Davanti al passaggio della lettera di Tiziano Renzi al figlio Matteo che definisce “Boschi, Bonifazi e Bianchi la Banda Bassotti che ha lucrato su di te senza ritegno” (per non parlare di Marco Carrai, “un uomo falso”) il primo, immediato pensiero […]

(ANTONIO PADELLARO – Il Fatto Quotidiano) – Davanti al passaggio della lettera di Tiziano Renzi al figlio Matteo che definisce “Boschi, Bonifazi e Bianchi la Banda Bassotti che ha lucrato su di te senza ritegno” (per non parlare di Marco Carrai, “un uomo falso”) il primo, immediato pensiero è che se un giudizio del genere fosse stato pubblicato sul Fatto Quotidiano, lo statista di Rignano avrebbe preteso, a dir poco, il sequestro della testata, oltre al pignoramento del mobilio di casa. L’altra, inevitabile, riflessione è: se lo dice lui… Perché babbo Renzi, oltre ad aver conosciuto, e molto da vicino, le “cattive” compagnie del su figliolo non ignora certo le bassezze della politica, avendola a lungo frequentata sia pure in ambiti periferici. E, tuttavia, essere arrivato al punto di marchiare come “Banda Bassotti” il Giglio Tragico, significa che deve avere osservato, e molto da vicino, cose che noi umani neppure immaginiamo. Poiché la lettera (depositata dalla Procura di Firenze al processo per bancarotta) risale al 2017, proviamo a immaginare l’esistenza di altre missive riguardanti le successive tappe della, per così dire, mutazione renziana. Scritte con il medesimo linguaggio esplicito di un padre piuttosto preoccupato dalle frequentazioni del figlio. Dalla creazione di un partito finto come Italia Viva (dopo averne distrutto uno esistente). Fino agli stretti rapporti intrattenuti con l’autocrate saudita Mohammad bin Salman (accusato di essere il mandante dell’omicidio del giornalista Khashoggi). E alle ricche consulenze percepite da uno dei regimi più oscurantisti del pianeta, definito con entusiasmo dal percettore come la patria di un “nuovo Rinascimento”. Purtroppo stiamo galoppando troppo con la fantasia a giudicare dal passaggio della lettera dove Tiziano, nell’elogiare l’erede, considera “geniale” la “mossa di rimandare le dimissioni” da segretario del Pd. E qui ci soccorre il latinorum: qualis pater, talis filius. O no?
No, non ci siamo. Non si può giudicare un figlio attraverson il padre e viceversa. Le responsabilità – e qui sono in ballo individui ampiamente maggiorenni, sono individuali.
Che Renzi fosse solo l’ utile idiota di certi poteri, che hanno visto in lui, fin da subito, qualcuno disposto a tutto, era chiaro fin da subito: un’ ascesa del genere per la sua faccia?
Per i DEM statunitensi, Obama e i suoi in primis, che dell’ Italia hanno ancora l’ idea del cameriere ( così appariva il Nostro quando si vestiva come il bell’ Obama ma con tutt’ altri… risultati ) loquace, furbo e servizievoile con una bella mancia, non pareva vero di avere qualcuno di così “semplice” al loro servizio; per i manager d’ assalto (“Manager” significa “maneggioni”, non dimentichiamolo) tutti superatlantisti, la gallina dalle uova d’ oro.
Tutto un cerchio magico gli si è affollato intorno, e lui ha credeto di farsi re. Qualcuno ha finto di allontanarsi, alla debacle, cambiando nome e fingendo “disaccordo sulle idee” ma mantenendo i medesimi interessi ( praticamente tutti i notabili dell’ Emilia Romagna ad esempio); altri non ne hanno neppure avutto bisogno e sono rimasti a controllare il PD. Il suo inesistente partitino esiste e prospera solo grazie ai “sondaggi”, al persistente aiuticchio US ed alla “benevolenza” del Berlusca che lo finge da tempo proprio “erede”: in realtà l’ utile idiota per tenersi in pugno il Paese con un altro partitino (FI) tenuto in piedi sono dalla sua esistenza, dai suoi media e dal Patto del Nazareno. Berlusconi di eredi non ne ha.
Sparirà non appena troveranno qualcun altro. Per intanto lui, si impingua il conto in banca e si prepara un ricco futuro altrove. Forse persino lui sa che la sua hybris lo perderà. E che il gioco che crede di avere in pugno è molto, ma molto, più grande di lui.
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La storia non lo insegna!
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Si possono giudicare eccome! Uno la cartina di tornasole dell’altro.
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X I manager d’assalto manager vuol dire maneggione. 😂😂😂
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Posto che non sia costruita apposta, cosa probabile, “Banda Bassotti “NON si riferisce certo alla ( scarsa ) altezza, bensì al fatto di essere…ladri?
Almeno così ricordo quando leggevo i fumetti .
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Io invece, con pardon, giudico i figli attraverso i padri e viceversa!
Non ho capito a che servirebbe asserire il contrario visto che sono uno più disgustoso dell’altro.
Ah già, serve a tentare di scrivere il pensiero alternativo quotidiano.
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Quindi tutti i figli degli assassini, degli stupratori saranno assassini e stupratori? E viceversa? Tare ereditarie? Geneticamente condannati al crimine? Vale solo per la famiglia Renzi?
Non mi pare di essere io a proporre un pensiero alternativo questa volta. Il suo un centinaio di anni fa andava per la maggiore…
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Il figlio di Totò Riina intervistato a vespa a vespa disse “non giudico mio padre”. Forse non avrà fatto saltare ponti attraversati da auto, ma la differenza tra bene e male non l’ha acquisita.
Mi pare che quel trafficone del babbo Tiziano ALDILÀ dei profili penali, abbia generato e poi cresciuto ed educato un figlio trafficone.
Se non riesci a vedere come il contesto familiare influenzi chi siamo (dove andiamo, quanti siete: un fiorino) e le scelte che facciamo sei ferma a 200 anni fa, a prima che un tizio di nome Sigismondo scoprisse quella cosa che dovresti avere pure tu a occhio, l’inconscio.
Ma tu ovviamente sei convinta di non avercelo l’inconscio: tu pure quando sogni decidi soggetti e storie alternative!
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Ma di qualcosa veramente IN-CONSCIO, cioè NON-CONSCIO, che cosa mai si potrebbe conoscere? Di che cosa mai si potrebbe parlare che lo riguardi?
Ecco un altro fulgido esempio di comica epistemologia davanti al quale la scienzaH moderna, sprezzante del ridicolo, giammai non indietreggia, protesa verso l’ABISSO (cit.) della Conoscenza!
E c’è stato un tal Sigismondo che l’ha pure scoperto: ‘mmazza che genio!
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Ma sei stato a sQuola da criptoennio? Dove sta ‘sta sQuola?
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Sigismondo, appunto…
Attenzione quindi a tutti i figli dei carcerati: alla larga, mi raccomando! L’inconscio non ha fatto acquisire loro la differenza tra il bene ed il male, che ne faremo dunque?
Che dice, cosa attacchiamo sul petto a chi ha la sfortuna di nascere e crescere in una famiglia disastrata? Il cornetto rosso di Totò?
Lo chiedo al suo inconscio, ovviamente. Anzi, a quel problematico sessualmente represso e cocainomane di Sigismondo. Ormai passato di moda da un bel po’.
E poi la fascista sarei io…
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Il problema tuo e’ che consideri “inconscio” credere a Babbo Natale, poiche’ lo Stato nemmeno sai dove rimane…
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Ti ha mai detto nessuno che sei DEFICI3NT3?
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X Carolina,
io non penso che si possa dire tutti A o tutti B.
Ci sono contesti familiari in cui ti può anche capitare che un figlio divenga molto peggio dei genitori, o molto meglio. Pietro Maso da un lato, S.Francesco dall’altro.
Poi ci sono contesti familiari criminali in cui le generazioni si susseguono, come nel caso della mafia e simili.
Tu che pensi, Matteo Renzi da chi l’ha imparata l’onestà intellettuale?
Se fosse stato il figlio di Gino Strada, pensi che avrebbe agito e pensato come fa adesso? perché in tante quetioni il legame è poco chiaro, in altre lo è molto e Renzino si pone in continuità con Babbo Tiziano quanto a maneggi, solo li ha perfezionati ulteriormente e ha fatto carriera (purtroppo).
Questo non per dare torto a te e ragione alla gradassa Paola PCI, che saluto con affetto ❤
Però in questo caso credo che abbia ragione lei.
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Vabbè, che dire?
Davanti a chi ha sentito dire che Freud fosse un cocainomane e sessualmente represso mi fermo e passo la palla.
Sarebbe come parlare di diritto parlamentare con Salvini.
O di epidemiologia con Pappagone.
Ti lascio ai tuoi fan, per i quali scrivi e spandi le tue perle.
Bacioni (cit.)
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… O di 5 Stelle con il Bamboccio…
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Pensa che stavo per scrivere: come se il sociopatico parlasse con me di Guènon.
Ma se preferisci famo come dici tu.
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Oh, ma non ti riesce proprio, eh: Guénon!
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Ommadonnamia!
Ho pure messo g grande. Ma sei un ditarqlo!
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