Giovanni di Lorenzo il direttore di Die Zeit: “Ragioni incomprensibili”

(di Roberta Zunini – Il Fatto Quotidiano) – “La classe politica tedesca ha problemi urgenti da risolvere, innanzitutto la gestione della pandemia, tuttavia la crisi politica italiana non poteva non impressionare a ogni livello per la tempistica inopportuna e per le sue caratteristiche incomprensibili”. Mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte inizia a riferire al Parlamento, il direttore del più autorevole settimanale liberale, Die Zeit, l’italo-tedesco Giovanni Di Lorenzo sottolinea al Fatto che l’esito della crisi politica avrà ripercussioni, seppur indirette, anche sull’Unione europea.

*** Direttore Di Lorenzo, ci può spiegare perché?

I vertici dell’Unione europea e i Paesi membri, in modo particolare la Germania – essendo state la cancelliera Angela Merkel e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a spingere affinché venisse accordata a Roma la tranche più imponente di denaro per il Next Generation Eu – sono preoccupati per un eventuale esito sovranista e antieuropeista di questa crisi. Se in Italia si tornasse al voto e venissero eletti i sovranisti, come mostrano i sondaggi, per gli italiani le cose si farebbero più difficili in termini di aiuti.

*** Il neo segretario della Cdu, Armin Laschet, molto vicino ad Angela Merkel, possibile candidato cancelliere per le consultazioni del prossimo autunno, ha però dichiarato che “questa crisi è rischiosa ma Renzi ha ragione a chiedere i soldi del Mes”.

Ha ragione secondo lei?

Che possa avere ragione o meno è da stabilire, resta il fatto che l’opinione pubblica e i vertici della Germania sono rimasti sorpresi dalla situazione politica che si è generata in Italia a causa del modo con cui il senatore Matteo Renzi ha agito. Non ci si capacita del motivo per cui l’ex premier abbia aperto questa crisi nel momento in cui l’Italia deve presentare il piano per ricevere gli aiuti più imponenti della propria storia recente. L’analisi più condivisa è che quella di Renzi sia stata una manovra politica non per il bene del Paese ma per gli interessi del proprio partito. Se è comprensibile che il leader di un piccolo partito come Italia Viva possa avere timore che i miliardi stanziati dall’Unione europea vengano gestiti in modo iniquo o che si cambino le strutture economiche, non è però giustificabile aprire una crisi così destabilizzante quando c’è bisogno di un governo molto stabile proprio perché ci troviamo in una contingenza storica drammatica e inedita. Sarà difficile per un’Italia sovranista ottenere la solidarietà economica dei vertici europei.

*** A proposito di sfide inedite, come mai la campagna vaccinale tedesca continua ad andare a rilento nonostante la Germania abbia acquistato con un accordo bilaterale anche una tranche da 30 milioni di dosi Pfizer-Biontech?

La campagna è in ritardo per mancanza di dosi sufficienti di vaccino. La Germania prima è stata molto attaccata, anche dall’Italia, per aver acquistato con un accordo bilaterale 30 milioni di dosi Pfizer-Biontech, non considerando che quest’ultima è un’azienda tedesca per cui ne aveva il diritto, subito dopo invece è stata derisa per gli errori di gestione e la lentezza delle inoculazioni. Mi pare che, soprattutto per l’Italia, qualsiasi cosa la Germania faccia sia mossa da egoismo e cinismo. La realtà è che oggi i cittadini tedeschi accusano il ministro della Salute di aver acquistato poche dosi dalla tedesca Biontech e la cancelliera Merkel di aver dato priorità alla gestione degli acquisti da parte della Commissione europea anziché da Berlino per il popolo tedesco.