
(Dott. Paolo Caruso) – Ancora una tegola sul M5S e questa volta viene in caduta libera dal tribunale di Napoli. Non c’è pace per i pentastellati, una vera e propria maledizione si abbatte su di loro, sul Presidente Giuseppe Conte e sugli organi statutari. Infatti dopo che la richiesta di sospensiva nello scorso mese di dicembre era stata respinta dagli organi giudiziari, ora il tribunale partenopeo con l’appello presentato dagli attivisti campani ha rivisto il provvedimento sospendendo in via cautelare le due delibere con cui lo scorso agosto il M5S aveva introdotto una modifica dello statuto e proposto l’elezione del Presidente Conte con l’approvazione da parte degli iscritti. Tale procedimento è stato ritenuto necessario per la sussistenza di “gravi vizi nel processo decisionale” in primis l’esclusione dal voto di più di un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum in assenza di un regolamento adottato dal Comitato di Garanzia su proposta del Comitato direttivo a sua volta mai eletto. Esprimendosi in tal senso il tribunale di Napoli ha accolto l’istanza presentata da alcuni iscritti 5 Stelle che avevano contestato la legittimità di quelle delibere, in particolare l’esclusione dal voto dei neoiscritti al movimento da meno di sei mesi, la mancanza di una maggioranza idonea per approvare la modifica delle norme statutarie e la stessa nomina di Conte. Quindi ora tutte le cariche del movimento da Conte ai suoi vice sono state azzerate, e il movimento stesso in questo preciso momento risulta decapitato, riportando così le lancette del tempo ad aprile dello scorso anno. Un ulteriore terremoto colpisce il movimento in una fase già complicata per la diatriba tutta interna ai pentastellati tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, un fuoco mai sopito che accende ulteriormente gli animi sul rinnovamento strutturale del movimento su cui pesa già la spada di Damocle della ineleggibilità dopo due mandati. Presto si passerà ad una nuova consultazione e le due delibere con le modifiche statutarie sospese saranno rimesse al voto di tutti gli iscritti compresi gli esclusi di agosto. Inutili oggi le lotte intestine, ancora più inutile e dannosa la diatriba portata avanti da Di Maio contro il presidente Conte, entrambi tra l’altro privati del potere di deliberare. Ora la parola spetta al Garante Beppe Grillo…
Strano.. con che tempismo cercare di far sparire Conte e il M5S non sarà voluto da qualcuno?!
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