(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – Berlusconi chiede a un bambino: quanti anni hai caro? E il bimbo: ne ho dieci, presidente. E Berlusconi: io alla tua età ne avevo quindici. Questa vecchia barzelletta mi è venuta in mente ascoltando il fondatore di Forza Italia, appena dimesso dal San Raffaele di Milano, mentre parla con voce emozionata: “È stata la prova più pericolosa della mia vita, mi è stato detto che l’entità della mia carica virale è stata la più alta tra le decine di migliaia osservate al San Raffaele”. Grande Silvio, sempre il numero uno in tutto e per tutto, anche quando rischia di lasciarci la pelle. Poi leggo sui social Flavio Briatore, pure lui reduce dal Covid, contagiato dopo averlo sottovalutato per tutta l’estate: “Sono stato male per due giorni, per il resto molto meno di una polmonite, ma in Italia c’è un problema maggiore: siamo un Paese di invidiosi, gelosi, rancorosi e cattivi. Per gli sfigati e certi giornali ero già morto”.I due personaggi citati hanno in comune la ricchezza (imparagonabile quella del primo rispetto al secondo), una certa idea del mondo e della politica che detesta tutto ciò che è di sinistra, e forse sono anche amici. Eppure, uno ha perfettamente capito la lezione (non a caso è stato più volte presidente del Consiglio), mentre nelle cronache il nome dell’altro (ammalatosi come uno sfigato qualunque) è abbinato soprattutto al Billionaire.Contento naturalmente che entrambi ce l’abbiano fatta, sarebbe bello adesso che la loro testimonianza servisse di monito ai troppi che disprezzano la mascherina e ritengono che l’Italia sia finita sotto il tallone di un’occhiuta dittatura sanitaria. Visto che siamo nei giorni del nuovo anno scolastico non sarebbe male se Briatore, ma anche Daniela Santanchè, ma anche Vittorio Sgarbi e alcuni conduttori della destra televisiva minimizzatrice fossero riuniti in un’aula. E si chiedesse loro di scrivere dieci volte alla lavagna la seguente frase: “Serve massima responsabilità. Ho provato in prima persona che fino a quando il virus non sarà debellato, ognuno di noi è esposto al rischio di essere contagiato e contagiare gli altri. Silvio Berlusconi”.