Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse 13-06-2020 Roma, Italia PoliticaIl Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Villa Pamphili agli Stati generali dell\’Economia, dal titolo \"Progettiamo il rilancio\"DISTRIBUTION FREE OF CHARGE – NOT FOR SALE – Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

(di Pino Corrias – Il Fatto Quotidiano) – Ma se sono tutti così assatanati, così rancorosi contro Giuseppe Conte – il Re Solo, il Re sòla, lo Sciocco, il Pasticcione, il Vanesio, eccetera – vuol dire che i soldi dall’Europa stanno davvero per arrivare. Non i decimali dei vecchi tempi quando si litigava per lo scostamento del disavanzo dal 2 al 2,5, ma 173 miliardi di euro tondi, più o meno dieci punti di Pil, che fanno brillare gli occhi e le dentature dei capitani coraggiosi che di soldi da masticare non ne hanno mai abbastanza.

Non si spiega altrimenti l’accanimento di giornali insospettabili e d’abitudine quietamente filogovernativi come il Corriere che per la novantanovesima volta in una settimana tira fuori la storia che intitolare la conferenza di villa Pamphilj “Stati generali”, portò malissimo a Luigi XVI, per via della ghigliottina che gli rapinò la testa, sotto le nuvole nere di place de la Concorde.

Insistere sull’assonanza suona sempre di più come un auspicio. Come la lieta speranza della testa reale che rotolerà a breve, per sostituirla con una più fidata, e finalmente buttarsi sul malloppo. Fatto salvo il collo di Conte, il loro astio è un’ottima notizia per la piccola Rivoluzione che ci aspetta.