(Stefano Rossi) – Il caso dell’ufficiale della Marina arrestato e dei due agenti diplomatici russi cacciati su due piedi dal ministro Di Maio ha  unito molti pennivendoli con questo commento: dura reazione da parte di Mosca; ci saranno ritorsioni, avremo problemi, e così andando alla cieca. Questi commenti servirebbero a criticare (sempre e ovunque) il ministro Di Maio per la dura e giustissima reazione.

L’ambasciatore russo Razov si è fatto intervistare per spegnere le polemiche e rassicurare l’Italia che è sempre un partner commerciale di tutto rilievo con queste parole: “Contiamo sul mantenimento della linea del dialogo” che tradotto vuol dire, scusate, cose che capitano a tutti, ricominciamo come prima, meglio di  prima.

Ma questo proprio non ci voleva a quei pennivendoli che paventano “l’asse Movimento 5 Stelle-Mosca”, alludendo ai soldi che forse il Movimento avrebbe intascato. Che poi, quelli che scrivono, sono ex comunisti, quelli che urlavano che la Dc prendeva i soldi dagli Usa, cosa possibile ma non abbiamo mai avuto prove, ed invece hanno sempre ignorato che il Pci ha intascato fior di danari dall’Urss, e qui abbiamo nomi, cognomi, soldi, luoghi d’incontro e pure alcune ricevute.

Perché quelli scrivono, scrivono, scrivono……