(Stefano Rossi) – A Trastevere, caratteristico quartiere romano, è sorta una … non saprei cosa scrivere, statua? opera? rappresentazione marmorea? di una porchetta ed ha scatenato la protesta degli animalisti. La LAV (Lega Anti Vivisezione) e la AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) hanno protestato per “la mancanza di rispetto verso i maiali, animali tra più uccisi e macellati nel mondo occidentale”.

Poi l’affondo: “Olocausto animale”.

Attendiamo repliche dalle comunità ebraica e musulmana. Infine dai vegani.

Sul punto non mi pronuncio per il semplice fatto che mangio carne ma una considerazione si deve pur fare. A Trastevere ci sono le statue di Trilussa e del Belli, due noti e grandi poeti romani che hanno insignito la cultura con poesie, aforismi e pensieri sulla politica e società che cambiava, non sempre in meglio. Ecco, nella città tra le più note al mondo per la sua storia e le sue opere d’arte (arte vera non finta) a cielo aperto, quella rappresentazione di un maiale sofferente e affettato, devo dire, al di là delle proprie opinioni personali, è un orrido testimonio del sentimento di bello, di arte, di  società che cambia.

Poi, a pensarci bene, forse, forse, va bene così: il porco è la migliore rappresentazione.