
(Stefano Rossi) – Grande giornalista di altri tempi. Quando intervistava scompariva per far emergere l’intervistato. “Si è perso il contatto con noi stessi: non indugiamo più su noi stessi. E questo dipende molto dalla velocità della comunicazione, che non ci mette più in condizioni di indugiare su nulla“. Una sua frase da ricordare.
Nel 1962 condusse il “Processo alla tappa“, una trasmissione sul Giro d’Italia con un linguaggio forbito, sempre misurato. Non poteva sapere di aver inventato una trasmissione cult che avrebbe fatto il successo di molti altri conduttori e giornalisti. Quella trasmissione faceva anche 7-8 milioni di ascoltatori e si poteva ascoltare Montanelli, Brera, Bocca, Bevilacqua.
Attraverso quella trasmissione molti, come mio padre, conoscevano l’Italia come oggi può farlo freddamente Google Maps, senza però quel calore umano e una buona dose di cultura che solo uno come Zavoli poteva regalare. Quel ciclismo, quegli uomini, quell’Italia. Tutto sparito.