(Andrea Zhok) – Oggi, complice la giornata piovosa, stavo cercando di trovare i dati ufficiali della farmacovigilanza relativa alle somministrazioni dei vaccini anti-Covid.

A titolo di opinione personale nutro più di qualche sospetto circa la fedeltà con cui vengono redatte le relazioni sui casi di effetti avversi dei vaccini anti-Covid. La ragione di questo sospetto è che mi è difficile immaginare che non vi siano pressioni informali sulla catena di soggetti chiamati a riportare le correlazioni incriminate. Nel mezzo di un’operazione che cerca di imporre una vaccinazione generalizzata, e dove chi si oppone ad un qualunque aspetto del progetto viene stigmatizzato come No Vax, mi pare probabile che ci sia una tendenza alla sottostima.

Però sospetti senza prove sono opinioni buone quanto qualunque altra, dunque lasciamo da parte questo tema.

Ho perciò cercato di analizzare i dati ufficiali dell’Eudravigilance (vedi link nei commenti), l’organismo europeo (EU) che raccoglie le segnalazioni ufficiali di eventi avversi, letali, gravi e meno gravi. Vista la campagna h24 sui media a garanzia dell’assoluta sicurezza di questi nuovi farmaci, vista l’esposizione di molti volti accreditati nel sostenere che non vi sono problemi degni di nota nelle somministrazioni, e che chi pensa altrimenti è un analfabeta funzionale, mi aspettavo di trovare un buon numero di problemi minori, ma una manciata di casi seri.

Peraltro le mie personali preoccupazioni andavano, e vanno, agli effetti di medio e lungo termine più che a quelli a breve termine, perché sono i secondi a non essere stati testati nella sperimentazione, mentre riguardo ai primi ci si poteva aspettare che la sperimentazione effettuata fosse già una garanzia sufficiente.

Ora il database è di lettura non facile, soprattutto perché alla fine non compare da nessuna parte un dato riassuntivo totale. Per vedere quali e quanti siano stati gli eventi avversi segnalati bisogna andare vaccino per vaccino, e poi patologia per patologia, e farsi le somme. Ogni volta si apre un menù a tendina dove bisogna selezionare la voce che interessa, aprire la specifica pagina, ecc.. Insomma, l’impressione non è esattamente che sia stato fatto uno sforzo di trasparenza.

Tuttavia una volta fatti un po’ di passaggi viene alla luce un quadro abbastanza significativo.

Ad oggi, a 7 mesi dalle prime somministrazioni del primo vaccino approvato i dati ufficiali parlano di 20.595 decessi e di un milione e novecentomila effetti avversi complessivi, di cui la metà circa (968.670) grave (serious).

Considerando che ad oggi nell’UE sono vaccinati circa 200 milioni di persone, il conto è più o meno il seguente: 1 decesso ogni 10.000 vaccinati

1 effetto collaterale grave ogni 200 vaccinati (0,5%)

Con riferimento agli effetti collaterali le coorti di età, dai dati che riesco a evincere (ma magari qualcuno è in grado di interpretarli meglio), non sembrano incidere sulla statistica, che può essere considerata uniforme per gruppi di età.

Allego qui sotto una pagina dove viene offerta una sintesi dei dati (dove vengono semplicemente fatti i conti, voce per voce). A prescindere dall’attendibilità del sito – di cui non so nulla – in questa pagina riassuntiva sono riportati anche i link alle pagine dove ognuno può verificarli in proprio.

Ricordo infine che la letalità del Covid al di sotto dei 40 anni di età (0-39) è inferiore a 1 caso su 10.000 (mentre è intorno al 3% sulla totalità della popolazione).

Ognuno ne tragga le conclusioni che può, ma a me alcune paiono inevitabili. https://alethonews.com/…/20595-dead-1-9-million…/…