(Stefano Rossi) – Il dott. Palamara, radiato dalla Magistratura dalla sezione disciplinare del CSM. Avendo questo organo natura giurisprudenziale, potrà ricorrere alle Sezioni Unite della Cassazione.

Merita una considerazione profonda su come sia cambiata la politica e il senso della giustizia. Di radiazioni nella magistratura se ne sono viste poche, anzi, pochissime, nonostante i reati e commistioni con le mafie e criminalità siano emerse nei vari decenni nei confronti di alcuni di essi. Chi ricorda la loggia massonica P2, ricorderà anche che, quando fu rinvenuta la lista dei magistrati appartenenti alla loggia P2 nella villa Wanda, vi fu uno scontro assai feroce tra i pochissimi delle istituzione, posso ricordare al volo solo Sandro Pertini, e la politica che tendeva invero a minimizzare e far passare più tempo possibile, che poi era la miglior arma che la Dc e tutti i democristiani utilizzavano in questi casi: fermi, non fare nulla, dimenticare, passare oltre. Si, poi molti ricordano anche Francesco Cossiga, ma io preciso che in questo caso ci troviamo su un piano diametralmente opposto a quello di Pertini. Quando questi sospese dall’incarico il suo vice, Galloni, lo faceva per sminuire il ruolo della Magistratura e rafforzare quello politico. Non era un caso che paventava, o minacciava, che le procure dovevano sottostare al potere del ministro della Giustizia.

Ricordo il potente procuratore di Roma, Carmelo Spagnuolo, invischiato nella vicenda famosa delle bobine per le intercettazioni di Fank Coppola e Luciano Leggio, del questore Mangano e l’intervista al settimanale Mondo. Venne fuori che aveva avvicinato Coppola e difeso un suo collega che in un viaggia in Sicilia aveva rapporti con il consulente fiscale di Coppola. Il magistrato venne prima allontanato da Roma e se la sarebbe cavata con poco ma per sua sfortuna venne fuori che apparteneva alla loggia P2. Ma il motivo per cui venne espulso dalla Magistratura è dovuto ad un suo intervento sulle autorità americane sul detenuto Sindona per evitare l’estradizione.

Stessa sorte al dott. Domenico Pone per i suoi stretti affari con il capo di Propaganda 2 e il finanziamento ad alcuni giornalai… giornali. In confronto, il caso Palamara, sembra uscito dalla matita di Walt Disney.

Aggiungo che alcuni magistrati che aderirono ad una loggia massonica che aveva come scopo quello di influire sulle decisioni dei più alti organi dello Stato non vennero espulsi ma subirono il provvedimento dell’ammonimento.
Il caso Palamara, per quanto complesso per la presenza di molti magistrati che acconsentivano, e tal volta chiedevano, l’intervento del Palamara stesso, si pone a mio avviso su un piano meno grave se è vera, e bisogna accettarla, la sua difesa in base alle regole tutt’ora in vigore. Per la nomina dei magistrati sulle varie poltrone di procuratore capo c’è bisogno di qualcuno che si faccia carico di portare avanti, all’interno del Csm, le varie candidature. In pratica la dico brutalmente, fare del brokeraggio per poi mettere in condizione gli altri componenti del Consiglio di votare uno al posto di un altro. Difatti spero sia giunto il momento di far cadere un taboo: le nomine devono avvenire con il sorteggio.

Non c’è alternativa. Vogliono essere indipendenti? Allora c’è solo il sorteggio. Fine delle correnti e degli intrallazzi che non possono essere tollerati all’interno di una categoria che è Organo costituzionale.

Ma concludo esprimendo la mia soddisfazione per aver notato come la politica, tra spinte populiste e reazionarie, sia riuscita ad espellere un potente magistrato che si era costruito una rete di amicizie di tutto rispetto. E’ pur vero che quando stai nella polvere alla fine molti ti abbandonano ma mi pare che un merito vada al Movimento 5 Stelle che ha imposto un cambio di rotta che inevitabilmente influenza tutti i partiti. Poi ci giungono le solite notizie: il sindaco di Eboli del Pd, appena ricandidato, arrestato, insieme ad altri assessori e dirigenti, mentre stava per insediarsi la prima riunione della giunta. E’ finito invece ai domiciliari per accuse di corruzione, abusi, falso, rivelazioni.

Cristo si sarà forse fermato ad Eboli ma la Finanza mica dorme.