Le manifestazioni no-vax vanno avanti da mesi paralizzando città, con cortei che non rispettano percorsi stabiliti e manifestanti facinorosi e insultanti, ma mai le forze dell’ordine sono ricorse ai manganelli. Chissà perché dei semplici studenti che solidarizzavano con un coetaneo morto sul lavoro e al massimo hanno tirato un uovo con della vernice sono stati picchiati a sangue. E chissà perché le (poche e inesatte) ricostruzioni giornalistiche riportano solo la versione della questura, senza tener conto di cosa raccontano i video.

(Selvaggia Lucarelli – editorialedomani.it) – «Breve azione di cariche di alleggerimento», «lanci di pietre, uova e bottiglie di vetro a cui la polizia ha reagito con alcune cariche», «la questura ha fatto sapere che l’iniziale sit-in si è trasformato in un corteo», «circa 200 partecipanti hanno cercato in tutti i modi di forzare gli sbarramenti delle forze di polizia, anche con l’utilizzo di un furgone».
A leggere sui giornali le (scarse) cronache di ciò che sarebbe accaduto ieri in alcune piazze d’Italia viene da pensare che gli studenti abbiano manifestato contro l’alternanza scuola/lavoro con ferocia, armati fino ai denti, con le forze dell’ordine costrette a difendersi utilizzando misura e senso delle proporzioni. Peccato che le cose siano andate molto diversamente e che l’accaduto sia di una gravità inaudita, perché decine di studenti inermi sono stati manganellati da poliziotti inspiegabilmente accaniti e violenti.
A Milano, circa duecento ragazzi tra studenti, anarchici ed esponenti di centri sociali, volevano raggiungere la sede di Assolombarda per deporre una simbolica trave d’acciaio in cartapesta insanguinata.
Dai video di Local Team si vede chiaramente che qualche ragazzo butta giù delle transenne per poi indietreggiare. Qualcuno, in un seguente momento, lancia verso la polizia delle uova con della vernice rossa che doveva simboleggiare il sangue dello studente Lorenzo Parelli, morto durante uno stage nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

VIOLENZA UNILATERALE
Non c’è violenza, nessuno aggredisce i poliziotti. Molti ragazzi e ragazze sono minorenni. Lo so perché tra quei ragazzi c’era anche mio figlio, che ha 17 anni. Ed era insieme a coetanei, alcuni suoi compagni di classe. Non ha lanciato nulla, era lì a manifestare, a ritrovare un ragione per sentirsi vivo e stimolato da una causa che reputava giusta dopo anni di dad, lockdown e pandemia.
Si sente chiaramente che un poliziotto li minaccia, mentre il corte è fermo: «Se tirate un altro uovo vi carichiamo», dice. Qualcuno lancia un uovo, che cade sull’asfalto. La polizia allora li carica, manganella ragazzini e ragazzine sulla testa, sulle gambe, sulla schiena.
Mio figlio, come molti altri, prende una manganellata in testa, cade, smarrisce una scarpa. Per un attimo perde coscienza, lo tirano su dei suoi amici che erano più indietro e che l’hanno scampata. Un ragazzo invece resta a terra, viene picchiato mentre è sull’asfalto, perde sangue dalla testa, va al pronto soccorso. Una sua amica, anche lei diciassettenne, è stata manganellata sulle gambe, altre hanno ematomi sulle braccia. Sono tutti increduli e spaventati.
DUE APPROCCI DIVERSI
A Torino è andata peggio. I video – numerosi e da diverse angolazioni – raccontano un tentativo dei ragazzi di avanzare oltre lo sbarramento dei poliziotti. Sono forse un centinaio e non si vede alcun furgone (come raccontato dalla questura) che avanza in direzione dei molti poliziotti presenti. Il furgone bianco è parcheggiato, aperto e con delle casse per la musica all’interno.
Per la cronaca, sono gli stessi poliziotti che il giorno prima, a Torino, si lasciavano insultare senza reazione alcuna dai manifestanti no pass («dovete sputarvi in faccia», tra gli apprezzamenti documentati in alcuni video) e che presidiavano l’università all’interno della quale c’erano gli stessi manifestanti no pass che l’avevano illegalmente occupata.
Quello che è accaduto a Torino è che la polizia ha attaccato con ben quattro cariche gli studenti in Piazza Arbarello. I video raccontano una verità precisa, e cioè ragazzi che cercavano di parlare con i poliziotti chiedendo il perché di tanta foga («Perché ci picchiate, potremmo essere vostri figli», dice una giovanissima a un poliziotto), qualche ragazzo che faceva pressione sugli scudi per avanzare e la polizia che colpiva in testa e sul corpo giovani indifesi, alcuni con le mani alzate, altri di spalle.
I feriti sono stati una ventina, qualcuno è stato portato via in ambulanza sanguinante, altri erano in stato di shock con traumi alla testa e al corpo. Un video mostra un poliziotto mentre mette le mani al collo a un ragazzo con un altoparlante in mano, che chiede perché stiano picchiando ragazzi di 15 anni.
Resta da capire il perché di tanta violenza gratuita su ragazzi che erano nel piazze per una causa complessa e giusta come quella della sicurezza sul lavoro e la ragione per cui a Milano, Napoli e Torino l’atteggiamento delle forze dell’ordine sia stato così ferocemente compatto.
CHE FA IL GOVERNO?
Le manifestazioni no-vax vanno avanti da mesi paralizzando città, con cortei che non rispettano percorsi stabiliti e manifestanti facinorosi e insultanti, ma mai le forze dell’ordine sono ricorse ai manganelli.
Chissà perché dei semplici studenti che solidarizzavano con un coetaneo morto sul lavoro e al massimo hanno tirato un uovo con della vernice sono stati picchiati a sangue. E chissà perché le (poche e inesatte) ricostruzioni giornalistiche riportano solo la versione della questura, senza tener conto di cosa raccontano i video. E i ragazzi. Quelli che – si dice – hanno pagato il prezzo più alto in questa pandemia e che, a quanto pare, continuano a pagare.
Nel frattempo, attendiamo che la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si pronunci sull’accaduto, sperando che non se la prenda comoda come il premier Mario Draghi, quando c’è da rassicurare i cittadini su qualunque cosa.
Le cariche della polizia contro gli studenti: «Questa violenza l’ho vista solo nei film»

- Samuele, 22 anni, è uno degli studenti che hanno manifestato a Torino per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro e che, come molti altri, è finito coinvolto nelle cariche della polizia.
- La sua versione smentisce la ricostruzione della Questura e di numerosi giornali: a partire dal fantomatico furgone che gli studenti avrebbero usato per rompere il cordone della polizia.
- «Questo corteo non andava fatto», risponde quando gli chiediamo perché secondo lui gli studenti hanno ricevuto così tanta violenza.
«Stanotte non ho dormito, ero troppo scosso per le cose che ho visto ieri in piazza a Torino». Samuele, 22 anni, prossimo alla laurea, è uno dei ragazzi che ieri si erano ritrovati in Piazza Albarello per manifestare nel ricordo di Lorenzo Parelli e per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro, e non solo relativamente all’alternanza con la scuola. Ha girato alcuni dei video delle cariche della polizia sugli studenti poi diventati virali e che smentiscono clamorosamente le dichiarazioni rilasciate dalla questura.
IL RACCONTO DI SAMUELE
«Ieri ero in piazza per manifestare in maniera pacifica, perché credevo nella ragione della manifestazione. Ero stato anche al “Friday for future”, conoscevo tanti ragazzi che erano lì come me perché credono che la sicurezza sul lavoro sia un tema fondamentale per tutti».
Cosa è successo ieri a Torino? Secondo la questura c’era un vostro furgone che provava a sfondare lo sbarramento.
Quelle che ho letto sui giornali sono narrazioni distorte, io ero lì e ho filmato tutto. Noi ci siamo ritrovati in piazza e da lì abbiamo provato a muoverci, ma dopo 5 metri già la polizia ci ha fermati. E ci ha iniziato a caricare da subito. Il nostro furgone aveva una cassa dentro con un microfono, serviva per parlare e mettere musica. Era un furgone parcheggiato, aperto dietro.
Doveva sfondare la linea dei poliziotti?
Ma figurati, questa versione è imbarazzante.
Dicono che avete lanciato uova e bottiglie .
Chiariamo anche questo passaggio. Dopo quattro cariche qualche ragazzo più agitato ha cercato qualcosa da lanciare contro i poliziotti, ma erano cose cercate lì sul momento. Perché mai avremmo dovuto sfidare con la violenza dei poliziotti armati? Sarebbe stata una pazzia.
È andata in maniera molto simile anche a Milano.
Allucinante che abbiano minacciato gli studenti di caricarli per un uovo e che poi lo abbiano fatto. Io questa violenza l’ho vista nel film “Acab” e alla Diaz.
A Torino la polizia con i no vax ha sempre avuto un atteggiamento mite invece.
Ecco e loro hanno messo a ferro e fuoco la città.
Ti sei spaventato ieri?
Sono rimasto scioccato e mi sento meglio nel poterne parlare con qualcuno oltre che con i miei genitori. Io come dicevo ho preso parte anche al “Friday for future”, sono un ragazzo che manifesta pacificamente.
Ho visto nei video che hai provato a dialogare con i poliziotti.
Ho chiesto a un poliziotto perché ci manganellassero e lui: «Ma quali manganellate!». Due secondi dopo si è messo a manganellare dei ragazzi. Ho chiesto al capo della celere «perché state picchiando degli studenti pacifici?». «Sto facendo il mio lavoro, manda tutto ai giornalisti!», mi ha risposto sarcastico. Al che ho continuato a registrare e mi hanno intimidito, cercavano di spostarmi, uno ha detto: «Riprendi pure, va bene, ma guarda che se poi ti trovi in mezzo…». Come a dire che avrei preso le botte anche se fossi stato un giornalista, per quello che ne sapeva lui.
Perché ieri hanno picchiato gente a caso, diciamolo.
Totalmente a caso. Eppure eravamo lì per ideali che dovevano essere condivisibili, dovrebbero essere di tutti, anche i loro: sul lavoro non si deve morire.
Tu hai fatto l’alternanza scuola lavoro?
Sì. Ho lavorato in un negozio di informatica. Nel mio caso non è stata un’esperienza negativa ma inutile, non ho imparato niente. Per altri ragazzi invece è stata molto negativa, leggevo dei commenti sul tema, ci sono ragazzi che la raccontano come un’esperienza traumatica. E comunque l’alternanza va pagata e resa un’esperienza sicura, Lorenzo purtroppo è morto, ma tanti altri ragazzi si sono fatti male.
Conoscevi dei ragazzi che sono stati picchiati ieri?
Certo. C’era un ragazza con cui mi sto frequentando, la sua amica ha preso delle botte in testa ed è svenuta. Ora è a casa dopo essere stata in ospedale, ha una gamba malandata e altri problemi fisici. Ha solo 18 anni.
E stava manifestando pacificamente.
Era un corteo propositivo, chiedevamo più sicurezza sul lavoro anche perché ci sono dei percorsi di studio in cui l’alternanza scuola/lavoro è necessaria, penso agli istituti professionali e chiediamo che si riceva un salario giusto. C’erano anche rider e lavoratori alla manifestazione, infatti.
Un poliziotto ha messo le mani al collo a un ragazzo.
Ero lì e poi ho parlato con quel ragazzo, tra l’altro aveva i segni sul collo, sai, un uomo di 100 chili ti stritola con una mano…Lui fa parte del comitato studentesco, ha più o meno la mia età.
C’erano anche tanti minorenni.
Sì, tanti quindicenni, molti poverini sono scappati impauriti subito durante le famose “cariche di alleggerimento”…
Nessuno ha aggredito i poliziotti.
I video raccontano che nessuno li ha attaccati, la loro non è stata una reazione… si vedono addirittura due ragazzi tramortiti per terra, uno viene letteralmente trascinato via dagli amici, tra l’altro lo conosco, un ragazzo davvero pacifico.
Perché secondo te hanno adottato questa violenza nei vostri confronti?
In questo paese una cosa fa molta paura: la cultura. E quindi anche gli studenti. Da sempre, nella storia, la cultura è in grado di sovvertire il sistema, per cui il discorso è semplice e terribile: questo corteo per loro non andava fatto.
Tanti, TROPPI sbirri sono NOVAX.
C’è altro da aggiungere?
Quello subito dalle bande parafasciste lo hanno sfogato sugli studenti.
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Pensi che si scornano tra parafascisti e fascisti?
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gli squilibrati anti vaccino favoriscono il diffondersi del virus e la necessità di farmaci in vendita, di vaccini, di cure etc.. conviene alle case farmaceutiche che non vengano troppo scoraggiati.
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La lamorgese oltre a verificare le oscillazioni dei camion, usa quello a cui è più portata : il manganello, e che vuoi da un ex prefetto. Jerome, godi quando manganellano chi chiede libertà di scelte. Ma prima o poi smetterai di scrivere coxxxnate.
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Non ci avevo mai pensato!!
Quindi le case farmaceutiche vincono in ogni caso,comandando i governi e alimentando i no-vax,geniale!
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La solita domatura generazionale da parte del sistema fascista in cui viviamo…Ogni venti anni pestaggio educativo…
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Dici bene! Fascista! E mafioso, aggiungo io. Lo dicevo appunto nel 2001 a Genova, e lo ridico da anni: il fascismo è tornato, direi anzi che non se ne sia mai andato e che a differenza di un secolo fa, arrivi non coi manganelli e squadracce alla Dvce-boja, ma con colletti bianchi in giacca e cravatta alla Draghi (altrettanto boja), però però… ogni tanto qualche manganellata al momento giusto e sulla testa giusta rispunta fuori, come ben si vede. Davvero, che paese di merda è diventato, questo nostro! 😔
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Il fatto è questo… l’alternanza SCUOLA LAVORO è una porcheria concepita da Renzi e serve a regalare centinaia di milioni di ore di lavoro studentesco GRATIS alle aziende, ulteriore precarizzazione e svilimento del lavoro, quello che dovrebbero fare anche i parlamentari se non campassero solo delle loro poltrone per buona parte dei loro introiti…
…QUESTO contestare per il Sistema non va bene.
E gli ordini vanno dall’alto, questi ACAB sono solo gli esecutori, probabilmente ci avranno mandato i peggiori.
E’ scandaloso che la morte di un 18enne non sia minimamente calcolata. Lui non potrà mai votare, del resto.
E la politica, con la rielezione del firmatutto siculo, ha dato l’idea di cosa sia la ‘democrazia’. NESSUNO e dico NESSUNO ha detto qualcosa sull’abolizione della buona squola.
Mentre i novax sono funzionali e vengono incaprettati quanto vogliono lorsignori, solo per dimostrare che esistono dei nemici della democrazia.
Nel mentre, a differenza di quel che dice il demente con lo scolapasta in testa e la generatrice di odio no-vax (la Lucarelli, intendo) ecco una dimostrazione di quel che succede alle manifestazioni ‘novax’.
Mercoledì, 8 dicembre 2021
Vaccini, il Governo rifiuta il dialogo con chi ha avuto reazioni avverse
Le vittime di reazioni avverse al vaccino al ministro della Salute: “Rifiutano il dialogo con i vaccinati che hanno avuto reazioni avverse”di Antonio Amorosi
Prima manifestazione a Roma dei vaccinati con reazioni avverse. “Ci siamo fidati dello Stato ma ora dov’è?”. Incongruenze e anomalie nella gestione della vaccinazione
“Ci sono tantissime persone che hanno ascoltato la scienza e gli inviti del governo a vaccinarsi, senza fare prima accertamenti individuali. Ora che però hanno avuto reazioni avverse, anche gravi, nessuno li vuole più vedere né ascoltare”, è il grido d’allarme dell’avvocato Erich Grimaldi, presidente di UCDL (Unione per le cure, i diritti e le libertà) che il 6 dicembre ne ha organizzato la prima manifestazione
Gli sms di Ursula von der Leyen con l’Ad di Pfizer. E il marito lavora per un’azienda di terapie geniche
Nell’invisibilità generale il 6 dicembre si è tenuto a Roma un presidio a ridosso del ministero della Salute. “Reazioni avverse, lo Stato dov’è?”, era la frase che campeggiava su uno degli striscioni dei manifestanti.
Avvocato Grimaldi, che succede?
Sono venuti con noi in piazza circa 200 persone tra cui una cinquantina che hanno subito reazioni avverse e parenti delle vittime…
Ma nessuno vi ha visto….
Per forza. La questura ci ha spostato, nonostante siamo persone perbene e professionisti e abbiamo anticipato al ministero questa situazione con una diffida, dicendo che se non ci rispondevano saremmo scesi in piazza vista la gravità della situazione, …ma ci hanno spostato in una piazza dove il ministero non si vede neanche da lontano. Volevamo andare al ministero della Sanità…
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Se continuiamo a gridare al fascismo facciamo esclusivamente l’ interesse di chi sta al potere.
Non fa venire neppure un dubbio il fatto che siamo continuamente inondati dalla parola “fascismo” e che ogni giorno non si faccia altro che ricordare quel periodo e le sue atrocità come se millenni di storia si riducessero solo a quei pochi anni? Intanto però “riaccogliamo” le spoglie del re che quel fascismo ha sottoscritto e riempiamo di soldi e visibilità mediatica il suo nipote ballerino. Nessuna contraddizione?
Prima del fascismo il mondo è sempre stato libero e democratico? Nessun totalitarismo, nessuna dittatura?
Il “fascismo” è diventato la clava con cui il totalitarismo globale annienta i suoi critici. Non sei d’accordo? Sei fascista. E via col cantare Bella Ciao ad ogni elezione .
Sempre che una elezione si faccia: questo continuo evitarle non è un escamotage “fascista”? No, ti dicono, perchè altrimenti vincerebbero gli altri, i cattivi, i “fascisti”, il popolo non conosce il proprio bene. Insomma: democrazia è se ci siamo solo noi, i globalisti. Non è un nuoivo fascismo, un totalitarismo che mira ad annientare ogni distinguo e ogni pensiero differente?
E funziona alla grande: non manifesti per Patrik Zaki? Sei fascista (E Assange?… Lasciamo perdere…). Non ti scompisci per la legge Zan? Sei fascista. Vorresti andare a votare? Fascistissimo. Non ti piacciono i Governi Tecnici? Fascista ancora di più, non vorrai mica le elezioni! Ti pare che Draghi ed i suoi non sappiano che pesci prendere? Sei un sodale della Meloni: non vorrai mica Salvini al governo! Fascista che non sei altro!
Anche se hai qualche dubbio riguardo l’ effettiva efficacia di reiterate vaccinazioni o trovi quanto meno strano che nel Mediterraneo intero gli unici porti “sicuri” siano quelli italiani stai certo che verrai etichettato come fascista. E razzista in sovrappiù. L’ etichetta ti verrà immediatamente attaccata, dal prezzolato di turno che farà da capobastone a tutti gli altri.
Insomma, vietato pensare: mai come in questi tempi vengono reiterate le parole “credere” (nella scienza, nel Governo, nel Patto Atlantico, nell’ Europa…) e “ubbidire” (come sono ubbidienti gli italiani, come si comportano bene, chi non ha il pass è segregato molto più che durante il Governo Conte ma nessuno protesta, neppure Cassese: tutti ubbidiati: che maturità! Siamo propriuo i Migliori!)
Per non parlare dei giornalisti che ci regalano lo spettacolo che stiamo vedendo e dell’ uso della forza che quando serve, come si è visto a Genova e come si vede nei confronti di ogni manifestazione “sgradita al potere”, si rispolvera alla grande.
E come si sono ridotti i sindacati, e come si è nei fatti esautorato il Parlamento…
Ma basta una cantatina di Bella Ciao e tutto passa. Noi siamo i buoni, se non sei con me sei contro di me.
( A margine: riguardo la “cultura” dei ragazzi protestanti non ci metterei la mano sul fuoco, di questri tempi…)
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In ogni caso è stata una pagina vergognosa , quasi ignorata dai media impegnati
col carnevale quiririnario.
Gianni
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