(Stefano Rossi) – Sulla piattaforma Rousseau hanno vinto quelli del “si”. E Di Battista che ha votato no se ne va via deluso.

Ma abbiamo capito che stiamo vivendo giorni drammatici? E’ chiaro che avremo un futuro diverso, molto diverso, da quanto avremmo mai potuto fantasticare in peggio anni fa? Siamo consapevoli che arriveranno 209 miliardi che non si possono lasciare solo ai berlusconini, ai demolition man e all’uomo dalle felpe che parlano? Se il Movimento uscisse dal governo ora renderebbe vano tutto ciò che ha fatto finora e azzererebbe, d’un colpo, quanto fatto in questa Legislatura. Con un piccolo particolare: sulla carta sarebbe ancora il partito che ha vinto le ultime elezioni.

Ma come si fa ad uscire e lasciare il campo aperto a tutti quelli che non sperano altro di vederli andar via? Come si può accontentare tutti i marrani, i draghi di Komodo che hanno sbavato, e sbavano, contro il Movimento? Di Battista, spiace dirlo, ha sempre rilasciato dichiarazioni stonate contro il Movimento, non quello degli albori ma quello che è cresciuto e diventato partito, quello che ha governato, lui, che non ha mai messo piede in un ministero.

Sono i nemici del Movimento che ancora oggi, in modo puerile e stupido, continuano a dire cosa diceva Di Maio, cosa diceva tizio o caio, prima di vincere le elezioni. Non lo devono fare quelli che sostengono il Movimento.

Non si poteva governare con Berlusconi? Verissimo. Ma oggi, ripeto, viviamo momenti incredibili. Proviamo solo ad immaginare come spiegare gli ultimi mesi ad uno che si sveglia dopo un anno dal coma. Ecco, proviamo a svegliare Di Battista. Diciamoglielo, il Movimento sta governando. Ancora oggi 12 febbraio 2021, i ministri del Movimento firmano i decreti ed il governo è in carica per gli affari di ordinaria amministrazione e, per la prima volta nella storia repubblicana, negli affari di ordinaria amministrazione c’è tanto di straordinario.

Per esempio, tra pochi giorni decideranno di mantenere in vigore il divieto di spostamento tra le regioni. Una decisione che sarebbe stata, solo un anno fa, incostituzionale. A volte non sono le persone che stravolgono i loro ideali ma è la realtà che ti sbatte in faccia problemi incredibilmente difficili e solo quelli più intelligenti capiscono che è il momento di cambiare.

Ultima considerazione. Non mi sono mai piaciuti quelli che, se perdevano, uscivano dal campo prima della fine della partita. Si lotta fino alla fine.