“Penso che stia nascendo un nuovo, incontenibile partito del vaffa”. Il partito del vaffa? E la novità drammatica è che abbiamo perso anche Grillo. A differenza di ieri, oggi non c’è nessuno che governi questa massa di senza partito, questo esercito di mutilati della democrazia, di gente che non vota, non ascolta, non parla. Maurizio […]

(di Antonello Caporale – Il Fatto Quotidiano) – “Penso che stia nascendo un nuovo, incontenibile partito del vaffa”.

*** Il partito del vaffa?

E la novità drammatica è che abbiamo perso anche Grillo. A differenza di ieri, oggi non c’è nessuno che governi questa massa di senza partito, questo esercito di mutilati della democrazia, di gente che non vota, non ascolta, non parla.

*** Maurizio De Giovanni, tutte le democrazie occidentali soffrono di un astensionismo alto.

E solo negli Stati autoritari vota il novanta per cento degli elettori. Vero. Ma negli Usa le piazze, se non le urne, sono state occupate dal movimento imponente “Black lives matter”, una grande dimostrazione di impegno civile. E in Francia i gilet gialli, e altrove altre mille, magari disordinate, espressioni collettive di opposizione. Ma qui da noi cosa c’è? Il deserto.

*** Da noi c’è Forza Nuova che ha messo a ferro e fuoco Roma capeggiando la rivolta dei no green pass. E mica sono movimenti questi? Sono mazzieri fascisti. È violenza applicata alla politica. Sono professionisti che utilizzano ogni possibile espediente per menare le mani. Ma il popolo degli astenuti dov’è? Questo grande esercito di scontenti e di sconnessi dove sono? E soprattutto cosa c’entra con i fascisti?

*** A proposito, pensa che la Meloni pagherà pegno?

Io credo di no. Zero spaccato. Anzi, se posso aggiungere non solo non pagheranno pegno né per i disordini e né per le rivelazioni sulle amicizie pericolose. Incolperanno, come hanno già fatto, i giornalisti di essere degli spioni. Ho sentito un deputato di Fratelli d’Italia che usa la parola vigliaccheria. “Siamo vittime della vigliaccheria altrui”. S’è infiltrato dentro di noi il cronista vigliacco per farci del male, capisce?

*** Ma ora Forza nuova, dichiaratamente fascista, assalta la sede della Cgil.

Giorgia Meloni non impiegherà tre secondi per dissociarsene. È evidente. E nessuno del resto può imputare al suo partito le violenze. Ma certo i mazzieri, questi fascisti, rappresentano l’area più contigua, diciamo fisicamente più vicina, alla destra parlamentare. La topografia politica è ineludibile. Ed è un altro fatto la considerazione che da decenni non si leggono di imprese simili di forze che si ispirano al comunismo. Dovrebbe dire qualcosa.

*** Lei dunque non teme le scorribande della destra ma l’avanzata del partito del vaffa.

Io sono impressionato dalla assoluta inconsistenza dell’attenzione che si è rivolta a un fenomeno così macroscopico. Ma capiamo quale sarà il prossimo passo? Che la democrazia traslocherà in un campetto di periferia. Minoranze sempre più minoritarie che si fronteggiano. E questi che non votano più? Chi parla a costoro?

*** Prima era Grillo.

Ecco, Beppe Grillo ha avuto l’incontestabile merito di aver governato questa rabbia ora dissociata, ora taciuta e inespressa. E ha detto loro: sarò io la vostra voce. Oggi non può più dirlo e quel popolo di frustrati, di gente che non crede, non vuol più pensare, non ha tempo e voglia per scegliere, cosa farà?

*** Cosa farà?

Lei avrebbe mai immaginato che la Cina potesse divenire liberista e l’America protezionista? Avrebbe mai creduto possibile che quasi la metà dei Paesi europei chiede il muro? Uno sterminato muro contro il sud del mondo? Sa cosa significa?

*** Che in Italia le destre avranno ancora più fiato.

Esatto. Salvini e Meloni festeggiano. Meglio di così non può andargli. Il muro lo hanno chiesto gli altri, e dunque perché l’Italia, Paese frontaliero, dovrebbe dispiacercene?

*** Sembrava fino a due giorni fa che la sinistra avesse vinto le amministrative.

Amiamo la realtà istantanea, il click del momento. Ma poi si patisce l’effetto ottico. Quando a Napoli, la mia città, oltre la metà degli elettori rifiuta di scegliere persino il sindaco, la figura in assoluto più rappresentativa e collegata all’umore della società, allora qualcosa di grave, temo di irrimediabile, si manifesta. E il fatto che si finga di non accorgersene mi mette un po’ di angoscia.