(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Come volevasi dimostrare, ieri tv e giornali si sono dati da fare per sbattere in prima pagina il mostro Beppe Grillo, senza nemmeno provare a nascondere la libidine di chi finalmente poteva sferrare a un nemico il colpo fatale. Che ha fatto il fondatore dei 5 Stelle per essere tanto odiato dai media e dai gruppi di potere che ci stanno dietro è noto. Aver osato disturbare con il Movimento i padroni del vapore, le lobby e le caste di questo Paese è uno sgarro che andava fatto pagare, a costo di gonfiare un’indagine giudiziaria partita a scoppio ritardato, visto che i rapporti anche commerciali con l’armatore Onorato al centro dell’inchiesta erano conosciuti da due anni, e ampiamente raccontati sulla stampa nazionale.
Grillo – è il teorema – ha girato ai parlamentari le richieste di aiuto del proprietario delle compagnie Moby e Tirrena, esercitando così un indebito traffico di influenze. Ma all’epoca dei fatti (era il 2018) i 5S avevano il premier, il vicepremier, il ministro dei trasporti e mezzo governo. Dunque se fosse anche vero che si è commesso un reato andando oltre la semplice informazione di un grave problema per centinaia di lavoratori e per il turismo dell’intera Sardegna, l’effetto è stato meschino, perché diversamente Onorato non sarebbe sull’orlo del fallimento com’è adesso.
Grillo – ululano i garantisti a gettone – aveva la sua utilità perché ha preso la pubblicità dell’armatore. Ma le somme fatturate dal blog sono meno di quanto l’ex comico può racimolare a teatro in un paio di serate, e francamente fa un insulto all’intelligenza di chi usa certi argomenti sostenere che il garante 5S abbia voluto guadagnare qualcosa dalla politica, visto che da quando si è messo a fustigare il marciume di questo Paese ci ha rimesso milioni.
La moglie di Cesare – è la sferzata finale – oltre che essere onesta deve anche apparire tale, e perciò chi ha denunciato certi vizi della politica italiana non deve accettare soldi da nessuno. Giusto e convincente se non fosse che chi lo scrive è stato o è tuttora a libro paga di editori che di soldi ne hanno dati a profusione. E non a chi li ha limpidamente dichiarati come Grillo, che li ha usati per un servizio ogni giorno sotto la lente di appena qualche milione di persone.
infosannio 
Arriva il giorno che gli spaventapasseri finiscono al centro dei campi di grano, al posto che compete loro.
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Chissa’ perche’ m’e’ venuta questa…
https://youtu.be/vtATsbdKF-4
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Fa strano pensare che uno come Grillo che ha sempre denunciato il malaffare, l’inciucio, la corruzione, gli intrallazzi ed il marcio in politica e fuori abbia potuto commettere una leggerezza simile? Delirio di onnipotenza? oppure: “Ho urlato contro i disonesti, quindi ho un alibi e posso fare ciò che voglio!?!”.. Non lo credo.. che giustizia sia fatta e poi vedremo.. Grillo stava già affondano con altri grossissimi dispiaceri, ora gli tengono la testa sott’acqua per la mazzata finale!! E tutto per la distruzione del movimento che ha osato cambiare ma che poi purtroppo è proprio cambiato lui!!!!!!!!
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La giustizia e’ comandata quindi. Lo ha sempre sostenuto anche Berlusconi
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Già noennio… chissà perché! 🙂
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La narrazione ha fatto si che il M5S cambiasse. Non mi risulta che il M5S rubi o mafia, non mi risulta che i capisaldi del M5S siano cambiati, come non mi risulta che i cambiocasacca vengano integrati nel gruppo come succede con le altre forze politiche.
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Quindi, la giustizia è comandata, da quanto traspare dal suo editoriale. Quando lo dicono i suoi antagonisti politici, invece, la giustizia deve fare il suo corso. Caro Pedulla’, con tutto il livore che mette bei suoi scarsi editoriali, dobbiamo quindi pensare che forse anche il suo giornaletto viva con sostegno dei 5S, visto che a lettori siete messi male?
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Gerardo pantegan torna a rosicchiare nella tua tana dentro la fogna.
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@Seve: inutile rispondere a uno che non capisce nemmeno quel che legge.
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@ Gerardo: in questo caso, sembri più “comandato” tu che la giustizia.
Qua le lezioni di comprendonio si pagano, ma la prima è gratuita: da quanto traspare dall’editoriale di Pedullà, è l’informazione ad essere “comandata”, non la giustizia.
Sei in grado di comprendere questa macroscopica differenza, oppure la tua è semplice malafede? Se non lo sei, tranquillo, sei finito nel posto giusto: qua praticamente è un lazzaretto di gente colpita da strabismo selettivo, per cui sei in buona compagnia.
Se ancora nutrissi dei dubbi e nel probabile caso in cui non l’avessi notato, ti faccio altresì presente che Onorato, oltre a Grillo, finanziava anche mezzo arco costituzionale, ma l’informazione mainstream che si occupa del caso mena scandalo solo nei riguardi del comico, mentre le altre figure coinvolte sono a malapena menzionate (quando va bene, altrimenti niente del tutto).
Cordialmente.
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Banalmente, è il famoso uomo che morde un cane che fa notizia, mentre un cane che morde un uomo no.
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@ Frankie: ok se mi parlassi di un qualunque altro esponente M5S, ma la bandiera di Grillo non è mai stata la fedina penale, o non ti ricordi più di quando non si facevano scrupolo a dargli apertamente dell’assassino, per un incidente stradale di gioventù (anche se è pur vero che fu condannato, nessuno ne ha mai fatto mistero)? E ora da assassino diventa un misero trafficante di influenze (praticamente, il Coglione Zero)? Il fenomeno di cui parli tu è certamente un fattore, ma non spiega tutto.
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Siccome i 5* nel 2018 detenevano il ministero dei trsporti e metà dei ministeri,secondo il teorema di Pedullà, Grillo poteva esercitare influenze illegali impunemente.
Una teoria un po’ strana ,a dir poco e neanche originale; il delinquente di Arcore infatti la fece propria tanto tempo fa ricordate? “Siccome sono il primo contribuente italiano, che sarà mai se evado il fisco!”
Mi avvilisce essere costretto a mantenere simili giornalai ma purtroppo così è oggi in nel paese dove un condannato per evasione, finanziatore della mafia potrebbe essere presidente della Repubblica a breve.
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State firmando le peggio “porcherie”. Pagherete un prezzo pesante per la vostra superiorità morale.Questo è sicuro
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Se innocente, Grillo avrà modo di fare valere le sue ragioni. Lasciamo ad altri accertati delinquenti seriali la definizione di giustizia ad orologeria, con il latrati dei media da riporto per compiacere il padrone.
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