(Roberto Saviano) – Ho letto per intero e con molta attenzione l’ordinanza firmata dal neosindaco di Napoli Gaetano Manfredi su quella che nel testo viene definita “malamovida”. L’ho letto e devo dire che dalla prima riga mi è sembrata una resa incondizionata della buona politica, della politica che conosce e sostiene il territorio all’unica opzione rimasta: vietare e punire. Come a dire: se vi ubriacate e poi litigate, se pisciate dappertutto e lasciate monnezza ovunque, l’unica possibilità che come amministrazione abbiamo è di chiudere i locali della movida. Ma c’è di peggio… procedendo nella lettura mi imbatto in questo paragrafo e qui davvero sono trasalito: “Essendo il fenomeno della “malamovida” fortemente diffuso, è necessario adottare un provvedimento avente una vigenza temporale funzionale al processo rieducativo orientato a radicare diverse abitudini orarie finalizzate al corretto utilizzo del tempo libero inteso come divertimento sano e benessere psico-fisico, in quanto strumento fondamentale di aggregazione

sociale, ma anche risorsa preziosa per rendere la città vivace, in grado di generare valore sociale, oltre che economico, e di operare come magnete per i turisti”. Avete letto bene: RIEDUCAZIONE, anzi: “processo rieducativo orientato a radicare diverse abitudini orarie”. Se questi sono i progressisti non oso immaginare cosa possano fare gli altri.