(Andrea Scanzi) – Draghi continua a non capirci nulla sulla quarta ondata. Lui e il suo governo, da un mese a questa parte, le stanno sbagliando tutte. E adesso devono pure sorbirsi il muro di Giorgetti e della Lega. Nello specifico:

1. Il ritardo sulla terza dose è imbarazzante, perché era da giugno che si sapeva che il vaccino dopo 4/5 mesi crollava.

2. Come ha ricordato ieri Travaglio, non si è fatto nulla “per la ventilazione degli ambienti chiusi, le distanze nelle scuole (“un metro là ove possibile”, sennò finestre aperte e preghiere), su bus, metro e treni regionali (capienza al 100% senza nuovi mezzi)”.

3. Fare la guerra allo smart working nella Pa (e non solo), come sta facendo Disastro Brunetta, è folle e suicida.

4. Il Green Pass è sacrosanto, ma non revocarlo ai positivi (o toglierlo dopo il primo test negativo) è scellerato.

5. I Novax sono indifendibili, e l’unica strada è l’obbligo vaccinale (Draghi cosa aspetti?), unito però a controlli a tappeto e multe come se non ci fosse un domani. La pazienza è finita.

6. Per diminuire i contagi occorre aumentare lo smart working e garantire la terza dose agli 8 milioni in attesa del booster. Figliuolo aveva promesso 700 mila dosi al giorno: siamo a 400 mila.

7. In Israele stanno già facendo la quarta dose. Da noi intendono prenderci in giro come per la terza dose, fingendo di non sapere che tra un po’ saremo daccapo, o avranno il coraggio di dire che (con questo vaccini qua, e menomale che ci sono!) l’unica strada al momento è vaccinarsi tre volte l’anno?

8. Soprattutto: dobbiamo tutti renderci conto che anche i vaccinati si infettano e a loro volta infettano, sebbene in misura nettamente inferiore rispetto agli emuli di di Montesano. Certo: non vanno quasi mai in terapia intensiva, e questo è l’aspetto più importante (che chiude qualsiasi dibattito specioso sul vaccino). Il Covid non se ne andrà più, quindi la prospettiva migliore è che diventi una “semplice influenza” come pare essere diventato (al momento) con Omicron. Resta però il tema di fondo: i vaccinati devono stare attenti rispettare le regole (mascherine, distanza di sicurezza, igiene, etc) come i non vaccinati. Aver fatto credere che il vaccino equivalesse al “liberi tutti” (e Draghi questo teorizzò mesi fa) è stato disastroso.

Sarà una lunga battaglia, inutile illudersi.