
(Giuseppe Di Maio) – In principio era l’onestà, che compensava la scarsità ideologica del Movimento. La velocità con cui il M5S ha conquistato il cuore degli italiani, la sua marcia trionfale, non avevano tempo di curarsi anche dei difetti dell’organizzazione e di dettagliare l’orizzonte ideologico. Tutto faceva brodo. D’altro canto gli onesti sapevano che cosa serviva agli italiani, e non c’era bisogno di troppe chiacchiere. Quelli erano i tempi in cui si viaggiava in metropolitana, si saliva sul tetto del parlamento, si dormiva a terra nelle trasferte internazionali. Ed erano anche i tempi in cui si stava in strada a parlare con la gente. Poi, più nulla. Cosicché quando si affacciarono ad un balcone per abolire la povertà, i 5 stelle non li riconosceva più nessuno. La marea di critiche e sberleffi che si buscarono bastò per non far loro ripetere l’impresa.
E critica dopo critica cominciarono a serrare le fila, cominciarono a rispondere a qualche domanda sul come concepivano la loro società futura. Fu allora che parecchi non si trovarono d’accordo. Una destra e una sinistra inevitabili cominciarono a lottare tra di loro. E un generico purismo delle origini si scontrò con la politica della realtà. Poi, timidamente, si fece avanti anche un certo orizzonte ideologico. Ma quando fu il tempo di decidere, i padroni del Movimento cercarono di barare. Grillo barò sulla necessità degli apparentamenti politici, il gruppo romano degli eletti barò sugli obbligatori compromessi, il figlio di Casaleggio barò sulla libertà della rete. Ognuno volle tenersi la proprietà del M5S a dispetto della democrazia.
Ora, a naso, la maggioranza del popolo pentastellato ha dato credito all’esperienza dei governi Conte, e in lui ripone ancora le sue speranze. Grillo sembra afflitto da vicende private, e il figlio di Casaleggio, espulso dal nuovo corso, si è trincerato dietro la proprietà degli iscritti. In effetti il Movimento era un’assemblea senza presidente, e Davide, che aveva usurpato la funzione, non accenna a sciogliere la seduta. E’ l’anarchia. Il Movimento per sapere chi sono i suoi affiliati deve ricorrere al Garante della privacy.
Sono anni che avverto ai quattro venti che la debolezza strutturale del Movimento l’avrebbe danneggiato. E sono anni che dico la stessa cosa della sua debolezza ideologica. Perciò, oltre al rischio di diventare una formazione politica legata sempre alle sorti di un leader, invece che una salda risposta alla domanda di democrazia della nazione, rischiamo di diventare un satellite del PD. E adesso dobbiamo anche sopportare un erede capriccioso che, per protagonismo o per devozione al padre fondatore, sta abusando di un’assemblea squalificata dalle escussioni a comando e dalla qualità dei quesiti. Purtroppo, come stiamo vedendo in queste ore, la sola onestà (virtù personale e non struttura politica) non ci ha messo al riparo dalla disonestà di un Casaleggio, che ora facciamo fatica a toglierci dalle balle.
Ci credete che mi danno urto solo a guardarli in foto?
Che fine
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Lo stomaco forte lo avete solo coi Berlusconi, Salvini, Meloni, Zingaretti, Letta, ecc…mentre coi 5 Stelle avete i conati facili.
Nostalgia canaglia; il malaffare manca, manca assai.
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Ah ah ah vero.
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Sembra di rivedere certe scene di quando DC, MSI e PC cambiarono nome, simbolo e ragione sociale dopo tangentopoli: c’era sempre qualcuno che vantava la proprietà del marchio e degli iscritti, ma il vero scopo era mettere le mani su”l’eredità”, ovvero il malloppo, il patrimonio e il contante contenuto nelle casse del partito defunto…
Con i 5S la storia è un po’ diversa, ma è tempo sprecato cercare di spiegare le differenze tra certi partiti (che si sono rivelati “associazioni a delinquere”) e un movimento che non voleva diventare “un’associazione”….
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L’onestà intellettuale dei 5 poltrone sofà
E critica dopo critica cominciarono a serrare le fila, cominciarono a rispondere a qualche domanda sul come concepivano la LORO società futura.
Ma quando fu il tempo di decidere, i padroni del Movimento cercarono di barare. Grillo barò sulla necessità degli apparentamenti politici, il gruppo romano degli eletti barò sugli obbligatori compromessi, il figlio di Casaleggio barò sulla libertà della rete. Ognuno volle tenersi la proprietà del M5S a dispetto della democrazia.
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Caro piddoleghista, hai dimenticato di scrivere 5 stalle.
Questo epiteto è bollino di garanzia che non sei mai stato un 5 stelle e che sei un picciotto affiliato alle cosche mafiose che intrallazzano in parlamento.
Bacia le mani.
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Togli piddo da piddo leghisti, ché i piddini non mi pare vi abbiano mai chiamato 5stalle.
Per il resto concordo.
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Ah ah ah manca qualcosa o no ? Ti svegli stamattina leggi una cazzata e sei tutto sudato. Ah ah ah
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Proprio non comprendo perché si scagliano tutti contro Casaleggio. Faccio un esempio: avete fatto un lavoro e non venite pagati. Provate a chiedere il dovuto perché nel frattempo avete sostenuto costi di materiali e lavoro, e vi danno pure del disonesto. Ora possibile che solo a me questa cosa sembra assurda?
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Da quel che si è capito, Casaleggio non ha problemi coi portavoce del M5S che, dice Conte, sono disposti a pagare la propria quota, ma con gli ex 5 stelle che non hanno alcuna intenzione di staccare l’assegno.
Ecco, la quota degli ex 5 stelle Casaleggio da chi la può pretendere? Da questi o dal Movimento?
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Dalle mie parti si dice che le chiacchiere stanno a zero. Intanto gli attuali 5S pagassero la loro parte e vedrai che Casaleggio andrà loro incontro per la quota restante. Se nessuno “sgangia” per quale motivo a rimetterci deve essere solo Casaleggio? Lui ha speso molto nel progetto, bello o brutto che possa sembrare. E ora tutti gli voltano le spalle?
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“sgancia”
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Sui pagamenti ha ragione anche secondo me. E se sono uscite delle persone dai 5s con un debito lui e il movimento devono trovare un compromesso.
I dati degli iscritti però non c’entrano. Lui non ne è titolare.
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Certo, ma al posto suo che faresti? Cornuto e mazziato? Ovvio che provi a far valere le tue carte.
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Al posto suo pagherei un avvocato e andrei in tribunale. Ce li ha i mezzi.
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Ci si arriverà vedrai, penso che Casaleggio non voleva essere così drastico.
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Il parlamento è la gallina dalle uova d’oro, tutti la vogliono,
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Casaleggio è quello che ha consentito agli attuali poltronari di stare dove stanno, li ha presi dal divano sul quale stavano stravaccati a giocare alla Playstation o a guardare Domenica In e li ha spediti in Parlamento.
in cambio ha chiesto una parte di stipendio.
e adesso i poltronari, che si sono affezionati alle poltrone e allo stipendio, non vogliono dare a Casaleggio quel che è di Casaleggio.
e c’è anche qualche genio che lo chiama usurpatore e erede capriccioso.
e che gli dà la colpa del fatto che l’assemblea degli iscritti è squalificata “dall’escussione a comando e dalla qualità dei quesiti”, dimenticando che, se i quesiti sono stati usati per radiocomandare gli iscritti e redatti coi piedi e con la risposta già incorporata, la colpa è del pagliaccione, non di Casaleggio.
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Radiocomandare ? Ah ah ah un altro coglione ? Ah ah ah 😂🤣
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Perché i capetti del M5Stelle non hanno fato votare per eleggere la direzione collegiale visto che da un hanno e mezzo il movimento e senza una rappresentanza politica, la confusione non è colpa di Casaleggio, era vogliono Conte che gli garantisce una carriera politica .Il fatto quotidiano è schierato con Conte perché vuole solo allearsi col PD
Gli iscritti sono persone non un sacco di patate che Conte non può chiedere .
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Che cazzo hai scritto ? Ah ah ah
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