L’eventuale Mattarella bis sarà anche una soluzione rassicurante, ma inchioda l’Italia alla condizione emergenziale. E soprattutto sancisce l’inconsistenza dei capi-partito.

(Paolo Madron – tag43.it) – La soluzione è rassicurante, specie rispetto a certi nomi che all’inizio giravano, ma essendo frutto di necessità e non di scelta non è mai una buona cosa. È emergenziale, consolatoria, non politica. Anzi, scongiurare Sergio Mattarella a restare dopo che aveva ribadito in ogni occasione la sua indisponibilità alla riconferma è un fallimento della politica, più nello specifico dei partiti che pretenderebbero di esserne gli interpreti. E riporta il Paese alla sua condizione emergenziale, che nella sospensione di sovranità propria di una Repubblica parlamentare trova la sua evidente manifestazione. D’accordo, c’è la crisi pandemica che ancora domina, e un Piano di ricostruzione che per l’ingente ammontare degli investimenti fa sì che l’Europa, ovvero chi mette i soldi, abbisogni di un suo fiduciario. Sta di fatto che il primato della politica, più volte acclamato come principio guida, ne esca a pezzi a favore di un potere tecnocratico che si impone non per principio autoritario ma semplicemente occupando i vuoti che gli vengono lasciati.

Le sconfitte di Salvini, leader mai all’altezza, e di Conte, leader azzoppato
E i vuoti, in questa vicenda (o meglio, deriva) quirinalizia, hanno nomi e volti ben precisi. Quello di Matteo Salvini, interprete di un protagonismo goffo, mai all’altezza, la cui unica preoccupazione era intestarsi un ruolo, quello del kingmaker, di cui ha dato prova ancora una volta di non essere all’altezza. La caratura del capo della Lega non oltrepassa la soglia della propaganda, la fretta con cui si intesta soluzioni salvo a stretto giro smentirle è grottesca, la smania di apparire ingenuamente scoperta. O quello di Giuseppe Conte, che leader vuole essere senza che il suo partito unanimemente glielo si riconosca. Del resto nella caotica dissoluzione di quello che è stato il primo partito italiano risulta quanto meno velleitario assurgere al ruolo di chi sintetizzando i conflitti tra le varie anime dei pentastellati aspira a guidarli. Conte ha di fronte un fondatore che di fatto, un po’ come accadde ad Alfano con Berlusconi, non gli riconosce il quid minando così alla base la sua azione. E una figura come Di Maio, molto più influente di lui nel controllo dei gruppi parlamentari, che non perde occasione di prenderne le distanze. La più recente e clamorosa viene dalla sconfessione di Elisabetta Belloni su cui l’ex premier era corso, subito dopo Salvini, a mettere il cappello.

Il Pd di Letta resta il partito del ‘ma anche’
E non va meglio nemmeno a sinistra, dove Enrico Letta ha costantemente giocato una battaglia attendista, che se gli ha evitato i clamorosi e reiterati infortuni di Salvini, ha messo in luce la sempiterna incertezza di un partito che montalianamente si connota per quel che non è e quel che non vuole, con questo rinunciando a prendere qualsivoglia iniziativa in attesa di vedere quello che fanno gli altri. Il Pd sin dall’inizio della partita per il Colle si è guardato bene di indicare con convinzione un nome, e su quello costruire la sua battaglia identitaria. Il Pd resta il partito del ‘ma anche’, e Letta un segretario che non sembra avere molta voglia di discostarsi da questa linea al ribasso. L’affannosa e patetica corsa dei succitati capi partito a intestarsi la soluzione Mattarella “per il bene del Paese”, che fino alla sera prima avevano escluso annunciando con sicumera l’elezione di un presidente donna e ancora prima di altre soluzioni, è solo l’ennesima rappresentazione farsesca e parodica di chi si accoda all’umore del momento.
in effetti è l’evidenziazione che per loro non esiste in Italia una persona che possa
ricoprire quel ruolo, e quindi ricicciano un’usato in buono stato, con rispetto parlando.
il che, essendo grossomodo in 60M, è alquanto sconsolante
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Incapaci di esprimere qualcosa anche solo apparentemente di nuovo, si sono affidati all’usato sicuro (per gli interessi della casta).
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Bella lì: Salvini non è all’altezza perché non ci arriva, e fin qui… Conte perché è azzoppato, non perché è un tappo: capito mi hai?
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@Gatto
Ma Conte ha fatto il presidente del consiglio ed è diventato leader di partito solo recentemente. Nel M5S non era nemmeno iscritto.
Salvini ha la felpa della lega da quando aveva i pantaloncini corti, è più facile per lui gestire il partito che lo ha visto crescere fin dalla tenera età (si vocifera abbia un ciuccio con il logo della Lega, ricordi d’infanzia).
Per Conte è tutto più complicato, il partito che non ha vissuto ora versa in uno stato pietoso, con Di Maio che si è fatto il partitino nel partito e la zavorra Grillo che quando tace Conte (e noi insieme a lui) sospira di sollievo.
Salvini è vittima delle sue stesse cazzate, “è una protesi della sua stessa minchia” direbbe il personaggio di Guzzanti.
Conte si trova a fronteggiare un puttanaio che non è dipeso da lui.
Una condizione oggettivamente azzoppante.
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“Nel M5S non era nemmeno iscritto”; ecco appunto: una condizione oggettivamente… da tappo! Capito mi hai?
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Che vergogna!
Fanno tutti pena, tutti, ma Letta di più: giallo, itterico, inutile, pusillanime.
Gli auguro il 16%, due punti in meno del bomba.
P.s. Io sulla parola d’onore di un uomo del sud come Mattarella mi sarei giocata la casa.
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Io da grullo ottimista spero ancora che Mattarella rifiuti… ma io sono lo stesso grullo ottimista che pensava che il M5S avrebbe riportato un po’ di decenza in Italia e che la riforma della prescrizione avrebbe dato i suoi frutti. Mi rendo conto che ogni volta che provo a non rassegnarmi prendo una sonora cantonata.
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Cosa potevi aspettarti dal servo più fidato – assieme allo zio – degli US (National Security Agency – WikiLeaks dixerunt)?!?
Che si sarebbe lanciato nel fuoco, pur di portare sul Colle il Monocrate (alla faccia del popolo di sinistra)?
Anch’io sulla parola di un’ottantenne mite e stanco mi sarei giocato anche più che la casa, per cui mi unisco al club dei grullini e se continua così al prossimo giro mi sa che mi toccherà votare per la mamma cristiana, che oggi fa una figura da gran statista.
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Come cosa mi aspettavo? Mi aspettavo che davanti al rifiuto degli altri di incoronare Mario si andasse avanti, non indietro.
Pure Conte, mi dispiace, ma è uscito male: poche idee e confuse.
Si meritano il disprezzo con cui li tratta Draghi, che tra tutti loro ha fatto un’ottima figura. Non riesco a disprezzarlo quanto loro.
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Sei in affitto?
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fra poco mi trovi a termini, binario 1.
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Spiaze per i Grulli che ancora vanno apprezzo all’azzeccagarbugli pugliere che si è fatto mettere in tasca da Giggino A’ Poltrona e Spadadentro, perdendo su tutta la linea visto che voleva una donna e Mattarella non ha cambiato sesso. Bugiardi patentati
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non voglio fare l’avvocato delle cause perse, ma per una volta mi sento di spezzare uno stuzzicadente per il Buzzurro e il Bamboccio.
Salvini: era assolutamente non all’altezza e ha gestito le cose con il solito approccio alla Papeete. ma aveva anche alle spalle un’armata Brancaleone che lo ha boicottato in tutti i modi, soprattutto i forzisti e i centristi. colpa sua se apriva bocca prima di avere l’accordo di tutti, ma è anche vero che non poteva dire un nome senza che saltasse fuori qualche cazzettaro dei suoi a bocciarglielo o a tirare nuovamente in ballo Casini e Draghi. l’azzardo della Casellati poi il Buzzurro l’ha subito più che escogitato. colpa sua essersi prestato, ma la Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare è stata impallinata da FI, non dalla Lega che ha votato compatta dietro al suo segretario.
Conte: anche lui è azzoppato perché a capo di un’armata Brancaleone pure peggio di quella del centrodestra, con l’aggravante che quella che deve gestire è solo quella interna al suo partito, poi deve mettersi d’accordo anche con Letta. non poteva dire una parola che quell’infingardo di Di Maio spuntava fuori a dire il contrario e gli aizzava contro i suoi fedelissimi in Parlamento, che non si sa bene quanti sono ma evidentemente fanno paura. come poteva l’Immenso Statista fare una trattativa in santa pace? ha provato a sponsorizzare un paio di nomi in accordo con Salvini e l’hanno sconfessato tutti accusandolo di salto della quaglia e intese col nemico, è rispuntato pure il Pagliaccione telefonando in diretta.
quindi a entrambi vanno concesse le attenuanti.
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@il mazzuolatore
“l’azzardo della Casellati poi il Buzzurro l’ha subito più che escogitato. colpa sua essersi prestato, ma la Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare è stata impallinata da FI, non dalla Lega che ha votato compatta dietro al suo segretario.”
Nessuna attenuante: quel che tu dici è la chiara dimostrazione di leadership = 0% e leadershit=100% da parte di Salvini. Mandi la tua candidata sapendo a priori che devi fare affidamento su FI? Qualunque persona con un minimo di sensibilità politica avrebbe capito che fidarsi di FI era una scommessa persa in partenza.
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Ma come Mazz, sul più bello che al Bamboccio potevi dare scacco matto, farfugli di attenuanti? Eddaiiiiiiiiiiiii!
Non ci sono più i mazzuolatori di una volta…
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Non ha attenuanti:
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Attenuanti???
Stanno rivotando MATTARELLA e tu concedi attenuanti?
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All’interno del circo Barnum(che spero non me ne voglia del paragone)non si riesce a trovare un nome degno,ma semplicemente perché non c’è.Allorche’ siano acrobati ,domatori,maghi,equilibristi,nani ,soubrette e un’infinità di clown,non si trova un bravo presentatore(idea,forse il buon Nino Frassica) e si ripesca l’ottuagenario appena ritirato. Poverta ‘di idee ,povertà di spirito, povertà di amor proprio,ma portafogli ben rimpinzato e forchette alla mano senza alcuna vergogna sul banchetto offerto consapevolmente dai poveri schiavi .
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Situazioni da tardo Impero. L’Occidente, inteso come sistema capitalistico (economico industriale finanziario sociale) è avviato sul viale del tramonto, non accorgendosi che cedono sotto i suoi piedi le fondamenta che ne hanno permesso un così impetuoso Progresso. Una quantità smisurata – ma non ilimitata! – di energia che Madre Natura ha messo a disposizione in centinaia di milioni di anni sotto forma di carbonio fossile, facile da estrarre e trasportare, poco costosa e concentrata. Una biosfera generosa da cui estrarre, grazie a tale energia, tutte le altre risorse da sfruttare (fondamentalmente a scopo di mero incremento del Capitale, senz’altra finalità) e in cui scaricare gli inevitabili rifiuti prodotti per ‘colpa’ delle imperative Leggi della Termodinamica, dei quali rifiuti i Cambiamenti Climatici sono un allarmante esempio.
Un effetto secondario di tale Progresso sono le attuali Democrazie, rese possibili solo grazie ai combustibili fossili e alle tecnologie da essi alimentate, liberando le masse dalla schiavitù (ciascuno di noi in Occidente ha circa 200 schiavetti che ogni giorno, sotto forma di petrolio carbone e gas, ci portano in giro, ci fanno trovare il cibo pronto sugli scaffali, ci scaldano, ci vestono, ci difendono, ci curano, ecc) e grazie al fatto che il Capitale ci preferisce consumatori piuttosto che servi della gleba o soldati.
Ma ora che abbiamo gia bruciato in 200 anni circa la metà di questo tesoro fossile, quel che rimane è sempre più costoso e difficile da estrarre e sempre meno disponibile. Questo si riverbera pesantemente sull’Economia e sul mantra della Crescita perché aumentano i costi che si scaricano inevitabilmente sui prezzi finali, ma non aumentano gli stipendi (che farebbero ulteriormente lievitare i costi) dei consumatori tali da generare meno vendite e conseguenti licenziamenti.
L’impossibilità, da qui in avanti, di perseguire la Crescita (condizione imprescindibile per ripagare il Debito che è lo strumento principe usato dal Capitale) non potrà che restringere gli spazi di Democrazia traghettandola verso forme più autoritarie, mentre gli effetti negativi di 200 anni di insensato e folle sfruttamento delle risorse finite del Pianeta stanno iniziando ora a superare i benefici fin qui goduti (ma siamo appena agli inizi e ancora poco percepiti) e a cui asprirano gli attuali 8 miliardi di abitanti umani.
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Giuseppe Conte, mai stato all’altezza dello schifo che gli hanno messo davanti.
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Conte è persona perbene, l’ho sempre affermato. Secondo me ha le qualità per fondare e guidare un suo partito.
Se invece intende continuare ad essere il leader del (fu) m5* deve prendere decisioni drastiche, adesso. Le derive all’interno del mov. sono ben visibili, come i conseguenti effetti disgreganti.
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Conte proprio perché persona sembra perbene dovrebbe cogliere l’occasione per salutare la banda ingovernabile e lasciare le mosce primedonne e il loro lucidissimo stratega garante al loro destino.
Il sentiment dei sostenitori/elettori cambia velocemente; è un attimo passare dalla voglia di stringerti la mano (ponte Morandi) alla voglia di sputarti in faccia.
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Penso che l’errore più grave di Conte sia stato quello di non fondare il suo partito. Il fatto che gli altri partiti personali fossero stati fallimenti non significa che anche il suo sarebbe stato destinato a morire in culla. Monti era quel che era… Conte è un’altra cosa. Avrebbe raccolto dal M5S e dal PD gente sana e alle prossime elezioni la coalizione di centrosinistra allargata avrebbe avuto qualche chance. Meglio tardi che mai, farebbe bene a uscire adesso.
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@rassegnato1962
Penso anche io che Conte farebbe bene a lasciare: dal governo non uscirà mai e i poltronari non usciranno mai dal movimento, con le conseguenze che sono sotto agli occhi; inoltre, la situazione è quella che è, cioè drammatica, sotto vari punti di vista.
Se penso che ho stretto la mano a di maio durante un evento nella mia zona anni fa.. guarda oggi come si è trasformato. Incredibile.
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Giuseppi dovrebbe candidarsi alla segreteria del PD, suo partito di provenienza e d’appartenenza.
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Io non commento più da un po’. Ho deciso solo di fare satira.
Questo governo e questi politici non meritano nessun commento.
Questa non è politica, in nessun paese si potrebbe mancare così tanto di rispetto ai propri cittadini, considerandoli solo limoni da spremere con tasse e balzelli.
VERGOGNATEVI.
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🌅🌄☀️🌀⛱️🏞️🏜️🌋🌑🌒🌓🌔🌕🌖!! Ottimo insultorio!!
La destra e la sinistra un coacervo introflesso storicamente e estroflesso quotidianamente nella bagarre, bagette delle Bouvet e dei bureau de sti cimeli d’anteguerre.
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Nessuno fa la considerazione più semplice e banale riguardo al bordello che stiamo vivendo in questi giorni.
NOI ITALIANI ABBIAMO UN CULO GROSSO COSI’!!!!
Questi sono i tempi, come la storia ci insegna, nei quali l’immensa pochezza, ignavia, inconcludenza, inutilità, di tutta la classe politica (che fa impallidire perfino Weimar!) fa germinare i Mussolini, gli Hitler…. Ringraziamo dunque il cielo che non vediamo all’orizzonte l’apparire qualche UOMO FORTE che proclami: ADESSO BASTA! CI PENSO IO!
Massa di buoni a nulla nullafacenti e insulsi: manco un presidente della Repubblica sono stati capaci di fare!
Che branco di inutili buoni solo a passare da una riunione all’altra senza mai concludere un cazzo!
E noi?
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Niente di nuovo sotto il sole,
La mafia ha vinto ancora,
E la Grecia si avvicina ogni giorno di più.
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E Mattarella stupì tutti.
Un minuto dopo avere giurato sciolse il parlamento (per evidenti motivi). E due minuti dopo si dimise (anche questo per evidenti motivi: gli stavano arrivando i materassi da Palermo).
Purtroppo per fare cose del genere servirebbe un bel Cossiga all’ultimo stadio della presidenza.
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keep dreaming, baby…
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Alessandro Cagliostro:Credo non sia Grecia.Ma non meno pericolosa.Però figure de m così non sono dignitose.
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La situazione spiegata oggi da Alessio Villarosa:
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Rassegnato 1962, Conte avrebbe potuto e dovuto fondare un suo partito ed avrebbe svuotato PD e M5S! E chi lo ha impedito, prima convocandolo a Roma a febbraio 2021 per affidargli la guida del M5S e poi dopo per dichiarare che era incapace e provare ad impedire che diventasse capo politico del M5S? Ma ovviamente Grillo che ha fatto un gran favore al PD! Ecco Grillo potrebbe fare il segretario del PD, non Conte, caro Cagliostro……fra Conte, Di Maio e Grillo il vero avversario del PD, leggi Renzi, di fatto , anche se formalmente il segretario è Letta, è Conte! !! Di Maio ha lavorato in questa farsa di elezione del PdR insieme al PD, a Renzi e FI contro il tentativo di Conte di eleggere un nuovo pdr che non fosse né Draghi né Mattarella…..a tenere in caldo il posto a Draghi per il dopo ! Purtroppo Conte è riuscito solo ad impedire l’ elezione di Draghi…….mentre Di Maio e Grillo hanno fatto esattamente l’ opposto, ma si sa Draghi è un grillino. …..capace che il garante lo chiama per fargli fare anche il capo politico del M5S! Conte può non piacere, è legittimo, ma è quello che il PD vorrebbe far sparire dalla scena politica, e il garante si è impegnato molto insieme al manovale Di Maio per accontentarlo! !!
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Sì, Alessandra, anche io ho avuto questa sensazione, che l’offerta di diventare il leader del M5S era una trappola.
Prima Grillo ha provato ad addomesticato come un Giggino qualsiasi (sono il garante, il marchio M5S è mio!), poi non riuscendoci lo ha insultato come non avrebbe fatto nemmeno Salvini.
Ed alla fine, non potendo permettergli di fondare un partito che avrebbe drenato voti al M5S, hanno iniziato a demolirlo anche dall’interno, piano piano, con l’acqua cheta Di Maio e Grillo dietro.
Ora l’offerta gliel’ha servita su un piatto d’argento Di Maio, osannato in Pappamento ma detestato da gran parte della base.
Se ne vada, e fondi un nuovo partito.
Ma non un PARTITO PERSONALE!
Deve riprendere il progetto originario del M5S ed evolverlo con nuove regole condivise, utilizzando un portale informatico trasparente.
Se vuole avere il POTERE DEL CONSENSO, deve liberarsi del POTERE NEL PARTITO.
Deve rinunciare potere di distribuire prebende nel partito per il potere di piacere e farsi eleggere dalle masse.
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