuramente i sondaggi sono pilotati.
Del tipo: chi vorresti come presidente della repubblica tra Draghi, Mattarella e Berlusconi?
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Intervallo
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Ansa.it
Di Maio annuncia una iniziativa per concedere diritto di voto sulla piattaforma Rousseau ai cittadini delle regioni del Dombass se sottoscrivono il suo comunicato sulla Fine delle Guerre.
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