La cortina dell’assolutismo ideologico che ha utilizzato per quasi due anni lo schermo della scienza e “del parere degli scienziati” per sostenere le proprie asserzioni, sta mostrando qualche cenno di cedimento […]

(DI MARIA RITA GISMONDO – Il Fatto Quotidiano) – La cortina dell’assolutismo ideologico che ha utilizzato per quasi due anni lo schermo della scienza e “del parere degli scienziati” per sostenere le proprie asserzioni, sta mostrando qualche cenno di cedimento. Ciò è dovuto alla stanchezza della popolazione stremata da una lotta che sta diventando infinita, e alla tenacia di chi ha salutato su un’ambulanza una persona cara e la ha avuta restituita in un’urna di ceneri. Gli errori inevitabili sono certamente comprensibili in una situazione senza precedenti, ma assolutamente da condannare tutti (tanti) quelli evitabili. È arrivata la sentenza del Tar Lazio sulla tristemente famosa indicazione “Paracetamolo (tachipirina) e vigile attesa”. È stato accolto il ricorso del Comitato cura domiciliare Covid-19 e annullata la circolare del ministero della Salute, aggiornata al 26 aprile 2021 che indicava, in caso di positività a SarsCov2, di attendere a casa l’arrivo di sintomi gravi, quali una scarsa saturazione d’ossigeno, prima di somministrare terapie diverse dal paracetamolo. Erano state sollevate molte critiche da parte di noi medici, soprattutto dopo la pubblicazione di diversi lavori scientifici che dimostravano come il paracetamolo addirittura favorisse la gravità del Covid. Non è valso a nulla. Peraltro, si sono esautorati i medici dalla loro libertà di prescrivere quella che si reputasse la migliore cura per il proprio paziente. Il numero dei decessi non si è mai arrestato e le terapie intensive si sono affollate. Un altro errore incomprensibile è che si continui a sostenere che il Green pass (di fatto, certificato vaccinale) serva per controllare la pandemia. Non solo non contiene i contagi, ma li favorisce, soprattutto nella situazione attuale che è caratterizzata da molti asintomatici. Essere vaccinati non significa non infettarsi e, a propria volta, non infettare. Asserirlo è inaccettabile. Ci è sempre stato comunicato che ogni decisione è stata presa secondo quanto indicato dagli “scienziati” del Cts, diventato lo scudo ministeriale. Dopo solo alcune sconfitte, le squadre di calcio cambiano l’allenatore. In quel caso sono in ballo quantità enormi di denaro. Nella partita contro il Covid è in ballo la nostra salute. A buon intenditor, poche parole.
“soprattutto dopo la pubblicazione di diversi lavori scientifici che dimostravano come il paracetamolo addirittura
favorisse la gravità del Covid”
riporto le conclusioni di uno studio sugli studi in merito all’automedicazione
premetto che hanno cercato negli studi pubblicati dal 2020 al 2021 che erano relativi all’oggetto
–
Sono stati identificati otto studi che hanno valutato l’uso dell’automedicazione per la prevenzione
o la gestione del COVID-19.
La definizione e il periodo di richiamo erano eterogenei tra gli studi.
Degli otto studi, sette hanno valutato l’automedicazione senza concentrarsi su un sintomo specifico:
quattro eseguiti nella popolazione generale (la prevalenza dell’automedicazione variava tra <4% e 88,3%)
e tre in popolazioni specifiche (intervallo: dal 33,9% al 51,3% ).
In questi studi, i farmaci più comunemente usati variavano ampiamente, inclusi antibiotici,
clorochina o idrossiclorochina, paracetamolo, vitamine o integratori, ivermectina e ibuprofene.
L'ultimo studio ha valutato solo l'automedicazione per la febbre dovuta a COVID-19.
Sulla base di quattro studi, la febbre, la paura della stigmatizzazione, l'accessibilità economica
dell'automedicazione e la convinzione che i sintomi non fossero gravi erano i motivi più comuni
per praticare l'automedicazione.
La farmacia era la fonte preferita di farmaci mentre l'eruzione cutanea e il peggioramento delle condizioni
erano l'evento avverso più frequente correlato all'automedicazione rispettivamente secondo uno e due studi.
Quasi tutti gli studi non sono riusciti a soddisfare la rappresentatività dell'elemento campione dei criteri
di valutazione del rischio di bias. Pertanto, a questo proposito, sono giustificati studi più ben progettati
e adeguatamente riportati.
quindi diversi studi (senza citarli, cosa grave per una scienziata) non significano nulla
tra l'altro uno che ho trovato, che suggeriva la tesi della Gismondo, era fatto da italiani in auto pubblicazione gratuita,
e risultava citato 'ben 3 volte' in altri studi, ma uno era una autocitazione, e non mi è parso sottoposto a revisione
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nel caso interessasse la fonte era
journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0259317
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Grazie per le fonti.
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Ma il premio OTTUSO 2022 lo vogliamo dare o no a questo tortellino da 4 soldi?
Chissà, magari va in vacanza un pò.
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Hai voglia di cambiare l’ allenatore! Se il presidente è uno che non ci capisce nulla e non ha voglia di farlo, i giocatori sono sempre gli stessi brocchi o “in prestito” da altre squadre a fine carriera, e magari il medico e il massaggiatore sono al soldo del doping…
Si retrocede comunque.
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Questa caricatura (sembra una prof di Harry Potter) è da due anni che si infila ambiguamente nella pandemia, noto che scrive sul FQ, mah…………
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Sempre meglio di te che ti comporti come Voldemort 🙂
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“Erano state sollevate molte critiche da parte di noi medici, soprattutto dopo la pubblicazione di diversi lavori scientifici che dimostravano come il paracetamolo addirittura favorisse la gravità del Covid. Non è valso a nulla. ”
Questo sembra non sia stato dimostrato in maniera inequivocabile.
Il resto di quanto afferma la Gismondo è condivisibile.
Gianni
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Parliamo di paracetamolo e glutatione , nella fattispecie.
Gianni
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Speranziello, SE avesse un minimo di decenza, si era dimesso da 1 anno.
SE.
Invece è quello che votava per il DL IMU-Bankitalia e poi dava del fasssisssta a Dibba nel 2014.
Ricordiamocelo, questo tristo e mesto figuro, malgrado il cognome che porta.
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Intanto, per la cronaca, in Israele chi ha fatto la quarta dose si sta infettando a gogo, grazie al salvifico e miracoloso vaccino…
Episodio occorso una decina di giorni fa ad una mia carissima amica risultata positiva; Telefonata immediata al proprio medico che incredibilmente consiglia “vigile attesa e tachipirina”, fortunatamente detta persona ha un cognato medico anestesista che lavora presso un importante ospedale del nord Italia che ovviamente viene subito contattato e prescrive immediatamente antinfiammatori, antibiotico ed integratori, il commento finale dello stesso su ciò che si consiglia e su ciò che sta accadendo è testualmente il seguente: “Sono dei pazzi”.
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Ovviamente i nazivaccinisti e i perbenisti del blog potranno dire che sono cose tutte finte, che la tua amica non esiste, che il Nord Italia non esiste, che i virus non esistono (ah no, quello sarebbe novax)
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Purtroppo invece esistono le merde come te
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