Pian piano esperti, politici e media «scoprono» i problemi di conteggio dei decessi, l’importanza delle terapie e gli effetti avversi dei vaccini. Benvenuti. Ma la «dignità» citata dal capo di Stato impone di non dimenticare di chi siano le responsabilità dei disastri. Il virologo Francesco Broccolo: «Terza dose ai guariti? Violenza pericolosa». Taglio alle quarantene.

(Maurizio Belpietro – laverita.info) – Quando mesi fa, unico giornale in Italia, ci siamo permessi di pubblicare i dati forniti in un’audizione parlamentare dal presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù, mettendo in dubbio i bollettini ufficiali sui decessi per Covid, siamo stati sommersi da un coro di critiche. Per i giornaloni e per le trasmissioni al servizio del governo, stavamo diffondendo fake news, ovvero informazioni non certificate dall’autorità suprema del pensiero unico anti pandemico e qualcuno, in spregio del ridicolo, si è spinto addirittura ad accusarci di essere cattivi maestri, ovvero giornalisti equiparabili agli intellettuali che negli anni Settanta fecero da terreno di coltura del terrorismo.
Quando, sempre mesi fa, iniziammo poi a dire che contro il coronavirus esistevano cure alternative alla terapia a base di Tachipirina e vigile attesa imposta dal ministero della Salute, i più benevoli ci hanno paragonato a ciarlatani che intendevano curare i malati utilizzando intrugli e pozioni magiche di dubbia provenienza. La taccia di stregoneria ci è stata rivolta dai soliti noti di cui sopra, autonominatisi certificatori ufficiali della corretta informazione.
Non siamo stati trattati meglio il giorno in cui abbiamo deciso di affrontare il tema degli effetti avversi del vaccino. Aver osato alzare il velo sulle reazioni collaterali ci ha fatto guadagnare l’imputazione di voler sabotare la campagna vaccinale, instillando dubbi tra le persone che ancora non si erano decise a offrire il braccio alla patria, quasi fossimo contro la scienza e a favore dei contagi.
Sì, in questi mesi ci è piovuto in testa ogni genere di addebito e in fondo la critica migliore che ci sia capitata è di essere cinici speculatori, pronti a tutto pur di vendere qualche copia di giornale (è noto infatti che i direttori delle altre testate si impegnano fino allo spasimo per evitare che i lettori acquistino i loro giornali e in effetti da qualche anno riescono benissimo nell’intento). Tuttavia, non ci siamo fatti intimidire dalle contestazioni di colleghi, politici e virologi, perché da quando abbiamo raggiunto la maggior età siamo abituati a ragionare con la nostra testa e non con quella bacata di alcuni giornalisti, di certi onorevoli, e di medici che paiono più esperti nel canto che nelle cure. Però, a distanza di qualche mese, colpisce l’inversione a «U» della maggior parte di coloro che fino a ieri ci attaccavano. Ora professori e giornalisti invitano a calcolare in modo diverso i decessi, perché un conto è chi muore di Covid e un altro è chi se ne è andato con il Covid. Improvvisamente, virologi e cronisti stanno scoprendo che non tutte le persone considerate vittime della pandemia sono effettivamente decedute per il virus, ma molte sono morte a causa di malattie pregresse, e il coronavirus è da considerarsi una concausa, ma il motivo principale dei decessi. Per noi tutto ciò era evidente da mesi, ossia da quando avevamo scoperto che, su disposizione del ministero, non erano state eseguite le autopsie. Dunque, considerare tutti quanti come morti di Covid era un errore, anche perché non aiutava a capire quanti si fossero contagiati in ospedale, cioè dopo un ricovero, e quale davvero fosse la letalità del virus. Ora, virostar e stelle cadenti del giornalismo invitano a non fare di tutta l’erba un fascio e a considerare diversamente le statistiche delle vittime. Beh, benvenuti nel mondo reale di chi prima di parlare si documenta.
Stessa conversione si registra in materia di cure domiciliari, considerate fino all’altro giorno più infettive dello stesso Covid: all’improvviso, si scopre che le terapie precoci aiutano. Non solo: come un fulmine a ciel sereno apprendiamo che esistono monoclonali, antivirali, antinfiammatori che sono più efficaci della Tachipirina e della vigile attesa, ma per mesi decine, se non centinaia di migliaia di malati, sono stati lasciati soli a casa propria senza alcuna indicazione medica e senza alcuna assistenza.
Peggio ancora è capitato e capita a chi, dopo l’immunizzazione, ha subito reazioni avverse. Per non disturbare il vaccinatore bisognava nascondere questi episodi e infatti, ancora oggi nell’indifferenza generale, l’Aifa non aggiorna i bollettini in cui si dovrebbero riportare gli effetti collaterali del farmaco. Certo, qualcuno ogni tanto pubblica qualche notizia e talvolta un pm apre un fascicolo per accertare se vi siano stati comportamenti negligenti da parte del personale medico.
Ovviamente a noi fa piacere che ci sia chi, dopo mesi, comincia a ricredersi e torna a fare il proprio mestiere, che è quello di informare e non fare propaganda. Tuttavia ci poniamo una domanda. Ma se dopo due anni di pandemia ci accorgiamo che l’Italia è tra i Paesi europei con il maggior numero di vittime in rapporto alla popolazione, e comprendiamo che molte disposizioni impartite da chi aveva titolo per farlo erano e sono sbagliate, qualcuno prima o poi ne sarà chiamato a rispondere? A noi non importa nulla del rimpasto di governo, ma dopo tutto ciò che è successo, dopo lo scandalo del rapporto imboscato dell’Oms, dopo le accuse di Maria Rita Gismondo nei confronti di Roberto Speranza, c’è un ministro della Salute che non può più stare al suo posto. Ci sono politici che si sono dimessi per molto meno. Se avesse una scatto di dignità (quella di cui ha parlato Sergio Mattarella nel suo discorso), il segretario del comunistissimo Articolo 1 avrebbe già fatto le valigie. O la dignità la devono avere solo i pazienti?
Bravo Belpietro. Stiamo da due anni nascondendo l’unico dato vero: ogni giorno in italia muoiono tra le 1600 e le 1900 persone, avete capito Bene? Da 1600 a 1900 Coviddi o non Coviddi! É la normalitá la Volete capire massa informe di Ipnotizzati! Tutti i giorno che ha fatto il signore oggi 1600, domani1600, dopodomani1600, dopodomanilaltro1600 e così via. E MI DISPIACE DIRVELO MA PRIMA O POI IN QUEI 1600 CI SAREMO ANCHE NOI.
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Mi mancava il piccolo fan IPNOTIZZATO del falsario, ma hai colmato la lacuna. Provvederò a recapitarti un ciondolo a forma di covid19, voluto dalla Gismondo, nota trottola delle inversioni a U, ma pure a O e a SPIRALE, citata a modello dal tuo idolo.
Resoconto ISTAT sui decessi nel 2020
Tra il mese di febbraio e il 31 dicembre 2020 sono stati registrati 75.891 decessi nel Sistema di
Sorveglianza Nazionale integrata Covid-19 dell’ISS.
Nell’anno 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra:
746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso).
In tale valutazione occorre tener conto che nei mesi di gennaio e febbraio 2020 i decessi per il complesso delle cause sono stati inferiori di circa 7.600 unità a quelli della media dello stesso bimestre del 2015-2019 e che i primi decessi di persone positive al Covid19 risalgono all’ultima settimana di febbraio.
Pertanto, volendo stimare l’impatto dell’epidemia Covid19 sulla mortalità totale, è più appropriato considerare l’eccesso di mortalità verificatosi tra marzo e dicembre 2020.
In questo periodo si sono osservati 108.178 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019 (21% di eccesso).
Guardando alle classi di età, il contributo più rilevante all’eccesso dei decessi dell’anno 2020, rispetto alla media degli anni 2015-2019, è dovuto all’incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più che spiega il 76,3% dell’eccesso di mortalità complessivo; in totale sono decedute 486.255 persone di 80 anni e oltre (76.708 in più rispetto al quinquennio precedente).
L’incremento della mortalità nella classe di età 65-79 anni spiega un altro 20% dell’eccesso di decessi; in termini assoluti l’incremento per questa classe di età, rispetto al dato medio degli anni 2015-2019, è di oltre 20 mila decessi (per un totale di 184.708 morti nel 2020).
Dall’inizio dell’epidemia e fino al 31 dicembre 2020 il contributo dei decessi Covid-19 alla mortalità per il complesso delle cause è stato, a livello medio nazionale, del 10,2%,
con differenze fra le varie ripartizioni geografiche (14,5% del Nord, al 6,8% del Centro e al 5,2% del Mezzogiorno)
e fasce di età (4,6% del totale nella classe 0-49 anni, 9,2% in quella 50-64 anni, 12,4% in quella 65-79 anni e 9,6% in quella di ottanta anni o più).
Lo scenario di diffusione epidemica può essere sintetizzato in tre fasi.
Il periodo da febbraio alla fine di maggio 2020 (Prima ondata) si è caratterizzato per una rapidissima diffusione dei casi e dei decessi
e per una forte concentrazione territoriale prevalentemente nel Nord del Paese.
Nella stagione estiva, da giugno a metà settembre (Fase di transizione), la diffusione è stata inizialmente molto contenuta.
A partire dalla fine di settembre 2020 (Seconda ondata) i casi sono di nuovo aumentati rapidamente fino alla prima metà di novembre, per poi diminuire.
Rispetto alla prima ondata epidemica la situazione della diffusione in Italia è notevolmente mutata sia in termini quantitativi che di distribuzione geografica.
Tutti i dettagli si ritrovano al seguente link: https://www.istat.it/it/files/2021/03/Report_ISS_Istat_2020_5_marzo.pdf
I NUMERI DELL’ISTAT NON SI PRESTANO A PROPAGANDA, perchè vengono redatti a consuntivo NON manipolabile.
Impara a rispondere con i numeri.
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Caro, credo tu non sappia leggere, non contesto alcunché, dico e ribadisco che di media ogni santo giorno muoiono in italia tra le 1600 e 1900 persone, cosa che non ho mai sentito dire fin dall’inizio. Anzì, secondo me la gente crede che non muore nessuno o in numeri molto contenuti. Ti suggerisco di fare una prova, a bruciapelo domandalo a qualche tuo amico o conoscente, rimarrai Stupito dalle risposte.
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quindi avere 4 o 5 morti sul lavoro a settimana
o una decina di morti del dopo serata con amici
non è tutto questo dramma, è questo che intende?
la ringrazio dello spoiler finale, e io che volevo vedere come andava a finire…
ora mi ha rovinato la suspense
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Ho capito solo una cosa, che questo ciarlatano ha scelto una precisa NICCHIA DI MERCATO, quella dei disagiati mentali, e se la coltiva quotidianamente sparando idiozie.
A proposito delle inversioni a U mi va a citare, tra coloro che gli confermerebbero la sua condotta scriteriata, la Gismondo, quella del virus che avrebbe provocato una normale influenza, A FEBBRAIO 2020, colei che con ‘immagine del Coronavirus in 3 D ne avrebbe ricavato un CIONDOLO.
Scommetto che lo indossate entrambi.
Questa scemenza delle morti per covid o col covid dovrebbe pure terminare, visto che a tirarla in ballo sono sempre animali mediatici in cerca di visibilità.
Solo un nome, quello del batterista dei Pooh Stefano D’Orazio, che si curava per una patologia infiammatoria che lo rendeva immunodepresso.
Non appena contrasse il virus morì. Altri suoi pari età sono guariti.
Lui morì per o con il covid?
E come lui tantissime altre vittime.
In tutti coloro che soffrissero di altre patologie, sopravvivendo attraverso apposite terapie, il covid19 si è trasformato nel detonatore delle complicazioni che li hanno uccisi.
Ecco perchè non si possono separare le due preposizioni, ma sostituirle unicamente con DI COVID.
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Prima pagina de LA FALSITA’ del 9 marzo 2020.
Il mentoluto definiva il Presidente Conte “de coccio”, auspicando il “COMMISSARIO UNICO PER IL COVID”, in puro stile fascista e dittatoriale. Chissà che ne avrebbe pensato oggi la sua eroina (Tossica?) fascio coatta.
Il nome proposto era niente popodimeno che…Bertolaso. Che abbiamo visto quando è entrato in attività fra Lombardia e Marche come si sia impantanato, beccandosi immediatamente il covid e con la mezza scemenza dell’ospedale in Fiera, mentre i Ferragnez con il loro crowd founding riuscirono a far allestire velocemente nuovi posti in T.I. nella palestra del San Raffaele.
Altro peana per Zaia, che godeva di luce riflessa per le intuizioni di Crisanti. Infatti con la seconda ondata autunnale, muovendosi da solo, combinò disastri.
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Prima pagina di martedi 10 marzo 2020
E’ colpa unicamente di Conte.
La borsa crolla con il lockdown nazionale, -11%, in Germania la Merkel vara misure choc (si scrive SHOCK…), la FED pure e secondo lui dal lunedi successivo l’Italia avrebbe adottato il MES.
NE AVESSE BECCATA UNA.
Salvini rappresentante-piazzista di Bertolaso, il fascio-filosofo alla burrata si preoccupa per la cura delle anime, e qualche giorno prima pretendeva la libertà di vivere rischiando (!),
Un altro si lamentava del fatto che con “Giuseppi” non ci fosse più democrazia, ma volevano il commissario unico Bertoleso.
Infine peana per la morte di Suor Germana, Dio, tavola e famiglia. La società perfetta. Eccerto, per chi e lo potesse permettere. E gli altri?
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Noi non invochiamo alcuna vendetta, nessuna Norimberga.
Una tiratina di orecchie però…
Nelle seconda ondata (nov-dic 2020) l’Istituto Mario Negri in collaborazione con alcuni medici di base ha provato a curare il covid al domicilio.
Dato che l’iperinfiammazione era la principale causa delle complicanze e dei decessi hanno provato ad usare soprattutto farmaci anti-infiammatori.
Nei primi giorni Ibuprofen, aspirina, aulin o similari. Poi cortisonici ecc. se i pazienti peggioravano. Tutti farmaci conosciuti e di largo uso. I risultati sono stati subito promettenti. Bisognava però somministrarli subito, ai primi sintomi. L’intervento tempestivo era fondamentale.
Per verificare l’efficacia del protocollo hanno messo a confronto i loro assistiti con un gruppo similare, ma che si era infettato nella prima ondata. E hanno constatato che poteva ridurre l’ospedalizzazione del 90%!
Hanno pubblicato uno studio, e in seguito un secondo, che ha confermato i risultati. Le istituzioni preposte al governo della pandemia hanno fatto finta di niente, ma non li si può biasimare. Gli studi erano imperfetti, prospettici e non in doppio cieco.
Potevano, senza studi solidi, raccomandare l’aspirina agli ammalati? No, poco etico.
E poi a loro piaceva la tachipirina, ecco.
Finalmente, pare che l’AIFA si sia decisa a fare uno studio con tutti i crismi per validare questo promettente protocollo.
I risultati dello studio saranno resi noti a fine pandemia (così, giusto per vedere chi aveva ragione).
In questo video il Prof. Remuzzi, protagonista della vicenda, vi spiega tutto. Molto meglio di come abbiamo fatto noi.
Nel finale, al minuto 4.52:
“Dopo un po’ di trattative e un po’ di fatica (! CAPITO?! L’AIFA non ne aveva voglia. ndr) siamo riusciti ad arrivare ad avere un protocollo condiviso con AIFA…” Prof. Remuzzi.
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Quindi, cosa potevano fare le istituzioni?
Secondo noi A GENNAIO 2021 avrebbero potuto inviare una bella mail a tutti i medici di base che diceva pressopoco così:
“Caro medico di base,
gli ospedali non ce la fanno. Dobbiamo curare le persone a casa. Al Mario Negri ci hanno provato e i risultati sembrano promettenti (in allegato trovate il protocollo).
Come vi sembra, può funzionare? Siete dottori, agite in coscienza, fate del vostro meglio e non dimenticate il giuramento di Ippocrate. Primum non nocere.
Per ulteriori chiarimenti, consigli e consulti chiamate l’Istituto Mario Negri. Tel. 02 390341
No, perchè con la tachipirina (paracetamolo) mi sa che abbiamo fatto una bella cazzata.
Piero Sestili e Carmela Fimognari sono gli autori di questo articolo: “Paracetamol-Induced Glutathione Consumption: Is There a Link With Severe COVID-19 Illness?”
Per contatti tel. 051 123456
Francesca Silvagno, Annamaria Vernone e Gian Piero Pescarmona sono invece gli autori di quest’altro:
“The Role of Glutathione in Protecting against the Severe Inflammatory Response Triggered by COVID-19″
Per contatti tel. 011 670543
Loro possono spiegarvi meglio.
Cordiali saluti.
Il Ministro della Salute”
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Ma piantala.
Tutti maestri e saputi col senno di poi.
I medici di base hanno pagato un tributo altissimo in termini di vittime dopo essersi infettati.
La sanità territoriale, quella pubblica in generale, sono state sventrate.
Con le riforme in senso peggiorativo, con i tagli dei trasferimenti pubblici, con la progressiva anzianità dei medici di base, il tempo e le forze per seguire singolarmente tutti gli assistiti è mancato!!
Si sono improvvisati stregoni dei farabutti nemmeno laureati in medicina, come i criminali di Ippocrate.org, che hanno proposto cocktail, anzi INTRUGLI di farmaci, che hanno ucciso i pazienti.
Oggi ad accusare e a fare i saccenti sono coloro che avevano sostenuto chi, irresponsabilmente, si era macchiato delle colpe creatrici di tali micidiali premesse.
Qualche nome a caso, Formigoni, Giorgetti, Fontana, la banda Renzi e i vari ladroni fascio-legaioli, di ambito nazionale e soprattutto Regionale.
IL nome appropriato per te dovrebbe essere
Associazione malati mentali e propagandisti bufalari.
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https://www.mdpi.com/2076-3921/9/7/624/htm
The Role of Glutathione in Protecting against the Severe Inflammatory Response Triggered by COVID-19
7. Conclusioni
La panoramica delineata descrive come SARS-CoV-2 può sbilanciare un’elevata attività del sistema
renina-angiotensina nel polmone tramite la ‘downregulation’ di ACE2,
seguita dall’infiammazione mediata dai radicali liberi e svela il ruolo protettivo del GSH;
questo approccio biochimico alla malattia COVID-19 apre nuove strade per ulteriori indagini volte a comprendere
i meccanismi molecolari coinvolti.
Diverse prove riportate nella nostra analisi biochimica suggeriscono che bassi livelli di GSH
potrebbero essere una delle principali cause dell’eccessiva risposta infiammatoria legata a gravi sintomi
di COVID-19 e indicano che l’aumento del GSH corporeo potrebbe ridurre il numero di pazienti sintomatici.
Gli studi clinici futuri che studiano i livelli di GSH nei pazienti COVID-19 possono essere il punto di partenza
per esplorare questa possibilità.
GSH glutatione
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apre nuove strade per ulteriori indagini
suggeriscono
potrebbero essere
potrebbe ridurre
studi clinici futuri
esplorare questa possibilità
se lei, intelligentone, non legge sino in fondo ciò che posta, non è certo merito mio
non oso suggerire che non lo capisce, essendo una supposizione
ps
lo studio si riferiva ad una variante del covid che ora è desueta
questa colpisce in modo differente e quindi lo studio è da rifare, ma sempre con verbi all’ipotetico
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Se c’è un saccente a me pare targato Jerome B. ! ho parenti e conoscenti medici che lavorano in ospedali emiliano romagnoli e pure in reparti Covid e mi confermano che trattare i pazienti con “vigile attesa e Tachipirina” è stata ed è pura follia, come è stato giustamente detto bastava, basta e basterebbe invece somministrare farmaci antinfiammatori noti per evitare complicazioni e ricoveri nella maggioranza dei casi, così non si è fatto, le è chiaro?!!! e già che c’è provi a chiedersi il perché…
Riporto per sua conoscenza alcuni passaggi testuali del Direttore Generale dell’ Azienda ospedaliera di Modena Claudio Vagnini:
“La maggior parte dei ricoverati per Covid, in regime ordinario, sono vaccinati, anche con terza dose e i reparti covid non di terapia intensiva sono maggiormente affollati rispetto allo scorso anno e creano pressioni”. Ecco cosa comporta affidarsi ai fenomeni a cui lei fa invece riferimento… A proposito: lo stesso Vagnini attribuisce al famigerato “green pass” non poche responsabilità per l’aumento dei contagiati( false sicurezze, luoghi sicuri ecc.), ovvero accade il contrario di ciò che viene sbandierato a destra e a manca
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… MA C’E’ ANCORA CHI INSISTE !!!! MA NEMMENO DI FRONTE ALL’EVIDENZA DEI FATTI AMMETTETE LE PORCATE !! .. e per quello che continua a menarla con i numeri …… ” ai numeri si può far dire tutto e il contrario di tutto !!” disse qualcuno che i numeri li conosce meglio di te !!!
i fatti poi sono incontrovertibili
IL GREGGE ITALICO PRIMO A ENTRARE E ULTIMI A USCIRNE !!!! la colpa ? … dei no vax !! ( cioè ???)
MA è COSì DIFFICILE CAPIRE CHE IL VIRUS è L’ALIBI PER METTERE IL PAESE IN MANO AGLI STROZZINI DEFINITIVAMENTE ??
MA ANCORA PARLATE ???…… sarete mica sottosegretari o azionisti pfizer … ??
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